
intanto a Bari stanno preparando un bell'ambientino per il derby:
Bari, irruzione dei tifosi
Sospeso l'allenamento
Ultrà in azione durante la seduta: cori intimidatori, petardi, invasione di campo, manate a Belmonte e un eloquente striscione in vista del Lecce: "Il derby non si regala". Il lavoro è stato interrotto e poi, con difficoltà, la Polizia ha riportato la calma
BARI, 11 maggio 2011 – Un pomeriggio di fuoco. L’anticamera di un derby, domenica contro il Lecce, che si preannuncia caldissimo. Un centinaio di ultrà del Bari si sono presentati al campetto dell’antistadio, dove gli uomini di Bortolo Mutti si stavano allenando, intenzionati a farsi sentire. E non solo. Dopo aver occupato la tribunetta dell’impianto, hanno inscenato un festival di fumogeni, petardi e cori intimidatori.
invasione del campo — Il tutto sotto uno striscione dal contenuto fin troppo eloquente: “Il derby non si regala. Vincere o sono c… amari”. Pareva una situazione sotto controllo (di alcuni agenti della Digos). Invece improvvisamente un gruppo consistente di tifosi ha lasciato la tribunetta e ha sfondato una rete di recinzione, invadendo il terreno di gioco pur di avere un faccia a faccia con i giocatori. Gillet e soci si sono rifugiati nei pressi di una panchina, con comprensibile timore. I tifosi tuttavia sono andati ben oltre le parole e le minacce.
manate a belmonte — Sono volate un paio di manate che hanno raggiunto Nicola Belmonte in pieno volto. Qualcuno ha tentato di aggredire, senza successo, anche Alvarez. Mentre Almiron se l’è cavata con qualche pesantissima offesa. L’increscioso episodio è stato interrotto, sia pur con qualche difficoltà, dagli agenti della Digos che pian piano hanno convinto i facinorosi a lasciare il campo. L’allenamento è ripreso per un quarto d’ora. Mentre gli ultrà hanno atteso i giocatori all’esterno dell’impianto, ma non ci sono state ulteriori conseguenze.
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