di Claudio Cordova - Era una delle opere pubbliche più importanti del "Decreto Reggio", il pozzo senza fondo cui ha attinto, per anni, il Comune di Reggio Calabria. Col passare del tempo, dopo i brusii, i dubbi, sul Centro Integrato di Mortara iniziano a venire a galla alcuni particolari che alimentano più di un sospetto sulle procedure riguardanti il progetto che avrebbe previsto la costruzione del mercato alimentare, del mattatoio, della sede ATAM e del canile municipale. A riaccendere il fuoco delle perplessità è stata Confindustria Reggio Calabria che, in meno di una settimana, ha infranto il muro del silenzio, sollevando la questione, in modo assai duro, sia con riferimento all'appalto e ai lavori, ma anche riguardo alle tappe giudiziarie che nasceranno dalla controversia tra l'azienda capofila dell'Associazione Temporanea d'Impresa, la Lafatre S.r.l., e l'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria......
....Forse potrebbero essere proprio queste le "complicità interne" di cui parla Confindustria. Ma la domanda sorge spontanea: oltre alla ditta Lafatre, chi ci ha guadagnato in tutto ciò?
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