Infatti... altro che mooosica....peas! ha scritto:E' la chiusura della campagna elettorale dell'anno scorso, gli 007 tando non erano neanche nelle palle dei nonni.rca ha scritto:doddi, però scopelliti che poteva dire? "a 'mprascai?"
Se gli 007 di cui scrive calabria ora hanno tutto chiaro, sarà facile fare luce e verità su questi giochi di rimbazini
Comune, tegola da 5 milioni
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"Nani su iddi e vvonnu a tutti nani;
Nci vannu terra terra, peri e mmani;
E pa malignità brutta e superba,
Ccà non crisci chi erba, erba, erba"
(Nicola Giunta)
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Si, avevo letto. A maggior ragione, che doveva dire...che loiero aveva ragione?peas! ha scritto:E' la chiusura della campagna elettorale dell'anno scorso, gli 007 tando non erano neanche nelle palle dei nonni.rca ha scritto:doddi, però scopelliti che poteva dire? "a 'mprascai?"
Se gli 007 di cui scrive calabria ora hanno tutto chiaro, sarà facile fare luce e verità su questi giochi di rimbazini
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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Ecco da dove proviene la diffamazione.doddi ha scritto:
Il candidato alla Regione cita anche “i debiti fuori bilancio che derivano da contenziosi maturati precedentemente all’attuale amministrazione” quindi “paghiamo la pessima gestione di chi ci ha preceduto”.
“Ad oggi, la nostra amministrazione ha prodotto debiti fuori bilancio pari a 8856 euro che, rispetto a quelli lasciati dalla gestione precedente dell’importo di 55 milioni di euro, è una cifra irrisoria. Non è da sottovalutare il recupero dell’evasione tributaria – aggiunge Scopelliti - un altro sintomo di buona amministrazione e legalità”.
“Loiero afferma che il Comune è debitore di circa 80 milioni di euro nei confronti della Regione per la fornitura dell’acqua, ma omette di ricordare che di questi, oltre 55 milioni di euro, sono stati causati dalla giunta comunale nella quale Demetrio Naccari era esponente di punta – afferma il sindaco – Inoltre, è evidente che la Regione dovrà risarcire il Comune a seguito dei contenziosi prodotti dai nostri concittadini per la qualità dell’acqua, di cui è responsabile la società regionale Sorical”.
Naccari è stato sindaco 6 mesi e quindi Scopelliti sta accusando Falcomatà di aver fatto debiti per 55 mioni di euro
Che vergogna e che schifo
- chi è che ha causato questa mancanza di soldi all'interno del comune?
- La prima giunta Scopelliti aveva ricevuto in lascito dei conti disastrosi dalla precedente gestione Falcomatà Naccari.
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rca ha scritto:doddi, però scopelliti che poteva dire? "a 'mprascai?"
Se gli 007 di cui scrive calabria ora hanno tutto chiaro, sarà facile fare luce e verità su questi giochi di rimbazini
Hanno chiara la cifra... ogni posta ha una sua origine e data. Se io un debito da 10 anni e non lo pago sempre tale resta. Non cadono in prescrizione.
O non funge così?
E cmq i debiti c'erano anche prima altro che... basta la vicenda Sorical con la regione.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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E' quello che penso anche io: se ci sono debiti pregressi lo stabiliranno loro, credo.doddi ha scritto:rca ha scritto:doddi, però scopelliti che poteva dire? "a 'mprascai?"
Se gli 007 di cui scrive calabria ora hanno tutto chiaro, sarà facile fare luce e verità su questi giochi di rimbazini
Hanno chiara la cifra... ogni posta ha una sua origine e data. Se io un debito da 10 anni e non lo pago sempre tale resta. Non cadono in prescrizione.
O non funge così?
E cmq i debiti c'erano anche prima altro che... basta la vicenda Sorical con la regione.
Lo "stupore" mio è dato dal fatto che tu posti dichiarazioni ovviamente di parte di un politico a fronte di notizia da parte di organo terzo, mi pare.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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Ricordando le opinioni che ci eravamo scambiate sul vecchio forum (sicuramente in tema di legittimo impedimento), mi chiedo come mai. L'unica risposta che riesco a darmi è che a Te piace passare i lunedì post-elettorali tra quelli che hanno scelto il cavallo giusto.doddi ha scritto:Al referendum, come già detto altrove ho votato 4 sì
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Il concetto di "fuori bilancio" ti è estraneo, a quanto pare.doddi ha scritto:
Hanno chiara la cifra... ogni posta ha una sua origine e data. Se io un debito da 10 anni e non lo pago sempre tale resta. Non cadono in prescrizione.
O non funge così?
E cmq i debiti c'erano anche prima altro che... basta la vicenda Sorical con la regione.
Te lo chiarisco io.
Il debito fuori bilancio è un debito proveniente dalla squilibrio tra poste previsionali e consuntivo.
