Dichiarazioni calciatori amaranto

Tutto sulla Reggina

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Direi di raccogliere qui le varie interviste rilasciate dai calciatori durante la settimana...

Kristian Ipsa

L'emozione nel vedere uno stadio da brividi, la voglia di far si che quello spettacolo non resti un caso isolato. Christian Ipsa ammette di aver provato una grande emozione nel vedere il Granillo pieno contro il Bari, ma il vero compito della Reggina, secondo il difensore croato, è quello di mantenere l'entusiasmo dei propri tifos. Di seguito, le dichiarazioni rilasciate da Ipsa su regginacalcio.com.



REGGINA-BARI, BRIVIDI A REGGIO CALABRIA..."E' stato emozionante e gratificante per tutti, ci ha permesso di capire una volta di più quanto sia importante questa stagione per la Reggina e per tutti i nostri tifosi. Avevo visto tante foto del Granillo stracolmo, speravo di vivere quell'atmosfera che in tanti mi avevano raccontato fin dal mio primo giorno a Reggio. E' stata la prima volta, a noi il compito di fare in modo che non sia l'ultima".



MERITO DI TUTTI- "Nessun gol subito? Sarebbe miope dar merito solo alla difesa: è possibile raggiungere questi obiettivi solo quando si gioca, e si ragiona, da squadra. I complimenti vanno girati al gruppo e al mister. Stiamo acquisendo un'identità ben precisa, il lavoro che abbiamo svolto negli ultimi mesi inizia a dare i propri frutti".



SOTTO COL LANCIANO-"Sarà la prima trasferta, sarà una gara difficile. Affrontiamo una squadra quadrata, determinata, che ci terrà a dar seguito alla grande prestazione offerta in casa del Brescia. Ci prepareremo al meglio, consapevoli delle insidie di questo incontro".

http://www.reggionelpallone.it/componen ... de-da-noiq
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Rodney Strasser

Il debutto immediato, segno inequivocabile di enorme fiducia nei suoi confronti. Appena arrivato in riva allo Stretto, Rodney Strasser ha già vestito l'amaranto nel debutto della Reggina Centenaria. "Atmosfera fantastica al Granillo, sapevamo ci fosse attesa per la partita ma non ci aspettavamo un'accoglienza tale - spiega il centrocampista di proprietà del Genoa - E' stato bellissimo, per tutti, giocare in una cornice simile di pubblico. E' mancato il gol, avremmo meritato la vittoria, questo è certo, ma la gara è stata comunque positiva. La squadra è in crescita, siamo un buon gruppo ed abbiamo messo alle corde una squadra come il Bari".

Il suo acquisto ha galvanizzato l'ambiente, i tifosi amaranto si aspettano molto da lui. "Conoscevo bene, ovviamente, la Reggina. Sono felice di essere qui, il Presidente mi ha fatto sentire importante. Lui mi ha coinvolto parlandomi del progetto ambizioso del Club in questa stagione, mi sono immediatamente messo a disposizione per portare il mio contributo alla causa amaranto".

Dopo la bella prestazione con il Bari, la Reggina è attesa dal Lanciano per la prima trasferta dell'anno. "Abbiamo inziato a studiarli, sabato hanno messo in grande difficoltà una squadra come il Brescia meritando il pari al Rigamonti. Ci prepareremo al meglio per questa sfida insidiosa", conclude.
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Filippo Falco

