In conferenza stampa il governatore scopelliti ha annunciato urbi et orbi che sono in arrivo 33 milioni di euri destinati alla Calabria per la sicurezza delle scuole,
a Reggio ne arriveranno cinque.
Posto che tra le cinque province quella reggina è la più grande, con quale criterio sono stati ripartiti i fondi?
Fossero stati assegnati per provincia ce ne sarebbero toccati 6,6, per popolazione almeno 12.
Con il decreto Reggio e' gia' stato fatto tanto, la cifra non mi pare cosi' misera anche misura di un sesto del totale.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
Quei due tre milioncini che ti mancano vanno nelle tasche dei soliti, sennò non funziona che ti credi?
Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro (toro seduto)
Sono talmente anarchico che mi mangio pure i comunisti!
patero ha scritto:
Da quello che ho capito cinque milioni sono solo per Reggio città, quindi per tutta la provincia..........
La spiegazione è affascinante ma, forse maliziosamente la ritengo, non esaustiva.
Tra l'altro, mi pare che le competenze per le scuole, siano anche delle Province.
In conferenza stampa, c'era solo il Comune, quindi,
a occhio,
dovresti avere ragione.
La domanda iniziale rimane però sempre valida:
come sono state ripartite le risorse?
Non è gossip.
patero ha scritto:
Da quello che ho capito cinque milioni sono solo per Reggio città, quindi per tutta la provincia..........
La spiegazione è affascinante ma, forse maliziosamente la ritengo, non esaustiva.
Tra l'altro, mi pare che le competenze per le scuole, siano anche delle Province.
In conferenza stampa, c'era solo il Comune, quindi,
a occhio,
dovresti avere ragione.
La domanda iniziale rimane però sempre valida: come sono state ripartite le risorse?
Non è gossip.
tanto aqua come sempre nessuno chiederà conto a nessuno dei soldi utilizzati, del come, quando, perchè...e nessuno si preoccuperà mai di ciò che non è stato magari speso. Come se quei soldi fossero del governatore o di chi per lui. Come se lo fossero stati in passato dei governatori precedenti o di chi per loro.
A Reggio è così da sempre, fatalismo , pessimismo, presunzione e un pò di sana stortìa. Tutto è un favore, tutto è dovuto. Da pochi arricchiti con i soldi della massa ignorante ad una massa inerme che si bea di rimanere tale.
(A prima i me mamma, che "tanto, non c'è niente da fare"). E quando vedono poche briciole come la moquette di piazza San Giorgio....si scialunu u cori.
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
patero ha scritto:
Da quello che ho capito cinque milioni sono solo per Reggio città, quindi per tutta la provincia..........
La spiegazione è affascinante ma, forse maliziosamente la ritengo, non esaustiva.
Tra l'altro, mi pare che le competenze per le scuole, siano anche delle Province.
In conferenza stampa, c'era solo il Comune, quindi,
a occhio,
dovresti avere ragione.
La domanda iniziale rimane però sempre valida: come sono state ripartite le risorse?
Non è gossip.
tanto aqua come sempre nessuno chiederà conto a nessuno dei soldi utilizzati, del come, quando, perchè...e nessuno si preoccuperà mai di ciò che non è stato magari speso. Come se quei soldi fossero del governatore o di chi per lui. Come se lo fossero stati in passato dei governatori precedenti o di chi per loro.
A Reggio è così da sempre, fatalismo , pessimismo, presunzione e un pò di sana stortìa. Tutto è un favore, tutto è dovuto. Da pochi arricchiti con i soldi della massa ignorante ad una massa inerme che si bea di rimanere tale.
(A prima i me mamma, che "tanto, non c'è niente da fare"). E quando vedono poche briciole come la moquette di piazza San Giorgio....si scialunu u cori.
Anche se, per il sol fatto che è scritta in dialetto, io punterei sulla quarta che hai detto.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Mariotta ha scritto:
tanto aqua come sempre nessuno chiederà conto a nessuno dei soldi utilizzati, del come, quando, perchè...e nessuno si preoccuperà mai di ciò che non è stato magari speso. Come se quei soldi fossero del governatore o di chi per lui. Come se lo fossero stati in passato dei governatori precedenti o di chi per loro.
A Reggio è così da sempre, fatalismo , pessimismo, presunzione e un pò di sana stortìa. Tutto è un favore, tutto è dovuto. Da pochi arricchiti con i soldi della massa ignorante ad una massa inerme che si bea di rimanere tale.
(A prima i me mamma, che "tanto, non c'è niente da fare"). E quando vedono poche briciole come la moquette di piazza San Giorgio....si scialunu u cori.
Anche se, per il sol fatto che è scritta in dialetto, io punterei sulla quarta che hai detto.
la stortìa dici?...o si scialunu u cori?
penso la prima...la prossima volta quotami come si deve, sennò fraintendo
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
Mariotta ha scritto:
tanto aqua come sempre nessuno chiederà conto a nessuno dei soldi utilizzati, del come, quando, perchè...e nessuno si preoccuperà mai di ciò che non è stato magari speso. Come se quei soldi fossero del governatore o di chi per lui. Come se lo fossero stati in passato dei governatori precedenti o di chi per loro.
A Reggio è così da sempre, fatalismo , pessimismo, presunzione e un pò di sana stortìa. Tutto è un favore, tutto è dovuto. Da pochi arricchiti con i soldi della massa ignorante ad una massa inerme che si bea di rimanere tale.
(A prima i me mamma, che "tanto, non c'è niente da fare"). E quando vedono poche briciole come la moquette di piazza San Giorgio....si scialunu u cori.
Anche se, per il sol fatto che è scritta in dialetto, io punterei sulla quarta che hai detto.
la stortìa dici?...o si scialunu u cori?
penso la prima...la prossima volta quotami come si deve, sennò fraintendo
E come dovrei farlo Mariotta
Ne hai elencato quattro in fila e solo l'ultima era in dialetto.
"si scialunu u cori", anche se per lo stesso motivo merita, non la leggo come un'affermazione ma, bensì, come considerazione.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.