Trattativa per la cessione...

Tutto sulla Reggina

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avanti reggio
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Azioni da 50-100 euro.... con 1.000 persone che mettono 50 euro a testa arrivi a 50.000.... ( ma dubito che 1.000 tifosi hanno 50 euro da spendere così).
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spirito libero ha scritto:RNP – L’iscrizione, debiti e crediti, Praticò e i nuovi sbocchi societari per la Reggina: la situazione

01/07/2015 12:36 | A cura di Gianpiero Versace
Consegnata la domanda d'iscrizione: due settimane per evitare il fallimento. Il punto della situazione in casa amaranto.

Superata una nuova scadenza senza che siano stati soddisfatti i requisiti richiesti, la Reggina guarda al futuro prossimo ed al nuovo appuntamento con il calendario federale. Esaurite le tappe intermedie, agli amaranto resta solo un’ultima possibilità. La data cerchiata in rosso è il 14 luglio: in un martedì d’estate la Reggina conoscerà la propria inappellabile realtà al momento sospesa tra prosecuzione della propria storia sportiva e fallimento.

DEBITI E CREDITI - I soldi, questa la discriminante che indirizzerà il cammino. Prima di tutto c’è da chiarire l’entità di bonus e malus. Ci sono dei crediti (pochi) e dei debiti (molti) che il club dovrà onorare per regolarizzare la propria posizione. La mole debitoria pendente sugli amaranto – è bene chiarire che ci riferiamo esclusivamente a quella finalizzata all’iscrizione – è di circa 1,4 milioni di euro tra tesserati ed incentivati all’esodo, cui andrà aggiunta una garanzia fideiussoria di 400 mila euro per un totale, dunque, di poco inferiore ai 2 milioni. A fronte di tutto questo il club però non parte del tutto da quota zero: se al momento la disponibilità delle casse è risibile, da oggi l’Udinese potrà versare la rata annuale prevista dall’affare Bochniewicz il cui importo è per l’esattezza di 408.000 euro. Non sono previsti ulteriori esborsi per Coppolaro, per il quale la Reggina avrà riconosciuto un bonus solo in caso di esordio in prima squadra. Va aggiunta però la quota della legge Melandri e la ridistribuzione di alcuni crediti di Lega. Il totale arrotonda la somma a favore della Reggina a circa mezzo milione di euro.

MA… La Reggina non potrà usufruire immediatamente di questi crediti. La rata di Bochniewicz ed il dividendo della Lega saranno bonificati sul “conto campionato” amaranto sul quale pende l’ipoteca esercitata da Unicredit, che ha avanzato una richiesta di fallimento che sarà discussa la prossima settimana, oltre ad alcuni pignoramenti richiesti da ex tesserati che hanno agito così per cercare di esser garantiti nel recupero della somma a loro dovuta, prima di esser “sorpassati” nelle priorità dall’istituto bancario. I crediti sono congelati, la conseguenza è che la Reggina ad oggi ha un’assoluta mancanza di liquidità.

FIDEIUSSIONE - C’è poi la fideiussione di 600.000 euro versata dalla Reggina all’atto dell’iscrizione allo scorso campionato. Su questa però grava un’escussione (prelievo di una parte della somma per onorare alcuni impegni economici) già esercitata e un’altra pendente, sulla quale è però aperto un contenzioso. La somma restante rispetto al capitale originariamente versato varia tra i 450 e i 230 mila euro a secondo delle decisioni che saranno prese sul secondo prelievo richiesto nei giorni scorsi dalla Lega Pro. In ogni caso, questo capitale potrà essere sbloccato e tornare così nella disponibilità del club soltanto una volta esaurite tutte le pendenze con i tesserati e gli incentivati all’esodo. Il problema è, a questo punto, come trovare un accordo con i creditori entro il 14 luglio se le casse sono vuote e i crediti vantati non potranno essere “prelevati” dalla Reggina?

