La Reggina di mister Pergolizzi inizia la stagione di Serie D 2024/2025 con una vittoria sofferta ma fondamentale contro l’Igea Virtus. Gli amaranto si impongono per 2-1 grazie a una doppietta di Antonino Ragusa, decisivo soprattutto nel trasformare il rigore della vittoria nei minuti di recupero. Nonostante il successo, la squadra calabrese ha mostrato diverse lacune, soffrendo la fisicità e il ritmo dei giallorossi per gran parte del match. Tuttavia, il tecnico può sorridere per le prestazioni dei giovani Giuliodori e Forciniti, che hanno dato un contributo importante.
La partita inizia con un ritmo blando per la Reggina, che lascia l’iniziativa ai padroni di casa, aggressivi e compatti fin dal primo minuto. Il primo squillo amaranto arriva al 10’, con una bella combinazione tra Dall’Oglio, Perri e Ragusa, il cui cross trova l’attaccante esperto che però spara alto da posizione difficile. Nei primi 25 minuti, l’Igea Virtus domina il gioco, invadendo la metà campo offensiva con molti uomini. Al 22’, le aquile si fanno vedere dalle parti di Lumia con un tiro-cross insidioso di Calafiore.
La Reggina prova a reagire alzando il ritmo dopo un inizio di partita a bassa intensità. Un bel lancio in profondità di Ba per Ragusa, che la appoggia a Perri, vede il tiro del centrocampista deviato provvidenzialmente dalla difesa giallorossa. È il preludio al vantaggio amaranto, che arriva grazie a una giocata di alta classe di Antonino Ragusa: Forciniti recupera palla e serve verticalmente il numero 11, che salta con un sombrero il primo difensore, approfitta della passività di Calafiore e batte Belmonte in diagonale. Sembra tutto in discesa per la Reggina, ma un episodio rimette l’Igea in corsa: punizione di Panebianco, Lumia esce a vuoto e il più lesto è Di Piedi, che da pochi passi non sbaglia.
Nel secondo tempo, Pergolizzi prova a dare nuova linfa ai suoi inserendo Renelus al posto di Salandria e Vesprini per l’ammonito Forciniti. È proprio l’attaccante francese a rendersi pericoloso al minuto 63: Ba scappa sulla sinistra e mette in mezzo un pallone preciso per il numero 95, che prova a piazzarla trovando però l’opposizione di un avversario. Al 79’ è ancora il classe 2002 ex Fasano a creare scompiglio nella difesa giallorossa: accelera sulla destra, salta due avversari ma il cross per Dall’Oglio è un po’ arretrato e il centrocampista non riesce a imprimere abbastanza forza al pallone. Pergolizzi inserisce anche Curiale e Urso per dare peso e imprevedibilità, ma la Reggina non sembra riuscire a sfondare il muro dell’Igea.
Ma si sa, nel calcio tutto può cambiare fino all’ultimo secondo, e in pieno recupero arriva la svolta decisiva: cross di Vesprini, colpo di testa di Cham e braccio (piuttosto dubbio) di Siino. È calcio di rigore per la Reggina, che Ragusa trasforma con grande freddezza. La truppa amaranto raccoglie tre punti pesantissimi al termine di una partita molto sofferta, lasciando l’Igea Virtus con molte recriminazioni.