E no ! così è troppo semplice.aquamoon ha scritto:
Dipende da cosa intendi per autocritica.
Bersani si è dimesso e con lui tutta la segreteria, tra un mese si andrà a congresso.
C'è chi le chiama dimissioni e chi autocritica.
...
Bersani e insieme a lui l'intera sinistra italiana, avesse trovato un M5s con il senso della Politica, non avrebbe bruciato Marini, Prodi e... se stesso.
La colpa sarà pure sua ma Grillo gli ha messo la pistola in mano e con l'arrocco Rodotà (giochi a scacchi?)... gli ha praticamente spinto pure il dito.
Il Pd, è vivo e vegeto e sgomberati gli scatoloni dei funzionari appena licenziati, tornerà di moda.
E' ineluttabile.
I Partiti, comunque sia, rimangono.
Sono i Movimenti che prima o poi, si fermano.
Ci si scorda di particolari che invece non sono affatto dettagli.
Durante la campagna elettorale Grillo non era manco considerato, l’alleato quasi naturale era il centro di Monti, ma anche quest’ultimo ha fatto il suo flop.
Bersani allora ha virato sul M5S come unico ripiego, visto che i piani di governo erano saltati.
Cosa si doveva aspettare: braccia aperte, con baci ed abbracci fraterni ?
Le dimissioni sono avvenute dopo 50 giorni in cui c’è stato un lento lavorio iniziato all’indomani del voto e portato avanti giorno dopo giorno da chi non vedeva di buon occhio la ricerca di un accordo con il M5s.
Gruppi e correnti che si sono nascosti dietro l’ombra di Matteo Renzi, a seconda della convenienza e che poi hanno di fatto messo la parola fine alla segreteria Bersani con l’affossamento dei candidati per il Quirinale, prima Franco Marini e poi Romano Prodi, vittime di franchi tiratori di cui non si conosce ancora il nome.
Il Pd ha fatto tutto da solo
