Di Roberto Marcianò – La Reggina esce sconfitta per 3-2 dalla trasferta a casa del Rende allenato dall’ex amaranto Modesto. Questo è il verdetto alla fine dei 90 minuti validi per il 10º turno del campionato di serie C.
La partita si mette subito male, infatti, dopo appena 5 minuti i padroni di casa passano in vantaggio grazie ad un pallore apparentemente innocuo che finisce in rete con la complicità di Licastro (oggi tra i pali a causa dell’infortunio di Confente in fase di riscaldamento).
Come se non bastasse, al 10º minuto, gli amaranto perdono anche Tulissi per infortunio. Al suo posto entra Tassi, e proprio grazie a lui, la Reggina riesce a pareggiare con un colpo di testa dopo un assist di Kirwan.
Il pareggio però, dura pochissimo e 3 minuti dopo, Vivacqua si inserisce sul filo del fuori gioco e insacca alle spalle dell’estremo difensore amaranto portando i padroni di casa sul 2-1.
Ma visto che la fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo, al 40º minuto un altro infortunio in casa Reggina. Stavolta è Salandria a lasciare il campo ed al suo posto entra Franchini. Proprio il nuovo entrato, all’ultimo minuto del primo tempo, se ne va lungo la fascia e, con uno splendido passaggio, serve Tassi che segna da fuori aria, portando ancora una volta gli amaranto al pareggio.
Nel secondo tempo, la Reggina sembra essere rimasta negli spogliatoi. Gli uomini di Cevoli non riescono ad uscire dalla propria metà campo lasciando il pallino del gioco saldamente in mano a un Rende palesemente superiore che crea diverse palle gol.
Ma si sa, quando si rimane arroccati in difesa per 45 minuti il gol prima o poi si prende e infatti la tenacia padroni di casa viene premiata al 90º quando, Godano crossa per Franco che la mette dentro segnando il gol che porta alla vittoria il Rende.
Finisce così una partita che ha evidenziato i limiti della formazione amaranto, specialmente quelli di un reparto difensivo che sembra del tutto inadeguato a sopportare la pressione di un avversario che attacca con insistenza, riuscendo ad andare sempre in confusione e regalare gol ad ogni partita.
Si pensava fosse l’anno della svolta con l’obiettivo dei play-off ma, ancora una volta, la classifica dice che bisogna guardarsi le spalle per non finire ai play out.