ma che dici, nell'articolo citato dall'ultrà pro-ponte un pò più sopra ciucci dice che il progetto del ponte finora ci è costato 13 milioni di euro, sempre per la serie "dignità, questa sconosciuta"...Regmi ha scritto:...E anche il flusso di quattrini degli ormai squattrinati contribuenti (finora 600 milioni si è letto)rorschach ha scritto:Ma volesse dio che finiscano le chiacchieredoddi ha scritto:Con le chiacchiere non si costruiscono ponti
buttati in quel pozzo senza fondo denominato Società dello Stretto.
Niente stop al Ponte sullo Stretto
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mohammed ha scritto:Regmi ha scritto:ma che dici, nell'articolo citato dall'ultrà pro-ponte un pò più sopra ciucci dice che il progetto del ponte finora ci è costato 13 milioni di euro, sempre per la serie "dignità, questa sconosciuta"...rorschach ha scritto: ...E anche il flusso di quattrini degli ormai squattrinati contribuenti (finora 600 milioni si è letto)
buttati in quel pozzo senza fondo denominato Società dello Stretto.
ma io mi chiedo, in tutti questi anni qualcuno che propone qualcosa per risolvere i problemi di passaggio tra Sicilia e Calabria c'è stato?
eliminare il "monopolio" dei traghetti è così difficile?
ad esempio fare come in Sardegna dove la Regione ha creato la sua flotta e ha contrastato i vari privati che avevano fatto cartello sarebbe una buona cosa.
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Semplice e innocua domanda da profano Nino.NinoMed ha scritto:
ma io mi chiedo, in tutti questi anni qualcuno che propone qualcosa per risolvere i problemi di passaggio tra Sicilia e Calabria c'è stato?
eliminare il "monopolio" dei traghetti è così difficile?
ad esempio fare come in Sardegna dove la Regione ha creato la sua flotta e ha contrastato i vari privati che avevano fatto cartello sarebbe una buona cosa.
E il conto chi lo paga?
Ossia i bilanci degli attuali "monopolisti" privati e quelli della regione Sardegna come sono? Sono finanziati dalla fiscalità generale? E in che misura eventualmente?
Lo chiedo perchè non mi sembra una variabile indipendente.

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Regmi ha scritto:Semplice e innocua domanda da profano Nino.NinoMed ha scritto:
ma io mi chiedo, in tutti questi anni qualcuno che propone qualcosa per risolvere i problemi di passaggio tra Sicilia e Calabria c'è stato?
eliminare il "monopolio" dei traghetti è così difficile?
ad esempio fare come in Sardegna dove la Regione ha creato la sua flotta e ha contrastato i vari privati che avevano fatto cartello sarebbe una buona cosa.
E il conto chi lo paga?
Ossia i bilanci degli attuali "monopolisti" privati e quelli della regione Sardegna come sono? Sono finanziati dalla fiscalità generale? E in che misura eventualmente?
Lo chiedo perchè non mi sembra una variabile indipendente.
sbaglio o si parlava di soldi buttati negli anni? invece di accollarsi il Ponte, visto che non lo si vuole, qualcuno ha mai proposto di contrastare il monopolio dei privati sul transito dello stretto? o pensi che sia un "busisness" poco redditizio?
suppongo, se lo hanno fatto in Sardegna non sia un conto a perdere,.
hanno tariffe ad esempio . (Olbia-Civitavecchia: 21euro il passaggio ponte e 45 euro per la cabina quadrupla) io sullo stretto non ci faccio il biglietto di andata e ritorno 90 giorni.
in sardegna hanno fatto denuncia all'antitrust, e hanno proposto una class action contro le società di cartello della navigazione privata. qui?
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Su Portanova Direzione Sud, format di Febea Radio (la vecchia Antenna Febea), abbiamo parlato di Ponte sullo Stretto, con alcuni interessanti spunti soprattutto riguardo le ultime iniziative del Governo Monti! Ospite in studio il prof. Domenico Gattuso, ordinario della facoltà d'Ingegneria dell'UniRC.
Su Portanova Direzione Sud, format di Febea Radio (la vecchia Antenna Febea), abbiamo parlato di Ponte sullo Stretto, con alcuni interessanti spunti soprattutto riguardo le ultime iniziative del Governo Monti! Ospite in studio il prof. Domenico Gattuso, ordinario della facoltà d'Ingegneria dell'UniRC.
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aquamoon ha scritto:Personalmente (ma questo conta nulla) sono a favore del Ponte a condizione che tutto il resto in termini di infrastrutture venga normalizzato.
Quando ciò sarà avvenuto ne riparleremo, sic stantibus rebus, non mi pare, conto economico a parte, ci siano le condizioni.
Diciamo che potremmo vedere la questione al contrario: la realizzazione del ponte costituirebbe un incentivo ineludibile per la normalizzazione logistica di tutto ciò che sta intorno, dall'autostrada alla superstrada filo all'alta velocità.
Chiariamolo subito: non sono mai stato un "pontista convinto", ma data la congettura attuale non si puiò rinunciare ad un opera del genere. Che comunque non si farà mai


