A me piace.
Ogni considerazione non può essere fatta in termini assolutistici ma deve essere riferito
ad un contesto. Il segretario di un partito va confrontato con gli altri segretari dunque.
Alfano, Di Pietro, Bossi, Vendola, Diliberto...chi dovrebbe essere meglio di Bersani?
Gli antichi dicevano: "Beati monoculi in terra caecorum " e tra questi il beato è proprio Bersani.
Vogliamo parlare di Bersani?
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Pickwick ha scritto:A me piace.
Ogni considerazione non può essere fatta in termini assolutistici ma deve essere riferito
ad un contesto. Il segretario di un partito va confrontato con gli altri segretari dunque.
Alfano, Di Pietro, Bossi, Vendola, Diliberto...chi dovrebbe essere meglio di Bersani?
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io mi chiedo da secoli cosa significhi un discorso simile... non ha perso le elezioni ha perso le primarie, le primarie rappresentano un sistema democratico e non bellico per selezionare un candidato all'interno di una coalizione per creare guerre di qualsiasi tipo all'interno della stessa. Nelle primarie esistono solo vincitori e non vinti, nelle elezioni politiche al limite si può parlare di vincitori e vinti.spiny79 ha scritto:ma io mi chiedo: quante "primarie" deve perdere un segretario di partito prima di capire che è meglio farsi da parte?
Pickwick ha scritto:La percentuale di scemi del movimento 5 stelle supera anche il grande sud di Miccichè...
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lo stesso discorso dovrebbe valere anche quando si perdono le elezioni amministrative (non le politiche) e si chiede le dimissioni del governo nazionale.nosacciu ha scritto:io mi chiedo da secoli cosa significhi un discorso simile... non ha perso le elezioni ha perso le primarie, le primarie rappresentano un sistema democratico e non bellico per selezionare un candidato all'interno di una coalizione per creare guerre di qualsiasi tipo all'interno della stessa. Nelle primarie esistono solo vincitori e non vinti, nelle elezioni politiche al limite si può parlare di vincitori e vinti.spiny79 ha scritto:ma io mi chiedo: quante "primarie" deve perdere un segretario di partito prima di capire che è meglio farsi da parte?
Non fare due pesi e due misure.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
io2 ha scritto:
lo stesso discorso dovrebbe valere anche quando si perdono le elezioni amministrative (non le politiche) e si chiede le dimissioni del governo nazionale.
Non fare due pesi e due misure.
perchè paragonare primarie ed amministrative?
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Le primarie sono uno strumento d'aiuto e di ascolto, le elezioni e il loro risultato, stabiliscono chi deve amministrare.io2 ha scritto:
lo stesso discorso dovrebbe valere anche quando si perdono le elezioni amministrative (non le politiche) e si chiede le dimissioni del governo nazionale.
Non fare due pesi e due misure.
Le prime, non essendo vincolanti, non hanno leggi e non hanno sanzioni.
Le seconde, essendo determinanti, hanno leggi e sanzioni.
Porle sullo stesso piano è ... almeno,
bizzarro.