Di norma infatti, nei bilanci pubblici, i costi sono certi ed i ricavi incerti.
Se io scopro un debito "fuori bilancio", lo devo iscrivere in bilancio come passività e, per quadrare i conti, devo prevedere meccanismi di rientro.
Oppure non lo rilevo, lo nascondo sotto il tappeto facendo trucchetti contabili.
Ergo, anche a voler credere al calunniatore principe,
il debito Sorical non può essere considerato "fuori bilancio"
dal momento che era conosciuto già dal 2002 (anno in cui Scopelliti avrà fatto un'analisi dei conti della precedente amministrazione).
Ergo, il calunniatore sta dicendo delle sonore minchiate.
- chi è che ha causato questa mancanza di soldi all'interno del comune?
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http://www.fondazionemediterranea.eu/at ... citta.html
PRESENTAZIONE VOLUME UN’IDEA DI CITTA
Presentazione del volume di Giuseppe Scopelliti curato da Enzo Vitale
Reggio Calabria - Palazzo San Giorgio - Salone dei Lampadari
Venerdì 19 marzo 2010
M.se Saverio Genoese Zerbi
Prof. Antonino Monorchio
DI PEPPE CARIDI DA STRILL.IT
E' stato presentato il libro/intervista del Sindaco, Giuseppe Scopelliti, curato da Enzo Vitale, Presidente della Fondazione Mediterranea, "Un'Idea di Città" con una manifestazione arricchita dai contributi del prof. Antonino Monorchio e del Marchese Saverio Genoese Zerbi.
L'evento, organizzato proprio dalla stessa Fondazione Mediterranea, è stato occasione per fare il punto della situazione sulla realtà di Reggio Calabria partendo dal passato, soffermandosi sul presente e immaginando i possibili scenari di sviluppo futuro, tirando le somme dallo stesso libro. E' il Marchese Saverio Genoese Zerbi ad appassionare il pubblico che ha gremito il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, con un dettagliatissimo excursus storico partendo dalle radici identitarie della storia cittadina e soffermandosi sulla rinascita degli ultimi anni. Il Marchese ha evidenziato l'importanza della troppo spesso dimenticata giunta Reale, che nel 1993 "pose le basi a quanto avvenne negli anni successivi. Il Sindaco Italo Falcomatà, infatti, arrivò - come si suol dire dalle nostre parti - a tavola 'cunsata'. In quella giunta del 1993, di cui facevo parte insieme all'on. Matacena, avevamo tantissime difficoltà economiche. Il Comune non aveva una lira. Anche la Festa patronale di quell'anno fu pagata di tasca nostra. Raccoglievamo la spazzatura autotassandoci tra assessori. Riuscimmo a consolidare le casse del Comune e Falcomatà trovò, per la prima volta dopo lunghi anni, un ente virtuoso senza debiti fuori bilancio, per giunta con lo sblocco dei fondi previsti dal decreto Reggio: lì iniziò la rinascita di questa città, nell'ormai lontano 1993".
Enzo Vitale tiene a sottolineare l'identità "quasi insulare" di Reggio, spesso distante dallo spirito e dalla comunità Calabrese, e lo fa riprendendo l'incipit di un epigramma di un anonimo poeta dell'Antologia Palatina: "Io canto Reggio, l'estrema città dell'Italia marina che si abbevera sempre all'onda di Trinacria". Il Presidente della Fondazione Mediterranea si sofferma, tornando al libro, soprattutto su un aspetto dell'Amministrazione Scopelliti, e cioè la rinascita culturale della Città, "troppo spesso sottovalutato in modo particolare dal mondo dei media, ma di fondamentale importanza perchè il risveglio culturale significa il risveglio mentale, sociale e civile di una comunità che per troppo tempo era rimasta isolata e provinciale".
All'interno del libro, Enzo Vitale ripercorre insieme al Sindaco Scopelliti tutta la storia di questi 8 anni d'Amministrazione Comunale, segnando tappa per tappa com'è cambiato il volto della Città e quali sono state le battaglie, le motivazioni e gli impegni del primo cittadino. E' un libro che sa quasi di resoconto rispetto a un'esperienza che ormai volge al termine, viste le ambizioni che vedono lo stesso Scopelliti lanciatissimo verso la Presidenza della Regione Calabria. Ma è un resoconto che guarda al futuro, così come guarda al futuro il prof. Antonino Monorchio che nell'intervento sottolinea l'importanza strategica del porto di Gioia Tauro, "che potrebbe dare grande slancio al commercio e all'economia di tutta la provincia", e al fattore politico di Scopelliti e della realtà contemporanea: "destra e sinistra ormai non sono più come una volta. Oggi le ideologie contano poco. E Scopelliti l'ha capito, lo scrive nel libro. L'interesse nei confronti del territorio non sta più nei valori e nei principi ideali di riferimento, ma nella capacità delle singole persone di saper interpretare da una parte le immediate esigenze della gente e, dall'altra, saper fare lungimiranti scelte per il futuro".