Uno dei talenti più luminosi partoriti dal vivaio del Lecce. Filippo Falco arriva in riva allo Stretto accompagnato dai giudizi lusinghieri degli addetti ai lavori che lo hanno visto esibire la sua classe in Lega Pro con la maglia del Club salentino e con il Pavia. Ora, l'esordio in B con gli amaranto. "Sono felicissimo di iniziare questa avventura - spiega - orgoglioso del fatto che una squadra importante e blasonata come la Reggina abbia deciso di puntare su di me facendomi sentire una grandissima fiducia. Giocare in B e farlo con la Reggina è un piccolo sogno che si avvera".
Subito in gruppo, l'inserimento è stato molto semplice. "Conoscevo già piu di un elemento, ho sentito Benassi e De Rose, miei compagni nel corso della passata stagione, quando la trattativa stava per chiudersi. Mi hanno parlato benissimo della città e della società, dell'organizzazione del Club, dello straordinario Centro Sportivo. Conosco anche David Di Michele, giocatore straordinario, con il quale sono stato in ritiro sempre a Lecce".
C'è curiosità e attesa tra i tifosi per l'apporto che il mancino pugliese saprà garantire alla Reggina. "E' molto gratificante sapere che i nostri tifosi abbiano accolto favorevolmente il mio arrivo. So che abbiamo una tifoseria calda ed esigente, farò di tutto insieme alla squadra per regalare loro delle soddisfazioni".
Sulla sua posizione in campo, Falco chiarisce. "Posso giocare da trequartista dietro due punte, a supporto dell'unica punta o anche da esterno di attacco in un tridente. Sono qui per mettermi a disposizione di mister Atzori". E sogna il debutto al Granillo. "Ho avuto una piccola infiammazione al ginocchio questa estate che non mi ha permesso di svolgere un ritiro ideale ma sto meglio ora, presto sarò al top. Domenica al Granillo arriva la Juve Stabia, sarebbe fantastico poter avere il mio "battesimo" in amaranto nel nostro stadio".

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Valerio Foglio

Centoquarantatre partite tra i cadetti, undici le reti realizzate. Valerio Foglio, esterno classe '85, arriva in riva allo Stretto nel pieno della maturazione calcistica. "E' importante, per me, esser qui oggi. Sono fiero di questa opportunità in una realtà così prestigiosa". Un inseguimento lungo numerose stagioni. "Più volte la Reggina si è interessata a me - spiega il centrocampista - sono stato vicino al trasferimento in amaranto, era solo questione di tempo: finalmente sono qui, pronto a dare tutto me stesso per la causa. E' la stagione giusta, quella del nostro Centenario, voglio che sia anche quella del mio rilancio".
Un'estate trascorsa a Grosseto, ora il ritorno in B, categoria che conosce bene. "Sarà un campionato intenso ed equilibrato. Ringrazio il Club toscano che mi ha dato la possibilità di allenarmi sempre in gruppo, arrivo già in buona condizione fisica. Ho trovato un ambiente molto positivo, conoscevo già più di un compagno. Ho avvertito immediatamente buone sensazioni, tanti giovani ambiziosi e di grande qualità, allenamenti intensissimi, un mister carico. Ero al corrente anche dello splendido Centro Sportivo, me ne aveva parlato un mio caro amico, Piermario Morosini. Abbiamo tutto per far bene, tocca a noi".
Domenica, il possibile esordio con la Juve Stabia. "Deciderà il mister, affrontiamo una squadra solida. La Juve Stabia già da due stagioni riesce a disputare campionati di alto livello, vengono da due sconfitte immeritate, sarà necessaria una grande prestazione per regalare una gioia ai nostri tifosi".

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Principe Amaranto
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Certo le dichiarazioni lasciano il tempo che trovano, ma sfido chiunque a dire che uno di questi calciatori non sembra veramente molto motivato.
Ognuno di loro lo dimostra in un certo modo, ma non si vede nessun musone, nessun'atleta che sembra contrariato su qualcosa, anzi mi sembra di poter dire già da queste due prime uscite che il gruppo è sembrato molto unito.
Certo, siamo solo all'inizio, ma questo fa ben sperare. Ma è verissimo ed innegabile che la Rosa è composta da da giocatori che giocheranno con il coltello tra i denti.

Mi immagino che per loro non sarà facile metterci la grinta e le palle anche per il mister...
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Matteo Gentili

Difensore classe '89, così come Filippo Falco, scuola Lecce, anche Matteo Gentili proviene da uno dei vivai più rinomati d'Italia: quello dell'Atalanta. Con la maglia della Dea, una presenza nel 2010. Poi le esperienze in prestito e già due promozioni in carriera: dalla C alla B con le maglie di Varese e Spezia. Ora, la Reggina del Centenario. "Sapevo dell'interessamento della Reggina da giorni e speravo la trattativa si concretizzasse. Ho incontrato il Presidente nell'ultimo giorno di mercato, è bastata una stretta di mano per sposare la causa amaranto. E' molto gratificante, per me, sapere che un Club come la Reggina mi abbia cercato".

