Reggina, L’ora della verità

Di Valerio Romito – “E qui comando io, e questa è casa mia”: l’aria del Granillo porta bene alla Reggina, ma porta in dote soprattutto tre punti preziosissimi ed utili a tenere a debita distanza le zone caldissime della classifica, oltre che a tiro quelle più “nobili”.

Le buone notizie, oltre alla riapertura dello stadio di casa ed al ritorno alla vittoria, riguardano anche l’identità tecnico tattica della squadra: al brutto quanto inutile atteggiamento tattico sciorinato a Rende, il tecnico ha risposto con un gioco manovrato quasi all’esasperazione per praticamente tutta la gara, in cui facciamo fatica a ricordare un rinvio lungo del portiere. Chiaramente, il tutto è stato favorito dalla condizione dell’avversario di turno, la cui forza e dinamicità oggi non è nemmeno paragonabile a quella dimostrata dagli uomini di Cicco Modesto, che non a caso continuano a volare in campionato a suon di vittorie, ma è comunque un segnale che probabilmente fa acquisire la consapevolezza che, in qualsiasi situazione, è meglio giocarsela che attendere senza costrutto, oltretutto quando si è privi di un centravanti di peso che possa accollarsi l’onere di far salire la squadra che cerca esasperatamente le ripartenze. Ovviamente non è tutto risolto, la compagine amaranto evidenza ancora evidenti limiti realizzativi, ma almeno fino a gennaio non resta che attendere la migliore condizione di quel che si ha già, consci comunque di poter contare su alcune individualità che, al netto di guai fisici che purtroppo non mancano mai, siamo certi rappresentino punti di forza per la categoria.

Il risultato sportivo, però, rischia di passare in secondo piano a fronte delle notizie che giungono dal fronte societario, che vedono il presidente dimissionario e le quote di maggioranza poste in vendita in seguito alla pubblicazione di un invito a manifestazione d’interesse. Comunque la si pensi sull’operato di questa società, e non potendo ignorare il relativo dibattito, in seno alla tifoseria ed agli addetti ai lavori, è chiaro che ci si trova di fronte ad un crocevia fondamentale che investe la stessa esigenza della Reggina, di fronte ad una proprietà che, pur non abbandonando la nave, dichiara legittimamente di non poter più far fronte, da sola, alle incombenze economiche necessarie a gestire tutto il carrozzone. Ma è soprattutto il momento della verità, nel quale chi altrettanto legittimamente non condivide e non ha condiviso la gestione, non può più nascondersi, avendo la solare possibilità di assumere le redini e dimostrare di poter far meglio, con conseguente giovamento per l’intero ambiente, nonché ovviamente per le ambizioni della squadra e del suo pubblico.

Per scoprirlo basterà attendere qualche giorno, quando cioè scadranno i termini per ufficializzare le manifestazioni di interesse, in mancanza delle quali ogni ulteriore considerazione, sia essa organizzativa o finanziaria, perderà qualsiasi significato. E per fortuna, tutto ciò avviene a bocce ferme, in virtù del turno di riposo in campionato: la speranza è che, alla ripresa delle ostilità, si possa avere un quadro limpido della situazione. Ad maiora semper…

 

Per gentile concessione di Calabriagol.it

http://www.calabriagol.it/news/229945806342/serie-c-reggina-l-039-ora-della-verita-039




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