Alfano: «Sì al governo Bersani con un moderato al Colle». Il Pd: no a scambi indecenti
Il segretario Pdl: «Ci affidiamo al presidente della Repubblica»
Il Pdl apre alla possibilità di un governo Bersani a due condizioni: «Una rappresentanza istituzionale del popolo dei moderati al Quirinale e la condivisione di una serie di misure per la soluzione della crisi». Lo dice Angelino Alfano intervenendo a In mezz'ora. Passano poche ora però e il Pd chiude ogni possibilità: «Per scambi indecenti qui non c'è recapito».
LA CORSA AL COLLE - Più in dettaglio, nel corso dell'intervista con Annunziata, Alfano ha detto che «noi proporremmo una figura di gran prestigio, assolutamente votabile anche da sinistra». «La sinistra spero si renda conto di questa esigenza di rappresentanza per i moderati italiani: questo - ha aggiunto Alfano - agevolerebbe anche la nascita di un governo Bersani. Se sarà un presidente di area moderata abbiamo già detto che la nostra bussola sarà il bene del Paese». E ancora: «Noi crediamo che dopo tre presidenti di sinistra il popolo dei moderati meriti un rappresentante alla presidenza della repubblica». Così, conclude, «ci affidiamo alla saggezza del presidente della Repubblica. Speriamo che Bersani recuperi la bussola e la rotta per il bene del paese. In un paese normale, come è accaduto in Germania, devono collaborare i due più grandi partiti per governare il tempo della crisi».
BERSANI: NO A GOVERNI SIMIL-MONTI - Oltre a chiudere alla proposta di Alfano, dal Pd era arrivato nel corso della giornata anche al no a un nuovo governo tecnico. «Non andrebbe bene, lo escludo in premessa, che alla fine di questo percorso venisse fuori l'idea, e c'è qualcuno che lo sta suggerendo, che in qualunque modo lo chiamiamo, facciamo una specie di governo Monti senza Monti. Lasciamo stare, perchè è mettere dei precari coperchi su una pentola a pressione. Serve cambiamento» ha detto il segretario Pier Luigi Bersani.
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