Il suo campionato con il Vicenza si è chiuso con la gara contro la Reggina ed il tuo tiro, ribattuto da Baiocco a tempo scaduto, che ha salvato gli amaranto. "Un segno del destino", spiega con un sorriso Gentili che aggiunge un simpatico aneddoto. "Me l'ha ricordato anche il Presidente, al momento della firma sul contratto mi ha detto che era il mio premio per non aver fatto gol allora".

Subito in gruppo, giovedì la prima partitella con i nuovi compagni, affrontando la Primavera. "Sto cercando di ritrovare la migliore condizione, so che dovrò ancora lavorare tanto. Negli ultimi tre mesi, purtroppo, ho svolto soltanto tre partitelle. L'importante, però, è che gli infortuni ora siano alle spalle, non sento più alcun dolore e presto sarò al top. In campo domenica? Qualora il mister ritenesse opportuno puntare su di me posso solo garantire che farò del mio meglio per offrire il mio apporto alla squadra".

Conosceva già Fabio Lucioni, con il quale hai condiviso la promozione in B con lo Spezia, oltre a Rigoni suo compagno a Vicenza. "Una grande stagione quella trascorsa con Fabio, vincemmo tutto in quell'annata che ha riportato il club ligure in B. Con Nicola, invece, ho passato l'ultimo anno: mi hanno aiutato entrambi ad entrare in questo splendido gruppo. Da quando sono arrivato ho passato le mie intere giornata con i ragazzi, siamo molto uniti, c'è una splendida atmosfera, può essere la nostra forza".


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Davi Di Michele

Esponente di una leva calcistica, quella del '76, che ha regalato al calcio italiano calciatori come Alessandro Nesta e Francesco Totti, David Di Michele si candida ancora, a trentasette anni, a
trascinatore della Reggina.
Una carriera importante la sua, raccontata in una lunga intervista rilasciata al mensile specializzato "Calcio 2000" e pubblicata nel numero di settembre.
Una rivisitazione analitica e, nonostante un lungo girovagare in piazze importanti del calcio italiano, e l'ammissione: nel rapporto con Reggio e la Reggina ha trovato qualcosa in più
Tutto raccontato in una corposa parte di una vasta chiacchierata.
"Il legame con il presidente è stato sempre forte, così come il feeling con la piazza. Ogni volta che ero sul mercato Foti mi chiamava per riportarmi sullo Stretto, stavolta, a gennaio, è stato finalmente possibile essere di nuovo qui".
"Quest'anno -prosegue Di Michele - nell'anno del centenario vogliamo disputare un campionato all'altezza della storia di questo club. Il futuro? Giocherò fin quando mi diverto, dopo di che mi vedo ancora a Reggio ad allenare i ragazzi, spero che Foti mi dia questa possibilità".

Fonte: Strill

A questo link c'è il magazine con l'intervista completa
http://www.calcissimo.com/it/calcio2000 ... ioOhcYUSSo
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Manuel Fischnaller

