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Di seguito la nota diffusa dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria - Appariva formalmente in regola con l’Erario e la Previdenza il bar- pasticceria del centro cittadino, che rilasciava puntualmente lo scontrino fiscale ai clienti, peccato che, poi, evitava di darne conto al Fisco, non versando all’Erario un Euro di imposta.
L’insospettabile “estroso” pasticciere, tuttavia, non è riuscito ad ingannare i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, i quali, nell’ambito della costante attività di controllo economico del territorio e di contrasto al sommerso d’azienda e di lavoro, pianificata dal Comandante Provinciale, hanno sottoposto a verifica l’esercizio commerciale, rilevando, per le sole annualità 2010 e 2011, ricavi sottratti a tassazione per oltre 400.000,00 Euro e violazioni all’IVA per oltre 40.000,00 Euro.
Nel corso dell’ispezione è stato, altresì, scoperto l’impiego di nr. 3 lavoratori “in nero”, due dei quali adibiti al laboratorio ed il terzo impiegato con mansioni di barman. A carico del titolare dell’esercizio sono scattate, quindi, le maxi sanzioni, introdotte dalla legge 4 novembre 2010 n.183, c.d. Collegato Lavoro, nella misura di 340.000,00 Euro.Il servizio appena concluso si inquadra nell’ambito delle funzioni e delle prerogative tipiche del Corpo della Guardia di Finanza, volte a tutelare le Entrate dello Stato e i fondamentali diritti dei lavoratori e ad assicurare il doveroso concorso di tutti i cittadini alle spese pubbliche, secondo la capacità contributiva di ciascuno, come atto di civiltà e, prima ancora, di sostanziale equità sociale.