non sapevo fosse morto da anni giuliani ex napoli

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MORTO A BOLOGNA IL PORTIERE DEL NAPOLI DI DIEGO: L’ OMBRA DELLA DROGA, L’ ASSOLUZIONE, POI UN ADDIO IN SILENZIO
Giuliani, dallo scudetto all’ Aids
Ora c' e' chi dice che si ammalo' per una " follia " alle nozze di Maradona. " Eppure non era nel giro dei trasgressivi "


Esplora il significato del termine: Morto a Bologna il portiere del Napoli di Diego: l’ ombra della droga, l’ assoluzione, poi un addio in silenzio Giuliani, dallo scudetto all’ Aids Ora c’ e’ chi dice che si ammalo’ per una Morto a Bologna il portiere del Napoli di Diego: l' ombra della droga, l' assoluzione, poi un addio in silenzio Giuliani, dallo scudetto all' Aids Ora c' e' chi dice che si ammalo' per una "follia" alle nozze di Maradona La vita di Giuliano Giuliani se n' e' andata l' altra notte, mentre lui aveva solo trentotto anni, e la mente che ormai inseguiva a fatica i ricordi di quando il corpo era agile e scattante e la gioia aveva il sapore di un gol di Maradona, o di una coppa Uefa da sollevare, o uno scudetto da cucirsi sulla maglia. Ora la gioia era soltanto stare accanto a Gessica, la figlia nata negli anni in cui lui giocava nel Napoli, e poi sopravvivere ancora un giorno. Sopravvivere ai dolori che lo tormentavano, al respiro che gli si bloccava in petto, alle gambe che una volta lo portavano in alto e adesso era un tormento pure riuscire a trascinare. Sopravvivere. Sopravvivere a quella malattia che ti consuma ogni attimo di piu' , che ti fa diventare una specie di cosa vuota e poi lascia che sia il virus magari piu' imbecille a devastarti fino in fondo. Per Giuliano Giuliani e' andata cosi' . Quella malattia ha un nome, lo sanno tutti e lo sapeva anche lui. Non si sforzo' nemmeno di smentire, quando qualche anno fa un quotidiano torno' a pubblicare il suo nome per annunciare che l' ex portiere era malato di Aids. E scelse comunque di percorrere in silenzio il cammino tragico lungo il quale si era avviato. Viveva a Bologna, tra casa e l' ospedale S. Orsola, dove l' altra notte e' morto, in una stanza del reparto malattie infettive. Si era presentato li' la mattina, dopo aver accompagnato Gessica a scuola. Voleva farsi vaccinare contro l' influenza, ma i medici gli avevano consigliato il ricovero per poterlo sottoporre a quella terapia di mantenimento che ormai ripeteva ciclicamente. Si erano resi conto che stavolta Giuliano stava peggio, e infatti le flebo non sono servite. E adesso non serve neppure cercare di capire dove e' successo, quando e' successo e come. Se c' entra la droga o qualche serata trascorsa senza rendersi conto di cio' che poteva nascondere il piacere di un' ora. Dietro storie cosi' un momento di scelleratezza ci sta sempre, ma il prezzo poi e' altissimo, e puo' capirlo solo chi lo paga. Giuliani lo ha pagato per conto suo. Non e' mai stato un Magic Johnson, era semplicemente un ex bravo portiere a cui resta il record di essere stato il primo calciatore morto cosi' e che probabilmente non voleva pieta' . Non l' ha mai chiesta nemmeno agli amici che gli erano rimasti a Udine, la citta' dove ha consumato gli ultimi spiccioli di carriera, fino all' infortunio del 5 settembre ' 92, quando dovette lasciare il campo durante una partita contro l' Inter e non ebbe piu' occasione di ritrovare posto tra i pali. In Friuli tornava spesso, e ora li' c' e' chi sussurra di una sua confidenza, un racconto che farebbe risalire l' origine della malattia a qualcosa successo a Buenos Aires nel novembre dell' 89, quando tutti i giocatori del Napoli volarono in Argentina per partecipare alla festa di matrimonio di Maradona. Puo' darsi che sia cosi' . O puo' darsi che sia soltanto una storia nata perche' in fondo in una vicenda come questa non stona metterci di mezzo pure Diego, il genio pazzo, l' uomo che con la droga ha distrutto se stesso. Anche Giuliani ebbe a che fare con storie di droga, fu pure arrestato (7 giugno ' 93) e poi indagato per spaccio di coca, ma alla fine usci' pulito. Pero' accadde a Trieste, Maradona non c' entrava nulla. E comunque Giuliano non era mai stato uno del clan dell' argentino. La sera non usciva con lui: giocavano in maglia azzurra, ma non frequentavano gli stessi ambienti. Insieme divisero la gioia per la coppa Uefa nel 1989 e per il secondo scudetto, nel ' 90. Il resto sono storie separate. Giuliano a Napoli non visse solo momenti felici: comincio' li' la crisi matrimoniale culminata poi con la separazione dalla bellissima Raffaella Del Rosario. Con i compagni di squadra lego' soprattutto sul campo, dove lui faceva con onesta' il suo lavoro di portiere e dei miracoli si occupavano altri, anzi un altro: Maradona, ovviamente. Pero' quell' onesta' , almeno, non l' hanno dimenticata: oggi una delegazione di giocatori e dirigenti sara' ai funerali, e domani al San Paolo Pecchia e gli altri avranno il lutto al braccio. E per Giuliano ci sara' uno striscione che lui, eroe di seconda fila del pallone, quando andava in campo non ha mai avuto. ----------------------------------------------------------------- L' EX COMPAGNO CORRADINI "Eppure non era nel giro dei trasgressivi" Giancarlo Corradini, 35 anni, un passato come jolly difensivo tra Genoa, Reggiana, Torino e Napoli, un futuro da allenatore, ha vissuto l' epopea napoletana degli anni di Maradona. Quel Napoli, quello che vinse il suo secondo scudetto nell' 89 - ' 90 davanti al Milan di Sacchi, era il Napoli di Maradona. Tutto orbitava attorno al Re Sole, alla sua classe e alla sua voglia di trasgressione. Giuliano Giuliani aveva un posto di rilievo nella reggia di re Diego. Era il portiere titolare. E Corradini era uno dei compagni con il quale aveva piu' legato. "Giuliano era molto timido, tanto che a volte dava l' impressione di essere scontroso - osserva oggi l' ex collega -. Di lui ricordo soprattutto l' estrema sincerita' . Eravamo spesso insieme, forse perche' arrivammo a Napoli nello stesso anno. Poi pero' ci siamo persi di vista, come accade nel mondo del calcio". Una giovane vita che si spegne e' un momento di riflessione. E attorno a questa morte qualcuno scorge la maledizione di una squadra diventata famosa con il suo idolo piu' trasgressivo. "Giuliani non era tra i frequentatori di Maradona. Diego legava con gli scapoli. Giuliano aveva sofferto per la malattia, ma la sua morte non e' da mettere in relazione ai "giri" di Maradona. Quando uno si sposa a 27 - 28 anni, come ha fatto lui, significa che ha avuto modo di sfruttare la sua vita di single. Purtroppo Giuliani l' ha sfruttata quando la terribile malattia era ancora sconosciuta".
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