"Ha dato un contributo determinante al successo, disputando una gara di grande sacrificio ed attenzione tattica". Con queste parole Gianluca Atzori ha voluto lodare Manuel Fischnaller, al termine dell'incontro con la Juve Stabia. L'attaccante atesino, schierato titolare da punta esterna nel 4-3-3 scelto dal tecnico, ha messo a disposizione del gruppo le sue qualità, distinguendosi per la propensione al ripiego per dar supporto in fase di non possesso. "Atzori mi ha chiesto di rimaner largo, di non tagliare sempre verso il centro. Di rientrare per esser il quarto di centrocampo o anche il quinto di difesa sui cross avversari (sua la scivolata disperata, e vana, per impedire a Suciu di realizzare il gol del vantaggio campano, ndr) ho dato tutto ciò che avevo e le parole del mister mi gratificano. Spero di aver dato il mio contributo per questo primo successo in campionato - continua Fischnaller - ma ora la partita con la Juve Stabia è già il passato, bisogna guardare oltre e confermarsi, individualmente e come squadra, già dalla prossima difficile trasferta".
Avversario duro all'orizzonte: la Reggina sarà di scena al Provinciale di Trapani. Scintillante l'avvio dei granata che, pur opposti a squadre di prima fascia dal calenario, sono ancora imbattuti nonostante abbiano sfidato candidate alla promozione quali Padova ed Empoli in trasferta e Pescara tra le mura amiche. "I siciliani volano sulle ali dell'entusiasmo, sono un gruppo solido, con ottime capacità atletiche e sicuro temperamento. Sul loro campo hanno uno score impressionante, segno tangibile della mentalità vincente che il loro allenatore è riuscito a trasmettere alla squadra. Sarà un vero piacere, poi, riabbracciare Rizzato. Simone è un amico ed un grande calciatore, peccato trovarlo dalla parte opposta del campo".

L'avvio della Reggina nella stagione del Centenario è stato molto incoraggiante."Cinque partite disputate con un bilancio di tre vittorie e due pareggi testimonia la bontà del lavoro che stiamo facendo. Non dobbiamo accontentarci, ogni gara è un nuovo esame". Fischnaller è ottimista sul futuro degli amaranto. "Siamo un gruppo molto unito, caratterizzato da una grande voglia di emergere. C'è molta qualità, specie nel reparto avanzato dove già potevamo contare su calciatori di primo piano. Gli arrivi di Sainz Maza e Falco, oltre all'apporto che certamente darà Sbaffo non appena possibile, potranno aiutarci a raggiungere grandi risultati".

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Giovanni Di Lorenzo

Orgoglioso prodotto del settore giovanile amaranto, Giovanni Di Lorenzo è rientrato in gruppo dopo l'esperienza con l'Under 21 azzurra. Due presenze, da titolare, nelle prime gare di qualificazione ai prossimi Europei suggellate da ottime prestazioni, sottolineate dagli addetti ai lavori oltre che da mister Di Biagio che, dopo averlo lanciato in Under 20, gli ha ribadito la propria assoluta fiducia. "E' il sogno di ogni ragazzo che si avvicina a questo sport, sono fiero dell'opportunità che mi è stata data. Ringrazio di cuore tutte le persone che mi sono state vicino e hanno dato il loro contibuto perchè questo obiettivo si realizzasse. E' stata un'esperienza meravigliosa, ho avuto modo di star a contatto con calciatori di altissimo livello e confrontarmi con realtà di primo piano". Così il difensore toscano, classe '93, che continua. "Non mi aspettavo di giocare addirittura entrambe le gare, è stata una grande sorpresa. Sono abbastanza soddisfatto, ma voglio e devo migliorarmi ancora". Il momento che non scorderà mai? Nessun dubbio. "Cantare l'inno, con i miei compagni, mi ha dato sensazioni difficili da raccontare...".

Atzori lo ha lanciato in prima squadra addirittura nella stagione 2010/2011 e ora lo ha voluto fortemente nel gruppo di ragazzi che dovrà onorare la maglia della Reggina nella stagione del Centenario. "E' un prospetto importante, che se manterrà la giusta mentalità, umiltà e propensione al sacrificio, unite alla sua volontà di migliorarsi quotidianamente attraverso il lavoro in allenamento, potrà raggiungere traguardi importanti nel corso della sua carriera", ha spiegato il tecnico amaranto. Di Lorenzo è fiero della considerazione del mister. "Per un calciatore giovane sentire la fiducia dello staff tecnico è fondamentale. Fanno piacere le parole che Atzori ha speso su di me, ma è ancora più gratificante la considerazione che ogni giorno mi dimostra sul campo".

