DALLE INFERMIERE DI BERLUSCONI ALLE ANCELLE DI DE ROMANIS

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Paolo_Padano
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Ancelle e mojito al Foro Italico
De Romanis festeggiò vestito da Ulisse
Franco Fiorito ha accusato il vicecapogruppo Pdl alla Regione Lazio di aver organizzato un festino con donne semi-nude con i soldi del partito. Ora spuntano le foto di una festa del 2010 da 20mila euro
di MAURO FAVALE
TUTTO SU Regione Lazio, le spese pazze Istantanee di una festa: dei dell'Olimpo, eroi in armatura, leggiadre ninfe, ancelle devote che trasportano giare piene di vodka e mojito. E ancora: il Minotauro sottomesso, un arciere con tanto di arco teso, armature, calzari, un tridente e finanche un fucile mitragliatore, oggetto intruso in un set che riproduce l'antica Grecia. Festa a tema datata 10 settembre 2010 e organizzata da Carlo De Romanis, vicecapogruppo Pdl alla Regione Lazio, che da una settimana rimbalza da un giornale a una tv a un sito internet per smentire l'accusa rivoltagli da Franco Fiorito: "Con i soldi del gruppo ha organizzato un festino con donne semi-nude".
Ora spuntano le foto su un sito internet (prontamente oscurato) che raccontano di una festa in costume dal titolo "Ulisse torna a casa e sfida i nemici". Allora il festino c'è stato? "Ma che festino, quello è stato un festone da duemila persone - rivendica De Romanis - e non ho nulla di cui vergognarmi ". In effetti la festa "privatissima " era stata messa in piedi dall'ex assistente di Antonio Tajani al parlamento europeo per "ringraziare gli amici che non vedevo da 8 anni e che mi avevano sostenuto prima nella campagna elettorale delle Europee e poi in quella per le Regionali".
Costo dell'iniziativa: almeno 20 mila euro. "Forse qualcosa di più", specifica De Romanis che assicura: "Tutti pagati di tasca
mia, ho le ricevute". Un prezzo non certo popolare per una festa allestita in un circolo su viale delle Olimpiadi a cui si aggiunge un vero e proprio servizio fotografico sulla scalinata della Galleria d'Arte moderna di Roma a Valle Giulia. "Ma allora volevo farmi pubblicità. Adesso, invece, devo difendermi dalla diffamazione di Fiorito. La mia è stata una festa carinissima, sobria, i miei amici mi hanno fatto mille complimenti. E quella sera hanno partecipato anche la presidente Renata Polverini e l'assessore Stefano Cetica". Lo stesso tirato in ballo da Fiorito che avrebbe definito il festino "disgustoso".
Ma tra "festoni" veri e festini presunti si rischia di fare pure confusione. Da una parte ci sono i chicchi d'uva, i sorrisi, le pose, l'alcol e i travestimenti di "Ulisse", dall'altra i gladiatori e le vestali per una celebrazione del Natale di Roma disdetta dopo un preventivo di 50.000 euro. E mentre De Romanis annuncia querele contro Fiorito, nel pieno della bufera confessa: "Sa, a quelle Europee presi 25.000 voti, chissà, magari arriva un ripescaggio. Magari potessi andare via dalla Pisana: non vedo l'ora".
(19 settembre 2012)
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Paolo_Padano
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La mamma di Fiorito:«Mio figlio è intelligente
A tre anni leggeva Topolino»
«Franco non ruba, siamo benestanti:è vero, avevo la firma sul suo conto, ha preso una casa ad Anagni che manco mi piace» L'intervista «La casa di Roma? Un regalo mio e del mio compianto marito»

«Franco non ruba, siamo benestanti:è vero, avevo la firma sul suo conto, ha preso una casa ad Anagni che manco mi piace»

