La Montepaschi Siena entra nella storia conquistando il quinto titolo consecutivo, un'impresa centrata soltanto dalla Borletti Milano tra il '50 e il '54: Bo McCalebb nominato MVP delle finali
Bisogna tornare indietro nel tempo e scavare nei ricordi, o aprire gli archivi storici: era il 1950 quando la Borletti Milano aprì un ciclo di vittorie durato 5 anni, tanti quanti la striscia aperta della Montepaschi, che entra così di prepotenza nella leggenda della pallacanestro italiana. Un lustro di successi, tutti targati Simone Pianigiani, un'impresa al limite dell'impossibile nel basket moderno, ma centrata con pieno merito da una squadra che ha saputo resistere sul gradino più alto nonostante la grande ricostruzione estiva. Ricostruzione cominciata da Bo McCalebb, che ha più che degnamente raccolto il testimone del grandissimo McIntyre con il premio di MVP delle finali.
Dall'altra parte una Cantù commovente, degna avversaria della serie-scudetto più bella ed entusiasmante delle ultime 5 stagioni: 4-1 il punteggio, ma la splendida vittoria al Pianella in gara-3 e il distacchi risicatissimi nelle due partite conclusive (-4 e -2) omaggiano lo strepitoso lavoro di una squadra, e di un allenatore, che possono (e devono) insegnare pallacanestro. Certo, con modi e mezzi diversi da Siena, ma anche Cantù, come la Montepaschi, deve essere un altro esempio per tutto il movimento cestistico italiano.
MONTEPASCHI SIENA-BENNET CANTU' 63-61 (8-12, 24-24; 43-39)
Montepaschi Siena: McCalebb 9 (3/4, 1/2), Kaukenas 11 (3/8, 1/3), Michelori (0/1), Stonerook 4 (1/2, 0/3), Moss (0/1 da tre); Zisis 12 (1/2, 2/5), Hairston 13 (5/7, 1/1), Carraretto, Lavrinovic 7 (2/5), Ress 7 (2/4), Aradori (0/1 da tre). N.e.: Udom. All.: Pianigiani.
Bennet Cantù: Micov 17 (4/5, 2/2), Ortner 2 (0/4), Markoishvili 7 (0/2, 2/5), Leunen 6 (1/1, 0/4), Green 13 (2/6, 1/3); Scekic 11 (5/7, 0/1), Marconato (0/4), Mazzarino 5 (1/2, 0/2), Mian. N.e.: Diviach, Maspero, Abass. All.: Trinchieri.
Daniele Fantini / Eurosport
Complimenti a Cantù per l'ottima stagione e per come ha lottato in finale, ma Siena si conferma una squadra di un altro pianeta
Siena campione d'Italia
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C'è stato un momento, mi sembra gara 3 o 4, in cui erano in campo 10 stranieri. L'emblema della nostra pallacanestro attuale.
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Vero, ma Siena quest'anno ha avuto un contributo importante anche dai vari Aradori, Ress, Carraretto, Michelori..chiaro che non stiamo parlando di Mc Calebb, Lavrinovic o Kaukenas, ma la cosa va comunque sottolineataReggioReggio ha scritto:C'è stato un momento, mi sembra gara 3 o 4, in cui erano in campo 10 stranieri. L'emblema della nostra pallacanestro attuale.
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Ho visto la partita ieri sera e sinceramente mi è dispiaciuto per Cantù che meritava senza dubbio di continuare la serie...ma Siena oltre ad essere molto forte e anche molto fortunata, vi basti pensare che ieri sera nel momento più critico della Montepaschi, i senesi mettono a segno tre triple di fila tutte e tre allo scadere dei 24 secondi dopo che i canturini avevano difeso alla grande (e tenete presente che fino a quel momento la percentuale del tiro da fuori dei verdi non superava il 20%!!!)....insomma, sono stati anche un pò "culati"...diciamo anche che i senesi ieri se la sono vista brutta....non pensavo ad una partita così intensa, è stata molto bella.
