è la gioventù che va via o la società sta cambiando ?

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ManAGeR78
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pincopallino ha scritto:con uno stipendio da quadro hai una paura fottuta per il futuro ?
non dico qua dentro perchè qui il 90% mi sembra non abbia problemi economici di alcun tipo ma, se lo dici in giro, tantissimi potrebbero sentirsi presi per i fondelli ...........................anzi, togli pure il "potrebbero" ..............
Non era mia intenzione offendere nessuno...
Lavoro solo io in famiglia, paghiamo un mutuo, le rate per la macchina, ecc...
Ma non intendevo piangere miseria. Mi reputo comunque fortunato.
Almeno il lavoro lo ho.
Riflettevo invece sul costo della vita che, converrai con me, sia enormemente aumentato rispetto a 20 o 30 anni fa, mentre gli stipendi non hanno seguito lo stesso iter.
Potrei dire che gli stipendi si sono dimezzati in termini valore in questo lasso di tempo.
Oggi non riuscirei a mantenere due figli all'università ad esempio, cosa che mio padre è riuscito a fare con noi...
Parlo di una vita dignitosa, di prospettive e opportunità per il futuro dei miei figli.
È questo che mi fa paura. Da padre.
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il meditatore
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Anche molto prima della crisi (ma più ancora durante la crisi), la mia esperienza personale mi dice che quelli che si lamentano più di tutti (di non arrivare a fine mese - che non hanno soldi e via dicendo) sono coloro che invece se la passano meglio economicamente.
Detto ciò, quando tu, manager, dici:
ManAGeR78 ha scritto: Oggi non riuscirei (nonostante stipendio da "quadro") a mantenere due figli all'università ad esempio, cosa che mio padre è riuscito a fare con noi...
Parlo di una vita dignitosa, di prospettive e opportunità per il futuro dei miei figli.
È questo che mi fa paura. Da padre.
ti capisco (anche se, oserei dire che di questi tempi sei un privilegiato),
ma al di là della mia comprensione, vorrei chiederti, sei sicuro che prendere una laurea per i tuoi figli sarebbe il bene maggiore ?
La mia è un po’ una provocazione ma, fino ad un certo punto …..
…fino ad un certo punto perché, ribadisco, queste mie riflessioni mi hanno appunto fatto riflettere (lauea si – laurea no):
il meditatore ha scritto: Ci sono tanti altri che piangono miseria mentre i fatti dicono tutt’altro.
Esempio: il parrucchiere (uomo/donna) dove mi servo, non sempre ma alcune volte non fa che lamentarsi per i “non ottimi guadagni” mentre la verità è che (e la moglie non lavora ma si limita a fare la signora con in casa la domestica) si è comprato una macchina (suv, appunto) che credo costi più o meno sui 50mila€, due case di cui in una dice si farà la piscina, 3 – 4 vacanze all’anno (da poco settimana bianca) e mi fermo qui.
E sono tre soci, figurarsi se fosse unico proprietario.
Sia chiaro, buon per lui e se ci sa fare e fa bene il suo lavoro; soldi e fatti e suoi ma, che mi venga a parlare di crisi, costi, lamenti e via dicendo, non lo accetto e…………. chissà quanti ce ne sono come lui che piangono miseria pur avendo conti bancari stellari che nonostante la “crisi” riescono ancora a gonfiare sempre più di giorno in giorno.
Non mi stupirei inoltre se questo professionista pagasse meno tasse del postino (1.000 € mensili) che mi ha portato la raccomandata questa mattina e che non l’ho mai sentito lamentarsi per la crisi.

Nota: se poi si pensa che il “mio” postino è laureato mentre i tre soci parrucchieri hanno soltanto la licenza media (pur se giovani), uno un po’ (o tanto) si può mettere a meditare sul “ma di questi tempi la laurea serve ancora a qualcosa”? ……………….. di certo sì, ma …………………….. ma a volte forse contano e valgono più altre cose ………………
Nel caso specifico ad esempio, una delle socie dopo la licenza media con la minima sufficienza è stata mandata dal padre ad apprendere un mestiere perché negata scolasticamente ed ora invece è un’imprenditrice di successo, mentre, lei stessa, mi dice che molte sue ex compagne sono arrivate alla laurea ma nessuna di loro guadagna quanto lei mentre altre sono proprio senza lavoro ………….

Probabilmente se si azzecca il mestiere e la professione "giusta" e se poi si ha la capacità e la fortuna (quella ci vuole sempre) di ingranare, forse possiamo dire che ancora oggi, o soprattutto oggi, un "mestiere" giusto vale mille volte più di una laurea.
"mestiere giusto" perchè ad esempio oggi molti falegnami (mestiere molto bello), pur se artigiani molto validi .........
Se poi ci aggiungi che un mio nipote medico a 35 è a spasso e i tantissimi altri che anche con due o più lauree hanno reddito zero...........
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ManAGeR78
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Sono convintissimo che la Laurea sia un pilastro per inserirsi nel mondo del lavoro.
Poi servono capacità e anche fortuna.
Per cui si, vorrei che i miei figli si laureassero.
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ManAGeR78 ha scritto:Sono convintissimo che la Laurea sia un pilastro per inserirsi nel mondo del lavoro.
Poi servono capacità e anche fortuna.
Per cui si, vorrei che i miei figli si laureassero.
La logica è certamente questa. Ma a reggio (o forse in Italia) le cose vanno oggi diversamente.