ANAGNI (Frosinone) - Anna Tintori è una donna elegante, bionda, con un magnifico vestito a fiori. Del resto, i colori hanno sempre fatto parte della sua vita: i quadri che ha esposto in giro per l'Italia - a Roma, Napoli, Torino - descrivono tramonti, paesaggi campestri, voli di gabbiani. Qualcuno è appeso ancora alle pareti della sua bella casa di Palazzo Corazzi, ad Anagni, la città dei Papi e di Franco Fiorito. Suo figlio.
Suo figlio, signora, ora è sulla bocca di tutti. Ne parlano i giornali e la televisione. Ne parlano come di un ladro. Un ladro di soldi pubblici.
«Guardi, mi creda, io sto soffrendo molto e sta soffrendo molto anche lui, ci farete crepare con tutte queste cattiverie. Franco è il miglior figlio del mondo, io l'amo, l'adoro e lui non ha rubato, di questo ne sono sicura. Hanno rubato gli altri, Franco non è come Lusi, noi siamo benestanti e mio figlio ha un buono stipendio alla Regione Lazio: perché avrebbe dovuto rubare?».

Il Batman di Anagni, ostriche e champagne...
«Ma che dice, come vi permettete? Le ostriche, se mai, le hanno mangiate gli altri, Franco non ha mai fumato una sigaretta, non è mai andato in discoteca in vita sua, è un uomo perbene, intelligentissimo, ha sempre studiato molto, in terza media venne promosso con eccellente, a tre anni leggeva già Topolino».

Mi scusi tanto, signora, però è normale che una mamma dica così . Ma qui si parla di proprietà a Roma, ad Anagni, di ville al Circeo, di conti aperti in Spagna, anche di un conto Unicredit cointestato a le i e a suo figlio. Qual è la verità?
«Allora si segga, le racconto tutto, anche se vorrei tanto che lei non mettesse il mio nome sul giornale, perché io sono fatta così, non amo il clamore, amo la discrezione. Però ora è il momento che venga tutto a galla ed è giusto che se mio figlio ha sbagliato paghi. Anche se io sono certa che non ha sbagliato».

Dicevamo: la verità...
«Va bene. Allora: noi, le dicevo, siamo una famiglia benestante (mentre parla ha le lacrime agli occhi, ndr ). Mia madre era una donna in gambissima, era una commerciante, sapeva fare affari a differenza di me e comprò diverse case in giro da queste parti. Mio marito, Giuseppe, inoltre, che è morto a 60 anni di tumore, era un importante dirigente della Winchester di Anagni (la fabbrica americana di fucili, ndr) e guadagnava bene. Gli americani, ogni tre mesi, gli pagavano un doppio stipendio. Lui pure quando è morto ci ha lasciato una consistente eredità...».

Sua sorella, Maria Grazia, insegnante in pensione, donna gentilissima che in questi giorni di sofferenza segue Anna come un'ombra e ieri pomeriggio ci ha aperto la porta di casa di Palazzo Corazzi (un salone raffinato, con quadri e poltrone antiche), aggiunge che il signor Giuseppe lasciò alla famiglia «300 mila euro» oltre a diverse proprietà immobiliari. Già, ma il conto cointestato a lei e suo figlio?
«Guardi - dice Anna - io non lo so cos'hanno trovato la magistratura o la Finanza, che pure è stata qui a perquisirmi la casa, so solo che io mi ricordo benissimo di aver messo una firma, come avallo, alla Banca di Roma, tanti anni fa, per acquistare un appartamento qui ad Anagni a mio figlio. Una casa in un vicolo, che manco mi piace tanto. Eppoi l'unica casa di Roma, sottolineo l'unica casa di proprietà, la casa di via Catania, l'abbiamo comprata a Franco io e mio marito, quando lui studiava all'università. Andate a controllare, se non vi fidate».

E il villone al Circeo?
«Ma quale villone, una villetta, io comunque non l'ho mai vista. Ma lo sa che Franco, quand'era sindaco di Anagni, ormai dieci anni fa, mica prendeva lo stipendio! Così noi genitori l'aiutavamo, che dovevamo fare sennò? Guardi, le faccio vedere quest'altra lettera in cui disposi di donare 30 mila euro a mio figlio per il suo compleanno. Ecco, sono questi i miei movimenti bancari. Perché pensate male?».

E i conti in Spagna? Centinaia di migliaia di euro...
«Guardate che mio marito visse per dieci anni a Tenerife e laggiù fece tanti investimenti immobiliari». La sorella Maria Grazia, che appare molto provata anche lei e durante il racconto piange come Anna e si dispera, osserva che il fratello di Franco, Andrea, giovane imprenditore e titolare tra l'altro di un sugherificio, «ha molte più proprietà di suo fratello, per dire. Ma voi avete voluto creare un mostro, Franco invece è un bravo ragazzo e ora ingrassa per il nervoso, perché è entrato in un ingranaggio più grande di lui...».

