aquamoon ha scritto:goldenboy ha scritto:
sicuro fossero democratici??? Tutti impegnati a funghi la domenica precedente ?? o forse chiamati alle armi da amici per cercare di sovvertire il pronostico???
le regole sono fatte per essere rispettate.. e credo che il non permettere registrazioni dopo il primo turno avesse proprio lo scopo di evitare intrusioni ..
detto questo contento della vittoria di bersani, che ha rottamato il ragazzino..e contento a livello locale della scoppola presa da chi sosteneva Renzi

Bellissima analisi:
1. chi voleva votare al secondo turno non era democratico.
2. Renzi è stato rottamato.
3. Risultato locale (75,7 per Bersani record nazionale) esaltante perchè punitivo nei confronti di chi ha sostenuto Renzi.
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In Francia hanno votato 500.000 persone che non avevano votato al primo turno, quindi Hollande è stato eletto dagli infiltrati.
Renzi a 37 anni e con il 40% del Partito che ha dimostrato interesse per le sue tesi, ha un mare di tempo per rimodulare la sua candidatura.
Il voto a valanga per esempio in Calabria, più che sorprendermi mi ha intristito,
tu invece sei contento che un Partito commissariato con dirigenti con capelli bianchi o pelati che si ricordano della Calabria solo quando si tratta di difendere la propria rendita di posizione,
si pronunci così per la conservazione...
Divertiti pure, io ho la sensazione che l'ennesimo treno sia passato.

Non è una sensazione, è la realtà. Ne sono fermamente convinto. Il tempo è galantuomo, come sempre, e non si dovrà aspettare neppure tanto per avere le risposte.
Ho letto un'analisi in rete, dove ho preso quei numeri, molto interessante per i dati che fà emergere; ti cito la parte che ci riguarda e che riguarda la tua considerazione:
quella di comparare l’affluenza di voto per ogni singola regione con quella generale nazionale. Più le primarie sono il risultato di una partecipazione reale dei cittadini, più le due percentuali si avvicinano; più le primarie sono legate alla partecipazione dei militanti più divergono ed assomigliano alla composizione degli iscritti ai partiti, segnatamente del PD. In altre parole, nel primo caso avremo come risultato che la partecipazione dei cittadini alle primarie in Lombardia è simile al 15,8% (che è la percentuale totale di elettori lombardi sul totale nazionale).
Regione .....% Votanti Primarie ......% Elettori italiani..... Differenza
Emilia-Romagna ......14,2 ..................7,1 .......................+7,1
Toscana .................13,9 .................6,2 .......................+7,1
Umbria ...................2,4.................. 1,5 .......................+0,9
Basilicata ................1,5 ...................1,0 ......................+0,5
Marche .................3,0 ..................2,6 .........................+0,4
Lazio ....................9,7 ..................9,4 ........................+0,3
Liguria ...................2,8 ...............2,8 ............................0
V.Aosta ................0,1 .................0,2 ..........................-0,1
Calabria ..............3,3 ...................3,4 .........................-0,1
Molise ................0,4 .....................0,6 .....................-0,2
Abruzzo ..............2,0 .................2,3 ...........................-0,3
Friuli ..................1,6 ..................2,1........................... -0,5
Sardegna ...............2,3 ...............2,8 ..........................-0,5
Trentino .................0,9 ..............1,6........................... -0,7
Lombardia ............14,2 ...............15,8.......................... -1,6
Piemonte.............. 5,7 ..................7,4 .........................-1,7
Puglia ..................5,0 ..................7,0 .......................-2,0
Veneto ................5,3 ...................7,9 ......................-2,6
Campania .............7,0 ..................9,7 ......................-2,7
Sicilia................. 4,7 ...................8,6 ......................-3,9
Come si vede i risultati parlano chiaro: sono le regioni “rosse”, cioè quelle dove ci sono più iscritti al PD, che hanno votato di più (compresa la Basilicata che è l’”Emilia del Sud”) e che hanno un differenziale positivo. L’unica, parziale, eccezione è il Lazio che però ha solo un +0,3 in più. Ma il Nord (Lombardia, Piemonte e soprattutto Veneto) è largamente sottorappresentato così come le due grandi regioni del Sud: Campania e Sicilia. Significativo il dato della Puglia: è la riprova che la capacità di coinvolgere militanti da parte di Vendola è limitata. Non così per il PD: infatti, Bersani è in testa e vincerà le elezioni. Non si capisce dove Renzi possa prendere dei voti (ricordo che non ci si può iscrivere a votare dopo il primo turno): Vendola, al di là delle dichiarazioni di prammatica per alzare un po’ il prezzo, sa benissimo che i suoi elettori o voteranno Bersani o si asterranno mentre la Puppato e Tabacci (che pure ha fatto endorsement per Bersani) hanno dimostrato di non contare assolutamente nulla.
In conclusione, queste elezioni primarie hanno registrato, dati alla mano, un’affluenza modesta, un calo consistente dei votanti e una partecipazione più legata alla militanza che non una reale e libera partecipazione dei cittadini. Renzi tutto questo l’ha sottovalutato. non ha tenuto cioè conto delle parole del compagno Gianni Marchetto che, il 2 dicembre del 1989, durante un dibattito alla sezione PCI di Mirafiori, disse:
“ I comunisti, quando perdono l’idea della rivoluzione, perdono il senso dell’avventura. E i comunisti, quando perdono il senso dell’avventura, diventano gente noiosa e anche pericolosa ”
http:/infosannio.wordpress.com/2012/11/27/la-bufala-delle-primarie-1-200-000-elettori-in-meno/
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.