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D'accordo, dipendesse da te, in questa realtà,OronzoPugliese ha scritto:
Diciamo che potremmo vedere la questione al contrario: la realizzazione del ponte costituirebbe un incentivo ineludibile per la normalizzazione logistica di tutto ciò che sta intorno, dall'autostrada alla superstrada filo all'alta velocità.
Chiariamolo subito: non sono mai stato un "pontista convinto", ma data la congettura attuale non si puiò rinunciare ad un opera del genere. Che comunque non si farà mai
daresti l'OK a ciucci?

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Il progetto del ponte è servito.... si a quelli che ora si pensioneranno per aver "lavorato", se così si può dire, per 30 e passa anni in una società che non ha ancora prodotto nulla di concreto salvo, ogni 5 o 6 anni, sondaggi telefonici a campione (io sono stato chiamato 2 volte negli ultimi 20 anni per un sondaggio sul ponte e altrettante per un sondaggio sull'A3), con le solite domande del cavolo alle quali devi rispondere per forza come vogliono loro, sono domande guidate, non hai altre scelte, del tipo:"lei è più o meno contento del ponte?"(mica fanno il sondaggio sull'utilità, no diventa meno "pesante" la risposta).....
Se il destino mi è avverso, peggio per lui!!!
http://www.youtube.com/watch?v=06hr11IO" onclick="window.open(this.href);return false; ... dded#at=13
"La mia rielezione sarebbe al limite del ridicolo" Giorgio Napolitano 14/4/2013
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- Regmi
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Appunto!NinoMed ha scritto:Regmi ha scritto:Semplice e innocua domanda da profano Nino.NinoMed ha scritto:
ma io mi chiedo, in tutti questi anni qualcuno che propone qualcosa per risolvere i problemi di passaggio tra Sicilia e Calabria c'è stato?
eliminare il "monopolio" dei traghetti è così difficile?
ad esempio fare come in Sardegna dove la Regione ha creato la sua flotta e ha contrastato i vari privati che avevano fatto cartello sarebbe una buona cosa.
E il conto chi lo paga?
Ossia i bilanci degli attuali "monopolisti" privati e quelli della regione Sardegna come sono? Sono finanziati dalla fiscalità generale? E in che misura eventualmente?
Lo chiedo perchè non mi sembra una variabile indipendente.
sbaglio o si parlava di soldi buttati negli anni? invece di accollarsi il Ponte, visto che non lo si vuole, qualcuno ha mai proposto di contrastare il monopolio dei privati sul transito dello stretto? o pensi che sia un "busisness" poco redditizio?
suppongo, se lo hanno fatto in Sardegna non sia un conto a perdere,.
hanno tariffe ad esempio . (Olbia-Civitavecchia: 21euro il passaggio ponte e 45 euro per la cabina quadrupla) io sullo stretto non ci faccio il biglietto di andata e ritorno 90 giorni.
in sardegna hanno fatto denuncia all'antitrust, e hanno proposto una class action contro le società di cartello della navigazione privata. qui?
Nel chiedere se, e ed eventualmente il suo ordine di grandezza, i bilanci delle società che collegano le isole sono foraggiate dalla fiscalità generale, quello volevo capire.
Mica altro, anche perchè faccio fatica a credere che quelle società coprano i costi con i soli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti.

