Leggo stamane che per l'ennesimo mese le immatricolazioni in italia sono calate.
Dopo il -24% di giugno e altre percentuali sempre negative in doppia cifra almeno da un anno il mese di agosto segna un altro dato negativo.
Le immatricolazioni in italia sono scese al livello del 1964.
Ciò vuol dire che nel 1964 nel mese di agosto vennero vendute 57mila auto. Nel 2012 56mila.
Negli altri paesi europei le cose non vanno meglio. In Francia, in inghilterra e anche in germania le immatricolazioni calano.
Eccezione per la spagna dove le immatricolazioni aumentano + 3% ma il num delle immatricolazioni rimano bassissimo (non arrivano a 50mila).
in Spagna probabilmemte un boom di ordini dovuto al futuro aumento Iva.
Marchionne si dice pessimista: "mai visti numeri così bassi".
Cassa integrazione anche per lo stabilimento di cassino..
anche marchionne è pessimista...
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Lo dirà con pò di rammarico, ma in fondo in fondo magari si lecca i baffi.
Avrà l'ennesima scusa per delocalizzare la produzione nei paesi emergenti continuando a percepire lauti sussidi statali...
Una manna!
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ma mica tanto guarda..ManAGeR78 ha scritto:Lo dirà con pò di rammarico, ma in fondo in fondo magari si lecca i baffi.
Avrà l'ennesima scusa per delocalizzare la produzione nei paesi emergenti continuando a percepire lauti sussidi statali...
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la serbia non ha elargito i soldi che aveva promesso per dipendenti e fabbrica.
In questo momento sono tutte in perdita ma la Fiat di più.
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Deve esserci ancora qualche Fiom nascosto da qualche parte.... il mondo lo deve aver saputo e allora la produzione è scemata (scesa è quando ancora qualcosa vendi)...pellarorc ha scritto:Leggo stamane che per l'ennesimo mese le immatricolazioni in italia sono calate.
Dopo il -24% di giugno e altre percentuali sempre negative in doppia cifra almeno da un anno il mese di agosto segna un altro dato negativo.
Le immatricolazioni in italia sono scese al livello del 1964.
Ciò vuol dire che nel 1964 nel mese di agosto vennero vendute 57mila auto. Nel 2012 56mila.
Negli altri paesi europei le cose non vanno meglio. In Francia, in inghilterra e anche in germania le immatricolazioni calano.
Eccezione per la spagna dove le immatricolazioni aumentano + 3% ma il num delle immatricolazioni rimano bassissimo (non arrivano a 50mila).
in Spagna probabilmemte un boom di ordini dovuto al futuro aumento Iva.
Marchionne si dice pessimista: "mai visti numeri così bassi".
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Ma nulla da temere: tempo che il buon pullover ne parli col suo cane e verrà fuori il modello Marchionne 2: Angeletti, Bonanni, Renzi e compagnia cantando stanno mettendo in fresco l'oramai ennesimo moet chandon...
PS - i nomi fatti non sono tutti e nemmeno numerosi e non coinvolg...erebbero la destra che tanto per yes man e mignotte (trad italiana del termine ford escort) quello di Marchionne è un natural pensiero
Uno solo ho visto in vita mia che MAI, non quasi mai ma proprio MAI, capisce ciò che legge! Il vero guaio per lui, spettacolo per gli altri, è che poi scrive e a tutti si mostra nella tragica evidenza!!! :PPP
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i primi due non so se te ne sei reso conto,ma stanno leccando di meno,molto di meno,renzi invece da politico di destra quale è,e non è il solo nel pd,anzi è in ottima compagnia,continua ad inneggiarlo.Poi se uno si chiede che differenze ci stanno tra pd e pdl,viene preso per populista.reggina D-I ha scritto:[quote="
Deve esserci ancora qualche Fiom nascosto da qualche parte.... il mondo lo deve aver saputo e allora la produzione è scemata (scesa è quando ancora qualcosa vendi)...
Ma nulla da temere: tempo che il buon pullover ne parli col suo cane e verrà fuori il modello Marchionne 2: Angeletti, Bonanni, Renzi e compagnia cantando stanno mettendo in fresco l'oramai ennesimo moet chandon...
PS - i nomi fatti non sono tutti e nemmeno numerosi e non coinvolg...erebbero la destra che tanto per yes man e mignotte (trad italiana del termine ford escort) quello di Marchionne è un natural pensiero
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Marchionne pompa gli americani
Chrisler da se e con i sotto marchi sta volande nelle vendite
Come era presumibile Fiat sta andando avanti grazie a loro.
