AMARCORD:COSI’ I 90 MINUTI FINALI TRHILLER DAL 45 AD OGGI

[Paolo_Padano]

Nella gloriosa storia amaranto degli ultimi 70 anni ci siamo trovati più di una volta a gestire le coronarie negli ultimi 90 minuti, dal primo campionato dell’immediato dopo guerra della Reggina di mister Misefari, stagione 1944-45, a quella per l’appunto di oggi dopo quasi 70 anni. Settant’anni di storia intensa che ci ha visti protagonisti della prima divisione del 44-45, una specie di eccellenza di oggi con squadre come Gioiese, Taurianovese e Rizziconi, alla Serie A. Non so se i baldi giovani lo sanno, ma solo dal 45-46 abbiamo assaporato la serie C dopo circa 30 anni, dalla nascita del 1914. Nel 1944-45 all’ultima giornata battendo la Gioiese per 6-1 al comunale abbiamo raggiunto, con i ripescaggi, la prima serie C della nostra storia. Poi nessun sussulto negli ultimi 90 minuti giornata, fino al 46-47 quando ai play off perdendo per 4-1 con il Giostra Messina, sfumando la possibilità di partecipare alle finali per la serie B.
L’anno successivo invece ai play off perdiamo la serie B contro il Benevento per 3-0 negli ultimo 90 minuti ed il Catania sale per un punto sulla Reggina.
Nel 1955-56 in serie B con il mitico 11 di Oronzo Pugliese, denominato successivamente il mago di Turi, quando negli anni 60 diventerà la bestia nera del Mago dell’Inter euro-mondiale Helenio Herrera.
Negli spareggi finali pareggiando contro il Siena per 1-1 negli ultimi 90 minuti con il gol del mitico ex nazionale Scarlattei raggiungiamo la serie C.
Nel campionato 1964-65 pareggiando per 0-0 al comunale raggiungiamo la prima serie B della storia(bastava un 1 punto per la matematica).
Nel 1965-66 invece all’ultima giornata pareggiando a Lecco per 0-0 perdiamo la serie A per solito unico punto, non sono stati sufficienti 90 minuti nell’area del Lecco davanti a 2.500 tifosi amaranto giunti anche da Reggio con un treno speciale.
Nel 72-73 ci salviamo al 90° nell’ultima partita contro il Catanzaro con l’epico gol di Filippi nel derby casalingo contro il Catanzaro, pareggiando per 2-2.
Mentre l’anno successivo all’ultima giornata retrocediamo in C, pur vincendo all’ultima giornata contro il Brindisi, per il concomitante successo del Perugia a Parma che si vende la partita, conseguente processo ed assoluzione di Perugia e lo stesso Parma nonostante le testimonianze di diverse persone.
Nell’82-83 retrocediamo in C2, per la classifica avulsa, perdendo l’ultima partita a Casarano per 2-0.
Nel campionato 87-88, targato Scala, con lo 0-0 all’ultima giornata sul campo del Brindisi, conquistiamo la matematica per disputare lo spareggio a Perugia contro la Virescit battuta per 2-0.
Nell’anno successivo battendo il Padova per 1-0 al comunale, negli ultimi 90 minuti, ci guadagniamo lo spareggio fatale di Pescara contro la Cremonese ormai cotta e giunta all’Adriatico con un migliaio di tifosi rispetti ai nostri oltre 22 mila.
Nel 1991-92 vincendo ad Ischia per 2-0 con gol di Mariotto e Giacchetta raggiungiamo la matematica salvezza.
Nel 1995-96 vincendo a Reggio Emilia per 3-1 con doppietta di Aglietti e gol di Toscano ci salviamo.
E chiudiamo con la vittoria di Torino, nell'indimenticale 13 giugno 99, all’ultima giornata e con la seconda storica promozione.
Il resto è storia fresca per essere raccontata.
Come si può dedurre la nostra gloriosa storia è costellata da numerosi 90 minuti finali al cardiopalmo.
Due promozioni storiche in B ed A, ma anche delusioni cocenti con alcune retrocessioni.
Sabato al Menti alle ore 17 ci potranno essere due esiti. Quello della salvezza diretta senza passare per la lotteria di 180 minuti finali, esito drammatico.
In bocca la lupo vecchia Reggina

[ago]