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E' tornato!!! Nonostante le penali da pagare, il nostro ha promesso subito il Ponte in caso di vittoria
http://www.corriere.it/politica/13_febb ... 5733.shtml
Io lo voto, basta chiacchiere





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se mi votate, vi faccio le lasagne!
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piccolo ot non resisto ... giuro che ti voto se me le fai con dentro le purpettinekurohata ha scritto:se mi votate, vi faccio le lasagne!

fine ot se vuoi mi rispondi per mp e qui il discorso segue in topic


"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".
Putrusinu ogni mineshra!

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ahahahahahLixia ha scritto:piccolo ot non resisto ... giuro che ti voto se me le fai con dentro le purpettinekurohata ha scritto:se mi votate, vi faccio le lasagne!
fine ot se vuoi mi rispondi per mp e qui il discorso segue in topic![]()

http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,55 ... to_di.aspx
Cala il sipario sul Ponte dello Stretto di Messina. Secondo quanto scritto stamane da MF, l'ultimo provvedimento dell'ex Ministro dell'Economia Vittorio Grilli avrebbe dato il via libera la decreto per lo scioglimento della società promotrice dello Stretto. Nello specifico, come previsto dal Decreto Sviluppo bis, i contratti sarebbero decaduti e la società creata negli anni'80 per promuovere la realizzazione del Ponte messa in liquidazione.
e il nostro ciucci ribadisce che:
Il Ponte di Messina resta un’opera “necessaria”. Lo sostiene l’amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci che è anche presidente della società Stretto di Messina. Intervenendo al congresso nazionale della Fit-Cisl a Cagliari sul tema delle reti Ten-T, il manager di Stato grande fan del Ponte almeno quanto l’ex ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha dichiarato che “appare poco plausibile il corridoio Helsinki-La Valletta senza un collegamento stradale da Napoli in poi. Infatti, la proposta della Commissione Europea Cef individua quali sezioni predefinite del Corridoio la ferrovia Napoli-Reggio Calabria e Messina-Palermo e via mare Palermo-Valletta. Non viene specificato come collegare la Calabria alla Sicilia e rimane quindi la necessità di un ponte sullo Stretto: ferroviario, ma anche stradale”.
“Il progetto consiste di un ponte misto e lungo su una distanza di 3.3 km tra i due piloni principali sullo Stretto di Messina che collegherà l’isola più popolata del Mediterraneo (5 milioni di abitanti) al resto dell’Europa - – ha continuato Ciucci – Questo collegamento rappresenterà un caposaldo infrastrutturale per l’Europa le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del ponte Oresund”. L’opera, in quanto “indispensabile” segmento di congiunzione dei versanti calabrese e siciliano, compresi in tale corridoio multimodale, è ricompresa nella “Comprehensive network – rete Globale” Ten-T.
“In merito è opportuno precisare che, poichè il Piano Economico e Finanziario dell’Opera non ha mai previsto, in via prudenziale, alcun contributo europeo a fondo perduto – ha concluso Ciucci – , l’eventuale approvazione della nuova proposta di sviluppo della Ten-T non implicherebbe una riduzione di risorse per il Ponte. Il nuovo status di opera non prioritaria potrebbe, tuttavia, rendere più difficile l’accesso agli strumenti finanziari che la Bei mette a disposizione nonchè, in generale, ai mercati finanziari, tenuto conto dell’attuale situazione di tensione e volatilità degli stessi”.
“Peraltro, va evidenziato che nella medesima proposta della Commissione Ue il Fehmarn Belt, – ha continuato – un progetto assimilabile per certi aspetti al Ponte sullo Stretto di Messina, è stato confermato quale progetto prioritario nell’ambito del suddetto nuovo Corridoio multimodale 5 Helsinki-La Valletta. Tale infrastruttura, che dovrebbe collegare la Danimarca alla Germania, è attualmente in fase di progettazione preliminare e nell’esercizio 2011 ha beneficiato di contributi europei a fondo perduto per un ammontare pari al 42% dei costi sostenuti nel medesimo anno”.