E proprio sul futuro si concentra la parte finale del dibattito. "Scopelliti - dice Genoese Zerbi - ha anche la responsabilità sul futuro della Città: non può non pensare al suo successore, a indicarne e designarne uno degno di saper continuare a traghettare la città su un binario di crescita e sviluppo ancora tutto da percorrere". E, nel merito delle prossime elezioni Regionali, tutti i tre relatori (Vitale, Monorchio e Genoese Zerbi) hanno sottolineato l'importanza di poter avere, per la prima volta dopo 11 legislature, un Presidente della Regione che sia reggino: "a prescindere da idee, colori, partiti e riferimenti politici, Reggio ha finalmente la possibilità di identificarsi con una Regione a cui non appartiene per storia, radici e cultura ma all'interno della quale è inserita a livello amministrativo".
A proposito: l'argomento dell'Area Metropolitana dello Stretto, dei trasporti e della tanto discussa metropolitana del mare ha animato a tratti tutta la serata. Enzo Vitale ha rivendicato l'esclusività dell'idea, inserita come primo obiettivo dello Statuto della Fondazione Mediterranea sin dalla sua nascita, ribadendo che "il futuro di questa città è quello della conurbazione con Messina e dell'Area Integrata dello Stretto volta ad abbracciare entrambe le province".
Sul sito della Fondazione Mediterranea, http://www.fondazionemediterranea.eu/ è possibile leggere per intero il primo capitolo del libro, 'Da Città di 'Ndrangheta a Città Turistica', direttamente nel formato pdf dell'ultimo numero della rivista 'Un'idea di Città', http://www.unideadicitta.it/, il mensile della Fondazione Mediterranea per la promozione e lo sviluppo dell'Area e della Città Metropolitana dello Stretto.
DA LA GAZZETTA DEL SUD
PRESENTAZIONE VOLUME UN’IDEA DI CITTA
Presentazione del volume di Giuseppe Scopelliti curato da Enzo Vitale
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E' stato presentato il libro/intervista del Sindaco, Giuseppe Scopelliti, curato da Enzo Vitale, Presidente della Fondazione Mediterranea, "Un'Idea di Città" con una manifestazione arricchita dai contributi del prof. Antonino Monorchio e del Marchese Saverio Genoese Zerbi.
L'evento, organizzato proprio dalla stessa Fondazione Mediterranea, è stato occasione per fare il punto della situazione sulla realtà di Reggio Calabria partendo dal passato, soffermandosi sul presente e immaginando i possibili scenari di sviluppo futuro, tirando le somme dallo stesso libro. E' il Marchese Saverio Genoese Zerbi ad appassionare il pubblico che ha gremito il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, con un dettagliatissimo excursus storico partendo dalle radici identitarie della storia cittadina e soffermandosi sulla rinascita degli ultimi anni. Il Marchese ha evidenziato l'importanza della troppo spesso dimenticata giunta Reale, che nel 1993 "pose le basi a quanto avvenne negli anni successivi. Il Sindaco Italo Falcomatà, infatti, arrivò - come si suol dire dalle nostre parti - a tavola 'cunsata'. In quella giunta del 1993, di cui facevo parte insieme all'on. Matacena, avevamo tantissime difficoltà economiche. Il Comune non aveva una lira. Anche la Festa patronale di quell'anno fu pagata di tasca nostra. Raccoglievamo la spazzatura autotassandoci tra assessori. Riuscimmo a consolidare le casse del Comune e Falcomatà trovò, per la prima volta dopo lunghi anni, un ente virtuoso senza debiti fuori bilancio, per giunta con lo sblocco dei fondi previsti dal decreto Reggio: lì iniziò la rinascita di questa città, nell'ormai lontano 1993".
Enzo Vitale tiene a sottolineare l'identità "quasi insulare" di Reggio, spesso distante dallo spirito e dalla comunità Calabrese, e lo fa riprendendo l'incipit di un epigramma di un anonimo poeta dell'Antologia Palatina: "Io canto Reggio, l'estrema città dell'Italia marina che si abbevera sempre all'onda di Trinacria". Il Presidente della Fondazione Mediterranea si sofferma, tornando al libro, soprattutto su un aspetto dell'Amministrazione Scopelliti, e cioè la rinascita culturale della Città, "troppo spesso sottovalutato in modo particolare dal mondo dei media, ma di fondamentale importanza perchè il risveglio culturale significa il risveglio mentale, sociale e civile di una comunità che per troppo tempo era rimasta isolata e provinciale".
