In III media mi hanno costretto a studiare l'Odissea !
Tutta l'attenzione si è soffermata sul mito e la leggenda.
Niente fu detto su quello che era il bagaglio di conoscenze in essa contenute.
Naturalmente gran parte dell' attenzione è concentrata sullo Stretto,visto che costituiva il punto di contatto fra il mare dei Greci (lo Jonio) ed il mare dei loro avversari: i Tirreni (etruschi) con i loro alleati Cartaginesi.
Mi piacerebbe ripercorrere assieme a voi quei versi che ne parlano; forse potremmo scoprire che dietro al mito, ci stanno tante e tante conoscenze reali.
Che ne dite? Ci vogliamo provare ?
proviamo a rileggere l'Odissea ?
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E proviamoci dai! Inizia tu!micuzzu ha scritto:In III media mi hanno costretto a studiare l'Odissea !
Tutta l'attenzione si è soffermata sul mito e la leggenda.
Niente fu detto su quello che era il bagaglio di conoscenze in essa contenute.
Naturalmente gran parte dell' attenzione è concentrata sullo Stretto,visto che costituiva il punto di contatto fra il mare dei Greci (lo Jonio) ed il mare dei loro avversari: i Tirreni (etruschi) con i loro alleati Cartaginesi.
Mi piacerebbe ripercorrere assieme a voi quei versi che ne parlano; forse potremmo scoprire che dietro al mito, ci stanno tante e tante conoscenze reali.
Che ne dite? Ci vogliamo provare ?
- micuzzu
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Libro 12°
(35) Io dunque tutto le dissi per ordine,
e poi mi parlava parole Circe sovrana:
"Così tutto questo è compiuto; ma ora tu ascolta
come io ti parlo: te lo rammenterà ancora il dio.
Alle Sirene prima verrai, che gli uomini
Stregano tutti, chi le avvicina .(40)
.................................
................................
...............................
..............................
(55)Poi quando lontano di là avranno spinto i compagni
la nave , allora non posso più esattamente segnarti
quale deve esser la via: tu da solo
col tuo cuor consigliati: io ti dirò le due rotte.
Di qua rupi altissime , a picco: battendole,
immane strepita il flutto dell'azzurra Anfitrite:
"Rupi erranti" gli dei beati le chiamano.
Qui neppure gli alati si salvano, non le colombe
trepide, che ambrosia a Zeus padre portano,
ma sempre anche di quelle una la nuda rupe ne afferra:
Mai scampò nave d'uomini che qui capitasse,
ma tutto insieme, carcasse di navi e corpi d'uomini
l'onde del mare e la furia d'un fuoco mortale travolgono. (68)
Che ne dite?
In quale punto "Nel cuore del Mediterraneo" ci troviamo?
(35) Io dunque tutto le dissi per ordine,
e poi mi parlava parole Circe sovrana:
"Così tutto questo è compiuto; ma ora tu ascolta
come io ti parlo: te lo rammenterà ancora il dio.
Alle Sirene prima verrai, che gli uomini
Stregano tutti, chi le avvicina .(40)
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(55)Poi quando lontano di là avranno spinto i compagni
la nave , allora non posso più esattamente segnarti
quale deve esser la via: tu da solo
col tuo cuor consigliati: io ti dirò le due rotte.
Di qua rupi altissime , a picco: battendole,
immane strepita il flutto dell'azzurra Anfitrite:
"Rupi erranti" gli dei beati le chiamano.
Qui neppure gli alati si salvano, non le colombe
trepide, che ambrosia a Zeus padre portano,
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Che ne dite?
In quale punto "Nel cuore del Mediterraneo" ci troviamo?
"Comunicare l'un l'altro, scambiarsi informazioni è natura; tener conto delle informazioni che ci vengono date è cultura." - J.W.Goethe
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Isole Eolie?micuzzu ha scritto:Libro 12°
(35) Io dunque tutto le dissi per ordine,
e poi mi parlava parole Circe sovrana:
"Così tutto questo è compiuto; ma ora tu ascolta
come io ti parlo: te lo rammenterà ancora il dio.