Nella gloriosa storia amaranto degli ultimi 70 anni ci siamo trovati più di una volta a gestire le coronarie negli ultimi 90 minuti, dal primo campionato dell’immediato dopo guerra della Reggina di mister Misefari, stagione 1944-45, a quella per l’appunto di oggi dopo quasi 70 anni. Settant’anni di storia intensa che ci ha visti protagonisti della prima divisione del 44-45, una specie di eccellenza di oggi con squadre come Gioiese, Taurianovese e Rizziconi, alla Serie A. Non so se i baldi giovani lo sanno, ma solo dal 45-46 abbiamo assaporato la serie C dopo circa 30 anni, dalla nascita del 1914. Nel 1944-45 all’ultima giornata battendo la Gioiese per 6-1 al comunale abbiamo raggiunto, con i ripescaggi, la prima serie C della nostra storia. Poi nessun sussulto negli ultimi 90 minuti giornata, fino al 46-47 quando ai play off perdendo per 4-1 con il Giostra Messina, sfumando la possibilità di partecipare alle finali per la serie B.
L’anno successivo invece ai play off perdiamo la serie B contro il Benevento per 3-0 negli ultimo 90 minuti ed il Catania sale per un punto sulla Reggina.
Nel 1955-56 in serie B con il mitico 11 di Oronzo Pugliese, denominato successivamente il mago di Turi, quando negli anni 60 diventerà la bestia nera del Mago dell’Inter euro-mondiale Helenio Herrera.
Negli spareggi finali pareggiando contro il Siena per 1-1 negli ultimi 90 minuti con il gol del mitico ex nazionale Scarlattei raggiungiamo la serie C.
Nel campionato 1964-65 pareggiando per 0-0 al comunale raggiungiamo la prima serie B della storia(bastava un 1 punto per la matematica).
Nel 1965-66 invece all’ultima giornata pareggiando a Lecco per 0-0 perdiamo la serie A per solito unico punto, non sono stati sufficienti 90 minuti nell’area del Lecco davanti a 2.500 tifosi amaranto giunti anche da Reggio con un treno speciale.
Nel 72-73 ci salviamo al 90° nell’ultima partita contro il Catanzaro con l’epico gol di Filippi nel derby casalingo contro il Catanzaro, pareggiando per 2-2.
Mentre l’anno successivo all’ultima giornata retrocediamo in C, pur vincendo all’ultima giornata contro il Brindisi, per il concomitante successo del Perugia a Parma che si vende la partita, conseguente processo ed assoluzione di Perugia e lo stesso Parma nonostante le testimonianze di diverse persone.
Nell’82-83 retrocediamo in C2, per la classifica avulsa, perdendo l’ultima partita a Casarano per 2-0.
Nel campionato 87-88, targato Scala, con lo 0-0 all’ultima giornata sul campo del Brindisi, conquistiamo la matematica per disputare lo spareggio a Perugia contro la Virescit battuta per 2-0.
Nell’anno successivo battendo il Padova per 1-0 al comunale, negli ultimi 90 minuti, ci guadagniamo lo spareggio fatale di Pescara contro la Cremonese ormai cotta e giunta all’Adriatico con un migliaio di tifosi rispetti ai nostri oltre 22 mila.
Nel 1991-92 vincendo ad Ischia per 2-0 con gol di Mariotto e Giacchetta raggiungiamo la matematica salvezza.
Nel 1995-96 vincendo a Reggio Emilia per 3-1 con doppietta di Aglietti e gol di Toscano ci salviamo.
E chiudiamo con la vittoria di Torino, nell'indimenticale 13 giugno 99, all’ultima giornata e con la seconda storica promozione.
Il resto è storia fresca per essere raccontata.
Come si può dedurre la nostra gloriosa storia è costellata da numerosi 90 minuti finali al cardiopalmo.
Due promozioni storiche in B ed A, ma anche delusioni cocenti con alcune retrocessioni.
Sabato al Menti alle ore 17 ci potranno essere due esiti. Quello della salvezza diretta senza passare per la lotteria di 180 minuti finali, esito drammatico.
In bocca la lupo vecchia Reggina

Ricordo che nell'82-83 la partita di Casarano ebbe un seguito con il ricorso presentato dalla reggina per la pietra insanguinata che colpì il portiere vettore della reggina. Non successe nulla ma evidentemente era una situazione poco credibile.
Nel secondo anno di A all'ultima giornata vincemmo contro il milan mentre il parma (emiliana come il modena) consegnava 3 punti al verona (veneta come il vicenza) consentendo ai gialloblu lo spareggio che tutti ricordiamo.