All'interno del libro, Enzo Vitale ripercorre insieme al Sindaco Scopelliti tutta la storia di questi 8 anni d'Amministrazione Comunale, segnando tappa per tappa com'è cambiato il volto della Città e quali sono state le battaglie, le motivazioni e gli impegni del primo cittadino. E' un libro che sa quasi di resoconto rispetto a un'esperienza che ormai volge al termine, viste le ambizioni che vedono lo stesso Scopelliti lanciatissimo verso la Presidenza della Regione Calabria. Ma è un resoconto che guarda al futuro, così come guarda al futuro il prof. Antonino Monorchio che nell'intervento sottolinea l'importanza strategica del porto di Gioia Tauro, "che potrebbe dare grande slancio al commercio e all'economia di tutta la provincia", e al fattore politico di Scopelliti e della realtà contemporanea: "destra e sinistra ormai non sono più come una volta. Oggi le ideologie contano poco. E Scopelliti l'ha capito, lo scrive nel libro. L'interesse nei confronti del territorio non sta più nei valori e nei principi ideali di riferimento, ma nella capacità delle singole persone di saper interpretare da una parte le immediate esigenze della gente e, dall'altra, saper fare lungimiranti scelte per il futuro".
E proprio sul futuro si concentra la parte finale del dibattito. "Scopelliti - dice Genoese Zerbi - ha anche la responsabilità sul futuro della Città: non può non pensare al suo successore, a indicarne e designarne uno degno di saper continuare a traghettare la città su un binario di crescita e sviluppo ancora tutto da percorrere". E, nel merito delle prossime elezioni Regionali, tutti i tre relatori (Vitale, Monorchio e Genoese Zerbi) hanno sottolineato l'importanza di poter avere, per la prima volta dopo 11 legislature, un Presidente della Regione che sia reggino: "a prescindere da idee, colori, partiti e riferimenti politici, Reggio ha finalmente la possibilità di identificarsi con una Regione a cui non appartiene per storia, radici e cultura ma all'interno della quale è inserita a livello amministrativo".
A proposito: l'argomento dell'Area Metropolitana dello Stretto, dei trasporti e della tanto discussa metropolitana del mare ha animato a tratti tutta la serata. Enzo Vitale ha rivendicato l'esclusività dell'idea, inserita come primo obiettivo dello Statuto della Fondazione Mediterranea sin dalla sua nascita, ribadendo che "il futuro di questa città è quello della conurbazione con Messina e dell'Area Integrata dello Stretto volta ad abbracciare entrambe le province".
Sul sito della Fondazione Mediterranea, http://www.fondazionemediterranea.eu/ è possibile leggere per intero il primo capitolo del libro, 'Da Città di 'Ndrangheta a Città Turistica', direttamente nel formato pdf dell'ultimo numero della rivista 'Un'idea di Città', http://www.unideadicitta.it/, il mensile della Fondazione Mediterranea per la promozione e lo sviluppo dell'Area e della Città Metropolitana dello Stretto.
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peas! ha scritto:Ricordando le opinioni che ci eravamo scambiate sul vecchio forum (sicuramente in tema di legittimo impedimento), mi chiedo come mai. L'unica risposta che riesco a darmi è che a Te piace passare i lunedì post-elettorali tra quelli che hanno scelto il cavallo giusto.doddi ha scritto:Al referendum, come già detto altrove ho votato 4 sì
E che motivo avrei ?
Ho smesso di frequentare gli ippodromi da un bel pò e tv e totalizzatore non mi hanno mai preso
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Quindi è questa la pezza d'appoggio?doddi ha scritto:http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86
Reggio,Scopelliti: "Il mio è un Comune virtuoso che ha rispettato il Patto di stabilità"
Venerdì 26 Marzo 2010 15:33
“Il mio è un Comune virtuoso che ha rispettato il Patto di stabilità”. Il sindaco Giuseppaaa
Voice: The Prince of Calabrie
Perchè se così fosse, vorrebbe dire che sei proprio "disperato".
L'oggetto del topic è la tegola dei cinque milioni dei due decreti ingiuntivi a firma Enel... quindi che c'azzecca il debito con la Sorical che EVENTUALMENTE sarebbe stato lasciato nove anni fa? Debito che, in ogni caso, non è stato onorato ma che viceversa è cresciuto... quindi, ancora, di cosa parliamo?
Ci sono i decreti ingiuntivi, ci sono creditori di ogni razza e confessione religiosa con il cappello in mano, ci sono gli 007 del governo amico che certificano (altrimenti che sono venuti a fare?) 130 milioni (circa 252 miliardi di vecchie lire), ci sono rubagalline che scoperti abbandonano il volatile, c'è soprattutto una morta...
e tu continui ad impiccarti con la tua stessa corda.
Secondo me sei pagato come fuochista e caschi il mondo tu devi continuare a mettere carbone nella locomotiva. Non importa come, la locomotiva deve essere alimentata e tu, in canottiera e mutande, preso e compreso, continui imperterrito a buttare palate di carbone.