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Stregano tutti, chi le avvicina .(40)
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(55)Poi quando lontano di là avranno spinto i compagni
la nave , allora non posso più esattamente segnarti
quale deve esser la via: tu da solo
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Mai scampò nave d'uomini che qui capitasse,
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Che ne dite?
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- micuzzu
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fuochino.
Ulisse in quale punto della costa calabra si troverebbe esattamente quando dovrà decidere fra le due rotte?
Ulisse in quale punto della costa calabra si troverebbe esattamente quando dovrà decidere fra le due rotte?
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Pensavo ti riferissi alla descrizione della prima rottamicuzzu ha scritto:fuochino.
Ulisse in quale punto della costa calabra si troverebbe esattamente quando dovrà decidere fra le due rotte?
Non so in quale punto esatto si trovasse Ulisse in quel momento!
- micuzzu
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un'atlante o una carta geografica da consultare non ce l'hai?
P.S. il Tom Tom non va bene!
P.S. il Tom Tom non va bene!
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- micuzzu
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Perchè No?monella ha scritto:
Google maps non va bene? Magari trovo pure Ulisse chi ssi sta facendu u bagnu
Infatti è una ridente località balneare. ...... e ti chiameranno Nausicaa!
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Insomma qual è questa ridente località balneare? Dai, così continuiamo con l'Odisseamicuzzu ha scritto:Perchè No?monella ha scritto:
Google maps non va bene? Magari trovo pure Ulisse chi ssi sta facendu u bagnu
Infatti è una ridente località balneare. ...... e ti chiameranno Nausicaa!
- micuzzu
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E' Capo Vaticano , vicino a Tropea.
E' là che bisogna decidere se andare dritti verso Stromboli e le Eolie, oppure
continuare a costeggiare ed entrare nella provincia di Reggio.
E' là che bisogna decidere se andare dritti verso Stromboli e le Eolie, oppure
continuare a costeggiare ed entrare nella provincia di Reggio.
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grazie!micuzzu ha scritto:E' Capo Vaticano , vicino a Tropea.
E' là che bisogna decidere se andare dritti verso Stromboli e le Eolie, oppure
continuare a costeggiare ed entrare nella provincia di Reggio.
Continuiamo il viaggio?
- micuzzu
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(73) E poi i due Scogli: uno l'ampio cielo raggiunge
con la cima puntuta: e l'avviluppa una nube
livida; e questa mai cede, mai lume sereno
la sua vetta circonda, né autunno né estate;
né potrebbe mortale scalarlo, né in vetta salire,
quand'anche i suoi piedi fossero venti e venti le mani:
perchè nuda è la roccia, che par levigata.
A metà dello Scoglio c''è una buia spelonca,
volta verso la notte, all' Erebo: e qui voi dovete
drizzare la concava nave, splendido Odisseo.
Ma da concava nave un uomo nel fior delle forze
con l'arco mirando la grotta cupa, non la potrebbe raggiungere.
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- micuzzu
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Allora ?
nessuno ha idea di quale pezzo di costa calabrese è descritto qua da Omero?
Tenete a mente che Ulisse da bravo marinaio, un pò cazzaro è, quindi tende ad esagerare.
P.S. mi sa che se continuiamo di sto passo, non so se ci basteranno i dieci anni che sono serviti ad Ulisse per tornare a casa.
Nui nci mintimu di cchiù!
nessuno ha idea di quale pezzo di costa calabrese è descritto qua da Omero?
Tenete a mente che Ulisse da bravo marinaio, un pò cazzaro è, quindi tende ad esagerare.
P.S. mi sa che se continuiamo di sto passo, non so se ci basteranno i dieci anni che sono serviti ad Ulisse per tornare a casa.
