NBA 2012-2013

Tutto sul basket e sul mito Viola.

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Secondo me Miami vincerà gara-7, ma in finale contro San Antonio i sciuppanu :salut
Come si dorme non è importante, come si è svegli è importante

Cit. Vadinho
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Secondo me Miami vincerà gara-7, ma in finale contro San Antonio i sciuppanu :salut
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Cit. Vadinho
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Spareggio senza storia, vince Miami 99-76...grande Indiana per tutta la serie, ma gli Heat sono più forti e la finale contro San Antonio è la giusta conclusione di questa annata

Solito strepitoso James, che ne mette 32 con 8 rimbalzi, si sveglia Wade (21 punti e 9 rimbalzi)...Pacers deludenti, ma non gli si può rimproverare niente

Giovedì gara-1 contro gli Spurs belli freschi
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Cit. Vadinho
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volevo vedere la partita pome ma un mio amico con un sms mi ha rovinato tutto :lol: bhè dai numeri sembra proprio una partita senza storia, peccato per indiana ma forse questa sarà la finale più bella...tra i due mali preferisco manu e i suoi :lol:
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Mave ha scritto:tra i due mali preferisco manu e i suoi :lol:
E qui si vede che se un texano di Reggio Calabria :lol: :mrgreen:
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Cit. Vadinho
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1-1 col supporting cast di Miami che ha giocato meglio dei big three
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prima vera partita da "big 3" direi anche "big 4" in questi playoff per Miami...Wade mattatore della serata, è sembrato quello dei bei tempi, Bosh incisivo sotto canestro chiude con una doppia doppia e James naturamente ci mette una gran prestazione...dall'altra parte male Parker ma soprattutto Ginobili, insomma in questa serie da una partita all'altra cambia tutto e non si capisce chi sia realmente favorita
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Una serie del genere era assolutamente prevedibile
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Cit. Vadinho
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la 5 partita è ovviamente fondamentale per gli Spurs, se non vincono è andata. Speriamo che Ginobili riesca a essere decisivo in positivo, finora sembra un pesce fuor d'acqua
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la 5 partita è ovviamente fondamentale per gli Spurs, se non vincono è andata. Speriamo che Ginobili riesca a essere decisivo in positivo, finora sembra un pesce fuor d'acqua
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reggiocal ha scritto:la 5 partita è ovviamente fondamentale per gli Spurs, se non vincono è andata. Speriamo che Ginobili riesca a essere decisivo in positivo, finora sembra un pesce fuor d'acqua
Manu in quintetto base risponde finalmente presente, prestazione straordinaria con doppia doppia per punti e assist e in più è stato decisivo a piazzare il break tra terzo e quarto periodo...tutto il quintetto di SA in doppia cifra con altra prestazione al tiro fantastica di Green che ha già superato Allen per numero di triple realizzate in una serie finale!
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http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/n ... 16665.html

NBA - Suicidio Spurs: si va a gara-7
Miami si aggiudica gara-6 in overtime 103-100 e forza la serie alla bella: San Antonio getta al vento 5 punti di vantaggio alla fine dei regolamentari

MIAMI HEAT-SAN ANTONIO SPURS 103-100 OT (serie sul 3-3)

Chiuso nell'angolo, con la necessità di fare un mezzo step-back per non pestare la riga, con Tony Parker che gli salta davanti, il cronometro della partita che scorre velocemente verso le zero e, in mano, il pallone che potrebbe tenere ancora viva una serie che sembrava già finita da tempo. Per chiunque abbia calcato un parquet sulla faccia della Terra, quel pallone si sarebbe tramutato in un air-ball penoso. Non per Ray Allen.

Il triplone di He Got Game che forza i supplementari (e, con essi, anche gara-7) riscrive in extremis un copione che aveva ormai preso le sembianze del classico finale romantico, con la vittoria degli Spurs, la riconferma di una dinastia refrattaria al tramonto, l'apoteosi del 37enne Tim Duncan, e l'abisso più nero per LeBron James e la sua etichetta da "perdente". Ma, d'altronde, sarebbe stato lo stesso finale visto due anni fa, quando al posto del caraibico infuriava invece un tedescone bianco: e questa serie, vissuta costantemente all'insegna dell'imprevedibilità e dell'equilibrio, non poteva permettersi un epilogo così scontato. E, d'altronde (bis), ci sarà anche stato un motivo per cui Ray Allen ha salutato Boston la scorsa estate mettendosi al servizio di LeBron. Per segnare questi tiri. E vincere un altro anello.

