doddi ha scritto:Paolo_Padano ha scritto:contro tutti i canali mediaset anno zero vale lo 0,1 % il discorso non è parlare solo di politica ma una serie di trasmissioni pur non trattando di politica spostano lo stesso voti. Immaginiamo un berluscconi senza mediaset, minzolini, vespa, u maru
Parlare di "spostamento" di voti è esercizio difficile. Qua il discorso è (era) completamente diverso, si tratta proprio di trasmissione contro qualcuno.
Non sò se ve ne rendete conto... non si può svolgere una mission simile tutte le settimane su una rete pubblica senza soluzione di continuità ricorrendo spesso a ricostruzioni quantomeno fantasiose e pregiudizievoli.
Che poi alla stragrande maggioranza degli utenti che scrive ancora in questa sezione la cosa crei sollazzo è un discorso diverso ma si dovrebbe essere obbiettivi quando si valuta l'operato di qualcuno.
Così come parlare di neutralità dei media nella costruzione dell’orientamento politico è equiparabile alla pura disonestà intellettuale.
Ha in mano quasi tutto:
tutti i network nazionali tranne La 7 e Sky che percentualmente sono poca cosa.
la più grande catena editoriale del paese
il controllo della pubblicità con tutti i suoi risvolti
buona parte dell'industria cinematografica
buona parte della carta stampata
…e chi ne ha più ne metta
Eppure si ha la spudoratezza di lamentare l'accerchiamento mediatico da parte dei suoi avversari politici con conseguente epurazione le cui conseguenze economiche ricadono sulla collettività.
Quello che è evidente a tutti tranne, appunto, gli intellettualmente disonesti o bambocci, è che ci troviamo di fronte ad un caso patologico. Un uomo che, non sopportando la benché minima critica da parte di nessuno, vuole avere tutti e tutto come ai "gloriosi" tempi del Minculpop.
Il vero dramma è che gli elettori sono, in larghissima parte, anche cittadini telespettatori.
Telespettatori che, in larga parte e maggior ragione da quando oltre a Mediaset gestisce la TV pubblica, non sono più messi in grado di distinguere dove finisce la finction e incominci la dura realtà.
Di fatto ci ha costretti ad un “ o con me o contro di me”, una guerra continua contro:
i Komunisti che solo lui, i disonesti intellettuali e i bambocci continuano a vedere dappertutto, l’ ordine giudiziario, il CSM, il Capo dello Stato, la Consulta...E anche qui chi ne ha più ne metta
che ormai impedisce di ragionare- e comprendere - la realtà delle cose nella loro interezza e finanche di intavolare un “sano dialogo”.
Concludo ricordando ( tu lo sai già
) che nelle democrazie occidentali il pluralismo dei media è considerato un sicuro indice della raggiunta libertà di un popolo che si esprime, e si misura, attraverso la loro capacità di essere una spina nel fianco dei potenti e delle cariche pubbliche in particolare.
Noi dove ci collochiamo?
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.