Il colloquio è finito. Alla porta Anna Tintori, la mamma di Franco Fiorito, mi bacia sulle guance. I suoi occhi chiari all'improvviso s'illuminano: «Io credo a mio figlio - dice con un ultimo soffio di voce -. Spero che vinca la verità». In serata, Franco Fiorito ha inviato un sms al nostro cronista Ernesto Menicucci. Ecco il testo: «Un vostro giornalista ha aggredito mia madre, entrando con la forza in casa e sbattendola a terra dopo aver messo il piede nella porta per bloccarla e ora è al pronto soccorso dopo aver chiamato i carabinieri. Ora ve la prendete con le donne anziane?». Senza commento.

Fabrizio Caccia
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Lixia
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Località: Boh!!! Attualmente zingarìo in Trentino!!!

e che devono dire .... una cosa è certa ho visto le foto della festa con le ancelle su tgcom e sono incavolata come una iena ... la gente fa la fame e loro fanno festa ...che schifo di mondo !
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".

Putrusinu ogni mineshra!

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aquamoon
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Lixia ha scritto:e che devono dire .... una cosa è certa ho visto le foto della festa con le ancelle su tgcom e sono incavolata come una iena ... la gente fa la fame e loro fanno festa ...che schifo di mondo !
Non è il mondo che fa schifo, è il PdL.
Non stiamo parlando di catastrofi, stiamo parlando di quattro straccioni arricchiti con la fissa di emulare il padrone.
Lascialo stare l'Universo, il bunga-bunga e le cialtronate in costume appartengono ad altri che hanno nomi, cognomi e indirizzi...
Pensare a loro come disgrazie e non come prodotti del nostro "acume" politico, sarà pure rassicurante
ma rimane maledettamente fuorviante.
Il coccodrillismo ha ormai stufato ed è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Errare è umano, perseverare è diabolico!
:salut
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CALABRESE
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Io dire che è il mondo generale della politica che fa schifo,poi è normale che c'è qualche partito che esce in risalto,ma è arrivato il momento di cambiare metodo di fare politica,di reclutare il politico,di vivere di politica.La politica non è un lavoro,la politica non è piacere,la politica non è fottere il prossimo.Penso che da queste basi si dovrebbe partire per una rinascita italiana,purtroppo i soldi che si sono "fumati" in questi 20 anni di berlusconismo ed altro non possono tornare ai loro contibuenti.
"Preferisco che ci si abbracci quando si fa gol, evitando certe cose."
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In quasi tutte le regioni c'e' un sistema di ladrocinio clientelare ma queste notizie fanno incazzare anche chi di politica non gliene fotte niente:


http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 2396.shtml



Poi, anche se non c'entra niente, pensate come si incazzano i pensionati ad avere contemporaneamente notizie come queste:



http://www.tgcom24.mediaset.it/economia ... sime.shtml
« Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra. »
(Edward Lear, Diario di un viaggio a piedi, 1847[1])

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di sicuro è che la politica,o meglio i partiti,o meglio ancora questi partiti,sono lontani dai cittadini,a me ha disgustato tantissimo vedere veltroni presentare il proprio romanzo(a proposito ma questo quando cazzo lavora??che ogni tre mesi presenta un libro??),mentre gli operai dell'alcoa o del sulcis salivano sui tetti,così come ho provato lo stesso disgusto nel vedere berlusconi in crociera mentre i piccoli imprenditori si suicidano perchè non riescono a pagare i loro dipendenti,e sono ancor più schifato nel vedere quello che è accaduto nella regione lazio,mentre questo governo invita ai cittadini,a rinunciare a diritti e pensioni.Bisogna mandare a casa tutta questa classe politica,e dalla prossima legislatura togliere tutto il denaro ai partiti,so che è utopia,ma è l'unico modo per incominciare a nutrire qualche speranza.
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CALABRESE ha scritto:Io dire che è il mondo generale della politica che fa schifo,poi è normale che c'è qualche partito che esce in risalto,ma è arrivato il momento di cambiare metodo di fare politica,di reclutare il politico,di vivere di politica.La politica non è un lavoro,la politica non è piacere,la politica non è fottere il prossimo.Penso che da queste basi si dovrebbe partire per una rinascita italiana,purtroppo i soldi che si sono "fumati" in questi 20 anni di berlusconismo ed altro non possono tornare ai loro contibuenti.
io questa non la chiamerei politica,è tutto tranne che politica,la politica è una cosa nobile,mentre quello che fanno i polverini,i d'alema,i veltroni,i berlusconi,è quanto di più schifoso ci possa essere,loro sono la vera anti-politica.
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nick ha scritto:In quasi tutte le regioni c'e' un sistema di ladrocinio clientelare ma queste notizie fanno incazzare anche chi di politica non gliene fotte niente:


http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 2396.shtml



Poi, anche se non c'entra niente, pensate come si incazzano i pensionati ad avere contemporaneamente notizie come queste:



http://www.tgcom24.mediaset.it/economia ... sime.shtml
ai genitori di un operaio morto durante il terremoto dell'emilia gli è stato dato un risarcimento di quasi 2000 euro,cioè quanto si pappano quelli come fiorito con i soldi nostri,in una cena a base di ostriche e champagne.Che schifo!!
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Paolo_Padano
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LO SCANDALO IN REGIONE
Pdl, indagini su altri 10. Finanza alla Pisana
Fiorito: "Polverini sapeva", poi la smentita
Durante l'interrogatorio di ieri, l'ex "federale di Anagni" avrebbe sostenuto che ogni anno ciascun consigliere riceveva 100mila euro: potevano essere triplicati a seconda dell'incarico ricoperto, e la governatrice ne era al corrente. Nell'ufficialità di un'intervista con Sky e a Porta a Porta , ha corretto: "Non lo so se la Polverini sapesse, non credo, non ho mai parlato di questo con lei". E da Vespa l'autocritica: "Gestivamo somme enormi, è una vergogna... ma tutto nel rispetto della legge"


TUTTO SU Regione Lazio, le spese pazze L'interrogatorio di Fiorito C'era un accordo di ripartizione dei fondi tra tutti i gruppi del consiglio regionale in funzione della loro consistenza politica che prevedeva l'assegnazione di 100 mila euro l'anno a ciascun consigliere per finalità politiche, e un accordo all'interno del Pdl che raddoppiava o triplicava tale assegnazione a seconda degli incarichi ricoperti. E' il sistema di divisione dei fondi descritto da Franco Fiorito, l'ex capogruppo del Pdl alla regione Lazio, nel corso dell'interrogatorio al quale è stato sottoposto ieri.

"La presidente della Regione Renata Polverini non poteva non sapere - avrebbe detto Fiorito nel corso dell'interrogatorio - poiché si trattava di una decisione di cui la giunta prendeva atto, dell'accordo di ripartizione dei fondi assegnati ai gruppi dall'ufficio di presidenza". Una frase però smentita ai microfoni di Sky: "Non ho detto che Renata Polverini non poteva non sapere. Non esiste alcun sistema e ho rendicontato tutto". E rismentita a Porta a Porta: "Non mi sono state fatte domande sulla Polverini, che vedo ha anche troppi problemi in questo momento. Non lo so se la Polverini sapesse, non credo, non ho mai parlato di questo con lei nè con i colleghi". "Chiedete - ha aggiunto - al presidente della giunta regionale se sa di queste spese; il presidente del consiglio regionale sicuramente le conosce visto che è lui a darci questi soldi".