FONDO DI GARANZIA - La Reggina deve provare a trattare con i tesserati – cui deve corrispondere stipendi e contributi da gennaio ad aprile – e incentivati all’esodo per le stesse mensilità. Questi soggetti, che legittimamente richiedono quanto loro dovuto, allo stesso tempo sanno che in caso di fallimento potrebbero rifarsi solo di ciò che è previsto dal “fondo di garanzia“, istituto che tutela i calciatori dalla morosità delle società inadempienti. Il fondo di garanzia, però, corrisponde solo una parte delle spettanze e le bonifica in un arco temporale di circa 3 anni. A Parma i calciatori si stanno accordando per veder loro corrisposto il 25% dei crediti maturati, a Monza forse si arriverà addirittura al 20%. In un sistema calcio alla deriva è interesse di nessuno il fallimento della Reggina, neanche dei calciatori stessi che potrebbero avere ragionevolmente volontà a trovare un accordo – una volta appurata la strada senza uscita del club amaranto – per parte della somma a loro dovuta ma con il vantaggio di vederla riconosciuta immediatamente senza dover attendere tempi biblici ed in una percentuale leggermente superiore rispetto a quella che garantisce il fondo di garanzia.

L’ADDIO DI FOTI E IL “PIANO C” - E’ in questa fattispecie che rientra quello che le cronache locali hanno ribattezzato come “piano C”, vale a dire l’intervento dell’imprenditoria locale a sostegno della Reggina. Vanno fatte, sul tema, una serie di precisazioni. La prima, Lillo Foti è fuori dal futuro prossimo della Reggina. L’attuale presidente sarebbe disposto a firmare le sue dimissioni e quelle dell’intero CdA domattina stessa cedendo il pacchetto di maggioranza a titolo gratuito a qualsivoglia soggetto seriamente intenzionato a dare un futuro alla Reggina. Manterrà, in caso contrario, il proprio ruolo per onorare gli impegni che richiedono una figura di riferimento da parte della società: sarà questo il caso dell’udienza al Tribunale del prossimo 8 luglio, era questo il caso della domanda d’iscrizione da presentare ieri in Lega. Foti sta portando a termine gli ultimi passaggi richiesti dalle scadenze già fissate: qualunque sia l’epilogo di questa fase il suo percorso alla Reggina può considerarsi terminato. Sia che la Reggina riesca a iscriversi, allo stesso modo ovviamente nella malaugurata ipotesi di fallimento, il suo impegno in via delle Industrie è da ritenere terminato. Ecco che assume centralità il ruolo assunto da un uomo delle istituzioni, una figura oggettivamente riconosciuta per la sua identificazione nella causa amaranto qual è Mimmo Praticò.

INTEGRATIVO E NON ALTERNATIVO - L’ex presidente del CONI calabrese, capito il momento di grande difficoltà attraversato dalla Reggina si è riavvicinato negli scorsi mesi e, appurata la volontà di Foti di farsi da parte, sta provando a farsi da garante e convogliare così delle forze imprenditoriali reggine che abbiano a cuore le sorti della squadra della città. Il suo impegno è quello di calamitare intorno alla sua figura una serie di soggetti (e la ricerca è particolarmente centrata in provincia) che abbiano il coraggio e la volontà, adesso che è appurata oltre ogni ragionevole dubbio la volontà di Foti di farsi da parte, di subentrargli ed esser protagonisti nell’immediato della vita effettiva del club. L’operazione che Praticò sta conducendo con il consueto senso di appartenenza è finalizzata a dare l’opportunità alla Reggina di superare questa fase: ciò che l’imprenditoria reggina sarà in grado di mettere insieme, sul piano strettamente economico, dovrà andare a colmare almeno in parte la mole debitoria nei confronti dei tesserati, passaggio necessario per l’iscrizione. Qualora, come c’è da augurarsi, si riuscisse a portare a compimento questo obiettivo Praticò e i soggetti che farebbero a lui riferimento avrebbero salvato la Reggina nell’immediato ma sarebbero assolutamente consapevoli che per un rilancio nel lungo periodo servirebbero ulteriori forze. Come ha recentemente affermato lo stesso Praticò in più d’una intervista, “bisogna esser chiari con la tifoseria, se il club riuscisse ad iscriversi altro obiettivo non potrebbe avere che la salvezza nel prossimo campionato”. Ecco perchè l’intervento del cosiddetto “Piano C” va considerato come integrativo e non alternativo rispetto ad una soluzione, quella rappresentata dal gruppo Scali, che la nostra Redazione continua a considerare assolutamente reale, concreta e futuribile.