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micuzzu ha scritto:
(73) E poi i due Scogli: uno l'ampio cielo raggiunge
con la cima puntuta: e l'avviluppa una nube
livida; e questa mai cede, mai lume sereno
la sua vetta circonda, né autunno né estate;
né potrebbe mortale scalarlo, né in vetta salire,
quand'anche i suoi piedi fossero venti e venti le mani:
perchè nuda è la roccia, che par levigata.
A metà dello Scoglio c''è una buia spelonca,
volta verso la notte, all' Erebo: e qui voi dovete
drizzare la concava nave, splendido Odisseo.
Ma da concava nave un uomo nel fior delle forze
con l'arco mirando la grotta cupa, non la potrebbe raggiungere.
Potremmo trovarci tra Scilla e Cariddi...
- micuzzu
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Non ancora!
Ieri eravamo passati davanti a Tropea, poi abbiamo
costeggiato il golfo di Gioia con relativo porto, (no, scusate forse a quell'epoca non c'era ancora, sinnò ulissi sbarcava e si futtiva qualchi cuntainer).
Quindi ci siamo trovati fra Palmi e Bagnara, e qui Ulisse vede l'Aspromonte
(l'ampio cielo raggiunge
con la cima puntuta: e l'avviluppa una nube
livida; e questa mai cede, mai lume sereno
la sua vetta circonda,)
e nota la piovosità abbondante che è una caratteristica di quella zona.
Poi descrive pure l'impettata che c'è sotto al Monte Sant'Elia, che in effetti è dura da scalare, e quindi comincia
a guardarere in lontananza Scilla,
Se non condividete questa mia interpretazione dei luoghi,
dite la vostra , ché poi io ridico la mia!
Sennò proseguiamo sulla nostra rotta.
Ieri eravamo passati davanti a Tropea, poi abbiamo
costeggiato il golfo di Gioia con relativo porto, (no, scusate forse a quell'epoca non c'era ancora, sinnò ulissi sbarcava e si futtiva qualchi cuntainer).
Quindi ci siamo trovati fra Palmi e Bagnara, e qui Ulisse vede l'Aspromonte
(l'ampio cielo raggiunge
con la cima puntuta: e l'avviluppa una nube
livida; e questa mai cede, mai lume sereno
la sua vetta circonda,)
e nota la piovosità abbondante che è una caratteristica di quella zona.
Poi descrive pure l'impettata che c'è sotto al Monte Sant'Elia, che in effetti è dura da scalare, e quindi comincia
a guardarere in lontananza Scilla,
Se non condividete questa mia interpretazione dei luoghi,
dite la vostra , ché poi io ridico la mia!
Sennò proseguiamo sulla nostra rotta.
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- micuzzu
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- Località: Etruria meridionale
(80) A metà dello Scoglio c''è una buia spelonca,
volta verso la notte, all' Erebo: e qui voi dovete
drizzare la concava nave, splendido Odisseo.
Ma da concava nave un uomo nel fior delle forze
con l'arco mirando la grotta cupa, non la potrebbe raggiungere.
La dentro Scilla vive, orrendamente latrando:
la voce è come quella di cagna neonata,
ma essa è mostro pauroso, nessuno
potrebbe aver gioia a vederla, nemmeno un dio, se l'incontra.
I piedi son dodici, tutti invisibili;
e sei colli ha, lunghissimi e su ciascuno una testa
da fare spavento; in bocca su tre file i denti,
fitti e serrati, pieni di nera morte.
Per metà nella grotta profonda è nascosta,
ma spinge le teste fuori dal baratro orribile,
e lì pesca, e lo scoglio intorno intorno frugando
delfini e cani di mare e a volte anche mostri più grandi
afferra , di quelli che a mille nutre l'urlante Anfitrite.