In base agli ultimi provvedimenti dei tecnici di Mario Monti, però, la società Ponte sullo Stretto di cui Ciucci è ai vertici, è destinata alla liquidazione. In dettaglio, la decisione era stata implicitamente prevista dal Decreto Sviluppo bis, in base al quale i contratti sarebbero decaduti e la società creata negli anni ’80 per promuovere la realizzazione del Ponte messa in liquidazione. Liquidazione che, seondo quanto riportato oggi dal quotidiano MF, sarebbe stata messa in pratica dall’ex ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che nei giorni scorsi avrebbe dato il via libera al decreto per lo scioglimento della società.
“Pensavamo davvero che la storia incredibile del Ponte sullo Stretto fosse ormai un capitolo chiuso. Oggi, vediamo che forse non è cosi”. E’ stata la reazione di Sinistra Ecologia Libertà alle parole di Ciucci. Ed è lo stesso Nichi Vendola a chiamare in causa il premier. “Pensavamo che fosse chiaro a tutti che il progetto era insostenibile e irrealizzabile – prosegue il leader di Sel -. Pensavamo e pensiamo che il Ponte sullo Stretto sia un’opera strategica, per le mafie: più che ad unire due coste, serve ad unire due cosche. Aspettiamo di sapere cosa ne pensa, allora, il Presidente del Consiglio“.
”Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è stato superato nei fatti dalla mancanza di risorse e dalla necessità di concentrare gli sforzi per garantire la continuità territoriale del Mezzogiorno con il resto del Paese, migliorando soprattutto i collegamenti ferroviari e riprendendo il progetto delle autostrade del mare verso il quale si è nutrita troppa diffidenza in questi anni”, ha invece commentato il Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta. “Prima di pensare ad opere faraoniche, e difficili da realizzare in questo momento storico – aggiunge – bisognerebbe sforzarsi di riequilibrare i trasporti, in particolare delle merci, in favore del ferro liberando la rete autostradale e contribuendo in questo modo a diminuire le emissioni inquinanti”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... ia/587267/
quindi, il ponte è fallito. abbiamo 7 mesi scarsi per vedere il milione di posti di lavoro e la sconfitta del cancro
Cala il sipario sul Ponte dello Stretto di Messina. Secondo quanto scritto stamane da MF, l'ultimo provvedimento dell'ex Ministro dell'Economia Vittorio Grilli avrebbe dato il via libera la decreto per lo scioglimento della società promotrice dello Stretto. Nello specifico, come previsto dal Decreto Sviluppo bis, i contratti sarebbero decaduti e la società creata negli anni'80 per promuovere la realizzazione del Ponte messa in liquidazione.
e il nostro ciucci ribadisce che:
Il Ponte di Messina resta un’opera “necessaria”. Lo sostiene l’amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci che è anche presidente della società Stretto di Messina. Intervenendo al congresso nazionale della Fit-Cisl a Cagliari sul tema delle reti Ten-T, il manager di Stato grande fan del Ponte almeno quanto l’ex ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha dichiarato che “appare poco plausibile il corridoio Helsinki-La Valletta senza un collegamento stradale da Napoli in poi. Infatti, la proposta della Commissione Europea Cef individua quali sezioni predefinite del Corridoio la ferrovia Napoli-Reggio Calabria e Messina-Palermo e via mare Palermo-Valletta. Non viene specificato come collegare la Calabria alla Sicilia e rimane quindi la necessità di un ponte sullo Stretto: ferroviario, ma anche stradale”.
“Il progetto consiste di un ponte misto e lungo su una distanza di 3.3 km tra i due piloni principali sullo Stretto di Messina che collegherà l’isola più popolata del Mediterraneo (5 milioni di abitanti) al resto dell’Europa - – ha continuato Ciucci – Questo collegamento rappresenterà un caposaldo infrastrutturale per l’Europa le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del ponte Oresund”. L’opera, in quanto “indispensabile” segmento di congiunzione dei versanti calabrese e siciliano, compresi in tale corridoio multimodale, è ricompresa nella “Comprehensive network – rete Globale” Ten-T.
