Senato: consiglio presidenza, stop a vitalizi da prossima legislatura
ultimo aggiornamento: 24 novembre, ore 17:21
Roma, 24 nov. (Adnkronos) - Il Consiglio di Presidenza del Senato, presieduto dal presidente Renato Schifani, ha deliberato oggi all'unanimita' il superamento, a partire dalla prossima legislatura per i nuovi eletti, dell'attuale sistema degli assegni vitalizi.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 66538.html
finalmente
ora aspettiamo che lo faccia la camera, visto che ha già avviato le procedure.
Senato e Camera eliminano i vitalizi
Moderatori: Bud, NinoMed, Lilleuro
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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Ma che finalmente e finalmente ………………. si chiedono e si fanno fare sacrifici soltanto ai normali cittadini succhiando fino all’ultima goccia di sangue,io2 ha scritto: finalmente
sarebbe vera GIUSTIZIA solo se l’abolizione dei vitalizi partisse da subito fin dai parlamentari già in carica e da quelli non più in carica che ancora devono andare in pensione, solo in questo caso si potrebbe dire “finalmente”.
In più, oltre ai vitalizi, ci sarebbero altri cento o mille privilegi da abolire fin da oggi e non fra 2 – 3 – 5 anni!
Comunque, ricordo che quando gli italiani nel 1993 col referendum hanno scelto all’unanimità il finanziamento ai partiti, i nostri governanti ne hanno preso atto e subito dopo hanno dato vita al rimborso elettorale percependo così molti, molti più soldi di prima; allo stesso modo, quando i soliti politici ritorneranno al Governo, la prima cosa che faranno e sodomizzare violentemente il popolo italiano per la milionesima volta e a loro esclusivo vantaggio,
quindi come prima cosa studieranno il modo di percepire ancora più soldi di quanto percepiscono oggi con i vitalizi.
quello che è stato fatto è nulla o ,per essere generosi, pochissimo.pincopallino ha scritto:Ma che finalmente e finalmente ………………. si chiedono e si fanno fare sacrifici soltanto ai normali cittadini succhiando fino all’ultima goccia di sangue,io2 ha scritto: finalmente
sarebbe vera GIUSTIZIA solo se l’abolizione dei vitalizi partisse da subito fin dai parlamentari già in carica e da quelli non più in carica che ancora devono andare in pensione, solo in questo caso si potrebbe dire “finalmente”.
In più, oltre ai vitalizi, ci sarebbero altri cento o mille privilegi da abolire fin da oggi e non fra 2 – 3 – 5 anni!
Comunque, ricordo che quando gli italiani nel 1993 col referendum hanno scelto all’unanimità il finanziamento ai partiti, i nostri governanti ne hanno preso atto e subito dopo hanno dato vita al rimborso elettorale percependo così molti, molti più soldi di prima; allo stesso modo, quando i soliti politici ritorneranno al Governo, la prima cosa che faranno e sodomizzare violentemente il popolo italiano per la milionesima volta e a loro esclusivo vantaggio,
quindi come prima cosa studieranno il modo di percepire ancora più soldi di quanto percepiscono oggi con i vitalizi.
Quando si aboliranno le province,tutte non solo quelle del sud come vuole la lega,quando si abolirà il senato, si ridurranno fortemente i deputati alla camera,si dimezzeranno gli stipendi dei deputati,cosiglieri regionali e pronviciali,quando si accorperanno comuni e regioni,quando si elimineranno tutte le aute blu e ogni altro privilegio,allora sì che si potrà esultare.
per adesso non c'è nulla da festeggiare.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
Nessuno ha detto che basta così, è un inizio. Non ci saranno più vitalizi.reggino ha scritto:quello che è stato fatto è nulla o ,per essere generosi, pochissimo.pincopallino ha scritto:Ma che finalmente e finalmente ………………. si chiedono e si fanno fare sacrifici soltanto ai normali cittadini succhiando fino all’ultima goccia di sangue,io2 ha scritto: finalmente
sarebbe vera GIUSTIZIA solo se l’abolizione dei vitalizi partisse da subito fin dai parlamentari già in carica e da quelli non più in carica che ancora devono andare in pensione, solo in questo caso si potrebbe dire “finalmente”.
In più, oltre ai vitalizi, ci sarebbero altri cento o mille privilegi da abolire fin da oggi e non fra 2 – 3 – 5 anni!