Da questo lato bisogna dare ragione a marchionne nella scelta dell'acquisto del marchio americano ma dall'altro lato in italia le vendite sono veramente bassissime.
Gli italiani sono in crisi...
Le auto fiat in alcuni settori non reggono la concorrenza..
ognuno fa il suo insomma
Chrisler da se e con i sotto marchi sta volande nelle vendite
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Da questo lato bisogna dare ragione a marchionne nella scelta dell'acquisto del marchio americano ma dall'altro lato in italia le vendite sono veramente bassissime.
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dopo la caduta del cavaliere, la delusione di quest'altro governo di destra stile fine ottocento da tasse al grano ed all'aranciata, siete diventati tutti komunisti 

Lillu Fotti: "aundi ioca Spread cu cattu si mu rununu a paremetru zeru"
Lillu Foti: "non bogghiu 'nchinari poi mi rinnu chi vonnnu a squatra mi 'ndi sarbamu"
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Caso Fiat: una classe dirigente smaschera i suoi inganniBy ilsimplicissimus
Questo è un sabato speciale, posso stappare finalmente la bottiglia di minerale gran riserva, emungimento del luglio 2012 con retrogusto di vaniglia, nocciola, cioccolato e pure parmigiana di melanzana. Si mi prendo gioco dei sommelier, capitombolo sopra le parole come un poeta ermetico. Ma è la prima volta da trent’anni e passa che sento dire una cosa sensata, una cosa di sinistra. A dirla naturalmente non è qualcuno che si definisce o si narra di sinistra, ma straordinariamente uno storico amministratore delegato della Fiat. Si, proprio Cesare Romiti, che interviene nella polemica Marchionne – Della Valle, con qualche parola di verità: ”Quando un’azienda automobilistica interrompe la progettazione vuol dire che è destinata a morire. Uno dei principali colpevoli è il sindacato assente che, tranne la Fiom, non hanno fatto nulla per contrastare le scelte del management”.
Assaporate, chiudete gli occhi: dopo decenni di pensiero unico e di frasi fatte si riconosce che la dialettica sul lavoro è un importante motore di crescita e che la resa troppo facile non è solo un tradimento nei confronti dei lavoratori, ma dell’azienda stessa che sarà indotta a investire e progettare di meno. E’ la storia della Fiat, ma anche quella della politica industriale in Italia durante gli ultimi 25 anni, condita di assurdità come la scomparsa della classe operaia e di liquidità baumaniane. Adesso dopo che Marchionne si è degnato di rivelare che il piano ”Fabbrica Italia” era un bluff -come chiunque avrebbe capito dalla mancanza di qualsiasi azione concreta e anche dagli impegni finanziari oltre oceano – aggiungendo che è anche inutile sviluppare nuovi modelli, si aprono gli occhi o si fa finta di svegliarsi.
Ma credere all’uomo col maglioncino è stata solo una commedia della classe dirigente italiana, politici compresi. Una sporchissima commedia: da quando Marchionne ha promesso di raddoppiare la produzione di auto in Italia 1) è stato chiuso lo stabilimento di Termini Imerese; 2) ha chiuso e poi riaperto lo stabilimento di Pomigliano riassumendo soltanto metà degli addetti; 3) ha chiuso la Irisbus di Avellino che produceva autobus; 4) si è ridotta la produzione a Cassino di decine di migliaia di unità; 5) le linee di produzione di Mirafiori sono state portate da 7 a 2; 6) sono stati messi in cassa integrazione persino i 5000 addetti del Lingotto che si occupano di ricerca, sviluppo e amministrazione. Quest’anno la Fiat produrrà non più di 400.000 auto mentre nel 1990 ne aveva prodotte 2.000.000. Per assoluto paradosso tutte queste chiusure sono state ottenute facilmente sventolando un piano di sviluppo.
