La Reggina è esclusa dal prossimo campionato di Serie B, salvo che il club non riesca a spuntarla attraverso i vari ricorsi possibili. La domanda di iscrizione della squadra calabrese è stata bocciata dalla Covisoc, l’organo di controllo della Figc, per il mancato pagamento di 780mila euro di debito nei confronti dello stato e diverse altre irregolarità presenti nella domanda d’iscrizione.
La decisione della Covisoc è stata comunicata oggi, e ha scatenato la protesta dei tifosi amaranto, che sui social network, hanno espresso la loro indignazione per la situazione. La Reggina, in attesa di comunicazioni ufficiali, dovrebbe comunque presentare un ricorso su cui il Consiglio Federale si esprimerà il 7 luglio. In caso di mancata ammissione del club calabrese, sarebbe il Brescia a beneficiarne ed essere riammesso al campionato, dopo la retrocessione in Serie C sancita dal ko contro il Cosenza nei playout della stagione appena conclusa.
Se anche il Consiglio Federale dovesse confermare l’esclusione della Reggina, il club avrebbe ancora due possibilità di ricorso: al Collegio di garanzia del Coni, che si riunirà il 20 e il 21 luglio, e al Tar, che si pronuncerà il 2 agosto. L’ultima istanza sarebbe il Consiglio di Stato, ma si terrebbe il 29 agosto, a campionato già iniziato. In questo caso, la Reggina dovrebbe sperare in una sospensiva che le consenta di giocare in attesa del verdetto definitivo.
La Reggina spera di poter dimostrare la propria regolarità e di poter partecipare alla Serie B, dopo aver mantenuto la categoria sul campo nella stagione 2022/2023. Il club è sicuro di aver ragione sul pagamento dei contributi fiscali, forte della concessione del Tribunale di poter pagare entro il 12 luglio, ma dovrà chiarire le altre criticità segnalate dalla Covisoc, tra cui alcune documentazioni di pagamento non corrette o incomplete.