Malgrado l'abbia riletto più volte non riesco a trovare il "filo d'Arianna" necessario per dare un senso compiuto al tuo intervento.Mave ha scritto: premetto che accetto i suggerimenti sui libri in quanto una buona lettura è sempre gradita
poi però mi parte l'esclamazione "e torna a coppi"...io non ho mai parlato di conflitto, ma comunque ad oggi lasciare un paese nel caos non penso si allontani tanto dal fare un intervento risolutivo per riportare ordine (intervento non necessario se, all'epoca della guerra contro il dittatore, si fosse pensato anche a dare una stabilità politica alla Libia), semplicemente i tg e i giornali non ci dicono quanta gente muore ogni giorno per mano dell'Isis o di chi altro stia combattendo e quindi noi siamo "tranquilli" così
mi riporti un trattato del 2003, benissimo ciò non vuol dire che nel 2015 l'Europa non possa e non debba cambiare e arrivare a nuove conclusioni dato che il fenomeno migratorio è in aumento e tragedie del genere 10-15 anni fa non si verificavano con tale frequenza
Ribadisco per l'ultima volta anche perchè mi sono un po' seccato, non dico di lasciare morire nei loro paesi questa povera gente, invoco semplicemente una maggiore presa di coscienza a livello europeo per capire che da soli non siamo in grado di farci carico di una migrazione di tale portata
PS: magari la memoria mi difetta ma non mi ricordo di un aquamoon così riluttante a esprimere giudizi sui summit a cui partecipava Berlusconi
1. Non hai mai parlato di conflitto, dici, come se non etichettarlo come tale ne mutasse il senso. Citando Rostand, cambierebbe il profumo della rosa se ne cambiassimo il nome?
Ovvero, in cosa sarebbe differente da una guerra, l'imposizione di una politica tesa a difendere gli interessi europei a discapito di quelli dei profughi? Come la si realizzerebbe e soprattutto chi la dovrebbe condurre e in quali termini?
2. Il regolamento di Dublino è vero sia ormai datato, infatti quella dell'ultimo summit ne è la terza revisione e il fatto che le condizioni di base siano cambiate non è attribuibile ad un "destino cinico e baro" ma più verosimilmente a una serie di guerre sbagliatissime da parte degli americani e dei loro alleati. Si è voluto imporre, per squallide ragioni economiche, un nuovo ordine che tutto ha realizzato meno che l'ordine stesso.
Se vuoi, mi posso pure avventurare in una disamina della genesi dell'esodo dei siriani/curdi/somali/afgani/ceceni/ucraini/libici/iracheni/nigeriani ecc. per dimostrarti la pochezza culturale che caratterizza la cattiva abitudine di chi,
pensando di affrontare un problema non realizza che la sua soluzione non può derogare dall'assunzione delle proprie responsabilità e quindi del riconoscimento dell'altrui esistenza e dell'altrui diritto sancito dal Diritto internazionale ad aspirare in un futuro migliore.
I profughi non possono essere trattati come le scorie nucleari da interrare in attesa che qualcun altro se ne occupi. Ogni azione produce una reazione uguale e contraria e far finta che ciò non succeda non risolve nulla, i profughi li ha provocati l'Occidente bulimico perennemente in cerca di risorse che, esaurite o in via d'esaurimento le proprie, si è pensato di andare a prendere dove c'erano, negli stessi luoghi che oggi producono i milioni di migranti.
Vogliamo invadere (sarebbe la terza volta) la Libia? Bene! Armiamoci e partite, io non ci sarò. Pensate di regolare così i flussi migratori? La Storia dirà che avete torto.
Non esiste né una soluzione immediata né un algoritmo capace di semplificare un fenomeno che, a meno che non si emancipino gli Stati in sofferenza (come è avvenuto in Italia/Irlanda/Polonia agli inizi del '900), non potrà che aumentare.
3. Nessuno chiede o ha chiesto all'Italia di farsi carico dei flussi migratori, la Merkel ha chiesto di ottemperare alle procedure stabilite dall'Unione Europea prima fra tutte la rilevazione delle impronte digitali e di stabilire, in quanto Paese accogliente in prima istanza, di verificarne lo status per poi, stabilita la natura di rifugiati, permettere loro di andare dove vogliono, Germania compresa che dopo gli Stati Uniti è il Paese con il più alto numero di migranti.
4. Non sono riluttante a commentare il summit con Renzi e non ho mai, dico mai, espresso un giudizio su quelli cui partecipava Berlusconi. Non ho memoria di un Berlusconi attivo in campo europeo, ricordo che fu lui a firmare il protocollo di Dublino, ricordo la tenda di Gheddafi, ricordo le amazzoni che lo accompagnavano e ricordo l'ok del fu premier a bombardare Tripoli. Fatti non giudizi, quelli li da la Storia e i tribunali.
Nel mio misero piccolo mi limito a esprimere il mio punto di vista, vale però la pena di ricordare che Renzi non ha nessuna responsabilità né sulle cause né sugli effetti ma a te, infine, poco importa chi, perchè e percome, a te,
come a Salvini, serve un capro espiatorio da immolare sull'altare della demagogia populista ed egoista, serve un secchio di pastura da buttare in mare.
Qualche pesce abboccherà.
buona domenica.

Per quanto riguardo la "catastrofe" imminente, consiglierei la visione di:
http://www.ilpost.it/2014/05/22/immigra ... i-aumento/