L'EVOLUZIONE DELLA SPECIE: DAI PROFESSORI AI SAGGI

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Paolo_Padano
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Il presidente della repubblica sarà Romano Prodi :?:
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Paolo_Padano ha scritto:Il presidente della repubblica sarà Romano Prodi :?:
io penso che sarà un nome che metterà d'accordo un pò tutti.Tipo Amato.Anche se spero vivamente di sbagliarmi.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
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Quirinale, la battaglia per la successione di Napolitano è già iniziata
di Eduardo Di Blasi | 2 aprile 2013
Commenti (268)
Giorgio Napolitano

Più informazioni su: Elezione Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Presidenza della Repubblica, Quirinale.
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I favoriti sono sempre i primi a uscire di scena. È la regola non scritta delle elezioni del presidente della Repubblica. Chi entra Papa all’assemblea delle Camere riunite in seduta comune, esce di solito cardinale. Le uniche eccezioni, nella storia parlamentare, furono quelle di Carlo Azeglio Ciampi (che al primo scrutinio, il 13 maggio del ‘99, raccolse 707 voti sui 990 disponibili) e di Francesco Cossiga (752 su 979, al primo scrutinio del 24 giugno 1985).

Per gli altri si è dovuto attendere almeno il quarto scrutinio, quello dopo il quale per l’elezione del capo dello Stato non ci vogliono più i due terzi dell’assemblea ma basta la metà più uno (la maggioranza assoluta). Tra il primo e il quarto scrutinio, non cambiano solo i numeri, ma anche i candidati.

E certo che partire con un buon serbatoio di voti può aiutare (Giorgio Napolitano fu eletto al quarto scrutinio con i soli voti del centrosinistra, dopo tre votazioni di schede bianche da parte dei due gruppi più rappresentati in aula). Come può aiutare l’altra caratteristica del voto per il presidente della Repubblica: quel “segreto dell’urna” che già nelle scorse settimane ha portato alla guida di Palazzo Madama il senatore Pietro Grasso, sospinto dai voti Pd e da un “aiutino” dei Cinque Stelle.

Se la lotta politica del post elezioni resta quindi quella che vediamo in queste settimane, il centrosinistra, che conta 495 grandi elettori sui 1007 dell’assemblea, potrebbe votare un proprio candidato già dal quarto scrutinio, puntando su appena nove voti per arrivare alla maggioranza assoluta di 504.

In via solo numerica, il centrosinistra potrebbe perdere l’elezione solo se votassero per un candidato alternativo Pdl, Scelta Civica, M5S e uno dei 9 grandi elettori (i due valdostani, i senatori a vita Colombo, Ciampi e Andreotti, l’eletto estero del Maie, la Mangili, uscita il primo giorno dal gruppo M5S). Difficile immaginare che accadrà.

CENTROSINISTRA SOLO - È il primo scenario possibile. Non intervenendo grandi pacificazioni all’interno delle forze politiche, il 15 di aprile, si potrebbe aprire questo capitolo: il centrosinistra, dopo tre votazioni nulle, decide di spingere su un proprio nome. Sarebbe un nome non politico, in grado di aprire alle altre forze in parlamento, un po’ sulla scia di Grasso. I nomi che si fanno sono quelli di Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà, Salvatore Settis. Non solo. Anche due nomi “politici” potrebbero trovare appoggio tra alcuni grillini. Sono quelli di Romano Prodi ed Emma Bonino.

CENTROSINISTRA-PDL - È l’altra partita di cui tener conto. Tolta dal tavolo la possibilità che Silvio Berlusconi abbia un proprio rappresentante al Colle (si erano fatti i nomi di Gianni Letta, Marcello Pera e Giuliano Urbani), è qui che trovano spazio i cosiddetti politici di professione meno invisi al centrodestra: Franco Marini e Giuliano Amato partono in prima fila, così come pure lo stesso Giorgio Napolitano, che più volte si è detto contrario al bis.

CENTROSINISTRA-MONTI - Mancando una manciata di voti all’obiettivo, il centrosinistra potrebbe convergere, dal quarto scrutinio, verso un nome che non dispiaccia ai montiani, detentori di un pacchetto di 71 preferenze. Un nome come Ignazio Visco o Fabrizio Saccomanni potrebbe non spiacere.