Ecco il risultato del continuo calarsi di braghe del sindacato, del progressivo incantamento liberista dei partiti della sinistra e del berlusconismo che è stato garanzia di queste cecità “moderne” e insieme dell’immobilismo clientelare. Assistere a questo spettacolo è stato penoso. Assistere al dispiegamento della malafede o dell’idiozia che ancora circola ormai è fonte di collera. Pensare che quel bel tomo di Ichino a gennaio scriveva sul Corriere una sua lettera capolavoro: «Si dice, ancora: “La Fiat non ha chiarito il suo piano industriale”. Sarà; ma qui c’è un investimento colossale che sta dando lavoro per almeno quattro anni a migliaia di persone; e lavoro di alta produttività e qualità, relativamente ben retribuito. Chiediamo pure chiarimenti ulteriori sul futuro, ma qui c’è già qualcosa di chiarissimo per il presente, che stiamo disprezzando senza neppure degnarlo di uno sguardo».
Caro Bersani, Ichino lo vogliamo candidare perché è un idiota allo stato puro o perché fa il gioco di Marchionne? Almeno toglici questo dubbio amletico. Va bene pure nel caso si trattasse di entrambe le cose: in questi casi il ma anche veltroniano non ci sta male. Però diccelo.
Alla fine la commedia che sembrava dovesse finire con una bella sfoltita di diritti e tutto come prima, si sta trasformando nel dramma più evidente della deindustrializzazione del Paese. E scatta l’allarme, con della Valle che suona la carica: “Continua questo ridicolo e purtroppo tragico teatrino degli annunci ad effetto da parte della Fiat, del suo inadeguato amministratore delegato e in subordine del presidente. Assistiamo infatti da alcuni anni a frequentissime conferenze stampa nelle quali, da parte di questi Signori, viene detto tutto e poi il contrario di tutto, purché sia garantito l’effetto mediatico che sembra essere la cosa più importante da ottenere, al di là della qualità e della coerenza delle cose che si dicono”. Già ma non ve eravate accorti prima? Persino il sottoscritto che non ha velleità imprenditoriali lo diceva due anni fa (qui) e (qui) come tanti del resto: la Fiat se ne stava andando e i piani di rilancio erano balle. Solo il “carino” Montezemolo era a sconoscenza, ma si sa che l’uomo vale qualcosa solo quando usa l’Oreal.
Per fortuna che un vecchio squalo come Romiti lo ha messo in chiaro. Essere ragionevoli è una cosa, a calare braghe invece può succedere di tutto e di solito una cosa ben avvertibile. Certo è desolante sentire da un tycoon cose che avremmo voluto sentire da altri: ma quelli ormai sono tonnetti che la storia sta già mettendo in scatola.
Questo è un sabato speciale, posso stappare finalmente la bottiglia di minerale gran riserva, emungimento del luglio 2012 con retrogusto di vaniglia, nocciola, cioccolato e pure parmigiana di melanzana. Si mi prendo gioco dei sommelier, capitombolo sopra le parole come un poeta ermetico. Ma è la prima volta da trent’anni e passa che sento dire una cosa sensata, una cosa di sinistra. A dirla naturalmente non è qualcuno che si definisce o si narra di sinistra, ma straordinariamente uno storico amministratore delegato della Fiat. Si, proprio Cesare Romiti, che interviene nella polemica Marchionne – Della Valle, con qualche parola di verità: ”Quando un’azienda automobilistica interrompe la progettazione vuol dire che è destinata a morire. Uno dei principali colpevoli è il sindacato assente che, tranne la Fiom, non hanno fatto nulla per contrastare le scelte del management”.
Assaporate, chiudete gli occhi: dopo decenni di pensiero unico e di frasi fatte si riconosce che la dialettica sul lavoro è un importante motore di crescita e che la resa troppo facile non è solo un tradimento nei confronti dei lavoratori, ma dell’azienda stessa che sarà indotta a investire e progettare di meno. E’ la storia della Fiat, ma anche quella della politica industriale in Italia durante gli ultimi 25 anni, condita di assurdità come la scomparsa della classe operaia e di liquidità baumaniane. Adesso dopo che Marchionne si è degnato di rivelare che il piano ”Fabbrica Italia” era un bluff -come chiunque avrebbe capito dalla mancanza di qualsiasi azione concreta e anche dagli impegni finanziari oltre oceano – aggiungendo che è anche inutile sviluppare nuovi modelli, si aprono gli occhi o si fa finta di svegliarsi.