“In merito è opportuno precisare che, poichè il Piano Economico e Finanziario dell’Opera non ha mai previsto, in via prudenziale, alcun contributo europeo a fondo perduto – ha concluso Ciucci – , l’eventuale approvazione della nuova proposta di sviluppo della Ten-T non implicherebbe una riduzione di risorse per il Ponte. Il nuovo status di opera non prioritaria potrebbe, tuttavia, rendere più difficile l’accesso agli strumenti finanziari che la Bei mette a disposizione nonchè, in generale, ai mercati finanziari, tenuto conto dell’attuale situazione di tensione e volatilità degli stessi”.
“Peraltro, va evidenziato che nella medesima proposta della Commissione Ue il Fehmarn Belt, – ha continuato – un progetto assimilabile per certi aspetti al Ponte sullo Stretto di Messina, è stato confermato quale progetto prioritario nell’ambito del suddetto nuovo Corridoio multimodale 5 Helsinki-La Valletta. Tale infrastruttura, che dovrebbe collegare la Danimarca alla Germania, è attualmente in fase di progettazione preliminare e nell’esercizio 2011 ha beneficiato di contributi europei a fondo perduto per un ammontare pari al 42% dei costi sostenuti nel medesimo anno”.
In base agli ultimi provvedimenti dei tecnici di Mario Monti, però, la società Ponte sullo Stretto di cui Ciucci è ai vertici, è destinata alla liquidazione. In dettaglio, la decisione era stata implicitamente prevista dal Decreto Sviluppo bis, in base al quale i contratti sarebbero decaduti e la società creata negli anni ’80 per promuovere la realizzazione del Ponte messa in liquidazione. Liquidazione che, seondo quanto riportato oggi dal quotidiano MF, sarebbe stata messa in pratica dall’ex ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che nei giorni scorsi avrebbe dato il via libera al decreto per lo scioglimento della società.
“Pensavamo davvero che la storia incredibile del Ponte sullo Stretto fosse ormai un capitolo chiuso. Oggi, vediamo che forse non è cosi”. E’ stata la reazione di Sinistra Ecologia Libertà alle parole di Ciucci. Ed è lo stesso Nichi Vendola a chiamare in causa il premier. “Pensavamo che fosse chiaro a tutti che il progetto era insostenibile e irrealizzabile – prosegue il leader di Sel -. Pensavamo e pensiamo che il Ponte sullo Stretto sia un’opera strategica, per le mafie: più che ad unire due coste, serve ad unire due cosche. Aspettiamo di sapere cosa ne pensa, allora, il Presidente del Consiglio“.
”Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è stato superato nei fatti dalla mancanza di risorse e dalla necessità di concentrare gli sforzi per garantire la continuità territoriale del Mezzogiorno con il resto del Paese, migliorando soprattutto i collegamenti ferroviari e riprendendo il progetto delle autostrade del mare verso il quale si è nutrita troppa diffidenza in questi anni”, ha invece commentato il Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta. “Prima di pensare ad opere faraoniche, e difficili da realizzare in questo momento storico – aggiunge – bisognerebbe sforzarsi di riequilibrare i trasporti, in particolare delle merci, in favore del ferro liberando la rete autostradale e contribuendo in questo modo a diminuire le emissioni inquinanti”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05 ... ia/587267/
quindi, il ponte è fallito. abbiamo 7 mesi scarsi per vedere il milione di posti di lavoro e la sconfitta del cancro
- onlyamaranto
- Ehi cosa bella!
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suonatore Jones ha scritto:e il nostro ciucci ribadisce che:
Il Ponte di Messina resta un’opera “necessaria”. Lo sostiene l’amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci
Pensi il caro Ciucci a mantenere fede alla promessa di finire l'autostrada entro il 2013 invece di sparare caxxate!
"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "