Per Falko (ex vigile urbano)

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il meditatore
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Lixia
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Località: Boh!!! Attualmente zingarìo in Trentino!!!

Ho visto anche io questo servizio l'altra sera , ma per fortuna c'è anche chi compie ogni giorno il proprio dovere con devozione e professionalità , volevo farvi partecipi di una mia piccola grande gioia , oggi mi è arrivato a casa il calendario dell' ANVU , Ars nostra Vis Urbis , Associazione Professionale Polizia Locale d'Italia, e con mio grande piacere e un pizzico di commozione ho visto che il tema di quest' anno sono i Caduti in Servizio nella Polizia Locale ( Vigili Urbani) dalla seconda guerra mondiale in poi, e oltre ai nomi a fondo calendario con una breve didascalia c'è in seconda pagina un disegno a mano di che raffigura Giuseppe Macheda con dietro il Castello Aragonese e un epigrafe riguardante le circostanze della sua morte, invito chi è interessato a reggere la cronaca dell' epoca :

http://vittimemafia.it/index.php?option ... &Itemid=67

Articolo da L'Unità del 2 Marzo 1985

Ucciso a lupara vigile antiabusivismo

di Enzo Lacaria


Feroce omicidio a Reggio Calabria: la vittima operava in una squadra comunale contro la speculazione
Giuseppe Macheda, 30 anni, assassinato l'altra sera - Ad un suo collega tre giorni fa era stata bruciata l'auto - Nelle ultime settimane avevano sequestrato un gran numero di costruzioni abusive - Dal Pci critiche all'Alto Commissario De Francesco.

REGGIO CALABRIA - Si svolgeranno, oggi pomeriggio, in forma solenne, i funerali di Giuseppe Macheda, il trentenne vigile urbano, ucciso a colpi di lupara, davanti alla propria abitazione, in un agguato della mafia della speculazione edilizia. Giuseppe Macheda, assieme all'altro vigile, Ferdinando Portiglia, (cui tre giorni addietro era stata data alle fiamme l'auto) era addetto, agli ordini del pretore Giorgianni, alla squadra del vigili urbani per la repressione dell'abusivismo edilizio che, a Reggio Calabria, ha indici devastanti. Interi quartieri, caotici e disgregati, sono sorti impetuosamente devastando colline e zone di notevole interesse paesaggistico. Mentre il vigile Macheda, che lascia la giovane moglie al sesto mese di gravidanza, veniva barbaramente ucciso, il consiglio comunale era riunito.
Immediata è stata la reazione: in un ordine del giorno, il consiglio comunale nel condannare il tragico agguato, ha confermato la volontà di perseguire l'abusivismo speculativo proteggendo il corpo del vigili urbani che, ieri mattina, ha sfilato in corteo silenzioso per le vie cittadine richiamando l'attenzione delle autorità sul grave salto della criminalità mafiosa.
Il consiglio comunale ha chiesto al coordinamento dell'azione repressiva una squadra di intervento composta anche da polizia, carabinieri e guardie di finanza.
La mafia del cemento non vuole più ostacoli: ha alzato il tiro per incutere timore e determinare vuoti di potere.
Le attestazioni di solidarietà al corpo del vigili urbani si contano, ormai, a centinaia. Ma, come osservano i consiglieri regionali del partito comunista italiano in una loro mozione, bisogna chiedersi il perché dell'acuirsi, in
questi ultimi giorni, della violenza delinquenziale e mafiosa a Reggio Calabria.
Lo Stato, le istituzioni, non possono lasciare in solitudine quel magistrati e quei pochi vigili urbani impegnati in una lotta contro l'impero mafioso, costruito all'ombra di protezioni politiche e non di rado, di funzionari infedeli.
L'alto commissario contro la mafia, De Francesco, non può dirigere la lotta da Roma: il senatore Pecchioli, in una conferenza stampa tenuta recentemente a Catanzaro, aveva criticato l'assenza dell'Alto commissario contro la mafia da una
regione in cui il fenomeno mafioso registra un'ampiezza e una violenza continua.
La città di Reggio Calabria è attanagliata — come dice la federazione reggina del Pci — in una morsa delinquenziale e mafiosa che esige una diversa e più costante presenza dello Stato, un impegno delle istituzioni democratiche e delle masse popolari: esitazioni ed incertezze non sono più accettabili.

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Oltre Giuseppe Macheda a fondo del Calendario c'è appunto un elenco con i nomi dei Caduti in servizio in tutta Italia , e anche qui vi do un pò di spunti di riflessione:

http://polizialocalecatanzaro.it/storia.html
Il 24 Dicembre 1986 il Vigile Urbano Giuseppe RATTA’, cadde nell’adempimento del dovere, lanciatosi all’inseguimento di un rapinatore che aveva messo a segno un colpo in una gioielleria. Dopo un rocambolesco inseguimento riuscì a fermarlo, ma il malvivente esplose dei colpi con la rivoltella usata per la rapina e lo colpì mortalmente, ma prima di perdere la vita l’eroico vigile urbano riuscì a sua volta a scaricare interamente l’arma d’ordinanza, uccidendo così anche il suo assassino.