Dalla primavera alla prima squadra, Giovanni Di Lorenzo, toscano di origini e reggino d'adozione, ha condiviso questo percorso con i brasiliani Maicon e Louzada, oltre che con Pawel Bochniewicz, classe '96 aggregato al gruppo di mister Atzori. "La Reggina ha sempre lavorato bene, non scopro io che il nostro sia uno dei migliori vivai d'Italia. Sta a noi, ora, dimostrare sul campo il nostro valore e tutto ciò che abbiamo appreso in questi anni".

Dopo la vetrina azzurra è tempo di rituffarsi nell'avventura amaranto. "Sono pronto, un'esperienza del genere non può che caricarmi ulteriormente. Oggi mi sono già unito al gruppo giocando la partitella con la Primavera. Obiettivi? Continuare il percorso intrapreso l'anno scorso al Cuneo con la Reggina giocando con regolarità e conquistare così, ancora, l'opportunità di vestire la maglia azzurra".

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Andrea Cocco

Pur senza trovare la via del gol, Andrea Cocco è stato protagonista di una prova eccellente contro la Juve Stabia, nel suo battesimo da titolare con la maglia amaranto. Gli applausi del Granillo hanno suggellato il successo della Reggina, rendendo merito alla prestazione che ognuno dei singoli impegnati ha messo a disposizione del gruppo. "I complimenti fanno piacere ma ciò che conta è il risultato - precisa il centravanti sardo - abbiamo fatto una bella prestazione, magari con un breve passaggio a vuoto immediatamente dopo il loro momentaneo vantaggio ma l'atteggiamento era quello giusto: volevamo ferocemente conquistare i tre punti e ce l abbiamo fatta".

Decisivo nelle occasioni delle reti del pareggio e del sorpasso amaranto."Sono entrato nelle azioni che hanno portato ai gol di Federico (Gerardi, ndr) ma non c'è nessun rammarico per non aver trovato il guizzo personale, l'importante è che qualcuno spinga la palla in rete. Il rimpianto, magari, è legato alla rete che mi è stata annullata nel primo tempo per un fallo quantomeno presunto, sarebbe stato bello dar seguito immediato al gol di Lanciano" .

Si respira ottimismo in casa amaranto. La squadra lavora in grande sintonia agli ordini di mister Atzori, vero leader di questo gruppo. "Posso garantire ci sia un clima ideale tra di noi ed in tutto l'ambiente che ci circonda. L'avvio di stagione è stato ottimo: il bilancio di tre vittorie e due pari in cinque gare ufficiali, del resto, parla chiaro. Abbiamo sbagliato la partita di Lanciano, è vero, ma partite così distanti dagli standard abituali di una squadra si verificano non più di un paio di volte in un anno: siamo ben diversi da quelli visti in Abruzzo e lo stiamo dimostrando. Stiamo crescendo, c'è fiducia, capiamo sempre di più cosa vuole il mister da noi e, personalmente, sento migliorare sensibilmente anche la condizione atletica".

Antivigilia della trasferta siciliana al Provinciale di Trapani. "La squadra di Boscaglia è la sorpesa del campionato, fino ad ora. Una squadra importante, una società solida: i risultati sono frutto dell'operato di un Club che vuole imporsi anche tra i cadetti. In casa, poi, sono veramente tosti, sorretti da un pubblico calorosissimo e dalla mentalità vincente acquisita nel corso del campionato di Lega Pro che li ha visti imporsi. Dipenderà anche da noi, se avremo l'atteggiamento avuto con la Juve Stabia potremo fare molto bene, non dobbiamo temere nessuno".

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Massimiliano Benassi

La grande paura, poi il sospiro di sollievo. Interminabili attimi di tensione: Massimiliano Benassi non arriva sul colpo di testa di Djuric e finisce contro il palo della porta da lui difesa. Perde conoscenza, prontissimo l'intervento del dottore Favasuli che lo rianima. La corsa in ospedale, responso incoraggiante dagli esami effettuati: il numero 1 amaranto torna a Reggio con i compagni e già alla ripresa si allena con loro per iniziare a preparare la gara con il Novara. "Dell'incidente non ricordo nulla - racconta il portiere - l'ultima immagine che ho è il gol del loro vantaggio, poi mi sono svegliato sull'ambulanza e non sapevo perchè fossi lì. Ho rivisto le immagini, impressionanti. Già lunedì la mia volontà è stata tornare subito in campo, andare immediatamente in porta era il modo migliore per mettermi alle spalle quanto successo. L'incidente è passato, sono pronto".

