Riporto dal blog di Antonio Mangiola:
"domenica 13 ottobre 2013
AGRIGENTO CHI?
La rivalità con Agrigento esiste a causa di una serie di sventure in cui siamo riusciti a cacciarci negli ultimi dieci anni. Questo ha fatto si che una squadra conosciuta, riconosciuta e di tradizione come la Viola si è trovata ad incrociare i Moncadini sia in DNB che in DNA categorie che non ci appartengono e che non avremmo mai dovuto affrontare. Questo il nostro purgatorio, questa la colpa da espiare, queste le tappe da affrontare per una reale resurrezione che, pian piano, con molti sacrifici, tanti errori ed un pò di nervosismo stiamo costruendo. Così, per il terzo anno consecutivo, ci troviamo a giocare contro il nulla, contro una realtà di cui neanche conoscevamo l'esistenza o che, comunque, non ci appartiene e mai, nessuna vittoria o nessuna sconfitta contro Agrigento, potrà trovare un rigo degno di nota nella nostra storia passata, presente o futura. Stiamo espiando colpe non nostre, stiamo pagando penitenze per altri, ci tocca scrivere anche di Agrigento.
La rivalità senza senso inizia con degli spareggi persi sempre all'ultimo soffio, sempre con il fattore campo a noi avverso, sempre con un badget differente con cui si è potuto costruire il roster. Un'antipatia a pelle nata più dal senso di inferiorità patito dai siciliani che si è, recentemente, alimentata con il caso Piazza e, ancora più recentemente, con la disputa riguardante il match in programma oggi. Io sono sempre del parere che non tutto il male vien per nuocere. Oggi si gioca al Massimo Mazzetto un palazzetto che i nostri conoscono centimetro per centimetro, un posto dove buttano sangue giornalmente, dove il sudore dei neroarancio è impresso sulle tavole del parquet, dove i punti di riferimento sono ben chiari e dove il pubblico ha la possibilità di essere il sesto ed anche il settimo giocatore in campo. Il Massimo Mazzetto può essere il nostro Scatolone ed i puù grandi sanno perfettamente quanto sia stato un fattore per noi. Alle ore 18:00 di oggi, probabilmente, non ci sarà spazio per uno spillo al Pianeta Viola. E' necessario far capire ai nuovi e ricordare ai vecchi che a Reggio si gioca sempre in sei: cinque in campo a dare tutto su ogni pallone ed uno sugli spalti a rendere impossibile l'atmosfera. Non mi interessa chi scenderà in campo oggi. Non mi interessa lo stato fisico della squadra. Vogliamo comunque dei leoni. Facciamo in modo che si pentano di non aver scelto una data diversa."