Oh, LeBron. Il Prescelto chiude con un'altra tripla doppia da 32 punti, 11 assist e 10 rimbalzi, numeri dietro i quali si nasconde l'ennesima prestazione bifronte: nervoso e impreciso nei primi tre quarti, indirizzato sui binari del più classico sberleffo alla LeBum, LeQuit e quant'altro si possa inventare con i giochi di parole, si scatena in maniera devastante nell'ultimo periodo, dove segna 16 punti rimontando uno svantaggio in doppia cifra nella versione James+tiratori, con Wade e Bosh incatenati alla panchina da uno Spoelstra deciso a rischiare il tutto per tutto. Nel finale sfiora nuovamente la berlina con un paio di attacchi orripilanti che permettono agli Spurs di allungare sul +5 a 28" dalla sirena, per poi tornare a vestire i panni del vero MVP della Lega, con la bomba del -2 e un overtime in cui mette lo zampino in 6 degli 8 punti realizzati dagli Heat.

Certo, se non fosse stato per quella tripla incredibile di Allen, saremmo qui a parlare di tutt'altro e a proclamare la dissoluzione di Big-Three: Dwyane Wade appare in netto calo fisico rispetto alle ultime due partite giocate a San Antonio (e il colpo subito sul ginocchio dolorante a inizio gara non ha certo aiutato), e si trascina con 14 punti quasi interamente frutto di jumper, a evidenza di una condizione che non gli permette di attaccare il canestro con forza ed efficacia. Chris Bosh (10 punti e 11 rimbalzi), viene ridicolizzato nel primo tempo da un Duncan stratosferico: Miami sarebbe affondata come una zattera in un uragano se non fosse stato per il ritorno di Chris Andersen, risguinzagliato da Spoelstra per spendere falli sul caraibico e dare quella fisicità che l'ex-Toronto non è in grado di fornire. CB1 si rifarà poi nel finale, andando a rifilare due stoppate decisive, prima su Parker, e poi su Green, cancellando il tiro che avrebbe potuto forzare un secondo overtime. Tornati sul proprio parquet, gli Heat ritrovano la verve dei comrpimari, scomparsi nel trittico di gare in Texas: di Birdman e Allen abbiamo detto, ma bisogna aggiungere anche Mario Chalmers (20 punti, e un primo tempo di grande livello), Mike Miller, 7 rimbalzi, 8 punti e una tripla fondamentale per iniziare la rimonta nel quarto periodo, e Shane Battier, di nuovo cecchino dalla distanza con 3/4.

Ma i meriti di Miami impallidiscono di fronte ai demeriti degli Spurs, capaci di gettare al vento per due volte un anello che sembrava già saldamente ancorato al dito, e in questo strano quanto imprevedibile harakiri c'è tanto di Gregg Popovich, auto-affossatosi con scelte piuttosto discutibili nel quarto periodo. Chiuso il terzo quarto con un vantaggio in doppia cifra, il coach degli Speroni azzarda un quintetto di seconde linee richiamando contemporaneamente Parker, Duncan e Leonard; poi, quando gli Spurs tornano prepotentemente in partita con una fiammata di Tony Parker per il +5, decide di far sedere Duncan nei due possessi difensivi decisivi, andando piccolissimo contro l'assetto di Miami con LeBron, Bosh e tiratori. Il risultato sono due rimbalzi offensivi degli Heat tradotti in due bombe. A questo aggiungete la scelta di non commettere fallo sul +3 a 18" dalla sirena (qualsiasi squadra europea avrebbe mandato gli Heat in lunetta e non concesso il tiro del pareggio), e il suicidio è completo.