Ma credere all’uomo col maglioncino è stata solo una commedia della classe dirigente italiana, politici compresi. Una sporchissima commedia: da quando Marchionne ha promesso di raddoppiare la produzione di auto in Italia 1) è stato chiuso lo stabilimento di Termini Imerese; 2) ha chiuso e poi riaperto lo stabilimento di Pomigliano riassumendo soltanto metà degli addetti; 3) ha chiuso la Irisbus di Avellino che produceva autobus; 4) si è ridotta la produzione a Cassino di decine di migliaia di unità; 5) le linee di produzione di Mirafiori sono state portate da 7 a 2; 6) sono stati messi in cassa integrazione persino i 5000 addetti del Lingotto che si occupano di ricerca, sviluppo e amministrazione. Quest’anno la Fiat produrrà non più di 400.000 auto mentre nel 1990 ne aveva prodotte 2.000.000. Per assoluto paradosso tutte queste chiusure sono state ottenute facilmente sventolando un piano di sviluppo.
Ecco il risultato del continuo calarsi di braghe del sindacato, del progressivo incantamento liberista dei partiti della sinistra e del berlusconismo che è stato garanzia di queste cecità “moderne” e insieme dell’immobilismo clientelare. Assistere a questo spettacolo è stato penoso. Assistere al dispiegamento della malafede o dell’idiozia che ancora circola ormai è fonte di collera. Pensare che quel bel tomo di Ichino a gennaio scriveva sul Corriere una sua lettera capolavoro: «Si dice, ancora: “La Fiat non ha chiarito il suo piano industriale”. Sarà; ma qui c’è un investimento colossale che sta dando lavoro per almeno quattro anni a migliaia di persone; e lavoro di alta produttività e qualità, relativamente ben retribuito. Chiediamo pure chiarimenti ulteriori sul futuro, ma qui c’è già qualcosa di chiarissimo per il presente, che stiamo disprezzando senza neppure degnarlo di uno sguardo».
Caro Bersani, Ichino lo vogliamo candidare perché è un idiota allo stato puro o perché fa il gioco di Marchionne? Almeno toglici questo dubbio amletico. Va bene pure nel caso si trattasse di entrambe le cose: in questi casi il ma anche veltroniano non ci sta male. Però diccelo.
Alla fine la commedia che sembrava dovesse finire con una bella sfoltita di diritti e tutto come prima, si sta trasformando nel dramma più evidente della deindustrializzazione del Paese. E scatta l’allarme, con della Valle che suona la carica: “Continua questo ridicolo e purtroppo tragico teatrino degli annunci ad effetto da parte della Fiat, del suo inadeguato amministratore delegato e in subordine del presidente. Assistiamo infatti da alcuni anni a frequentissime conferenze stampa nelle quali, da parte di questi Signori, viene detto tutto e poi il contrario di tutto, purché sia garantito l’effetto mediatico che sembra essere la cosa più importante da ottenere, al di là della qualità e della coerenza delle cose che si dicono”. Già ma non ve eravate accorti prima? Persino il sottoscritto che non ha velleità imprenditoriali lo diceva due anni fa (qui) e (qui) come tanti del resto: la Fiat se ne stava andando e i piani di rilancio erano balle. Solo il “carino” Montezemolo era a sconoscenza, ma si sa che l’uomo vale qualcosa solo quando usa l’Oreal.
Per fortuna che un vecchio squalo come Romiti lo ha messo in chiaro. Essere ragionevoli è una cosa, a calare braghe invece può succedere di tutto e di solito una cosa ben avvertibile. Certo è desolante sentire da un tycoon cose che avremmo voluto sentire da altri: ma quelli ormai sono tonnetti che la storia sta già mettendo in scatola.
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Il mito Marchionne simbolo di rinascita dell' industria italiana dell' auto sta per finire..Io l'avevo capito dal primo giorno chi era,forse oggi qualcuno si sta svegliando dal sogno.D'altronde,quando voleva prendersi l'Opel non garantendo i posti di lavoro qualcuno ci ha visto bene a sbattergli la porta in faccia....ma in Italia questo non è possibile..
"Preferisco che ci si abbracci quando si fa gol, evitando certe cose."
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ma chi se la deve comprare la macchina? se si abbassano gli stipendi, l'operaio che la fa come se la compra? ah?
