fuochi d'artificio a condera
Inviato: 16/07/2014, 23:41
http://www.strill.it/citta/2014/07/regg ... a-condera/
Sono le nove di sera quando sul quartiere di Condera a Reggio Calabria si leva sordo nel cielo lo screpitìo ripetuto dei fuochi d’artificio. Lampi di colore che illuminano l’inizio di una fresca serata estiva in riva allo Stretto. Una serata, però, non come tutte le altre.
Pochi minuti prima infatti, a poche centinaia di metri in linea d’aria dalle case di Condera, al Tribunale di Reggio Calabria è andata in scena l’udienza finale del processo ”Raccordo-Sistema”, che vedeva tra gli imputati anche il parroco del quartiere, Don Nuccio Cannizzaro, cappellano dei vigili urbani e cerimoniere personale dell’ex Arcivescovo di Reggio Calabria Vittorio Mondello.
Su di lui pesava l’accusa di false dichiarazioni rese al difensore, con l’aggravante dell’articolo sette relativo alla modalità mafiose. Reato dichiarato prescritto dal Tribunale di Reggio Calabria, presieduto dal Giudice Andrea Esposito, in quanto risalente ormai a quasi dieci anni fa. Prescrizione resa possibile dalla contestuale assoluzione dal reato di associazione mafiosa a Santo Crucitti, condannato invece a 4 anni di carcere per intestazione fittizia di beni, la qual cosa ha fatto cadere per Cannizzaro l’aggravante mafiosa e, dunque, ha abbreviato i termini di prescrizione.
Secondo il Tribunale reggino nel quartiere di Condera non esiste alcuna cosca Crucitti. Nei fatti crolla completamente l’impianto accusatorio costruito dalla Procura di Reggio Calabria dopo anni di indagini sul territorio dei quartieri Condera e Pietrastorta.
La prescrizione sul reato contestato al Parroco Don Nuccio Cannizzaro di fatto chiude la lunga vicenda nata nell’ambito delle indagini sui diversi atti intimidatori ed attentati subiti dall’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio. Proprio nell’ambito di quell’inchiesta Don Nuccio aveva rilasciato le false dichiarazioni oggi dichiarate prescritte.
Pochi giorni fa gli avvocati del parroco, sempre nell’ambito del processo ”Raccordo-Sistema” avevano chiesto la sua completa assoluzione, rilanciando al contempo con la trasmissione degli atti per falsa testimonianza avanzata proprio nei confronti di Tiberio Bentivoglio.
Erano state proprio le dichiarazioni dell’imprenditore Bentivoglio, vittima per anni di numerosi attentati e gesti intimidatori, a portare alla sbarra Don Nuccio. Ed è proprio in seguito all’accusa di false dichiarazioni rese al difensore, ed ai relativi articoli di stampa apparsi sul Quotidiano della Calabria, che nel quartiere di Condera si era sollevato un vero e proprio coro di difesa nei confronti di Don Nuccio, per il quale era stata organizzata anche una fiaccolata di solidarietà.
E proprio ieri sera al termine del procedimento che lo vedeva coimputato al fianco di Santo Crucitti la Parrocchia ha fatto nuovamente sentire la sua vicinanza al prete.
io non ho parole. davvero.
Sono le nove di sera quando sul quartiere di Condera a Reggio Calabria si leva sordo nel cielo lo screpitìo ripetuto dei fuochi d’artificio. Lampi di colore che illuminano l’inizio di una fresca serata estiva in riva allo Stretto. Una serata, però, non come tutte le altre.
Pochi minuti prima infatti, a poche centinaia di metri in linea d’aria dalle case di Condera, al Tribunale di Reggio Calabria è andata in scena l’udienza finale del processo ”Raccordo-Sistema”, che vedeva tra gli imputati anche il parroco del quartiere, Don Nuccio Cannizzaro, cappellano dei vigili urbani e cerimoniere personale dell’ex Arcivescovo di Reggio Calabria Vittorio Mondello.
Su di lui pesava l’accusa di false dichiarazioni rese al difensore, con l’aggravante dell’articolo sette relativo alla modalità mafiose. Reato dichiarato prescritto dal Tribunale di Reggio Calabria, presieduto dal Giudice Andrea Esposito, in quanto risalente ormai a quasi dieci anni fa. Prescrizione resa possibile dalla contestuale assoluzione dal reato di associazione mafiosa a Santo Crucitti, condannato invece a 4 anni di carcere per intestazione fittizia di beni, la qual cosa ha fatto cadere per Cannizzaro l’aggravante mafiosa e, dunque, ha abbreviato i termini di prescrizione.
Secondo il Tribunale reggino nel quartiere di Condera non esiste alcuna cosca Crucitti. Nei fatti crolla completamente l’impianto accusatorio costruito dalla Procura di Reggio Calabria dopo anni di indagini sul territorio dei quartieri Condera e Pietrastorta.
La prescrizione sul reato contestato al Parroco Don Nuccio Cannizzaro di fatto chiude la lunga vicenda nata nell’ambito delle indagini sui diversi atti intimidatori ed attentati subiti dall’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio. Proprio nell’ambito di quell’inchiesta Don Nuccio aveva rilasciato le false dichiarazioni oggi dichiarate prescritte.
Pochi giorni fa gli avvocati del parroco, sempre nell’ambito del processo ”Raccordo-Sistema” avevano chiesto la sua completa assoluzione, rilanciando al contempo con la trasmissione degli atti per falsa testimonianza avanzata proprio nei confronti di Tiberio Bentivoglio.
Erano state proprio le dichiarazioni dell’imprenditore Bentivoglio, vittima per anni di numerosi attentati e gesti intimidatori, a portare alla sbarra Don Nuccio. Ed è proprio in seguito all’accusa di false dichiarazioni rese al difensore, ed ai relativi articoli di stampa apparsi sul Quotidiano della Calabria, che nel quartiere di Condera si era sollevato un vero e proprio coro di difesa nei confronti di Don Nuccio, per il quale era stata organizzata anche una fiaccolata di solidarietà.
E proprio ieri sera al termine del procedimento che lo vedeva coimputato al fianco di Santo Crucitti la Parrocchia ha fatto nuovamente sentire la sua vicinanza al prete.
io non ho parole. davvero.