Due nipoti laureati ingegneri lavorano precari a Systemhouse, poi studiano fisioterapia per trovare un lavoro e un futuro possibile.

Due amici uno ingegnere e uno elettricista licenziati dalla grossa ditta M. , a distanza di un anno il primo vaga alla ricerca, il secondo ha ripreso a lavorare in proprio nel giro di una settimana.

E' forse un caso se il Sud e l'Italia esportano cervelli e accolgono solo "raccoglitori di arance"? :roll:
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ciesse ha scritto:
ManAGeR78 ha scritto:Sono convintissimo che la Laurea sia un pilastro per inserirsi nel mondo del lavoro.
Poi servono capacità e anche fortuna.
Per cui si, vorrei che i miei figli si laureassero.
La logica è certamente questa. Ma a reggio (o forse in Italia) le cose vanno oggi diversamente.

Due nipoti laureati ingegneri lavorano precari a Systemhouse, poi studiano fisioterapia per trovare un lavoro e un futuro possibile.

Due amici uno ingegnere e uno elettricista licenziati dalla grossa ditta M. , a distanza di un anno il primo vaga alla ricerca, il secondo ha ripreso a lavorare in proprio nel giro di una settimana.

E' forse un caso se il Sud e l'Italia esportano cervelli e accolgono solo "raccoglitori di arance"? :roll:
Il problema a mio avviso è che qui c'è poca impresa, sia in termini di numero che in termini di mentalità imprenditoriale. L' unico obiettivo è il vantaggio a brevissimo termine ed a rischio sottozero. Crescita zero, ritorni zero, e così via.
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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rca ha scritto: Il problema a mio avviso è che qui c'è poca impresa, sia in termini di numero che in termini di mentalità imprenditoriale. L' unico obiettivo è il vantaggio a brevissimo termine ed a rischio sottozero. Crescita zero, ritorni zero, e così via.
Questa, caro rca, è una delle ragioni, e discutere di questo è solo esercizio intellettuale!

La ricerca delle soluzioni possibili dovrebbe venire dalla politica, che questi problemi si occupa pono o niente, mentre sono al centro delle riflessioni dei giovanissimi e dei loro genitori.
E' davvero la partenza l'unica soluzione possibile??
:read:
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ciesse ha scritto:
rca ha scritto: Il problema a mio avviso è che qui c'è poca impresa, sia in termini di numero che in termini di mentalità imprenditoriale. L' unico obiettivo è il vantaggio a brevissimo termine ed a rischio sottozero. Crescita zero, ritorni zero, e così via.
Questa, caro rca, è una delle ragioni, e discutere di questo è solo esercizio intellettuale!

La ricerca delle soluzioni possibili dovrebbe venire dalla politica, che questi problemi si occupa pono o niente, mentre sono al centro delle riflessioni dei giovanissimi e dei loro genitori.
E' davvero la partenza l'unica soluzione possibile??
:read:
Per conto mio si, e lo dico con tristezza e rabbia. Ci provi a fare le cose per bene ma un conto è essere determinati, altro furbi al limite della decenza. E poi noto in costante aumento strafottenza e maleducazione nei giovani, spesso figli di coetanei che forse hanno dimenticato i buffettuni dei padri...
E quindi? Ma poi, fondamentalmente...tu, chi cazzo sei? (cit.)
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Il tempo del posto pubblico, che garantiva lo stipendio in cambio di poco o nessun impegno, è ormai passato. Anche a Reggio abbiamo visto in piazza dirigenti pubblici del Comune e medici qualificati protestare in piazza come nei decenni scorsi facevano gli operai inquadrati dai sindacati.

Il futuro è l'impresa privata che si sviluppa e moltiplica i posti di lavoro. Oggi l'impresa privata è al Nord, e lì richiedono tecnici e ingegneri, ed anche in campo sanitario sono le aziende private che si sviluppano e richiedono queste qualifiche.
Il nostro territorio si sta di conseguenza impoverendo. Le famiglie fanno sacrifici per fare studiare i giovani che poi sono costretti a prendere strada.

Un'inversione di tendenza NON si vede nel breve termine: la politica non indica una via di sviluppo e questo provoca palpabile rigetto. Siamo al "si salvi chi può". Anche i ciechi si sono accorti di quanto è difficile vivere in una città con un triste presente e nessuna speranza nel suo futuro.
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ciesse ha scritto:Il tempo del posto pubblico, che garantiva lo stipendio in cambio di poco o nessun impegno, è ormai passato. Anche a Reggio abbiamo visto in piazza dirigenti pubblici del Comune e medici qualificati protestare in piazza come nei decenni scorsi facevano gli operai inquadrati dai sindacati.