"Non ho rubato nulla" "Non ho rubato nulla a nessuno", ha protestato ancora Fiorito davanti a Vespa. "Ho agito all'interno della legge, e non c'è una lira del gruppo che abbia usato a fini personali". Ai magistrati ha detto di aver consegnato quasi sei milioni di euro in ricevute. E così ha spiegato i suoi redditi: "I soldi che ho incassato ammontano a 500-600 mila euro, ma sono tutti rendicontati. In base alle cariche che ricoprivo avrei avuto diritto fino a 900 mila euro in tre anni ma non li ho percepiti tutti". E ha contestato ogni parallelo con vicende analoghe: "Ci sono molte differenze tra me, Lusi e Belsito. Io ho gestito una mole ingente di denaro ma nella regolarità. E le cifre che sono finite sui giornali non sono reali, sui giornali ho letto fantascienza". In ogni caso, ha continuato, "è vergognoso che utilizziamo somme di questo genere ma da lì a dire che ho rubato è una falsità assoluta". Si è poi detto convinto di un legame diretto tra la sfiducia del gruppo e la sua gestione del denaro: "Una settimana prima che mi sfiduciassero ho scritto una lettera ai miei consiglieri. 'Sollecitato da alcuni colleghi, ho effettuato alcuni controlli, la situazione è insostenibile', ho scritto. Sono stato sfiduciato perché volevo controllare quei conti".

La somma delle cariche Ai magistrati Fiorito aveva già spiegato che lui stesso, per effetto della somma delle cariche (ovvero capogruppo del Pdl e presidente della Commissione Bilancio), gestiva 300 mila euro l'anno. E parlando della gestione del denaro a lui "spettante", aveva affermato che le sue spese "sono state tutte rendicontate". A sostegno della sua "trasparenza", ha argomentato, utilizzava bonifici bancari in modo che le sue spese fossero tracciabili.

Spiegando l'origine dei suoi numerosi conti correnti, l'ex capogruppo ha dichiarato che ognuno di essi era stato aperto per gestire singole necessità: ad esempio quelli in Spagna, due dei quali ereditati dal padre morto quattro anni fa a Tenerife, e altri contenenti soldi personali di Fiorito, servivano per la manutenzione ed il pagamento delle utenze delle proprietà ereditate dal genitore. Altri conti erano utilizzati per il pagamento di mutui.

L'indagato è poi passato al contrattacco: "Ero ossessionato dalle richieste di danaro dei consiglieri del mio gruppo. Non ne potevo più". Così, a quanto si è appreso, si sarebbe sfogato con i pm. Ha poi lamentato la circostanza di essere stato sfiduciato una settimana dopo aver inviato una lettera ai suoi colleghi in cui chiedeva conto di alcune spese sostenute o delle quali si chiedeva il rimborso.

Nella caserma della Finanza in cui si è svolto l'interrogatorio (durato oltre sei ore), Fiorito ha portato con sé due faldoni. Si tratta di una sorta di 'database contabile' del gruppo. In tutto sarebbero sedici i consiglieri citati all'interno, e su questi e sulle loro carte Fiorito ha invitato i pm ad indagare. "Il mio assistito- ha spiegato Carlo Taormina, il legale- ha detto ai pubblici ministeri di indagare, di andare a guardare se a fronte di soldi concessi corrisponde o meno l'organizzazione di un convegno, l'affissione di un manifesto o la pubblicazione di un testo".

L'inchiesta e la Guardia di Finanza Non è passata neanche una settimana dall'ultimo blitz della Finanza alla Pisana. Lo scorso 14 settembre gli uomini delle Fiamme gialle avevano acquisito documenti utili all'indagine aperta dalla procura sulla gestione dei fondi del Pdl. Questa mattina sono tornati nella sede del Consiglio regionale del Lazio per ascoltare alcune persone e cercare riscontri alle parole e alle carte depositate da Franco Fiorito, ieri interrogato dai pm della procura di Roma. Ore e ore in un ufficio di una caserma della Guardia di finanza per raccontare la sua verità sullo scandalo politico-giudiziario che ha messo in crisi la Regione Lazio. Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl in Regione Lazio, il 'Batman di Anagni', anzi si autodefinisce "il federale della Ciociaria", finora è l'unico indagato per peculato, re in bilico della cittadina della ciociaria suo feudo. Ha riferito che i veri dissipatori sono altri e fra i tanti, 7 o 8 consiglieri regionali. I magistrati, dopo l'interrogatorio-fiume dell'ex capogruppo Pdl, parlano di "una gestione caotica" dei fondi del partito ai quali si poteva ''accedere con estrema facilità, anche solo con una telefonata. Un sistema senza un serio controllo che spesso avveniva con violazione di legge''. Intanto il segretario del Pdl Angelino Alfano ribadisce: "Mai più quello che è accaduto nel Lazio'' e convoca per martedì 25 settembre, nella sede del Popolo della Libertà, in via dell'Umiltà 36, i capigruppo e i vice capigruppo di tutti i Consigli regionali d'Italia.