P.S. La locomotiva viaggia a gasolio... il carbone non serve, riposati.
Sventurata la terra che ha bisogno di eroi
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è iniziato il conto alla rovescia...Malaca ha scritto:DISAVANZO DA OLTRE 130 MILIONI DI EURO:
http://rassegna.comune.reggio-calabria. ... 4I0103.PDF
Allah è grande, Gheddafi è il suo profeta!
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Non riesco a darmi altra spiegazione. Perché il sì contro il legittimo impedimento (mi soffermo su questo quesito referendario perché ricordo con certezza che ne avevamo parlato, anche con Pompa, nel forum-buonanima)?doddi ha scritto: E che motivo avrei ?
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- eddiegraces
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- Iscritto il: 11/05/2011, 14:16
Tra poco citerai un'intervista di Tino Scopelliti e Carmine Fallara in cui espongono i piani per il prossimo albergo.doddi ha scritto: L'evento, organizzato proprio dalla stessa Fondazione Mediterranea, è stato occasione per fare il punto della situazione sulla realtà di Reggio Calabria partendo dal passato, soffermandosi sul presente e immaginando i possibili scenari di sviluppo futuro, tirando le somme dallo stesso libro. E' il Marchese Saverio Genoese Zerbi ad appassionare il pubblico che ha gremito il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, con un dettagliatissimo excursus storico partendo dalle radici identitarie della storia cittadina e soffermandosi sulla rinascita degli ultimi anni. Il Marchese ha evidenziato l'importanza della troppo spesso dimenticata giunta Reale, che nel 1993 "pose le basi a quanto avvenne negli anni successivi. Il Sindaco Italo Falcomatà, infatti, arrivò - come si suol dire dalle nostre parti - a tavola 'cunsata'. In quella giunta del 1993, di cui facevo parte insieme all'on. Matacena, avevamo tantissime difficoltà economiche. Il Comune non aveva una lira. Anche la Festa patronale di quell'anno fu pagata di tasca nostra. Raccoglievamo la spazzatura autotassandoci tra assessori. Riuscimmo a consolidare le casse del Comune e Falcomatà trovò, per la prima volta dopo lunghi anni, un ente virtuoso senza debiti fuori bilancio, per giunta con lo sblocco dei fondi previsti dal decreto Reggio: lì iniziò la rinascita di questa città, nell'ormai lontano 1993".
Ops..
Visto che, in questo forum, la diffamazione non esiste se si cita la fonte..
http://www.pinomasciari.it/?p=8837
Ultima modifica di eddiegraces il 14/06/2011, 15:17, modificato 1 volta in totale.
- chi è che ha causato questa mancanza di soldi all'interno del comune?
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Ah, dimenticavo,
Reale è stato sindaco 8 mesi.
Vergognosi
Reale è stato sindaco 8 mesi.
Vergognosi
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Io stò postando dichiarazioni di chi aveva titolo per parlare conoscendo fatti numeri e documenti. Le carte esistono, sono protocollate, non mi pare che siano andati distrutti bilanci, fatture e quant'altro, per cui basta fare una ricognizione puntuale.rca ha scritto:E' quello che penso anche io: se ci sono debiti pregressi lo stabiliranno loro, credo.doddi ha scritto:rca ha scritto:doddi, però scopelliti che poteva dire? "a 'mprascai?"
Se gli 007 di cui scrive calabria ora hanno tutto chiaro, sarà facile fare luce e verità su questi giochi di rimbazini
Hanno chiara la cifra... ogni posta ha una sua origine e data. Se io un debito da 10 anni e non lo pago sempre tale resta. Non cadono in prescrizione.
O non funge così?
E cmq i debiti c'erano anche prima altro che... basta la vicenda Sorical con la regione.
Lo "stupore" mio è dato dal fatto che tu posti dichiarazioni ovviamente di parte di un politico a fronte di notizia da parte di organo terzo, mi pare.
Io, come tanti ho un bel ricordo dell'opera svolta in quei difficili anni novanta, ma se ci sono dei fatti da raccontare non penso che si commettono reati di lesa maesà o santità. E' storia, non mistero della fede. Le polemiche, come ho detto in quel post a nosacciu, sono solo politiche; i risultati, belli o brutti, sono di tutti come i benefici. Di chi sia il cappello non m'interessa, votai Falcomatà (non mi piaceva Franco ed il sindaco meritava di proseguire, nel suo operato) e poi Scopelliti (non c'era storia), ma non posso prescindere dai fatti come se ci trovasse di fronte alla Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Il resto è follia pura per come vedo io il mondo.
E' facile no?