DA REGGIO ALL’AUSTRALIA - Adesso c’è da superare l’emergenza ed in questo senso Praticò e soci stanno lavorando per mettere insieme un capitale iniziale utile a completare l’iscrizione. Non sarà, ad ogni modo, sufficiente. Serviranno due ulteriori passaggi. Il primo, l’accordo con tesserati ed incentivati all’esodo per abbassare la mole debitoria. E’ impensabile che la Reggina riesca ad onorare per intero il debito contratto nella passata stagione, sarà comunque necessaria una transazione ed è qui che il capitale “reggino” sarebbe fondamentale potendo costituire la liquidità finanziaria utile a chiuderla, seppure al ribasso. Il secondo passaggio probabilmente necessario è la cessione di uno o più calciatori in queste prime due settimane di mercato: compito in questo caso, probabilmente uno degli ultimi, del presidente Foti che ha in Rizzo, Di Lorenzo, Salandria, Viola e pochi altri le carte da giocare per rimpinguare il conto campionato amaranto, estinguere i pignoramenti esistenti e sbloccare i fondi a favore della Reggina. Se la Reggina riuscirà a superare questa fase di assoluta emergenza, secondo quanto raccolto da ReggioNelPallone.it, l’intervento del gruppo Scali a sostegno della cordata reggina che darebbe il “via” alla stagione sarebbe più di una possibilità. Una probabilità se non addirittura una certezza: l’ingresso in società del gruppo australiano si configurerebbe entro il termine prossimo campionato ma confidiamo in tempi anche più brevi completando così il progetto di rilancio della Reggina attraverso una sinergia tra forze locali ed “estere”.

FIDEIUSSIONE 2015/2016 - Superato, eventualmente, il problema riguardante i debiti contratti con tesserati e incentivati all’esodo (al momento è stato trovato un accordo solo con Barillà, Dall’Oglio ed il preparatore dei portieri Leoni, trattative in corso con tutti gli altri soggetti) per completare l’iscrizione sarà necessario esibire una garanzia fideiussoria di 400.000 euro. Le ipotesi, in questo senso, sono due. La prima: una volta saldate le pendenze relative alla stagione passata verrebbe automaticamente sbloccata la somma versata con la fideiussione dell’anno scorso che, come abbiamo detto, avendo già conosciuto una prima escussione e in base ad un contenzioso in atto, sarà tra i 450 e i 230 mila euro. Denaro che verrebbe versato, ed eventualmente integrato, per la nuova fideiussione valida per la stagione 15/16. La seconda, a nostro avviso più probabile, prevederebbe che quel credito sbloccato verrebbe impiegato per le scadenze immediate della Reggina e la nuova fideiussione sarebbe onere da soddisfare integralmente. Potrebbe occuparsene Foti, come ultimo atto della sua gestione, uno dei soggetti della “cordata Praticò” oppure, non ci sentiamo di escludere questa possibilità, Nick Scali come primo atto ufficioso (l’identità del soggetto che presta garanzia fideiussoria non è pubblica) del suo prossimo ingresso.

TEMPO - Due settimane da oggi per completare l’operazione che è complessa e non è certa di un esito positivo. Tanti i passaggi necessari, le tessere che dovranno incasellarsi correttamente per completare il mosaico che eviterebbe la scomparsa della Reggina dai campionati professionistici. E’ necessario augurarsi che Mimmo Praticò riesca a portare a compimento la difficile impresa per la quale ha offerto ampia disponibilità, successivamente trovare un accordo con i tesserati, compiere una o più operazioni sul mercato in uscita, estinguere così il debito, passare indenni l’udienza del Tribunale di Reggio Calabria del prossimo 8 luglio, trovare una nuova garanzia fideiussoria per la prossima stagione e, a quel punto, ripartire.