Il futuro è l'impresa privata che si sviluppa e moltiplica i posti di lavoro. Oggi l'impresa privata è al Nord, e lì richiedono tecnici e ingegneri, ed anche in campo sanitario sono le aziende private che si sviluppano e richiedono queste qualifiche.
Il nostro territorio si sta di conseguenza impoverendo. Le famiglie fanno sacrifici per fare studiare i giovani che poi sono costretti a prendere strada.

Un'inversione di tendenza NON si vede nel breve termine: la politica non indica una via di sviluppo e questo provoca palpabile rigetto. Siamo al "si salvi chi può". Anche i ciechi si sono accorti di quanto è difficile vivere in una città con un triste presente e nessuna speranza nel suo futuro.
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Premesso che al nord non ė più come una volta per quanto riguarda le opportunitá lavorative io consiglio, a malincuore, la via dell'estero.
Per la ripresa del sud ci vorrebbe una classe politica onesta che dia delle chance ai giovani. Ma se ancora ci fossilizziamo
Con lo scegliere la vecchia classe dirigente il sud nn ne verrá mai fuori ed il nord piano piano, come sta giá avvenendo, decadrá sempre di più. Anche al nord ormai non si assume più si va avanti a contratti anche settimanali.
Classe politica-dirigente nuova e specialmente onesta. Via tutti i cialtroni che hanno causato danni a diverse generazioni tipo la mia. :salut
AMOMARANTO LIBERO
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il meditatore ha scritto: Nota: se poi si pensa che il “mio” postino è laureato mentre i tre soci parrucchieri hanno soltanto la licenza media (pur se giovani), uno un po’ (o tanto) si può mettere a meditare sul “ma di questi tempi la laurea serve ancora a qualcosa”? ……………….. di certo sì, ma …………………….. ma a volte forse contano e valgono più altre cose ………………
Intendi dire se la laurea serve per il lavoro?
Secondo me oggi ancora qualcosa serve (ma non più di tanto) ma per il futuro varrà sempre meno soprattutto in Italia.
Nel pubblico il film è finito ( lo stesso Berlusca che promette l'universo intero, pochi giorni fa ha detto che se prima quando andavano in pensione impiegati pubblici su 100 pensionati se ne riassumevano altri 100, d'ora in poi su 100 in pensione se ne riassumeranno 25 sia perchè 100 non sono più necessari, sia perchè il pubblico è saturo, sia perchè non ci sono soldi), per cui in futuro la laurea per lavorare nel pubblico ti serve solo se sei raccomandato o se sei una specie di genio.
Nel privato, che ne parliamo a fare? Le aziende o chiudono o delocalizzano ......per cui .......
Ricerca in Italia se ne fa sempre meno e i pochi ricercatori italiani sono iper sfruttati con una paga abbastanza inferiore ad un netturbino e spesso (molto spesso) precari ........... per cui o si è veramente bravi e si può andare all'estero (anche se c'è da dire che il futuro è degli indiani/cinesi/americani) oppure .................

Vogliamo parlare delle migliaia di laureati in giurisprudenza a casa? o anche dei dottori? ingegneri e via discorrendo?
E che in futuro in Italia saranno tutti avvocati - ingegneri - dottori ?

Se oggi ce ne sono molti che la ( o le) laurea la nascondono nel cassetto perchè preferiscono dire di non essere laureati (visto la perenne "squattrineria" in cui vivono) in futuro secondo me sarà sempre peggio e chi crede che in futuro con una (o più) laurea ci sono buone possibilità di entrare nel mondo del lavoro, a mio parere, o sognano - o sono ubriachi - o non hanno la mia concezione della realtà, di come stanno le cose e di come sono destinate ad andare.

In conclusione dunque, a mio modo di vedere in futuro in giro ci saranno sempre più laureati ma anche un numero sempre maggiore di squattrinati.
Credo che fra 20 anni l' 80% (o forse più) dei laureati italiani un guadagno come quello dei tre soci parrucchieri/e con la terza media da te citati se lo possono solo sognare ......................
pincopallino
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il meditatore ha scritto: “ma di questi tempi la laurea serve ancora a qualcosa”[/u][/b]? ………………..
ecco i casi in cui una laurea serve:
http://www.video.mediaset.it/video/iene ... rsita.html
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citrosodina
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pincopallino ha scritto:
il meditatore ha scritto: “ma di questi tempi la laurea serve ancora a qualcosa”[/u][/b]? ………………..
ecco i casi in cui una laurea serve:
http://www.video.mediaset.it/video/iene ... rsita.html
nessuna meraviglia... cose che sappiamo tutti.

Quella dei prof universitari è una delle tante caste del nostro paese... e se possibile ancora più scandalosa per la normale prassi con cui fanno i loro porci comodi.

Quando si parla di eliminare i privilegi e abusi bisognerebbe agire su tutti i livelli, non solo sulla politica.
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