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Hurricane82 ha scritto:Ho visto la partita ieri sera e sinceramente mi è dispiaciuto per Cantù che meritava senza dubbio di continuare la serie...ma Siena oltre ad essere molto forte e anche molto fortunata, vi basti pensare che ieri sera nel momento più critico della Montepaschi, i senesi mettono a segno tre triple di fila tutte e tre allo scadere dei 24 secondi dopo che i canturini avevano difeso alla grande (e tenete presente che fino a quel momento la percentuale del tiro da fuori dei verdi non superava il 20%!!!)....insomma, sono stati anche un pò "culati"...diciamo anche che i senesi ieri se la sono vista brutta....non pensavo ad una partita così intensa, è stata molto bella.
Beh se la percentuale al tiro non superava il 20% vuol dire che prima erano pure stati abbastanza "sfortunati", quindi non vedo grossi motivi per parlare di giocatori culati
Io non credo molto alla fortuna, la verità è che nel momento decisivo sono venuti fuori i grandi giocatori di Siena, quelli che non sbagliano quando c'è da mettere punti pesanti...tra l'altro parlare di fortuna dopo una stagione stra-dominata mi pare discretamente ingeneroso
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Ormai è uno schifo: gli italiano sono i comprimari. Fino a 15 anni fa gli stranieri alzavano il livello: erano due per squadra, avevano un ruolo da veri e propri leader, e fungevano da sprone per gli italiani. Adesso ci sono squadre imbottite di stranieri imbarazzanti: ma cosa hanno di più del giocatore italiano?Lilleuro ha scritto:Vero, ma Siena quest'anno ha avuto un contributo importante anche dai vari Aradori, Ress, Carraretto, Michelori..chiaro che non stiamo parlando di Mc Calebb, Lavrinovic o Kaukenas, ma la cosa va comunque sottolineataReggioReggio ha scritto:C'è stato un momento, mi sembra gara 3 o 4, in cui erano in campo 10 stranieri. L'emblema della nostra pallacanestro attuale.
Sentivo parlare Bob Morse l'altro giorno, e sosteneva che i troppi stranieri nelle squadre hanno contribuito a ridurre l'affezione del tifoso medio: cambiano squadra in continuazione, non si legano alla città e ai tifosi, sono mediocri tra i mediocri.
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Il problema é che in Italia chi vuole competere ad alti livelli anche in eurolega non può prescindere dagli americani e stranieri in generale per alzare il tasso tecnico del rooster. Anche a me fa un pò senso vedere un quintetto base di americani, ma da noi é pur vero che i Gallinari, i Bargnani, gli Esposito (per tornare indietro nel tempo) sono un'eccezione e mediamente i nostri giocatori sono meno prestanti spesso anche di gran lunga rispetto ai 'neri' americani. L'atletismo la fa da padrone e la tecnica individuale di pari passo...se solo in italia la smettessero di curare l'aspetto tattico e mettersi in testa che i giovani vanno addestrati ancor prima con la tecnica e l'impostazione dei movimenti allora probabilmente torneremmo ad avere quintetti base con 3- 4 italiani come accadeva fino ad un decennio fa. E' un pò come nel calcio, per fare un'esempio...Criscito é nel suo ruolo un giocatore abbastanza difficile da trovare, ma in Italia, perché se si guarda all'estero come terzino ce ne sono 100000 più forti di lui e opzionabili a prezzi inferiori oltretutto... é più o meno la stessa cosa.ReggioReggio ha scritto:Ormai è uno schifo: gli italiano sono i comprimari. Fino a 15 anni fa gli stranieri alzavano il livello: erano due per squadra, avevano un ruolo da veri e propri leader, e fungevano da sprone per gli italiani. Adesso ci sono squadre imbottite di stranieri imbarazzanti: ma cosa hanno di più del giocatore italiano?Lilleuro ha scritto:Vero, ma Siena quest'anno ha avuto un contributo importante anche dai vari Aradori, Ress, Carraretto, Michelori..chiaro che non stiamo parlando di Mc Calebb, Lavrinovic o Kaukenas, ma la cosa va comunque sottolineataReggioReggio ha scritto:C'è stato un momento, mi sembra gara 3 o 4, in cui erano in campo 10 stranieri. L'emblema della nostra pallacanestro attuale.
Sentivo parlare Bob Morse l'altro giorno, e sosteneva che i troppi stranieri nelle squadre hanno contribuito a ridurre l'affezione del tifoso medio: cambiano squadra in continuazione, non si legano alla città e ai tifosi, sono mediocri tra i mediocri.