L’era Foti, comunque vada, è finita. Iscrizione vorrebbe dire rilancio. La strada è in salita, il futuro è in bilico ma la Reggina è ancora viva. Almeno fino al prossimo 14 luglio.

http://www.reggionelpallone.it/2015/07/ ... uazione-2/
quindi, riassumendo:
Bisogna trovare 1,4 milioni esclusi i 500 mila per il polacco e coppolaro (o meglio per la quota della legge melandri) per incentivi all'esodo e stipendi e contributi arretrati, a meno di accordi diversi.
Trovati quelli si libererebbero tra 200 e 400 mila euro della fidejussione dell'anno scorso (facciamo 200 mila) e ne servirebbero altri 200 mila per iscriversi, in alternativa ne servono 600 mila per risolvere la questione unicredit (a meno di un accordo), da lì si libererebbero i 500 mila già citati che coprirebbero l'iscrizione

io credo che alla fine si riuscirà a ridurre un pò la cifra di 1,4 milioni (agevolando ad esempio la cessione di viola ed altri, accordi con vari ex, ecc..)
con l'unicredit mi aspetto un accordo.. una dilazione di pagamento, 400 mila ora e 400 tra qualche mese per esempio

in qualche modo alla fine Foti iscriverà la squadra.. mi auguro solo che poi se ne vada realmente!
accetterei l'ennesimo campionato umiliante solo con l'ingresso di una nuova società che programmi un futuro decente
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io2
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Secondo me quando Scali ha detto non ci sono le condizioni si riferiva proprio a questo.
Lui sta aspettando che la squadra si iscriva.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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A maggio si diceva che Scali stava aspettando che la Reggina restasse in Lega Pro per poi comprarla ma poi abbiamo visto che così non è stato,ora si dice che aspetta che la squadra si iscrivi al campionato di lega pro,poi una volta fatto questo,se sarà fatto,cos'altro pretenderà prima di comprarla,la Champions League? Ma poi uno che deve comprare un club si confonde per circa 2 milioni di euro composto da fidejussione e pendenze con calciatori?Che senso ha? Elemosina i soldi dell'iscrizione dagli altri,vuole tolte le castagne dal fuoco? Ma secondo voi Praticò ed imprenditoria locale sono così stupidi che gli danno la squadra dopo aver sborsato i soldi di tasca loro per l'iscrizione?? E che sono fessi? Secondo me non ha senso,la trattativa è chiusa dopo che ha visto i debiti pendenti della reggina,se la voleva i soldi per iscriverla li usciva lui non altri come hanno fatto le altre proprietà che hanno acquistato in questi giorni società di lega pro,vedi lecce.
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Andrew
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Che schifo, gli anni passati di questi periodi si parlava di ritiro, calcio mercato e campagna abbonamenti. Ora si parla e si discute sempre delle stesse porcate e dei debiti fatti da baffazzi dopo anni di cattiva gestione.

Questa società non mi rappresenta come tifoso e personalmente la mia passione per questa maglia (fintanto che ci sarà questa società) si è spenta dopo il derby di ritorno.
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DoubleD
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scali ragiona bene
scusate ma barilla e gli altri perchè non hanno preso il parma quando sembrava alla fine fatta?
semplice
perchè accollarsi 20 milioni di debiti (e lì li hanno i soldi)? chi su fissa i cristiani?
ripartono dalla d e senza debiti e qui si deve fare la stessa cosa
è inutile che ci prendiamo in giro
allunghiamo solo l'agonia
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reggiocal
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DoubleD ha scritto:scali ragiona bene
scusate ma barilla e gli altri perchè non hanno preso il parma quando sembrava alla fine fatta?
semplice
perchè accollarsi 20 milioni di debiti (e lì li hanno i soldi)? chi su fissa i cristiani?
ripartono dalla d e senza debiti e qui si deve fare la stessa cosa
è inutile che ci prendiamo in giro
allunghiamo solo l'agonia
:okok: :okok: Eh sì hanno fatto proprio questo ragionamento, con 20 milioni, se investiti bene, riportano la società in A e senza pendenze.

