Formula 1 - Webber vs Red Bull "Non ero felice"
A Silverstone partiva dalla pole. Ma alla fine si è dovuto accontentare di un terzo posto, con tanto di giallo. Mark Webber non aveva digerito le comunicazioni ricevute dal box nel finale del GP di domenica scorsa e lo aveva fatto capire chiaramente in conferenza stampa. Adesso, poi, rincara addirittura la dose.
All’australiano non è piaciuto affatto quell’ordine di scuderia malcelato e lo ha ribadito a freddo, sulle pagine del proprio sito web. Nella giornata odierna è stato infatti pubblicato un commento al vetriolo. Sin dal polemico titolo: “Mark, il tuttofare”. Ebbene sì, questa volta Webber non vuole abbassare la testa, nonostante gli 80 punti di distacco rimediati da Sebastian Vettel in classifica piloti.
“E’ stata una gara convulsa – scrive l’australiano – e alla fine si può dire che Fernando Alonso abbia meritato di vincere.
Poi nel finale il team mi ha chiesto per ben quattro volte di mantenere la distanza da Seb. E io non ero affatto contento di questa cosa perché in Formula Uno non puoi mai mollare. Così ho continuato a spingere. Se Fernando si fosse ritirato all’ultimo giro, noi avremmo potuto giocarci il successo”.
Non ci sono ambiguità, Webber si è stancato di essere considerato la seconda guida della squadra. E rincara la dose: “Il team temeva che io e Seb potessimo scontrarci, pensando invece a ottenere i punti per la classifica costruttori. Io lo capisco, ma io volevo i punti per la piloti e abbiamo dimostrato che possiamo competere senza entrare in collisione”.
Il malumore è tangibile anche perché l’australiano ammette di non essere troppo soddisfatto del 24esimo podio in carriera: “Questa è la prova che sto facendo bene e lavoro con costanza. Ma vorrei rimpiazzare un paio di podi con un titolo di campione del mondo”. Una cosa è certa. La Red Bull sta dominando il Mondiale. Ma ora ha una bella gatta da pelare. Un problema ancora più serio di quello tanto dibattuto degli scarichi.
Mattia Fontana / Eurosport
Che disonesti questi ferrarist....ops, sbagghiai
