_naka ha scritto:hurri....una brutta storia...
mah, guarda io sono molto dubbioso...aspettarei l'evolversi della situazione...SE evolve...non giungo a conclusioni affrettate, la storia insegna che si rischiano figuracce (vedasi farsa 2006)...cmq ecco un articolo un pò più esauriente:
Stadio Juve agibile, il match col Genoa si gioca
Inchiesta su forniture di acciaio, ma l'impianto non ha problemi dal punto di vista strutturale
TORINO - L'attività nel nuovo stadio della Juve proseguirà: la decisione è stata presa al termine di un vertice in Prefettura durante il quale è stata confermata la solidità strutturale dello stadio. Al vertice hanno partecipato il presidente della Juve, Andrea Agnelli, il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il prefetto, Alberto Di Pace.
IL COMUNICATO DELLA JUVE - «Juventus Football Club prende atto della comunicazione del Sindaco Piero Fassino e conferma di essere informata di un’inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Torino nella quale la società è parte lesa. La Juventus ribadisce la propria certezza sull’assoluta sicurezza strutturale dello stadio, ne ha fornito documentazione, ed è fiduciosa che tale circostanza emergerà anche dall’inchiesta della magistratura. Nel confermare il regolare svolgimento delle partite programmate, Juventus Football Club ringrazia il Prefetto e il Sindaco per l’efficace e tempestiva collaborazione odierna».
LA SITUAZIONE - La procura di Torino ha acquisito oggi, nella sede della Juve, documentazione relativa alla costruzione del nuovo stadio della società bianconera, che non è chiamata in causa come indagata, ma come parte lesa. L'inchiesta, che riguarderebbe tra l'altro la fornitura di acciaio, è condotta dal pm Gabriella Viglione.
L'IPOTESI - Pericolo di crollo colposo: è questa la principale ipotesi di reato, per ora solo teorica, formulata dalla Procura di Torino nell'inchiesta, sfociata oggi in alcune perquisizioni, sul nuovo stadio della Juventus. Gli indagati sono tre. Il procedimento riguarda la fornitura di acciaio non conforme alle norme.
GLI INDAGATI - Sono tre le persone indagate nell'inchiesta sul nuovo stadio della Juventus sfociata oggi in una serie di perquisizioni. Si tratta di tecnici che si sono occupati a vario titolo della costruzione del complesso. Un avviso di garanzia è stato consegnato a Giovanni Quirico, un dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Torino, e agli ingegneri Francesco Ossola e Paolo Erbetta. Il primo, secondo quanto si è appreso, è chiamato in causa come collaudatore, i secondi come direttori dei lavori. I reati ipotizzati sono tre: il "delitto colposo di danno" in relazione al "crollo di costruzioni", il falso ideologico e la frode in commercio. I magistrati che si occupano dell'indagine sono il procuratore capo, Gian Carlo Caselli, e i pubblici ministeri Andrea Beconi, Raffaele Guariniello e Gabriella Viglione. Il problema è legato a delle forniture di acciaio "non conformi" alle norme che potrebbe avere, in linea teorica, effetti potenzialmente negativi. Si tratta comunque - secondo quanto si è appreso - di materiale certificato Ce che è stato sottoposto, in fase di costruzione e collaudo, a tutte le procedure necessarie.
INGEGNERE INDAGATO,INTERROGATEMI SUBITO - L'ingegner Giambattista Quirico, il dirigente del Comune di Torino indagato nel procedimento sul nuovo stadio della Juventus, è "profondamente amareggiato per la perquisizione domiciliare subita": è quanto affermano i suoi legali, gli avvocati Andrea e Michele Galasso. I difensori annunciano che Quirico "chiederà di essere immediatamente interrogato dalla magistratura inquirente, nella quale conserva piena fiducia". Quirico, fanno sapere i suoi difensori, ha chiesto di essere rapidamente interrogato "per rispondere a tutte le domande che i pm volessero porgli al fine di offrire tutti i chiarimenti del caso e dimostrare in modo irrefutabile, con solidi elementi fattuali, la legittimità e la correttezza della sua condotta quale collaudatore dello Juventus Stadium". Gli avvocati, che difendono anche l'ex ad juventino Giraudo nel procedimento al Coni contro la radiazione, affermano inoltre che Quirico è "servitore integerrimo delle istituzioni da oltre quarant'anni e apicale dirigente tecnico della Città di Torino".
“Le tre persone indagate nell’ipotesi di reato sullo stadio della Juventus sono serissime”. Parola di Gino Zavanella, architetto dello Juventus Stadium, a proposito dell'ipotesi di reato, per ora solo teorica, sulla costruzione del nuovo impianto bianconero: pericolo di crollo colposo. Il procedimento riguarda la fornitura di acciaio non conforme alle norme, la Juventus è parte lesa: “Per quanto mi riguarda – le parole di Zavanella a Manà Sport 24 – ho solo realizzato il progetto dello stadio, i lavori sono stati seguiti da altri. Mi ha sorpreso scoprire i nomi dei tre indagati, sono persone per bene e professionisti di altissimo profilo (Giovanni Quirico, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Torino, e gli ingegneri Francesco Ossola e Paolo Erbetta, direttori dei lavori, ndr). Non mi va, però, di aggiungere altre cose sulla vicenda. Almeno per il momento”.
STADIO JUVE; FASSINO, NESSUN DUBBIO SU QUIRICO - "Chiunque conosca l'ingegner Quirico non può avere dubbi sulla sua onestà e lealtà e sono fiducioso che l'accertamento dei fatti dimostrerà la sua assoluta correttezza anche in questa vicenda". Lo afferma il sindaco di Torino, Piero Fassino a proposito del coinvolgimento del dirigente del Comune nell'inchiesta sul nuovo stadio della Juventus. "L'ingegner Quirico - aggiunge Fassino - da molti anni è un dirigente apprezzato e stimato. Ha nella sua responsabilità diretto la realizzazione di molte opere pubbliche importanti in città, dimostrando competenza professionalità, rigore e trasparenza".
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