A Reggio andrebbe fatta la stessa cosa da Scali, ma ormai mi sembra ddi aver capito che non siamo nenache in tempo a ripartire dalla D, si dovrebbe ccomprare un titolo, che non sarebbe un grosso investimento, ma non sarebbe bello vedere sparire la nostra Reggina...
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Non solo, ma il nuovo Parma potrebbe tranquillamente comprare il titolo sportivo di una delle tante squadre che han lasciato o sono fallite (Monza, Castiglione, Grosseto) od anche chiedere il ripescaggio se il regolamento glielo consentisse, e ritrovarsi in C o B con una spesa minima. Se teniamo conto che di quanti buchi di organico ci sono, alla fine la lega pro accoglierebbe a braccia aperte chi porta soldi freschi.
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avanti reggio ha scritto:Puru Praticò ndi faci a mpignolata cu Sant'Agata... in qualsiasi intervista parla di quello. Come se il centro sportivo da lavoro a tutta Reggio... è un patrimonio per qualcuno,non certo per la collettività. A me sembra di capire che prima di salvare la Reggina,si tenti di salvare il Sant'Agata...

Questo vuol dire, anni e anni di campionati anonimi,con investimenti inesistenti... dobbiamo ricominciare tutto da capo,come nell'86... questa è la prospettiva che ci rimane finchè non azzerano quel cazzo di debito.E' poi credo che ora versare un milione di euro a fondo perduto(senza certezze),per sperare nel ripescaggio in b,sarebbe da stupidi...e comunque soldi non c'è stanno.
Come hai avuto modo di vedere, nessuno, neanche i tanto reclamizzati australiani su cui tu sei ben informato, buttano soldi ... se un imprenditore subentra accollandosi quel passivo vuole anche avere prospettive di investimento..poi, se vi sta sulle @@ una persona, perchè preferivate il magnate, evidentemente siete completamente fuori dalla realtà e non capite quanto siamo vicini a sparire :salut
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Upipicegliu ha scritto:Non solo, ma il nuovo Parma potrebbe tranquillamente comprare il titolo sportivo di una delle tante squadre che han lasciato o sono fallite (Monza, Castiglione, Grosseto) od anche chiedere il ripescaggio se il regolamento glielo consentisse, e ritrovarsi in C o B con una spesa minima. Se teniamo conto che di quanti buchi di organico ci sono, alla fine la lega pro accoglierebbe a braccia aperte chi porta soldi freschi.
non può, deve ripartire massimo della serie D per regolamento.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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Non serve comprare un titolo se già ci sono disponibili diverse caselle in LegaPro figuriamoci in serie D.

Leggo comunque con piacere che non è tramontata l'ipotesi degli azionisti popolani, dopo il grandissimo successo di quest'inverno.. ehhhh foramalocchiu
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Mave
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Comunque vada a finire a Reggio dovrebbero smettere di scrivere per un bel po'...se non c'era Scali era pronto il piano B, la società di A, la cordata di salame calabrese...mancano poco più di 10 giorni e si sta cercando di elemosinare soldi a destra e a manca, questo era il vero piano B :muro:
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DoubleD ha scritto:scali ragiona bene
scusate ma barilla e gli altri perchè non hanno preso il parma quando sembrava alla fine fatta?
semplice
perchè accollarsi 20 milioni di debiti (e lì li hanno i soldi)? chi su fissa i cristiani?
ripartono dalla d e senza debiti e qui si deve fare la stessa cosa
è inutile che ci prendiamo in giro
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Fra,tu sei intelligente...sai benissimo che il paragone con il Parma non è neanche proponibile,come sai benissimo che 20 mln di debiti,x una società di calcio con un bacino di utenza elevato,è poca cosa.....se fai un programma intelligente...
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Reggina, ecco l’imprenditoria locale:”Stiamo supportando Mimmo Praticò”

Lega Pro
02/07/2015 10:28 | A cura di Redazione ReggioNelPallone.it
Si muovono gli operatori economici che stanno provando a far cordata subentrando a Foti per garantire l'iscrizione in Lega Pro della Reggina

La Reggina è ancora viva ed entro il prossimo 14 luglio dovrà completare l’iscrizione alla prossima Lega Pro. Con il disimpegno più volte annunciato dal presidente Foti che, qualunque sia l’epilogo di questa fase, lascerà il club, un gruppo di operatori economici reggini – coordinati da Mimmo Praticò – si sta adoperando per convogliare risorse umane ed economiche capaci di permettere agli amaranto di superare l’emergenza ed esser regolarmente ai nastri di partenza del prossimo campionato.

