La Viola vuole sentirsi "bella" Difesa e gioco in velocità per riequilibrare la serie con Martina Franca
Valerio Chinè
Reggio Calabria
Pareggiamo i conti, please. Nella vigilia dei comunicati incrociati tra le due società, finalmente stasera si torna sul parquet per lasciar parlare la palla a spicchi.
Riuscirà la Viola ad impattare la serie? S'è già scrollata di dosso l'ultimo minuto shock di Martina? La risposta tra poche ore. Palla a due alle 20,30 sul legno del Botteghelle, sul quale alla Viola non resta che vendicarsi "sportivamente" dell'1-0 subìto in Puglia e far valere stavolta il proprio di fattore campo.
Il presidente della Due Esse parla raramemte, ma stavolta trova energie per lamentarsi che la Viola «non metta a disposizione dei suoi giocatori il campo di gara al mattino», in ossequio a quell'adagio locale su chi lancia la pietra e nasconde la mano. Evidentemente la strategia dei pugliesi è quella di innervosire la Viola e solo stasera sapremo se l'obiettivo sarà stato raggiunto.
Di certo c'è che la Viola, come successo nella sfida del girone di ritorno in regular season, ha molti più motivi per lamentarsi. Per l'ennesima volta ha ravvisato gravi irregolarità a bordo campo nella prima sfida della serie di domenica scorsa, inoltre nella mattina della gara il club pugliese avrebbe dirottato i reggini in una palestrina di periferia con canestri sgangherati e sprovvista di palloni omologati. Ragion per cui comprendiamo che il comportamento della Viola possa sembrare il classico "pan per focaccia", anche se v'è da ricordare che decine di club cestistici cittadini sono costretti a far di necessità virtù per via dell'indisponibilità del "PalaCalafiore".
«Il campo di gara è impegnato per una manifestazione, il "Pianeta Viola" è occupato da noi, lo Scatolone è un impianto omologato» risponde in sintesi la società neroarancio, che in coda invita a riportare l'attenzione sulla gara di stasera.
Di certo i ragazzi di Bolignano non sono rimasti minimamente intaccati da questa polemica fuori luogo, concentrati come sono sulla sfida di stasera, in cui fondamentale sarà l'approccio mentale e fisico. Contro la miglior difesa del campionato non resta che sfruttare al massimo il gioco in velocità e una difesa aggressiva e varia.
In fondo, l'attacco pugliese non è tra i clienti più difficili da affrontare, ma ha l'abilità di trovare sempre l'uomo libero, limitando le situazioni fuori equilibrio.
Nella prima sfida la Viola ha sofferto un po' più del lecito in vernice, ma sono state probabilmente due-tre palle perse di troppo a far scivolare le redini di un match comunque ben interpretato. L'importante è continuare su questa falsariga e non lasciarsi travolgere dalla voglia di chiudere subito il match.
La forza di Martina è il gruppo, in cui ciascuno ormai sa quali responsabilità prendersi e come essere d'aiuto all'altro. Le individualità di spicco sono le solite: Dip (un ex) in vernice, gli esterni Maggi e Torresi Lelli, particolarmente ispirati nella prima tenzone. Raskovic e Bazzoli sono due mine vaganti, soprattutto nell'abilità balistica dalla distanza, ma i giovanotti di casa hanno qualità ed esperienza almeno di pari livello.
Prima di pensare alla "bella", per la quale i tifosi stanno organizzando una vera e propria mobilitazione, c'è da pareggiare la serie. Non servono solo canestri e schemi, basta avere quel pizzico di cuore in più degli avversari.
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