L’INCOGNITA GRILLO - Sul sito Beppegrillo.it dall’11 di aprile (quattro giorni prima dell’apertura del voto alle Camere) si potrà votare una rosa di nomi dei candidati Cinque Stelle al Colle. Quale che sia il vincitore, quella rosa di nomi potrebbe essere usata dagli altri partiti per calibrare la propria strategia. A differenza che al Senato, che ha un regolamento dirimente, per l’elezione del presidente della Repubblica si può andare avanti giorni.

da il Fatto Quotidiano del 2 aprile 2013
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mohammed ha scritto:
Paolo_Padano ha scritto:Fallito il tentativo di un coraggioso ed onesto Bersani per allestire il governo più logico visto il risultato delle urne, ed ecco che Re Giorgio vara lo stesso tipo di governo che auspicava il nano: pd, lega, montiani, pdl e centristi classici ex margherita come Giovannini, che comunque non è male avendolo conosciuto personalmente per questioni relativi al mio lavoro. Al limite serviva prima quando la Fornero e Mastrapasqua non sapevano contare per verificare il numero di esodati. Non cesti mancu na fimmina, vuol dire che le donne non sono sagge. Putivanu mentiri a Gelmini che ha reso grande la squola italiana (con la Q) e la scienza neutrina. Mi sembra il classico comitato da caccia e pesca oppure per nominare il pallone d'oro o il classico premio a tipo marameo d'oro. Nel frattempo continuare a pagare stipendi e rimborsi spese ai parlamentari cavaddi a stadda
Sarà ma a me pare che il più scontento della soluzione sia il pdl perché comunque a questo punto sfuma definitivamente la possibilità di governare anche in coabitazione col pd, visto che Berlusconi ancora crede che tutti a parte lui abbiano l'anello al naso. i Grillini son felicissimi che gli esami li hanno spostati e hanno qualche giorno in più per studiare prima dell'interogazione. il PD sta lì congelato, a mangiarsi le mani per un pugno di voti che manca e l'incubo di Berlusconi in gran rimonta se si rivota. è una soluzione per prendere tempo, vediamo che si è studiato napolitano perché sicuramente è lui che tiene le fila e volenti o nolenti per l'ennesima volta siamo nelle sue mani
Soluzione volta a sbloccare i veti incrociati ma che, visto i tempi ristrettissimi a sua disposizione, a mio avviso non porterà a nulla.
-Crimi dice una cosa e il suo conducator, in barba ad uno dei pilastri (uno vale uno) sul quale hanno poggiato la crescita del movimento, lo smentisce immediatamente.
Il puttaniere continua ad aggrapparsi all’unica possibilità rimastagli per non andare in galera e le sta tentando tutte.
Bersani vorrebbe un Governo programmatico e continua a ricevere immeritatamente schiaffi in faccia.
Monti vorrebbe fare un governo con chiunque...ma, non conta un tubo e si è pure bruciato il ruolo di super partes.
...e così via fino al prossimo Presidente che potrà decidere il da farsi; scioglimento delle Camere compreso.

Piuttosto, da elettori fieri avversari che mai si son sognati di accordargli la fiducia, non possiamo non ammirare la sagace evoluzione degli ultimi mesi del primo comico.
Dopo che nell’autunno del 2011 era dato come politicamente morto da tutti, per legiferare sulle politiche lacrime e sangue che lui stesso si era impegnato a fare con l’UE, ha delegato Monti “tirando” dentro la vecchia minoranza parlamentare per poi sfilarsi al momento giusto. Così si è ripresentato al poppolo impostando una campagna elettorale come se nell’ultimo decennio avesse avuto un puro ruolo di oppositore che non affama i pensionati e la povera gente.
Nel frattempo, garantendogli quello che voleva (la Lombardia e il Nord) ha ricostruito il rapporto con la Lega che gli ha permesso di conquistare i voti necessari al Senato affinché rendesse ingovernabile il Paese.
Ergo, anche grazie alla gentile collaborazione del M5S e di Rivoluzione Civile, il massimo a cui poco tempo prima poteva aspirare
...e meno male che la campagna elettorale è nel frattempo finita.

In questi frangenti, dal balcone fiorito di Arcore e sempre accudito con cura da giovani ancelle, assiste beatamente al “duello” tra Bersani e Grillo e, nello stesso tempo, nell’offrire al PD la soluzione di un governo di unità nazionale, si propone come grande statista e unico a voler garantire la tanto invocata governabilità e leitmotiv della prossima campagna.
Insomma uno chapeau credo sia meritato e...mal che vada, prepariamoci a vederci restituita l’Imu rigorosamente in contanti.


Edit Lixia

PS2- ieri avevo chiesto questo:
Non per tigna
e a parte il fatto che saggi è una colorata definizione giornalistica (di "personalità diverse" ha parlato il Capo dello Stato)
si può sapere perchè è stato cambiato il titolo del 3D?
Ora, come ieri, non dico che bisognerebbe ripristinare il precedente, che la risposta sia dovuta o tutto quello che si vuole, ma almeno un riscontro credo sia atto di cortesia.
Grazie.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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