Di Valerio Romito (Regginalife.com) – Fine del letargo, dopo l’infinita pausa invernale, ci rituffiamo nel campionato in una condizione assolutamente criptica, alla luce delle vicende di mercato che stanno caratterizzando il lungo stand by.
Se la vittoria di Catanzaro, oltre a ridare un barlume di soddisfazione ad una tifoseria sempre più disorientata e, purtroppo, apatica, ha avuto l’immediato effetto di ridare ossigeno ad una classifica che ci vedeva ad un passo dal baratro, non è stata altrettanto efficace (ma c’era da aspettarselo) nel ricompattare un ambiente apparso dilaniato nelle settimane precedenti, né ovviamente nello scongiurare ciò che, alla luce dei risultati, degli “outing” e della scelta societaria di tutelare la guida tecnica, appariva ed appare inevitabile, cioè una profonda metamorfosi dell’organico.
Nel momento in cui scriviamo si contano già quattro arrivi in casa amaranto, e da qui a fine mercato non diciamo eresie se affermiamo che, con ogni probabilità, ne giungeranno altrettanti che andranno, a regime, a stravolgere l’undici base di Maurizi: se poi aggiungiamo l’intenzione del tecnico, già ampiamente “trapelata” urbi et orbi, di un cambio di modulo verso il sempreverde 5-3-2, ecco che il quadro rivoluzionario si completa al di là di ogni ragionevole dubbio. Se e quali effetti tutto ciò produrrà, se saranno immediati o nel lungo periodo, lo scopriremo, scusate la banalità, solo vivendo. Così come sarebbe impervio, in questo momento, azzardare giudizi di sorta verso un’operazione che, seppur necessaria, è lontana dall’essere conclusa se consideriamo che i casi più spinosi, riguardanti le mancate cessioni e coloro che sono ai margini del progetto, rappresentano le vere incognite di questo processo di cambiamento e vanno risolte al più presto nell’uno o nell’altro verso, per evitare l’insorgere di nuovi, pesanti equivoci che la piazza (e la classifica) non possono più permettersi.
Nel frattempo vanno rimessi gli scarpini perché si gioca, e c’è una partita da vincere contro l’ennesima diretta concorrente alle prese con l’ennesima difficoltà economico-societaria che infetta le squadre della terza serie con la stessa efficacia e velocità dell’influenza corrente. Avendo, crediamo, metabolizzato sulla nostra pelle che le vicende extra calcistiche producono effetti isterici ed impronosticabili nei novanta minuti, appare inutile evidenziare quanto peso specifico avrebbe un successo in termini di serenità e di prospettive di mercato, auspicando che l’immediato e scontato utilizzo di quasi tutte le forze fresche giunte il riva allo stretto possano contribuire a riportare passione e coesione nello spogliatoio, affinché il nuovo anno ricominci così come si è chiuso il vecchio. Per le valutazioni, tra strategie portate a termine ed obiettivi futuri, ci sarà tempo e modo.