Mai naviganti si vantano d'averla potuta fuggire
indenni sulla nave: ghermisce con ogni testa
un uomo, afferrandolo dalla nave prua azzurra.(100)
A sto giro , non vi chiedo dove ci troviamo, leggete solo con attenzione questi versi e poi cerchiamo
di masturbarci le meningi per tirare fuori le considerazioni che riusciamo a fare
volta verso la notte, all' Erebo: e qui voi dovete
drizzare la concava nave, splendido Odisseo.
Ma da concava nave un uomo nel fior delle forze
con l'arco mirando la grotta cupa, non la potrebbe raggiungere.
La dentro Scilla vive, orrendamente latrando:
la voce è come quella di cagna neonata,
ma essa è mostro pauroso, nessuno
potrebbe aver gioia a vederla, nemmeno un dio, se l'incontra.
I piedi son dodici, tutti invisibili;
e sei colli ha, lunghissimi e su ciascuno una testa
da fare spavento; in bocca su tre file i denti,
fitti e serrati, pieni di nera morte.
Per metà nella grotta profonda è nascosta,
ma spinge le teste fuori dal baratro orribile,
e lì pesca, e lo scoglio intorno intorno frugando
delfini e cani di mare e a volte anche mostri più grandi
afferra , di quelli che a mille nutre l'urlante Anfitrite.
Mai naviganti si vantano d'averla potuta fuggire
indenni sulla nave: ghermisce con ogni testa
un uomo, afferrandolo dalla nave prua azzurra.(100)
A sto giro , non vi chiedo dove ci troviamo, leggete solo con attenzione questi versi e poi cerchiamo
di masturbarci le meningi per tirare fuori le considerazioni che riusciamo a fare
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- Località: Nel cuore del Mediterraneo
Le considerazioni dovremmo farle squisitamente sui versi cioè su quello che intendeva dire il poeta o su ciò che suscitano in noi?micuzzu ha scritto: (80) A metà dello Scoglio c''è una buia spelonca,
volta verso la notte, all' Erebo: e qui voi dovete
drizzare la concava nave, splendido Odisseo.
Ma da concava nave un uomo nel fior delle forze
con l'arco mirando la grotta cupa, non la potrebbe raggiungere.
La dentro Scilla vive, orrendamente latrando:
la voce è come quella di cagna neonata,
ma essa è mostro pauroso, nessuno
potrebbe aver gioia a vederla, nemmeno un dio, se l'incontra.
I piedi son dodici, tutti invisibili;
e sei colli ha, lunghissimi e su ciascuno una testa
da fare spavento; in bocca su tre file i denti,
fitti e serrati, pieni di nera morte.
Per metà nella grotta profonda è nascosta,
ma spinge le teste fuori dal baratro orribile,
e lì pesca, e lo scoglio intorno intorno frugando
delfini e cani di mare e a volte anche mostri più grandi
afferra , di quelli che a mille nutre l'urlante Anfitrite.
Mai naviganti si vantano d'averla potuta fuggire
indenni sulla nave: ghermisce con ogni testa
un uomo, afferrandolo dalla nave prua azzurra.(100)
A sto giro , non vi chiedo dove ci troviamo, leggete solo con attenzione questi versi e poi cerchiamo
di masturbarci le meningi per tirare fuori le considerazioni che riusciamo a fare
- micuzzu
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O nobile Nausicamonella ha scritto: Le considerazioni dovremmo farle squisitamente sui versi cioè su quello che intendeva dire il poeta o su ciò che suscitano in noi?
Come dissi all'inizio di questo topic, vorrei togliere tutto quello che sa di mito e di poesia che i nostri dotti professori ci hanno insegnato a scuola e vediamo cosa ci resta, in termini di conoscenze utili per un marinaio dell'epoca nella conoscenza dello Stretto.
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- Località: Etruria meridionale
Poi comunque, sulla base di quello che comunque i versi ci dicono, ogni riflessione e contributo di pensiero sono comunque benvenuti, assolutamente senza alcuna soggezione o timore di sbagliare.
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