San Antonio getta così al vento l'occasione d'oro, quella di vincere il quinto anello nell'era Popovich-Duncan: per gara-7 l'inerzia passa ora nelle mani di Miami, non soltanto per il fattore campo a favore, ma perché gli Spurs visti stasera hanno chiuso sulle ginocchia, completamente svuotati da ogni energia. Emblematica la partita di Tim Duncan: dopo aver segnato 25 punti in un primo tempo completamente dominato contro una Miami che difende su di lui in single-coverage onde evitare di essere massacrata dai tiratori, il carabico si arrampica faticosamente a quota 30 alla fine, scomparendo dai radar offensivi. Ancor peggio fa Manu Ginobili, che dopo l'exploit di gara-5 si disperde con una prestazione da soli 9 punti in 35' e 8 palle perse, tutte allo stesso modo, cercando passaggi in spazi impossibili: il Gino ne perde due consecutive alla fine, cacciandosi prima in un ginepraio sulla riga di fondo, e andando poi a finire tra una selva di corpi forzando la penetrazione per cercare il tiro della vittoria. Tony Parker, dopo un primo tempo ben gestito in cui cerca costantemente Duncan sotto canestro, finisce col litigare pesantemente col ferro (19 punti ma 6/23 dal campo) e, nonostante la fiammate che illude gli Spurs, macchia definitivamente la sua prestazione con alcune scelte orrende nel finale dell'overtime.

Male anche i tiratori, contenuti egregiamente dalla difesa degli Heat: Danny Green viene completamente annullato con soli 3 punti e 1/7 al tiro (comprese due triple sbagliate nei momenti topici del quarto periodo), mentre Gary Neal finisce a quota 5 e 2/7: in generale, gli Spurs pescano soltanto un discreto Boris Diaw dalla panchina, ancora una volta eccellente quando chiamato a fare la staffetta con Leonard su LeBron James, mentre Thiago Splitter vaga nuovamente come un nomade senza meta. La nota più positiva e continua è quella di Kawhi Leonard (22 punti, 11 rimbalzi), sempre ottimo su entrambe le metà del campo: peccato che abbia sulla coscienza quel tiro libero sbagliato a 18" dalla sirena che avrebbe potuto scrivere una storia differente.

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Cit. Vadinho
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Miami vince il secondo titolo di fila, LeBron mostruoso...commenterò meglio più tardi che ora vado a farmi altre 2 orette di sonno! :mrgreen:
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che dire...partita molto bella e combattuta, Spurs con un Tony parker irriconoscibile per via dell'infortunio, con Green a tratti impaurito e completamente fuori dalla partita ma anche con un grandissimo Leonard, il solito orgoglio di Manu e la classe di Duncan...ma dall'altra parte c'è il signor James, 37 punti e il controllo totale sulla partita aiutato da Wade che anche a mezzo servizio non fallisce questi appuntamenti e da Battier, infallibile cecchino come era stato mike Miller l'anno scorso...gli Spurs sono rimasti aggrappati alla partita in tutti i modi, purtroppo per loro i sogni si sono infranti sul canestro facile sbagliato da Duncan a 48" dalla fine, non avevo mai visto il caraibico arrabbiarsi e far trasparire emozioni come dopo quell'errore, probabilmente è la fine degli spurs di manu e tim ma meritano solo applausi, loro e quel volpone di popovich a mio avviso il miglior allenatore che c'è in NBA!
Lebron si toglie definitivamente, semmai ce l'avesse ancora, l'etichetta di perdente e scrive un'altra pagina di storia ma ho l'impressione che ne possa scrivere ancora tante altre
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Mostruoso James, che mette a tacere tutti quelli che lo etichettavano come perdente...prestazione da dominatore assoluto, che in pochi loderanno perchè non si chiama Kobe :salut

Complimenti agli Spurs, complimenti a Popovic...un grande, il più grande probabilmente
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Cit. Vadinho
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Alla fine titolo agli Heat come prevedibile in gara 7, ma molto più combattuta di quello che mi aspettavo, ma gli Spurs si sogneranno a lungo il finale di gara 6, avevano praticamente vinto, hanno concesso quei due tiri da tre su rimbalzo in attacco di cui il secondo di Allen pazzesco, prima hanno fatto la minchiata di non fare il fallo tattico per evitare il tiro da tre, ma loro dicono che questa è mentalità europea, sarà....capitolo Ginobili, pessimo in gara 6, ha contribuito a tenere vivi gli Heat con una serie impressionante di palle perse, alla fine ha giocato bene due partite su 7 e alcune sono state disastrose, troppo poco.... :sad:
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