Comunque, ricordo che quando gli italiani nel 1993 col referendum hanno scelto all’unanimità il finanziamento ai partiti, i nostri governanti ne hanno preso atto e subito dopo hanno dato vita al rimborso elettorale percependo così molti, molti più soldi di prima; allo stesso modo, quando i soliti politici ritorneranno al Governo, la prima cosa che faranno e sodomizzare violentemente il popolo italiano per la milionesima volta e a loro esclusivo vantaggio,
quindi come prima cosa studieranno il modo di percepire ancora più soldi di quanto percepiscono oggi con i vitalizi.
Quando si aboliranno le province,tutte non solo quelle del sud come vuole la lega,quando si abolirà il senato, si ridurranno fortemente i deputati alla camera,si dimezzeranno gli stipendi dei deputati,cosiglieri regionali e pronviciali,quando si accorperanno comuni e regioni,quando si elimineranno tutte le aute blu e ogni altro privilegio,allora sì che si potrà esultare.
per adesso non c'è nulla da festeggiare.
Le province ha detto monti che si inizierà con una diminuzione di quelle piccole nel frattempo della approvazione della modifica costituzionale per abolirle tutte.
Abolire il Senato mi sembra esagerato in nessuna democrazia occidentale è stato abolito. Bisogna farlo come Senato delle regioni con il superamento del bicameralismo perfetto.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
[/quote]io2 ha scritto:[quote="
Nessuno ha detto che basta così, è un inizio. Non ci saranno più vitalizi.
Le province ha detto monti che si inizierà con una diminuzione di quelle piccole nel frattempo della approvazione della modifica costituzionale per abolirle tutte.
Abolire il Senato mi sembra esagerato in nessuna democrazia occidentale è stato abolito. Bisogna farlo come Senato delle regioni con il superamento del bicameralismo perfetto.
Su questo non ci spero minimamente,vorrà dire che il governo durerà fino al 2013.
Io penso che difficilmente durerà un anno e mezzo...
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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queste decisioni li prendono sempre per gli altri mai per loro
"a partire dalla prossima legislatura per i nuovi eletti".....buffoni, ma non avevo più dubbi in proposito!io2 ha scritto:Senato: consiglio presidenza, stop a vitalizi da prossima legislatura
ultimo aggiornamento: 24 novembre, ore 17:21
Roma, 24 nov. (Adnkronos) - Il Consiglio di Presidenza del Senato, presieduto dal presidente Renato Schifani, ha deliberato oggi all'unanimita' il superamento, a partire dalla prossima legislatura per i nuovi eletti, dell'attuale sistema degli assegni vitalizi.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 66538.html
finalmente
ora aspettiamo che lo faccia la camera, visto che ha già avviato le procedure.
a parte i vitalizi,incominciassero a rinunciare ai finanziamenti pubblici,questi ladri,e a dimezzarsi nettamente gli stipendi.ndria ha scritto:"a partire dalla prossima legislatura per i nuovi eletti".....buffoni, ma non avevo più dubbi in proposito!io2 ha scritto:Senato: consiglio presidenza, stop a vitalizi da prossima legislatura
ultimo aggiornamento: 24 novembre, ore 17:21
Roma, 24 nov. (Adnkronos) - Il Consiglio di Presidenza del Senato, presieduto dal presidente Renato Schifani, ha deliberato oggi all'unanimita' il superamento, a partire dalla prossima legislatura per i nuovi eletti, dell'attuale sistema degli assegni vitalizi.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 66538.html
finalmente
ora aspettiamo che lo faccia la camera, visto che ha già avviato le procedure.
Se si facessero dei tagli netti alla politica,altro che riforma della pensioni...
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
E' una buffonata, i vitalizi li dovevano levare a tutti e subito
Così è facile, il solito discorso che va bene tutto col sedere degli altri
Così è facile, il solito discorso che va bene tutto col sedere degli altri
Come si dorme non è importante, come si è svegli è importante
Cit. Vadinho
Cit. Vadinho
Immagino la difficoltà del consiglio di presidenza nel votare l'abolizione di un privilegio di cui loro continueranno a godere vita natural durante.io2 ha scritto: Roma, 24 nov. (Adnkronos) - Il Consiglio di Presidenza del Senato, presieduto dal presidente Renato Schifani, ha deliberato oggi all'unanimita' il superamento, a partire dalla prossima legislatura per i nuovi eletti, dell'attuale sistema degli assegni vitalizi.