- pellarorc
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- Iscritto il: 11/05/2011, 14:22
su questo non ci sono dubbi!kurohata ha scritto:ma chi se la deve comprare la macchina? se si abbassano gli stipendi, l'operaio che la fa come se la compra? ah?
fiat licenzia l'operaio o lo mette in cassa integrazione, va a produrre da un'latra parte e poi chiede all'operaio: te le compri la mia macchina??
la risposta può essere solo nua pernacchia!!
shahhaha
cmq..escludendo questo discorso la fiat non tiene la concorrenza. Ford, Renault, Citroen hanno volumi di vendita maggiori nonsntate siano nello stesso segmento di mercato. La Fiat non riesce a tirare fuori nuovi modelli che convincano gli europei. Dopo un + 300% di vendite di alfa romeo in germania tutto si è fermato. Snaturare un marchio come la Lancia per trasformarla in copia di auto Chrysler è stato devastante! Copiare un dodge Journey per farlo diventare un Fian Freemont non ha senso! Gli europei non sono mica scemi! io comprerei un dodge journey piuttosto che prenderne la copia fiat.
Marchionna fa giustamente gli interessi dell'azienda cercando di portare piàù soldi in cassa ma le balle che ha raccontato nel tempo farebbero girare le scatole a chiunque.
Ora è il tempo che i sindacati alzino la voce e dicano al caro manger ocme vanno le cose. I dipendenti in italia stanno dimeminuendo con effetti disastrosi per gli indotti. A Mirafiori le catene sono passate da 7 a 2. Termini imerse ha chiuso e le altre aziende hano amdnato migliai aid idpendenti in mobilità e cassa integrazione. Il governo dev chiamare il manager e spiegargli un paio di cosette.
- aquamoon
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- Iscritto il: 11/05/2011, 13:59
OT:pellarorc ha scritto: su questo non ci sono dubbi!
fiat licenzia l'operaio o lo mette in cassa integrazione, va a produrre da un'latra parte e poi chiede all'operaio: te le compri la mia macchina??
la risposta può essere solo nua pernacchia!!
shahhaha
...
Che tastiera usi?

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- Iscritto il: 11/05/2011, 14:58
il pulloverato viene insultato a destra e manca: imprenditori come la FIOM a quanto pare..
ora sarebbe bello invece conoscere l'opinione dei suoi primi 3 tifosi: Bonanni, Angeletti e ....udite udite: RENZI!!!! Sì, proprio il nuovo che avanza!!!!
Berlusconi ha detto tante cose assurde ma ieri ne ha detta una vera e micidiale: "Renzi è uno dei nostri in seno al PD". Per la prima volta credo che quello che dice corrisponda al vero!!!

ora sarebbe bello invece conoscere l'opinione dei suoi primi 3 tifosi: Bonanni, Angeletti e ....udite udite: RENZI!!!! Sì, proprio il nuovo che avanza!!!!
Berlusconi ha detto tante cose assurde ma ieri ne ha detta una vera e micidiale: "Renzi è uno dei nostri in seno al PD". Per la prima volta credo che quello che dice corrisponda al vero!!!



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reggina D-I ha scritto:il pulloverato viene insultato a destra e manca: imprenditori come la FIOM a quanto pare..
ora sarebbe bello invece conoscere l'opinione dei suoi primi 3 tifosi: Bonanni, Angeletti e ....udite udite: RENZI!!!! Sì, proprio il nuovo che avanza!!!!
Berlusconi ha detto tante cose assurde ma ieri ne ha detta una vera e micidiale: "Renzi è uno dei nostri in seno al PD". Per la prima volta credo che quello che dice corrisponda al vero!!!
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tutto il pd tranne il solo cofferati leccava i piedi a marchionne(leggiti le dichiarazioni dei fassino,veltroni,chiamparino),e non era il solo,c'èrano anche il pdl,l'udc e fli,ora mi pare che sono tutti schierati contro di lui.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
- pellarorc
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no è che ho un pò le dita a banana!!aquamoon ha scritto:OT:pellarorc ha scritto: su questo non ci sono dubbi!
fiat licenzia l'operaio o lo mette in cassa integrazione, va a produrre da un'latra parte e poi chiede all'operaio: te le compri la mia macchina??
la risposta può essere solo nua pernacchia!!
shahhaha
...
Che tastiera usi?
ahahaha
no è che scrivo velocemente e poi nn rileggo a volte!

- aquamoon
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pellarorc ha scritto:no è che ho un pò le dita a banana!!aquamoon ha scritto:OT:pellarorc ha scritto: su questo non ci sono dubbi!
fiat licenzia l'operaio o lo mette in cassa integrazione, va a produrre da un'latra parte e poi chiede all'operaio: te le compri la mia macchina??
la risposta può essere solo nua pernacchia!!
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