4 Settembre 1990 Calanna (RC). Ucciso Angelo Versaci, vigile urbano di 43 anni.
Tratto da Dimenticati - Vittime della 'ndrangheta di Danilo Chirico e Alessio Magro

[...]
http://vittimemafia.it/index.php?option ... &Itemid=67

Un vigile urbano viene ammazzato anche a Calanna, un piccolo comune aspromontano a due passi dalla città di Reggio Calabria. E' la sera del 4 settembre 1990 e Angelo Versaci, quarantatre anni, dopo avere passato il pomeriggio con la moglie Annamaria Catalano, dipendente dell'ufficio postale, torna in paese. Ha voglia di spensieratezza, va al bar dove ci sono gli amici. Gioca al biliardo, poi ne approfitta per una partita a carte come spesso si fa nei paesi. All'ora di cena torna verso casa. suona il citofono, Annamaria gli risponde, va ad aprire. Proprio in quel momento un killer si avvicina e gli spara contro tre colpi di fucile: uno fa a segno sulla spalla, gli altri due lo centrano alla testa.

[...]


http://vittimemafia.it/index.php?option ... &Itemid=67

Multa un'auto in divieto, ucciso Vigile urbano a Reggio Calabria, ferito collega

di Diego Minuti

Scene da Far West in centro: fuoco sugli agenti mentre arriva il carro-attrezzi

REGGIO CALABRIA Si può morire per aver fatto spostare con il carro-attrezzi un'auto in sosta vietata. E' accaduto ieri, in pieno centro città: un vigile urbano è morto sotto i colpi di pistola, un altro è ricoverato all'ospedale in gravi condizioni. La vittima si chiamava Giuseppe Marino, aveva 43 anni. Il ferito è Orazio Palamara, 38 anni. Tutto è accaduto nel centralissimo corso Garibaldi, nel cuore di Reggio Calabria, da alcuni settimane fonte di una vivace polemica. La giunta e, in particolare, l'assessore al traffico e vicesindaco liberale, Amedeo Matacena, 74 anni, hanno deciso di far rispettare senza deroghe il divieto di transito e sosta nella strada: possono circolare soltanto i mezzi pubblici e i pochi veicoli autorizzati. Un impegno che si è concretizzato in un maggior controllo da parte dei vigili urbani. E proprio in un giro di perlustrazione erano impegnati, secondo una prima, frammentaria ricostruzione, le due guardie municipali diventate bersaglio di un folle. Marino e Palamara avevano appena elevato alcune contravvenzioni e chiamato il carro-attrezzi dell'Ari per far portare via alcune auto che avevano contravvenuto il divieto di transito e sosta quando è entrata in scena la follia. Mentre l'operazione sgombero era in corsa è arrivato il killer: ha cominciato a sparare all'impazzata, trasformando Reggio in una città del Far West. I colpi a ripetizione, ne sono stati sparati almeno quindici, hanno ferito i due vigili alla testa. E' scattato subito l'allarme, in pochi minuti sono stati organizzati i soccorsi. Ma quando Giuseppe Marino è arrivato al pronto soccorso degli Ospedali riuniti ai medici non è rimasto altro che constatarne il decesso. Il collega, Orazio Palomara, invece, è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico ed è ora ricoverato con prognosi riservata anche se i medici sono ottimisti sulle sue condizioni. E proprio la sua testimonianza potrà risultare utile alsostituto procuratore della Repubblica, Santi Cutroneo, per ricostruire la vicenda: gli inquirenti, infatti, non escludono altre ipotesi. Cioè che i due vigili siano caduti vittime di un agguato dettato da altri motivi anche se l'omicidio per la sosta vietata appare il più credibile. Nonostante la sua follia.

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questi sono solo pochi casi che appunto riguardano la Calabria ma ce ne sono tanti altri che riguardano l'Italia intera , e non si tratta solo di morti durante il servizio ma anche di feriti o semplicemente di persone che svolgono un servizio delicato che spesso non è solo far multe, troppo facile ridurre tutto l'operato degli operatori di polizia locale alle multine per divieto di sosta e basta.

In genere noi reggini siamo un pò lamentoni io vi dico una cosa però , io sono orgogliosa che nell' ufficio di molti Comandanti d'Italia quest' anno 2013 ci sarà al mese di Aprile un martire della mia terra, perchè nella mia terra non siamo solo lamentoni e nullafacenti ma, con le necessarie opportunità ahimè, siamo operosi e professionali in ogni campo, oltre che nella mia terra abbiamo un immensa cultura ... è che spesso ce lo dimentichiamo!
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

Putrusinu ogni mineshra!

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Falko
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i problemi e la gente non buona sono dappertutto... così come le persone che fanno il proprio dovere...

Personalmente sto a casa a studiare per altri lidi... ;) - ho scoperto che è meglio "imparare qualcosa" che "avere cose", l'ho scoperto come necessità e non me ne dispiace ... l'importante è che non mi venga davanti un ignorante che pretende di essere saputello, in quel caso, o lo ignoro o lo spu**ano :), ma per come sono fatto preferisco sempre la prima cosa...

ps. se qualcuno vuole invece essere se stesso gratis piuttosto che pagare per essere ciò che ha... mi contatti... ci sono delle belle esperienze da fare nell'ambito del vero volontariato (cioè senza soldi da enti pubblici)
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!

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"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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