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http://www.youtube.com/watch?v=gkrnK0ig ... re=relateddoddi ha scritto:http://www.fondazionemediterranea.eu/at ... citta.html
PRESENTAZIONE VOLUME UN’IDEA DI CITTA
Presentazione del volume di Giuseppe Scopelliti curato da Enzo Vitale
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E' stato presentato il libro/intervista del Sindaco, Giuseppe Scopelliti, curato da Enzo Vitale, Presidente della Fondazione Mediterranea, "Un'Idea di Città" con una manifestazione arricchita dai contributi del prof. Antonino Monorchio e del Marchese Saverio Genoese Zerbi.
L'evento, organizzato proprio dalla stessa Fondazione Mediterranea, è stato occasione per fare il punto della situazione sulla realtà di Reggio Calabria partendo dal passato, soffermandosi sul presente e immaginando i possibili scenari di sviluppo futuro, tirando le somme dallo stesso libro. E' il Marchese Saverio Genoese Zerbi ad appassionare il pubblico che ha gremito il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, con un dettagliatissimo excursus storico partendo dalle radici identitarie della storia cittadina e soffermandosi sulla rinascita degli ultimi anni. Il Marchese ha evidenziato l'importanza della troppo spesso dimenticata giunta Reale, che nel 1993 "pose le basi a quanto avvenne negli anni successivi. Il Sindaco Italo Falcomatà, infatti, arrivò - come si suol dire dalle nostre parti - a tavola 'cunsata'. In quella giunta del 1993, di cui facevo parte insieme all'on. Matacena, avevamo tantissime difficoltà economiche. Il Comune non aveva una lira. Anche la Festa patronale di quell'anno fu pagata di tasca nostra. Raccoglievamo la spazzatura autotassandoci tra assessori. Riuscimmo a consolidare le casse del Comune e Falcomatà trovò, per la prima volta dopo lunghi anni, un ente virtuoso senza debiti fuori bilancio, per giunta con lo sblocco dei fondi previsti dal decreto Reggio: lì iniziò la rinascita di questa città, nell'ormai lontano 1993".
Enzo Vitale tiene a sottolineare l'identità "quasi insulare" di Reggio, spesso distante dallo spirito e dalla comunità Calabrese, e lo fa riprendendo l'incipit di un epigramma di un anonimo poeta dell'Antologia Palatina: "Io canto Reggio, l'estrema città dell'Italia marina che si abbevera sempre all'onda di Trinacria". Il Presidente della Fondazione Mediterranea si sofferma, tornando al libro, soprattutto su un aspetto dell'Amministrazione Scopelliti, e cioè la rinascita culturale della Città, "troppo spesso sottovalutato in modo particolare dal mondo dei media, ma di fondamentale importanza perchè il risveglio culturale significa il risveglio mentale, sociale e civile di una comunità che per troppo tempo era rimasta isolata e provinciale".
All'interno del libro, Enzo Vitale ripercorre insieme al Sindaco Scopelliti tutta la storia di questi 8 anni d'Amministrazione Comunale, segnando tappa per tappa com'è cambiato il volto della Città e quali sono state le battaglie, le motivazioni e gli impegni del primo cittadino. E' un libro che sa quasi di resoconto rispetto a un'esperienza che ormai volge al termine, viste le ambizioni che vedono lo stesso Scopelliti lanciatissimo verso la Presidenza della Regione Calabria. Ma è un resoconto che guarda al futuro, così come guarda al futuro il prof. Antonino Monorchio che nell'intervento sottolinea l'importanza strategica del porto di Gioia Tauro, "che potrebbe dare grande slancio al commercio e all'economia di tutta la provincia", e al fattore politico di Scopelliti e della realtà contemporanea: "destra e sinistra ormai non sono più come una volta. Oggi le ideologie contano poco. E Scopelliti l'ha capito, lo scrive nel libro. L'interesse nei confronti del territorio non sta più nei valori e nei principi ideali di riferimento, ma nella capacità delle singole persone di saper interpretare da una parte le immediate esigenze della gente e, dall'altra, saper fare lungimiranti scelte per il futuro".
E proprio sul futuro si concentra la parte finale del dibattito. "Scopelliti - dice Genoese Zerbi - ha anche la responsabilità sul futuro della Città: non può non pensare al suo successore, a indicarne e designarne uno degno di saper continuare a traghettare la città su un binario di crescita e sviluppo ancora tutto da percorrere". E, nel merito delle prossime elezioni Regionali, tutti i tre relatori (Vitale, Monorchio e Genoese Zerbi) hanno sottolineato l'importanza di poter avere, per la prima volta dopo 11 legislature, un Presidente della Regione che sia reggino: "a prescindere da idee, colori, partiti e riferimenti politici, Reggio ha finalmente la possibilità di identificarsi con una Regione a cui non appartiene per storia, radici e cultura ma all'interno della quale è inserita a livello amministrativo".