Stretta sui vitalizi dei parlamentari: dal 2012 si passerà al sistema contributivo
ultimo aggiornamento: 30 novembre, ore 08:58
Roma - (Adnkronos) - Sarà introdotto dal 1 gennaio prossimo, come annuncia una nota congiunta delle due Camere. Il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e a quello dei 65 anni di età per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Il presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani e il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, si sono incontrati oggi, assieme ai rispettivi Collegi dei Questori, con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, e hanno comunicato al governo la volonta' di procedere entro la fine dell'anno, nell'ambito dell'autonomia costituzionale riconosciuta alle Camere dal nostro ordinamento, ad una radicale modifica della disciplina in tema di assegni vitalizi. Lo rende noto un comunicato congiunto di palazzo Madama e Montecitorio.
In forza di tale modifica dal 1° gennaio 2012 sara' introdotto il sistema di calcolo contributivo, in analogia con quanto previsto per la generalita' dei lavoratori. Tale sistema operera' per intero per i deputati e i senatori che entreranno in Parlamento dopo tale data e pro rata per quanti attualmente esercitano il mandato parlamentare.
Sempre dal 1° gennaio 2012 per i parlamentari cessati dal mandato sara' possibile percepire il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di eta' per chi abbia esercitato il mandato per piu' di una intera legislatura e al compimento dei 65 anni di eta' per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 15070.html
ultimo aggiornamento: 30 novembre, ore 08:58
Roma - (Adnkronos) - Sarà introdotto dal 1 gennaio prossimo, come annuncia una nota congiunta delle due Camere. Il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e a quello dei 65 anni di età per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura
Roma, 29 nov. (Adnkronos) - Il presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani e il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, si sono incontrati oggi, assieme ai rispettivi Collegi dei Questori, con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, e hanno comunicato al governo la volonta' di procedere entro la fine dell'anno, nell'ambito dell'autonomia costituzionale riconosciuta alle Camere dal nostro ordinamento, ad una radicale modifica della disciplina in tema di assegni vitalizi. Lo rende noto un comunicato congiunto di palazzo Madama e Montecitorio.
In forza di tale modifica dal 1° gennaio 2012 sara' introdotto il sistema di calcolo contributivo, in analogia con quanto previsto per la generalita' dei lavoratori. Tale sistema operera' per intero per i deputati e i senatori che entreranno in Parlamento dopo tale data e pro rata per quanti attualmente esercitano il mandato parlamentare.
Sempre dal 1° gennaio 2012 per i parlamentari cessati dal mandato sara' possibile percepire il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di eta' per chi abbia esercitato il mandato per piu' di una intera legislatura e al compimento dei 65 anni di eta' per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 15070.html
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
Costi politica: riunione questori Camere, ok addio vitalizi
ultimo aggiornamento: 07 dicembre, ore 17:29
Roma, 7 dic. (Adnkronos) - I questori di Senato e Camera nel corso di una riunione congiunta dei collegi, hanno approvato la proposta di delibera per i rispettivi uffici di presidenza del 14 dicembre per l'addio ai vitalizi dei parlamentari a partire dal 1° gennaio 2012 in favore del metodo contributivo.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 67541.html
ultimo aggiornamento: 07 dicembre, ore 17:29
Roma, 7 dic. (Adnkronos) - I questori di Senato e Camera nel corso di una riunione congiunta dei collegi, hanno approvato la proposta di delibera per i rispettivi uffici di presidenza del 14 dicembre per l'addio ai vitalizi dei parlamentari a partire dal 1° gennaio 2012 in favore del metodo contributivo.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 67541.html
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
io2 ha scritto:Costi politica: riunione questori Camere, ok addio vitalizi
ultimo aggiornamento: 07 dicembre, ore 17:29
Roma, 7 dic. (Adnkronos) - I questori di Senato e Camera nel corso di una riunione congiunta dei collegi, hanno approvato la proposta di delibera per i rispettivi uffici di presidenza del 14 dicembre per l'addio ai vitalizi dei parlamentari a partire dal 1° gennaio 2012 in favore del metodo contributivo.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Polit ... 67541.html
e ora chi lo dice al compagno bertinotti?
http://www.corriere.it/politica/11_nove ... b4d4.shtml
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quando c'è da eliminare privilegi, sempre dalla prossima legislatura, i loro non intendono toglierseli
Il trucco degli onorevoli 13/12/2011, 05:30
Il trucco degli onorevoli
"Stipendi come l'Ue"
Chiedono compensi uguali agli altri Paesi. Così la cifra resterà la stessa. La differenza in Italia la fanno i rimborsi. L'indennità è pari a 5.486 euro ma lo stipendio netto è di circa 12.000: solo per assistenti ed eventi politici gli onorevoli prendono 4.190 euro. Oltre ai soldi per gli incarichi all'ufficio di presidenza o nelle Commissioni.