I finanzieri vogliono comprendere in primo luogo le modalità con cui i fondi dei partiti in Regione venivano usati, le procedure e le verifiche nella assegnazione del denaro. Il lavoro delle Fiamme gialle riguarderebbe l'intero sistema della gestione dei soldi e non solo quelli del gruppo Pdl. Gli inquirenti e gli investigatori si soffermano anche su altri: nel mirino ci sarebbero una decina di altrettante persone, al vaglio della Procura di Roma. I pm di piazzale Clodio, infatti, già questa mattina si sono riuniti nell'ufficio del procuratore aggiunto Alberto Caperna, per affettuare accertamenti su alcuni consiglieri regionali, tirati in ballo ieri da Fiorito. Da piazzale Clodio al momento non si esclude che possano essere convocati e chiamati a rispondere di quanto denunciato dall'ex capogruppo. Gli inquirenti capitolini poi potrebbero incontrarsi con i colleghi della procura di Viterbo titolari di un'inchiesta su fatture false e su una campagna stampa contro Francesco Battistoni, mentre la testata che si era "adoperata" contro il politico otteneva finanziamenti dalla Regione. E si potrebbero aggravare i guai giudiziari per Fiorito. Nei prossimi giorni sarà ascoltato proprio dal pm di Viterbo, Massimiliano Siddi.

Insomma, indagini a tutto campo anche sui destinatari di alcuni bonifici di Fiorito, tra cui consulenti della Regione Lazio. E su un nuovo immobile a lui riconducibile, uno strepitoso attico di 200 metri in via Margutta, avuto in affitto proprio dalla Regione Lazio. Si presenta in Procura con uno scatolone pieno di carte e così, nella sostanza, si è difeso: "Io distribuivo risorse, so di non aver commesso alcun illecito, ma se ho sbagliato pagherò. Però i veri dissipatori sono altri e fra i tanti, 7 o 8 consiglieri, fa anche il nome del presidente del consiglio regionale Mario Abbruzzese, già finito nei giorni scorsi nell'occhio del ciclone per via dei 18 collaboratori, inclusi addetti stampa e di immagine, di cui nel ruolo può usufruire.

Il patrimonio dell'ex capogruppo Ma intanto fari puntati anche sul patrimonio immobiliare di Fiorito. Cos'ha nel portafoglio immobiliare? Appartamenti e vari terreni di proprietà in Ciociaria, una villa a pochi passi dal Circeo, e, in affitto, prima a canone misero poi, sostengono in Regione, a prezzo di mercato, di uno strepitoso attico di 200 metri quadri di un ente gestito della stessa Regione Lazio. Oltre a una sfilza di conti bancari anche all'estero. Il procuratore aggiunto, Alberto Caperna e il sostituto Alberto Pioletti ne hanno chiesto dettagli e spiegazioni. Lui, Fiorito, nelle interviste aveva speigato che i conti in Spagna erano ricondicibili a una eredità, aperti dopo il lascito di una casa a Tenerife nelle isole Canarie. Ma attenzione viene data anche al conto cointestato con la madre aperto presso la filiale di Anagni, sul quale erano presenti alcune migliaia di euro. Per gli inquirenti, comunque, l'acquisto della villa al Circeo non sarebbe avvenuto solo con un trasferimento cash di migliaia di euro (si parla di 800mila) ma per quell'immobile l'ex sindaco starebbe pagando anche un mutuo.