A proposito: l'argomento dell'Area Metropolitana dello Stretto, dei trasporti e della tanto discussa metropolitana del mare ha animato a tratti tutta la serata. Enzo Vitale ha rivendicato l'esclusività dell'idea, inserita come primo obiettivo dello Statuto della Fondazione Mediterranea sin dalla sua nascita, ribadendo che "il futuro di questa città è quello della conurbazione con Messina e dell'Area Integrata dello Stretto volta ad abbracciare entrambe le province".
Sul sito della Fondazione Mediterranea, http://www.fondazionemediterranea.eu/ è possibile leggere per intero il primo capitolo del libro, 'Da Città di 'Ndrangheta a Città Turistica', direttamente nel formato pdf dell'ultimo numero della rivista 'Un'idea di Città', http://www.unideadicitta.it/, il mensile della Fondazione Mediterranea per la promozione e lo sviluppo dell'Area e della Città Metropolitana dello Stretto.
DA LA GAZZETTA DEL SUD
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Io ritengo che, più che di "fatti", sinora abbiamo discusso di "dichiarazioni". Il mero "titolo a parlare" non eleva a rango di fatto inconfutabile ogni singolo parto verbale... così, a prescindere: buona dialettica vorrebbe che il confronto tra le parti fosse costruito su argomentazioni, documenti, informazioni, e non venisse rappresentato da un semplice rimando asteriscato al dibattito politico a suon di comunicati-stampa palleggianti, dall'una all'altra parte.doddi ha scritto: Io stò postando dichiarazioni di chi aveva titolo per parlare conoscendo fatti numeri e documenti. Le carte esistono, sono protocollate, non mi pare che siano andati distrutti bilanci, fatture e quant'altro, per cui basta fare una ricognizione puntuale.
Io, come tanti ho un bel ricordo dell'opera svolta in quei difficili anni novanta, ma se ci sono dei fatti da raccontare non penso che si commettono reati di lesa maesà o santità. E' storia, non mistero della fede. Le polemiche, come ho detto in quel post a nosacciu, sono solo politiche; i risultati, belli o brutti, sono di tutti come i benefici. Di chi sia il cappello non m'interessa, votai Falcomatà (non mi piaceva Franco ed il sindaco meritava di proseguire, nel suo operato) e poi Scopelliti (non c'era storia), ma non posso prescindere dai fatti come se ci trovasse di fronte alla Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Il resto è follia pura per come vedo io il mondo.
E' facile no?
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Se Naccari e Romeo presentano i dossier da 300 milioni avranno avuto pur titolo a dir qualcosa o devono ridursi al silenzio per fare contento qualcuno? O non avrebbero dovuto dire che prima di queste 3 giunte c'era stato qualcosa che non era perfettamente sbrilluccicante.peas! ha scritto:Io ritengo che, più che di "fatti", sinora abbiamo discusso di "dichiarazioni". Il mero "titolo a parlare" non eleva a rango di fatto inconfutabile ogni singolo parto verbale... così, a prescindere: buona dialettica vorrebbe che il confronto tra le parti fosse costruito su argomentazioni, documenti, informazioni, e non venisse rappresentato da un semplice rimando asteriscato al dibattito politico a suon di comunicati-stampa palleggianti, dall'una all'altra parte.doddi ha scritto: Io stò postando dichiarazioni di chi aveva titolo per parlare conoscendo fatti numeri e documenti. Le carte esistono, sono protocollate, non mi pare che siano andati distrutti bilanci, fatture e quant'altro, per cui basta fare una ricognizione puntuale.
Io, come tanti ho un bel ricordo dell'opera svolta in quei difficili anni novanta, ma se ci sono dei fatti da raccontare non penso che si commettono reati di lesa maesà o santità. E' storia, non mistero della fede. Le polemiche, come ho detto in quel post a nosacciu, sono solo politiche; i risultati, belli o brutti, sono di tutti come i benefici. Di chi sia il cappello non m'interessa, votai Falcomatà (non mi piaceva Franco ed il sindaco meritava di proseguire, nel suo operato) e poi Scopelliti (non c'era storia), ma non posso prescindere dai fatti come se ci trovasse di fronte alla Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Il resto è follia pura per come vedo io il mondo.
E' facile no?
Citiamo Raffa:
http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=119
Reggio, Raffa smonta l'opposizione: ''Il Comune sta bene e a breve saranno saldati tutti i contenziosi''
Giovedì 14 Ottobre 2010 16:39
di Grazia Candido – “Ci sono problemi di cassa” ma il Comune sta bene. Ad offrire un quadro dettagliato sull’attuale situazione economica dell’ente comunale a Palazzo San Giorgio, ci ha pensato questa mattina il sindaco f.f Giuseppe Raffa e la dirigente del settore Finanze e Bilancio Orsala Fallara che, con davanti un faldone di documenti, “smontano” passo dopo passo le accuse fatte dall’opposizione. Tutto sembra chiaro e lineare, magari ci sarà qualche imprecisione, qualche contenzioso ancora aperto, qualche errore di valutazione ma l’Amministrazione Comunale “gode di buona salute”.