L'imperativo degli onorevoli è chiudere in fretta la questione. L'ondata di antipolitica è evidente e i toni sono già troppo alti. Dunque tra pochi giorni gli uffici di presidenza di Camera e Senato ritoccheranno gli stipendi dei parlamentari. La parola d'ordine è «adeguamento», che non significa riduzione. Sì perché è passato il principio che i compensi degli onorevoli italiani debbano essere nella media degli altri Paesi dell'Unione europea. Sulla carta l'idea funziona. Ma andando a confrontare gli stipendi la musica cambia. Deputati e senatori italiani, infatti, guadagnano più o meno come i colleghi degli altri Paesi. La differenza è che in Francia, Germania o a Bruxelles tanti servizi sono pagati e gestiti dal Parlamento e non direttamente dagli onorevoli. Lo stipendio vero e proprio si chiama «indennità» e ammonta precisamente a 5.486,58 euro netti al mese. La cifra è la stessa anche negli altri Paesi dell'Ue: 5.677 netti al mese per i deputati francesi, 6.350 per gli inglesi, 7.668, ma lordi, per i tedeschi. Un parlamentare europeo gaudagna, invece, 6.083,91 euro netti al mese. Ciò che fa lievitare lo stipendio degli onorevoli nostrani fino a 12 mila euro (non considerate le indennità aggiuntive come quelle dei presidenti di Commissione, dei segretari d'Aula o dei questori) sono le altre dotazioni: 4 mila euro al mese (ora ridotti a 3.500) di diaria, che serve a coprire le spese di soggiorno a Roma e 4.190 euro al mese per il «Rapporto eletto-elettori», utilizzati per pagare gli eventi politici e la segreteria (uno o due assistenti). A questi soldi si aggiungono i 3 mila euro all'anno per le spese telefoniche e i rimborsi per i trasferimenti da e per l'aeroporto. I viaggi, ovviamente, sono gratis. Tutti. Ogni onorevole, infatti, ha una tessera «magica». Funziona più o meno così pure negli altri Paesi, anche se la gestione è centralizzata: sono i singoli Parlamenti a pagare assistenti, uffici e trasporti ai deputati. Un sistema più trasparente visto che spesso alla Camera e al Senato i «portaborse» ricevono un compenso bassissimo. Stessa storia per i soldi che i parlamentari dovrebbero spendere per le iniziative politiche nel loro collegio di elezione. I fondi arrivano puntuali ogni mese, anche se la legge elettorale ha cancellato da tempo i collegi e dunque il rapporto con gli elettori. Salvo poche eccezioni. L'indennità dei parlamentari è equiparata allo stipendio dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione e prevede dodici mensilità. È leggermente più alta per i senatori (circa 200 euro al mese). Dal 2008 gli aumenti automatici sono bloccati. I deputati e i senatori hanno avuto finora un unico grandissimo vantaggio rispetto a quelli degli altri Paesi dell'Ue: il vitalizio. Il triplo rispetto a Francia, Germania e Gran Bretagna. Ancora di più rispetto ai parlamentari europei, a cui spetta una miseria. Invece in Italia è stato possibile andare in pensione anche a 50 anni con una sola legislatura alle spalle (5 anni) con 2.500 euro al mese. Fino a pochi anni fa andava ancora peggio: ci sono stati onorevoli che hanno ottenuto il vitalizio con un solo giorno di legislatura. Come vincere la lotteria. Ma le norme sono cambiate. Dal 1° gennaio 2012 anche i parlamentari passeranno al sistema contributivo, come tutti gli altri comuni mortali. Dunque gli attuali inquilini di Montecitorio e Palazzo Madama avranno un vitalizio leggermente inferiore (2.300 euro) mentre dalla prossima legislatura la pensione baby scomparirà. Dunque nei prossimi giorni gli onorevoli si «adegueranno» ai colleghi europei. Quindi, nella migliore delle ipotesi, rinunceranno a poche centinaia di euro al mese. Un trucco. Il provvedimento opportuno sarebbe piuttosto dimezzare il numero dei parlamentari o tagliare gli stipendi veramente, guadagnando di meno della media europea. Come succede a un operaio, a un professore o a un impiegato italiani. Categorie ben lontane dalla speranza di ottenere un «adeguamento» all'Ue.
Alberto Di Majo
http://www.iltempo.it/politica/2011/12/ ... voli.shtml
Il trucco degli onorevoli
"Stipendi come l'Ue"
Chiedono compensi uguali agli altri Paesi. Così la cifra resterà la stessa. La differenza in Italia la fanno i rimborsi. L'indennità è pari a 5.486 euro ma lo stipendio netto è di circa 12.000: solo per assistenti ed eventi politici gli onorevoli prendono 4.190 euro. Oltre ai soldi per gli incarichi all'ufficio di presidenza o nelle Commissioni.