Tra gli intestatari dei bonifici ci sarebbero anche dei consulenti della Regione Lazio e non sono esclusi provvedimenti che potrebbero coinvolgere altri esponenti politici della Regione Lazio. Fino a questo momento la linea di difesa di Fiorito è stata quella di negare ogni addebito giudiziario, "mai rubato soldi del Pdl", raccontava in una intervista, coinvolgendo alcuni suoi compagni di partito. Come i "consiglieri Miele e Bernaudo", destinatari secondo Fiorito di "ostriche e champagne acquistati con soldi pubblici". "So di non avere commesso alcun illecito, ma se ho sbagliato pagherò. In ogni caso, ho sempre fatturato tutto e soprattutto nei vari conti correnti era indicata la provenienza del denaro. Erano conti in un certo senso 'dedicati'. Tutto era tracciabile". Poi le parole di Carlo Taormina, il legale che difende Fiorito: "Abbiamo prodotto una corposa memoria e almeno due casse di documenti e riteniamo di avere chiarito la situazione. Ora è giusto che gli investigatori facciano i loro riscontri. Personalmente ho eccepito la qualificazione giuridica del reato. Il peculato, per me, non ha motivo di sussistere"
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pab397
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Sconcertante la Polverini a Piazza pulita.
Non sapevi nulla? Se non sei in malafede sei incapace.
Le dimissioni sarebbero il minimo.
Ora tra il cabaret della Mussolini e le frittulate di Sallusti, vediamo come vanno avanti.
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pab397 ha scritto:Sconcertante la Polverini a Piazza pulita.
Non sapevi nulla? Se non sei in malafede sei incapace.
Le dimissioni sarebbero il minimo.
Ora tra il cabaret della Mussolini e le frittulate di Sallusti, vediamo come vanno avanti.
...a tarantella e vinu. :wink
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le regioni e le province sono macchian mangia soldi.
è risaputo.
ma la Fornero e Mr robot Monti chiedono sacrfici agli italiani....
incredibile...
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Io ritengo che sallusti e la mussolini non abbiano torto nel dire che fanno tutti schifo,e lo dico a malincuore,purtroppo tutti i tesorieri di tutti i partiti sono stati colti con le mani nella marmellata,e si trovano dentro,o si troveranno dentro a breve,in quasi tutte le regioni ci sono stati scandali che hanno riguardate tutte le amministrazione,siano esse di csx(vedi puglia),siano esse di cdx(lazio,lombardia,calabria),e lo stesso vale per i comuni,qualche mese fa è uscito su il giornale la repubblica,la lista dei condannati che ci stanno in parlamento subito dopo il pdl c'è il pd,e parliamo di reati gravi,per cui sono stati condannati.Se si vuole essere diversi,bisogna dimostrarlo con i fatti,e il csx non lo ha dimostrato per nulla,nè quando è stato al governo non cancellando nessuna legge ad personam fatta da berlusconi(nè tantomeno facendo una legge sul conflitto d'interessi),anzi semmai nè ha fatte anche lui di legge porcate come ad esempio la depenalizzazione dell'abuso d'ufficio o l'indulto e nel '98 volle fare persino la bicamerale con berlusconi.E all'opposizione,non ha fatto minimamente opposizione,lo scudo fiscale è passato con le tantissime assenze del pd.E questa differenza non la vedo neanche nelle amministrazioni locali,vedi loiero,o la bresso.Se non si vuole finire in unico calderone,la diversità va dimostrata con i fatti,non a parole.
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il padrone del pdl ordina di non dimettersi, si sono mangaiti l'Italia con tutte le scorce peggio di foti con la reggina, perlomeno i soldi se li mette da parte
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Non c'è nenti!
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Iscritto il: 11/05/2011, 16:55

Paolo_Padano ha scritto:il padrone del pdl ordina di non dimettersi, si sono mangaiti l'Italia con tutte le scorce peggio di foti con la reggina, perlomeno i soldi se li mette da parte
Si ma anche se ordina il contrario (vedi Minetti) non è che il risultato cambi.
Eppoi il paragone non regge Padano.
Chiddi su i soi, l'autri su i nostri.
:mrgreen:
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
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onlyamaranto
Ehi cosa bella!
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Iscritto il: 12/05/2011, 8:43

Ormai non sanno più come difendersi...è successo da noi? si, però anche da altre parti stanno lo stesso...qualche dirigente ha rubato? si ma io non ne sapevo niente, mi fidavo di lui/lei, ha tradito la mia fiducia ecc ecc...abbiamo un buco enorme in bilancio? è la crisi globale, è colpa dei tagli dello Stato centrale...noi siamo pulitissimi...quindi non si cercano i colpevoli, si autoassolvono tutti, chi la prende in quel posto sono i cittadini e i loro soldi delle tasse frutto del loro lavoro che finiscono nelle tasche di chi organizza le feste con le maschere da maiali...e poi magari li rivotano pure...

"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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