Come abbiamo spiegato ieri l’intervento di questo gruppo reggino va considerato come un’ancora di salvezza per il club nell’immediato. A loro, qualora andasse in porto l’operazione, andrebbe il merito di aver permesso la prosecuzione del percorso amaranto. E’ bene precisare che questo tentativo non è alternativo alla soluzione australiana, che ribadiamo esser ancora possibile in un prossimo futuro. E’ da considerare integrativo, se non addirittura propedeutico, al plausibile ingresso del gruppo Scali nel corso del prossimo campionato. (QUI l’approfondimento di RNP). Potrebbe, qualora tutte le tessere del mosaico si incasellassero correttamente, configurarsi una prospettiva di sinergia per la Reggina del futuro con una proprietà australiana ed una matrice locale.

Oggi, sulle colonne della Gazzetta del Sud, intervistati dal collega Nuccio Zuccalà, una serie di noti imprenditori della città ha espresso il proprio favore all’iniziativa che sta portando avanti Mimmo Praticò che sta fungendo da garante per convogliare tutte le risorse del territorio a supporto della Reggina. Fortunato Martino, ad esempio, assicura. “Praticò si sta impegnando attivamente e noi stiamo appoggiando questa iniziativa. Il tempo è tiranno, serve l’aiuto di tutti”. Anche Enzo Romeo, noto operatore economico già spesso vicino alla Reggina, è sulla stessa lunghezza d’onda. “Mi risulta che molti imprenditori si stiano impegnando attivamente per la causa amaranto, auspico che la cosa vada in porto”. Anche Lucio Dattola, tra le figure che nel 1986 rilanciarono il club e presidente della camera di commercio reggina, spinge nella stessa direzione. “Ciò che sta facendo Mimmo Praticò è da sostenere e incoraggiare, la speranza è che possa concludersi positivamente per esser d’aiuto concreto alla Reggina in un momento di difficoltà”.

E’ corsa contro il tempo ma gli amaranto sperano ancora.

http://www.reggionelpallone.it/2015/07/ ... o-pratico/
Se dai la mano ad un milanista lavala, ma se la dai ad uno juventino controlla che non ti manchi un dito
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Idea eccezionale, meravigliosa, mi piacerebbe vedere la faccia di Foti, quando questi polli dopo avergli finanziato l'iscrizione della squadra giustamente andranno a chiedere e pretendere la poltrona presidenziale
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Dai mi sembra evidente che se la squadra si iscrive, Scali, Praticò (+ gli imprenditori) e Foti siano già d'accordo fra di loro. Poi se vogliamo credere che noi ci siano tornaconti personali per tutti e 3 questi signori, siamo degli illusi. Ognuno tira acqua al proprio mulino, ed evidentemente tutti e 3 hanno un loro guadagno da una situazione del genere.

Praticò verrà visto come eroe, Scali si risparmia un po' di soldi e una parte la girerà proprio a Praticò e soci (ai quali potrebbe teoricamente andare una quota di minoranza, non lo escluderei), Foti esce con la coscienza pulita e senza ripercussioni personali che ci potrebbero essere dopo il fallimento.
Tutti contenti.

Bisogna vedere se la squadra la iscrivono però.
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Principe Amaranto ha scritto:Dai mi sembra evidente che se la squadra si iscrive, Scali, Praticò (+ gli imprenditori) e Foti siano già d'accordo fra di loro. Poi se vogliamo credere che noi ci siano tornaconti personali per tutti e 3 questi signori, siamo degli illusi. Ognuno tira acqua al proprio mulino, ed evidentemente tutti e 3 hanno un loro guadagno da una situazione del genere.

