QUESTIONE DI CARATTERE

Di Valerio Romito (Regginalife.com) – La striscia continua: la Reggina esce indenne dalla trasferta casertana al termine di un incontro povero di contenuti tecnici ma molto intenso sul piano emotivo ed ambientale.

La cronaca della gara è estremamente scarna, totale assenza di conclusioni a rete nel primo tempo, nella ripresa possiamo annotare un’occasione per parte: una conclusione di Bianchimano in occasione di un piazzato in area messa in angolo dal portiere campano, ed un tiro alle stelle da ottima posizione di Turchetta a cinque minuti dal termine. In realtà il film della partita si incentra su una trama di nervi tesi e qualche furbata messi in atto dai padroni di casa, che sin dalle prime battute, complice presumibilmente la disastrata (ed inaspettata) posizione in classifica, cercano di portare la contesa sui binari dello scontro fisico e del condizionamento ambientale, dando continuamente l’impressione di cercare lo scontro fisico e qualche tuffo in area di troppo a cui, per nostra fortuna, il direttore di gara non dà il seguito da loro sperato. L’unica conseguenza tangibile è il doppio rosso che coinvolge Alfageme e Laezza per un episodio sfuggito ai più tranne che al segnalinee, a che causa la prima espulsione in campionato patita dai ragazzi di Maurizi, e che probabilmente mette il timbro definitivo sullo 0-0, impedendo al tecnico una probabile variazione tattica in corsa nel momento in cui le energie mentali potevano venire meno agli avversari.

Eravamo giustamente preoccupati da questa gara, potenzialmente condizionabile anche da una eccessiva euforia che poteva derivare ai nostri dal bellissimo successo sul Catania di sabato scorso: prendiamo invece atto, con soddisfazione, che la squadra è riuscita a mantenere la dovuta concentrazione e, seppur in maniera poco brillante, tenere botta ad una situazione che poteva facilmente favorire una compagine molto più navigata come la Casertana. Apprezzabili in questo senso il lavoro settimanale del tecnico e la prestazione di Mezzavilla, che al di là del dato tecnico, ha sciorinato personalità ed esperienza infondendo coraggio ai compagni più giovani, ed arrivando persino a riprendere energicamente gli avversari per qualche colpo proibito di troppo.

Non si può pretendere che la squadra sia brillante e propositiva in ogni occasione, bisogna avere la maturità di capire le situazioni in cui è meglio riporre il fioretto ed usare la clava, e siamo certi che in un campionato del genere tali contesti si ripresenteranno frequentemente. La nota estremamente positiva è poter confidare nel fatto che questa Reggina riesce a tenere i piedi per terra, sciorinando il carattere necessario ad affrontare ogni tipo di incognita di una stagione ancora lunga e difficile, ma potenzialmente ricca delle giuste soddisfazioni. La speranza è che anche la piazza reggina si “accorga” finalmente di quello che questi ragazzi stanno cercando di darle, e che possa ricambiare al più presto, offrendo loro il sostegno che dimostrano di meritare giornata dopo giornata.




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