[Paolo_Padano]

Nella gloriosa storia amaranto degli ultimi 70 anni ci siamo trovati più di una volta a gestire le coronarie negli ultimi 90 minuti, dal primo campionato dell’immediato dopo guerra della Reggina di mister Misefari, stagione 1944-45, a quella per l’appunto di oggi dopo quasi 70 anni. Settant’anni di storia intensa che ci ha visti protagonisti della prima divisione del 44-45, una specie di eccellenza di oggi con squadre come Gioiese, Taurianovese e Rizziconi, alla Serie A. Non so se i baldi giovani lo sanno, ma solo dal 45-46 abbiamo assaporato la serie C dopo circa 30 anni, dalla nascita del 1914. Nel 1944-45 all’ultima giornata battendo la Gioiese per 6-1 al comunale abbiamo raggiunto, con i ripescaggi, la prima serie C della nostra storia. Poi nessun sussulto negli ultimi 90 minuti giornata, fino al 46-47 quando ai play off perdendo per 4-1 con il Giostra Messina, sfumando la possibilità di partecipare alle finali per la serie B.
L’anno successivo invece ai play off perdiamo la serie B contro il Benevento per 3-0 negli ultimo 90 minuti ed il Catania sale per un punto sulla Reggina.
Nel 1955-56 in serie B con il mitico 11 di Oronzo Pugliese, denominato successivamente il mago di Turi, quando negli anni 60 diventerà la bestia nera del Mago dell’Inter euro-mondiale Helenio Herrera.
Negli spareggi finali pareggiando contro il Siena per 1-1 negli ultimi 90 minuti con il gol del mitico ex nazionale Scarlattei raggiungiamo la serie C.
Nel campionato 1964-65 pareggiando per 0-0 al comunale raggiungiamo la prima serie B della storia(bastava un 1 punto per la matematica).
Nel 1965-66 invece all’ultima giornata pareggiando a Lecco per 0-0 perdiamo la serie A per solito unico punto, non sono stati sufficienti 90 minuti nell’area del Lecco davanti a 2.500 tifosi amaranto giunti anche da Reggio con un treno speciale.
Nel 72-73 ci salviamo al 90° nell’ultima partita contro il Catanzaro con l’epico gol di Filippi nel derby casalingo contro il Catanzaro, pareggiando per 2-2.
Mentre l’anno successivo all’ultima giornata retrocediamo in C, pur vincendo all’ultima giornata contro il Brindisi, per il concomitante successo del Perugia a Parma che si vende la partita, conseguente processo ed assoluzione di Perugia e lo stesso Parma nonostante le testimonianze di diverse persone.
Nell’82-83 retrocediamo in C2, per la classifica avulsa, perdendo l’ultima partita a Casarano per 2-0.
Nel campionato 87-88, targato Scala, con lo 0-0 all’ultima giornata sul campo del Brindisi, conquistiamo la matematica per disputare lo spareggio a Perugia contro la Virescit battuta per 2-0.
Nell’anno successivo battendo il Padova per 1-0 al comunale, negli ultimi 90 minuti, ci guadagniamo lo spareggio fatale di Pescara contro la Cremonese ormai cotta e giunta all’Adriatico con un migliaio di tifosi rispetti ai nostri oltre 22 mila.
Nel 1991-92 vincendo ad Ischia per 2-0 con gol di Mariotto e Giacchetta raggiungiamo la matematica salvezza.
Nel 1995-96 vincendo a Reggio Emilia per 3-1 con doppietta di Aglietti e gol di Toscano ci salviamo.
E chiudiamo con la vittoria di Torino, nell'indimenticale 13 giugno 99, all’ultima giornata e con la seconda storica promozione.
Il resto è storia fresca per essere raccontata.
Come si può dedurre la nostra gloriosa storia è costellata da numerosi 90 minuti finali al cardiopalmo.
Due promozioni storiche in B ed A, ma anche delusioni cocenti con alcune retrocessioni.
Sabato al Menti alle ore 17 ci potranno essere due esiti. Quello della salvezza diretta senza passare per la lotteria di 180 minuti finali, esito drammatico.
In bocca la lupo vecchia Reggina

Ricordo che nell'82-83 la partita di Casarano ebbe un seguito con il ricorso presentato dalla reggina per la pietra insanguinata che colpì il portiere vettore della reggina. Non successe nulla ma evidentemente era una situazione poco credibile.
Nel secondo anno di A all'ultima giornata vincemmo contro il milan mentre il parma (emiliana come il modena) consegnava 3 punti al verona (veneta come il vicenza) consentendo ai gialloblu lo spareggio che tutti ricordiamo.

All'ultima giornata anche nelle situazioni più limpide ed oneste non c'è storia, fatto salvo casi clamorosi in cui Inter (2 volte), Milan (2 volte), Roma e Juve hanno perso lo scudetto nell'ultima giornata con squadre salve ed in una occasione in Roma-Lecce con i pugliesi già retrocessi. A Vicenza dobbiamo non perdere, altrimenti al 95% ci ritorniamo venerdì 24.