L'imperativo degli onorevoli è chiudere in fretta la questione. L'ondata di antipolitica è evidente e i toni sono già troppo alti. Dunque tra pochi giorni gli uffici di presidenza di Camera e Senato ritoccheranno gli stipendi dei parlamentari. La parola d'ordine è «adeguamento», che non significa riduzione. Sì perché è passato il principio che i compensi degli onorevoli italiani debbano essere nella media degli altri Paesi dell'Unione europea. Sulla carta l'idea funziona. Ma andando a confrontare gli stipendi la musica cambia. Deputati e senatori italiani, infatti, guadagnano più o meno come i colleghi degli altri Paesi. La differenza è che in Francia, Germania o a Bruxelles tanti servizi sono pagati e gestiti dal Parlamento e non direttamente dagli onorevoli. Lo stipendio vero e proprio si chiama «indennità» e ammonta precisamente a 5.486,58 euro netti al mese. La cifra è la stessa anche negli altri Paesi dell'Ue: 5.677 netti al mese per i deputati francesi, 6.350 per gli inglesi, 7.668, ma lordi, per i tedeschi. Un parlamentare europeo gaudagna, invece, 6.083,91 euro netti al mese. Ciò che fa lievitare lo stipendio degli onorevoli nostrani fino a 12 mila euro (non considerate le indennità aggiuntive come quelle dei presidenti di Commissione, dei segretari d'Aula o dei questori) sono le altre dotazioni: 4 mila euro al mese (ora ridotti a 3.500) di diaria, che serve a coprire le spese di soggiorno a Roma e 4.190 euro al mese per il «Rapporto eletto-elettori», utilizzati per pagare gli eventi politici e la segreteria (uno o due assistenti). A questi soldi si aggiungono i 3 mila euro all'anno per le spese telefoniche e i rimborsi per i trasferimenti da e per l'aeroporto. I viaggi, ovviamente, sono gratis. Tutti. Ogni onorevole, infatti, ha una tessera «magica». Funziona più o meno così pure negli altri Paesi, anche se la gestione è centralizzata: sono i singoli Parlamenti a pagare assistenti, uffici e trasporti ai deputati. Un sistema più trasparente visto che spesso alla Camera e al Senato i «portaborse» ricevono un compenso bassissimo. Stessa storia per i soldi che i parlamentari dovrebbero spendere per le iniziative politiche nel loro collegio di elezione. I fondi arrivano puntuali ogni mese, anche se la legge elettorale ha cancellato da tempo i collegi e dunque il rapporto con gli elettori. Salvo poche eccezioni. L'indennità dei parlamentari è equiparata allo stipendio dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione e prevede dodici mensilità. È leggermente più alta per i senatori (circa 200 euro al mese). Dal 2008 gli aumenti automatici sono bloccati. I deputati e i senatori hanno avuto finora un unico grandissimo vantaggio rispetto a quelli degli altri Paesi dell'Ue: il vitalizio. Il triplo rispetto a Francia, Germania e Gran Bretagna. Ancora di più rispetto ai parlamentari europei, a cui spetta una miseria. Invece in Italia è stato possibile andare in pensione anche a 50 anni con una sola legislatura alle spalle (5 anni) con 2.500 euro al mese. Fino a pochi anni fa andava ancora peggio: ci sono stati onorevoli che hanno ottenuto il vitalizio con un solo giorno di legislatura. Come vincere la lotteria. Ma le norme sono cambiate. Dal 1° gennaio 2012 anche i parlamentari passeranno al sistema contributivo, come tutti gli altri comuni mortali. Dunque gli attuali inquilini di Montecitorio e Palazzo Madama avranno un vitalizio leggermente inferiore (2.300 euro) mentre dalla prossima legislatura la pensione baby scomparirà. Dunque nei prossimi giorni gli onorevoli si «adegueranno» ai colleghi europei. Quindi, nella migliore delle ipotesi, rinunceranno a poche centinaia di euro al mese. Un trucco. Il provvedimento opportuno sarebbe piuttosto dimezzare il numero dei parlamentari o tagliare gli stipendi veramente, guadagnando di meno della media europea. Come succede a un operaio, a un professore o a un impiegato italiani. Categorie ben lontane dalla speranza di ottenere un «adeguamento» all'Ue.
Alberto Di Majo
http://www.iltempo.it/politica/2011/12/ ... voli.shtml
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
Cesare Beccaria
un giorno senza un sorriso è un giorno perso(C.Chaplin)
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