REGGINA, COGLIERE L’ATTIMO

Di Valerio Romito (Regginalife.com) – E’ tempo di derby: la Reggina si appresta ad affrontare, nel monday night, l’ultimo scontro tra corregionali previsto dal calendario, che si terrà nella tana del lupo (o meglio, dei lupi).

L’ultimo precedente, ossia l’andata al Reggio, vide i rossoblù corsari riuscire a violare il Granillo, ed a conquistare la prima vittoria in campionato dopo un inizio stentato, che portò al cambio in panchina con Braglia ingaggiato qualche giorno prima del match. Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti, mutando le condizioni di entrambe le squadre, ricondotte verso condizioni più consone ai rispettivi obiettivi stagionali: mentre gli amaranto, superata la crisi, di natura soprattutto ambientale, sono attualmente attestati in zona tranquilla, seppur non tranquillissima, la squadra bruzia ha tenuto un percorso, per certi versi, entusiasmante, inanellando una serie di risultati che le hanno consentito di raggiungere il quinto posto, perdendo solo tre gare nell’intervallo tra l’andata ed il prossimo ritorno, di cui l’ultima proprio in un altro derby, quello con il Catanzaro, vale a dire ben 11 turni fa. Il 2018, invece è stato speculare a quello della Reggina, con 6 punti in 4 gare e tre pareggi consecutivi nelle ultime tre.

Appare anche inutile spiegare quale sia l’importanza della gara, in particolare per le rispettive tifoserie, e quanti risvolti siano legati agli scontri tra le due squadre, che spesso sono andate di pari passo nell’inseguire i medesimi obiettivi: si cominciò con il cosiddetto “amaro Camozzi”, quando grazie ad un gol del centrocampista amaranto violammo, nel 1965, il San Vito per la prima volta, ottenendo a fine anno la prima storica promozione in B proprio a danno dei silani, per proseguire poi a cavallo tra gli anni 80 e 90, quando molte altre volte il risultato della gara si rivelò decisivo per le sorti della stagione e, fortunatamente, spesso a nostro vantaggio.

Il pronostico, stavolta, ci vede oggettivamente sfavoriti, ma non ci costa nulla affidarci ai luoghi comuni che, nei derby, vogliono che il risultato sia molto più in bilico rispetto ad una gara “normale”, come in effetti successe all’andata quando il Cosenza era in piena crisi tecnica e di risultati. Vedremo se, oltre alla cabala, la versione riveduta e “coperta” degli undici di Maurizi riuscirà a contenere anche l’attacco rossoblù, che certamente, con tutto il rispetto per le ultime avversarie affrontate, costituisce un banco di prova molto più ostico e probante, così come siamo curiosi di scoprire il comportamento della squadra nel momento in cui, come si prevede, non sarà certo costretta a fare la partita, agendo conseguentemente di rimessa.

Noi tutti speriamo, inoltre, che il tecnico ed i ragazzi si rendano conto che si troveranno davanti un occasione più unica che rara per cercare di riconciliarsi con un ambiente apparso domenica scorsa oltremodo ostile e prevenuto, oltre che ovviamente dare fiato alla classifica, uscendo magari indenni da un campo difficile e che, con l’approssimarsi delle partite decisive per determinare la griglia play off, difficilmente regalerà qualcosa alle contendenti che arriveranno dopo di noi.




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