Sinceramente il fare di fare di tutta l'erba un fascio è pratica che, per forma mentis, non ho mai digerito.reggino ha scritto:su questo punto la penso esattamente come te.Tuttavia fino a quando sostenere questo governo,saranno gli stessi partiti che hanno rubato e fatto disastri in questi 50 anni,dubito davvero che possa fare qualcosa di buono.La corruzione non la può contrastare perchè l'azionista di maggioranza che sostiene questo governo è un corruttore(ha corrotto mills,oltre che i de gregorio e gli scilipoti),e il secondo partito che lo sostiene ha il braccio destro del segretario di partito,imputato per corruzione,per non parlare dell'udc.Tant'è che non si riesce a fare una legge sulla corruzione(una legge seria non quella porcata il cui firmatario è alfano).Per non parlare di evasione e criminalità organizzata.Se un governo non interviene su questi tre punti:corruzione,evasione(con riforme strutturali serie),criminalità organizzata,e magari anche burocrazia e tasse,difficilmente risolveremo i problemi di questo paese.citrosodina ha scritto:[quote="Paolo
per carità.. certamente ci saranno tante cose che non vanno e che sbaglieranno..
ma accusare monti di tutti i mali, dopo che per 50 anni i politici non hanno fatto che rubare e disastri mi sembra eccessivo.
E comunque mi pare corretto giudicare con obiettività le cose fatte, buone o no.
Ora, siccome, e nonostante ti sia stato fatto notare più volte, è da parecchio tempo che ce la meni con questa tiritera,
potresti andare sul concreto spiegandoci quali partiti hanno rubato e a tuo parere malgovernato dal 2012 - 50 = 1962 (Millevovecentosessantadue)?
Poteresti spiegarci la differenza tra un singolo che ha sbagliato e uno sbagliato sistema eretto a modello?
Sai spiegarci le motivazioni che impediscono il varo della legge anticorruzione/antievasione la nuova legge elettorale e... chi ne ha più ne metta,
distinguendo tra le varie posizioni in Parlamento?
Te lo chiedo in quanto ritengo che l'accantonare l'uso della "pancia" sarebbe un buon viatico per tornare a chiacchierare serenamente di fatti e non di desiderata.