Gli amaranto hanno conosciuto la prima sconfitta della stagione in Sicilia. Benassi analizza con grande maturità il momento della squadra. "Possiamo e dobbiamo fare meglio. Il Trapani ci ha superati perchè ha avuto un migliore approccio mentale sulla gara. Hanno dimostrato di esser superiori nella cattiveria, nella determinazione, nella voglia di regalarsi una vittoria. Dobbiamo crescere dal punto di vista della mentalità? Credo che una squadra debba lavorare per migliorarsi, sempre e sotto ogni punto di vista. Questa Reggina ha carattere, lo abbiamo dimostrato pareggiando in inferiorità numerica in trasferta a Lanciano così come ribaltando la Juve Stabia al Granillo. E' stato un passaggio a vuoto che deve farci riflettere ma con lucidità e tenendo in considerazione tutti gli elementi emersi in questa prima parte di stagione".

Guardare avanti, dunque. Con fiducia nei propri mezzi, determinati nel dimostrare il proprio valore. "Ho guardato negli occhi i miei compagni, nello spogliatoio ci sarebbe stata la voglia di scendere in campo già il giorno dopo. Paradossalmente, affrontare un avversario di grande livello, candidato alla promozione come il Novara, può esser un vantaggio se saremo capaci, come credo, di mettere in campo la nostra voglia di rivalsa. La Reggina - continua Benassi - non è quella vista a Trapani, ma quella che nelle prime cinque gare di questa stagione è rimasta imbattuta, raccogliendo tre vittorie e due pareggi. Siamo un gruppo eccezionale, uno dei più uniti e coesi di cui io abbia mai fatto parte: questa è la migliore garanzia per il futuro della Reggina".

L'estremo amaranto, poi, dedica un pensiero particolarmente sentito. "Voglio ringraziare il Dottore Favasuli - responsabile sanitario amaranto - l'ho già fatto privatamente, ci tengo a farlo anche pubblicamente. Ha fatto un grandissimo lavoro ed io gli sono profondamente riconoscente. Non sono il solo: è diventato l'idolo di mia madre e di mia moglie...", chiude con un sorriso Massimiliano Benassi.

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Francesco De Rose

Sempre presente. Francesco De Rose è tornato in riva allo Stretto dopo la positiva esperienza al Lecce con l'obiettivo di ritrovare un ruolo da protagonista con la Reggina. Fin dal primo giorno di ritiro ha messo a disposizione del gruppo la sua consueta grinta e predisposizione al sacrifico, ripagato dalla grande considerazione di mister Atzori che lo ha impiegato, da titolare, in tutte le gare ufficiali disputate dalla squadra dello Stretto in questa stagione. "Il mister è un martello, come e più della stagione 2010/11. Per un calciatore è una fortuna avere una persona così attenta ad ogn minimo dettaglio della propria vita professionale. Avvertire la fiducia dello staff tecnico e dell'ambiente è importante - spiega il mediano - ciò che resta fondamentale, ed è questa la vera sfida, è mantenere alta la considerazione attraverso il lavoro quotidiano ed i 90' di gioco. Il calcio è un continuo esame, bisogna confermarsi giorno dopo giorno, sentirsi arrivati è l'anticamera del fallimento. Le mie motivazioni - continua - sono altissime. Voglio dimostrare di essere all'altezza della Reggina, qui mi sento a casa".

