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Bersani a Berlino: "Monti lo abbiamo voluto noi"
Berlino, 05-02-2013
"Monti è arrivato da solo. Era il professor Monti. Gli abbiamo dato noi la maggioranza. Lo abbiamo voluto noi". Così Pierluigi Bersani a Berlino si è rivolto ad una platea di tedeschi, per spiegare il rapporto con il premier del governo tecnico. "Abbiamo affrontato insieme il popolo per le riforme - ha proseguito - ci sentiamo protagonisti nel bene e nel male di questo anno e mezzo. Ora bisogna andare avanti e fare le elezioni, come in tutti i Paesi". Attualmente con il Prof ci sono "schermaglie elettorali". "Noi siamo prontissimi a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo. E quindi certamente anche con il professor Monti".
Berlusconi e Mussolini
"Silvio Berlusconi quella frase che poi ha corretto l'ha detto per un richiamo a un pezzetto di elettorato che la pensa cosi'. Non credo che abbia guadagnato il giorno dopo nei sondaggi". Lo ha detto Pierluigi Bersani a Berlino. "L'Italia e' antifascista, intendiamo", ha aggiunto. "Non manca una percentuale di persone che sono magari nostalgiche - ha concluso -. La destra c'e', e' preoccupante, ma ci sono forze in grado di evitare ce questa destra prenda in mano il comando".
L'Ue in crisi esistenziale
"Non possiamo nasconderci che l'Europa ha balbettato davanti alla crisi". Lo ha detto Pierluigi Bersani a Berlino. Il segretario del Pd ha parlato anche di "crisi esistenziale" dell'Europa. "Se l'Europa non si riequilibra ci scoppia in mano". "Non lasciamo che urlino soltanto gli euroscettici, mentre i sostenitori della 'Europa federale e politica tacciono" ha detto Bersani ricordando che il suo partito propone la strada degli Stati uniti d'Europa.
http://www.corriere.it/politica/13_febb ... 0aac.shtml
IL LEADER DEL CENTROSINISTRA
Bersani: «Siamo prontissimi
a collaborare con Monti»
Il candidato del centrosinistra a Berlino: «Disposti a lavorare con chiunque sta contro leghismo e berlusconismo»
«Noi siamo prontissimi a collaborare con tutte le forze contro il leghismo, contro il berlusconismo, contro il populismo. E quindi certamente anche con il professor Monti».
LAVORO E PENSIONI - Parlando al German council on Foreign Relations, il segretario del Pd ha ripercorso la parabola della discesa in campo del premier. «Monti è arrivato da solo. Era il professor Monti. Non aveva una forza politica né una maggioranza parlamentare. Gliele abbiamo date noi. Noi abbiamo voluto Monti, noi abbiamo affrontato il popolo che ha visto la riforma del lavoro e delle pensioni. Ci riteniamo protagonisti nel bene e nel male di questo anno e mezzo».
LE REAZIONI - L'apertura di Bersani a Monti consente alla sua concorrenza a sinistra di incalzarlo: «Bersani ha fatto la sua scelta. Quella di stare dalla parte dei poteri forti tutelati da Monti anziché dei cittadini senza potere che evidentemente siamo solo noi a tutelare. Gli elettori ne prendano atto», ha detto il leader di Rivoluzione civile, Antonio Ingroia. Non mancano le critiche anche dal centro destra: «Bersani si dice "prontissimo a collaborare con Monti. Che c'entri una certa banca di Siena? Più dell'onor potè l'inciucio...», ha scritto su Twitter Roberto Maroni. Mentre Sandro Bondi, senatore del Pdl commenta: «È evidente che, al di là della cortina fumogena appositamente concordata, dopo le elezioni Monti e Bersani si propongono di formare una intesa di governo che garantisca la Germania, come rivela l'incontro di Bersani con il custode del rigore del governo tedesco. Solo gli elettori possono sventare questo patto ai danni dell' italia».
Redazione Online
5 febbraio 2013 | 15:35
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