“Oggi abbiamo due doveri da espletare nel migliore dei modi: dare delle risposte agli esponenti del Pd ma quello che ci preoccupa di più è di dare alla città, alle imprese delle informazioni suffragate da una ricca documentazione. Lungi da noi fare polemiche speciose anche perché – afferma Raffa - a noi interessa soddisfare i bisogni dei cittadini. La situazione economica dell’Amministrazione comunale ha una genesi molto più profonda che va un po’ prima del 2002 e che ha provocato debiti fuori bilancio contratti dagli anni ottanta in poi. Una situazione di estrema gravità e che, debitamente documentata con delibere, ci porta a constatare un debito pregresso che si aggira intorno a 48 milioni di euro. Nel bilancio di previsione del 2002, l’ex dirigente Carmelo Nucera aveva evidenziato al tempo, così come aveva fatto anche il Collegio dei revisori, la incompatibilità delle spese previste in bilancio rispetto all’entrate. Nel 2002 abbiamo dovuto pagare 5milioni 528 mila euro, nel 2003 tre milioni, nel 2004 un milione e 700 euro, nel 2005 sette milioni, nel 2006 nove milioni per un totale di 48 milioni e ancora mancano altre delibere”.
Raffa è come un fiume in piena, non si sottrae ai problemi e li affronta “pur sapendo che ancora oggi, ci sono irrisolti alcuni importanti contenziosi”. Come il debito della Sorical: “Abbiamo un contenzioso di circa 80 milioni per il quale insieme alla Regione, stiamo lavorando per l’abbattimento dell’80% di questo debito contratto dal 1985 in avanti; l’altro contenzioso è di 9 milioni ma nasce dall’erogazione di un servizio non idoneo e il Tribunale civile di Catanzaro con una sentenza del 6 agosto del 2010 ha riconosciuto la fondatezza delle nostre opposizioni tanto da sospendere il decreto ingiuntivo”.
Per quanto riguarda poi, l’emergenza rifiuti “è stato attivato un piano di ammortamento che, in 15 anni, sarà estinto”; per “le società miste il Comune spende 47 milioni di euro per servizi resi e non sempre idonei da parte di alcune di queste società e a breve – evidenzia il sindaco – faremo anche chiarezza sugli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria”. E per la Multiservizi il primo cittadino precisa che “in questo momento il Comune deve pagare 5 mensilità arretrate”.
“Abbiamo un divario tra fatture emesse e pagate che si aggira intorno a 50 milioni di euro che non è un dato da sottovalutare – postilla Raffa - ma questo non ci preoccupa più di tanto perché abbiamo dei crediti da recuperare. A breve dal Ministero di Grazia e Giustizia recupereremo 12 milioni di euro e altri milioni di euro da ulteriori crediti per un totale di circa 71 milioni di euro. Tendo inoltre a precisare che l’Inpdap è stata sempre pagata, c’era solo una rata di 46 mila euro che risultava scoperta per un disguido che è già stato risolto”.
Ma c’è un altro “mistero” che va risolto ed è la consegna del bilancio analitico non trasmesso ai consiglieri comunali. A fornire minuziosi dettagli ci pensa il dirigente del settore Finanze Fallara che dice: “Mi sorprende che i consiglieri chiedano il bilancio analitico perché vuol dire che non seguono con attenzione la pubblicazione delle delibere presso la sezione consiglio. Chi ha esperienza nella pubblica amministrazione sa che lo una volta approvato il bilancio di previsione si redige il programma esecutivo di gestione che non è altro che il bilancio analitico che viene assegnato ai singoli dirigenti. Non nascondo che qualche volta il bilancio analitico mi è stato chiesto dai consiglieri comunali ma la richiesta non è stata posta ai sensi della 241, non è stata fatta su carta intestata e soprattutto, le firme che tali non erano, sembravano più delle sigle uguali l’una con l’altra, non parevano essere dei consiglieri richiedenti. E poi, sulla richiesta non era riportato l’indirizzo dove doveva essere recapitato il bilancio analitico. Essendo degli atti ufficiali ed essendo depositati presso la casa comunale – conclude stizzita la Fallara - un buon consigliere comunale non avrebbe avuto problema ad averlo”.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
- eddiegraces
- Forumino Praticante
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- Iscritto il: 11/05/2011, 14:16
Squallidi tentativi.
Che squallore
Che squallore
- chi è che ha causato questa mancanza di soldi all'interno del comune?
- La prima giunta Scopelliti aveva ricevuto in lascito dei conti disastrosi dalla precedente gestione Falcomatà Naccari.
- Ah
- La prima giunta Scopelliti aveva ricevuto in lascito dei conti disastrosi dalla precedente gestione Falcomatà Naccari.
- Ah