Uomo di esperienza, classe '87 con già poco meno di 150 presenze nei campionati professionistici, De Rose esamina l'avvio amaranto. "Ciò che mi fa esser profondamente ottimista è l'analogia tra questo gruppo e quello che aveva portato la Reggina guidata da Atzori ad un obiettivo insperato. Nonostante la squadra sia stata completamente rinnovata si è creata subita quell'armonia che è propedeutica al raggiungimento dei traguardi che ci siamo posti. C'è la giusta competizione tra di noi, voglia di emergere, sintonia. Ora dobbiamo rimanere sereni e dimostrare a tutti che non siamo quelli visti a Trapani. Questa è una squadra che potrà regalare soddisfazioni se saprà far leva sull'umiltà"-

Diverse le disposizioni tattiche adottate dagli amaranto nelle prime sei partite della stagione del Centenario. "Per quanto mi riguarda le differenze principali sono riferite al numero di interpreti a centrocampo. Abbiamo giocato e provato con due o tre centrocampisti centrali, sono soluzioni che ho già adottato e quindi metabolizzato nel corso della mia carriera. Il mister sa che sono a disposizione, credo fortemente in ciò che stiamo facendo. Non bisogna esser vittime di allarmismi o catastrofismi, bisogna continuare a lavorare a testa bassa, i nostri sacrifici pagheranno".

Sabato al Granillo una candidata alla promozione in A come il Novara. "In questa B, tutti gli avversari vantano legittime ambizioni. Il livello è alto, ma non dobbiamo avere paura. Troveranno una Reggina arrabbiata, determinata, che fin dal fischio finale della partita con il Trapani aspetta di poter scendere nuovamente in campo. Con il giusto atteggiamento, siamo un cliente difficile per tutti".

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Miguel Angel Sainz-Maza

Ha suscitato l'interesse e la curiosità di tutti i tifosi e degli addetti ai lavori: Miguel Angel Sainz-Maza, talento iberico classe '93 che la Reggina ha rilevato dal Barcellona, ha esordito in amaranto ed in Serie B sabato a Trapani. Un battesimo amaro che non ha spento l'entusiasmo del giovane fantasista. "Dura sconfitta, ma dobbiamo guardare avanti. Sono molto felice per il mio esordio in serie B e per le sensazioni sul campo. Dobbiamo lavorare sempre di più: forza Reggina", il pensiero affidato alla sua pagina Facebook immediatamente dopo la gara.

Da tre settimane, Maza si è unito al gruppo cercando di metabolizzare nel minor tempo possibile le differenze tra i calcio spagnolo e quello italiano. "Gli allenamenti sono molto intensi, c'è una straordinaria attenzione sul profilo tattico della preparazione di un incontro. Io sono qui per imparare e migliorarmi. Con l'aiuto del mister, dei compagni, della società e di tutti i nostri tifosi sono sicuro di poter fare bene in questa nuova esperienza. Non sono ancora al massimo ma sto lavorando duramente per trovare la migliore condizione, mi sento molto meglio ed il fatto che a Trapani, in un momento di difficoltà, il mister abbia puntato su di me mi ha tramsesso ulteriore fiducia".

Si riparte, dunque, dopo lo scivolone di Trapani. "Sono molto motivato, è un momento importante della mia carriera. Conoscevo la Reggina, l'ho scelta perchè convinto dalla bontà del progetto del Club, vogliamo onorare la stagione del Centenario. Siamo una squadra giovane ma ambiziosa, la città è molto bella, c'è il clima ideale per lavorare bene ed affermarsi. Mi sto integrando bene, cercando di imparare la lingua: per il momento mi aiutano alcuni compagni, come Maicon e Louzada, con i quali è più facile intendersi ma presto saprò esprimermi anche in italiano e questo non potrà che aiutarmi anche a fare meglio in campo".

Il Novara alle porte, esame duro per la Reggina. "Non dobbiamo avere paura di nessuno, pensiamo solo a noi stessi: il desiderio di reagire a questa dura sconfitta e la voglia di ricevere gli applausi dei nostri tifosi dovranno fare la differenza sabato. Mi piacerebbe esordire anche al Granillo, il nostro stadio mi ha trasmesso sensazioni bellissime: non ero convocato nella partita di esordio con il Bari ma ho avuto la possibilità di respirare quell'atmosfera sognando di riviverla presto, magari dopo un mio gol".

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