Praticò verrà visto come eroe, Scali si risparmia un po' di soldi e una parte la girerà proprio a Praticò e soci (ai quali potrebbe teoricamente andare una quota di minoranza, non lo escluderei), Foti esce con la coscienza pulita e senza ripercussioni personali che ci potrebbero essere dopo il fallimento.
Tutti contenti.

Bisogna vedere se la squadra la iscrivono però.
sarebbe quel famoso 51% - 49%


speriamo.....

ad amari,comu simu :salut :salut :salut :salut :salut :salut :scratch :scratch :scratch :scratch
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REGGIOVUNQUE ha scritto:
Principe Amaranto ha scritto:Dai mi sembra evidente che se la squadra si iscrive, Scali, Praticò (+ gli imprenditori) e Foti siano già d'accordo fra di loro. Poi se vogliamo credere che noi ci siano tornaconti personali per tutti e 3 questi signori, siamo degli illusi. Ognuno tira acqua al proprio mulino, ed evidentemente tutti e 3 hanno un loro guadagno da una situazione del genere.

Praticò verrà visto come eroe, Scali si risparmia un po' di soldi e una parte la girerà proprio a Praticò e soci (ai quali potrebbe teoricamente andare una quota di minoranza, non lo escluderei), Foti esce con la coscienza pulita e senza ripercussioni personali che ci potrebbero essere dopo il fallimento.
Tutti contenti.

Bisogna vedere se la squadra la iscrivono però.
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Più probabile che Scali prenda il 100% e giri una parte di quote a Praticò e soci (lui probabilmente non voleva Foti come socio di minoranza, ma potrebbe accettare benissimo Praticò, che a sua volta toglie le castagne dal fuoco a Foti, mi sembra abbastanza chiaro come concetto). Tanto i soci di minoranza che ci sono adesso se ne sono lavati completamente le mani, quindi penso sia inutile che gli rimangano le azioni, e ricordiamoci che Foti può darsi non voglia soldi (tutto da appurare) ma questi signori i soldi li vogliono, statene certi, anche se si parla di un 20% di quote che non penso superi i 400 mila euro.
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Principe Amaranto ha scritto:
REGGIOVUNQUE ha scritto:
Principe Amaranto ha scritto:Dai mi sembra evidente che se la squadra si iscrive, Scali, Praticò (+ gli imprenditori) e Foti siano già d'accordo fra di loro. Poi se vogliamo credere che noi ci siano tornaconti personali per tutti e 3 questi signori, siamo degli illusi. Ognuno tira acqua al proprio mulino, ed evidentemente tutti e 3 hanno un loro guadagno da una situazione del genere.

Praticò verrà visto come eroe, Scali si risparmia un po' di soldi e una parte la girerà proprio a Praticò e soci (ai quali potrebbe teoricamente andare una quota di minoranza, non lo escluderei), Foti esce con la coscienza pulita e senza ripercussioni personali che ci potrebbero essere dopo il fallimento.
Tutti contenti.

Bisogna vedere se la squadra la iscrivono però.
sarebbe quel famoso 51% - 49%


speriamo.....

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Più probabile che Scali prenda il 100% e giri una parte di quote a Praticò e soci (lui probabilmente non voleva Foti come socio di minoranza, ma potrebbe accettare benissimo Praticò, che a sua volta toglie le castagne dal fuoco a Foti, mi sembra abbastanza chiaro come concetto). Tanto i soci di minoranza che ci sono adesso se ne sono lavati completamente le mani, quindi penso sia inutile che gli rimangano le azioni, e ricordiamoci che Foti può darsi non voglia soldi (tutto da appurare) ma questi signori i soldi li vogliono, statene certi, anche se si parla di un 20% di quote che non penso superi i 400 mila euro.

dipende chi si aggrega o chi è aggregato a Praticò........F. Martino ha già mi pare delle quote....certo è che se metti e trova gente "grossa",non puoi neanche considerare che prenda una piccola fettina.
Detto questo,x ora,stiamo parlando "a fantasia",non so neanche Romeo che potenzialità ha...... :salut :salut :salut :salut
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REGGIOVUNQUE ha scritto: Detto questo,x ora,stiamo parlando "a fantasia"
Lo facciamo da più di un anno ormai :mrgreen:
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