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Non ho messo sullo stesso piano l'importanza delle amministrative a quelle delle primarie. Però come in queste primarie non si votava il segretario quindi Bersani non è obbligato a dimettersi allo stesso modo le amministrative votano gli enti locali non il governo nazionale che non è obbligato a dimettersi.aquamoon ha scritto:Le primarie sono uno strumento d'aiuto e di ascolto, le elezioni e il loro risultato, stabiliscono chi deve amministrare.io2 ha scritto:
lo stesso discorso dovrebbe valere anche quando si perdono le elezioni amministrative (non le politiche) e si chiede le dimissioni del governo nazionale.
Non fare due pesi e due misure.
Le prime, non essendo vincolanti, non hanno leggi e non hanno sanzioni.
Le seconde, essendo determinanti, hanno leggi e sanzioni.
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In nessuna democrazia moderna se il governo perde le amministrative si chiedono le dimissioni, pure il presidente francese ha perso le amministrative ma nessuno in Francia ha chiesto le elezioni, stessa cosa in America con le elezioni di medio termine nessuno ha chiesto le dimissioni di Obama.
L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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Unu e nesci u piddì, dui e nesci i piddì ... non cangiati mai, non c'è nentiaquamoon ha scritto:Le primarie sono uno strumento d'aiuto e di ascolto, le elezioni e il loro risultato, stabiliscono chi deve amministrare.io2 ha scritto:
lo stesso discorso dovrebbe valere anche quando si perdono le elezioni amministrative (non le politiche) e si chiede le dimissioni del governo nazionale.
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Le prime, non essendo vincolanti, non hanno leggi e non hanno sanzioni.
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Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
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Bersani, con le primarie di Palermo c'entra poco o nulla. Ci si consultava per il candidato da presentare e che Bersani sponsorizzasse l'uno o l'altro poco importa... non è il PD che ha la forza sufficiente per eleggere un Sindaco, serve un candidato che sia espressione della Città e non di un Partito che a malapena arriva al 10%.io2 ha scritto:
Non ho messo sullo stesso piano l'importanza delle amministrative a quelle delle primarie. Però come in queste primarie non si votava il segretario quindi Bersani non è obbligato a dimettersi allo stesso modo le amministrative votano gli enti locali non il governo nazionale che non è obbligato a dimettersi.
In nessuna democrazia moderna se il governo perde le amministrative si chiedono le dimissioni, pure il presidente francese ha perso le amministrative ma nessuno in Francia ha chiesto le elezioni, stessa cosa in America con le elezioni di medio termine nessuno ha chiesto le dimissioni di Obama.
Giustamente ricordi che nè in Francia nè negli Stati Uniti, malgrado risultati non edificanti, nessuno ha chiesto o preteso che Sarkozy o Obama si dimettessero...
forse o anche perchè stiamo parlando di sistemi diversi, quì c'è (c'era

E' per questi motivi che ho definito "bizzarro" l'accostamento.

Capisco che Bersani (o chiunque altro) per il solo fatto di essere segretario di un Partito "antipatico" non possa che provocare antipatie ma,
lo si voglia o no,
in questo momento è il rappresentante del Partito di maggioranza reale del Paese.
Piuttosto, a posto di fare le pulci a comelochiamadoddi gargamella, cosa nei pensi dei 46 pidiellini che hanno chiesto le dimissioni del ministro Riccardi, innescando una pericolosissima miccia che se non disinnescata potrebbe portare ad una crisi di governo?
Riccardi ha detto che il tatticismo autoreferenziale fa diventare la Politica "schifosa e 46 benpensanti ne hanno chiesto le dimissioni.
Personalmente sono d'accordo con il pensiero di Riccardi e presuntuosamente ritengo anche tu lo sia.
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ma quelli che riminano le pentole non sono altri?aquamoon ha scritto:Bersani, con le primarie di Palermo c'entra poco o nulla. Ci si consultava per il candidato da presentare e che Bersani sponsorizzasse l'uno o l'altro poco importa... non è il PD che ha la forza sufficiente per eleggere un Sindaco, serve un candidato che sia espressione della Città e non di un Partito che a malapena arriva al 10%.io2 ha scritto:
Non ho messo sullo stesso piano l'importanza delle amministrative a quelle delle primarie. Però come in queste primarie non si votava il segretario quindi Bersani non è obbligato a dimettersi allo stesso modo le amministrative votano gli enti locali non il governo nazionale che non è obbligato a dimettersi.
In nessuna democrazia moderna se il governo perde le amministrative si chiedono le dimissioni, pure il presidente francese ha perso le amministrative ma nessuno in Francia ha chiesto le elezioni, stessa cosa in America con le elezioni di medio termine nessuno ha chiesto le dimissioni di Obama.
Giustamente ricordi che nè in Francia nè negli Stati Uniti, malgrado risultati non edificanti, nessuno ha chiesto o preteso che Sarkozy o Obama si dimettessero...
forse o anche perchè stiamo parlando di sistemi diversi, quì c'è (c'era) un presidente del Consiglio con la "p" minuscola che è il risultato di un accordo tra il Parlamento e il Presidente della Repubblica; lì (Francia e USA) è un'altra storia e il Presidente, grazie alla maiuscola, ha poteri che gli derivano direttamente dal Popolo e non da intermediari.
E' per questi motivi che ho definito "bizzarro" l'accostamento.
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Capisco che Bersani (o chiunque altro) per il solo fatto di essere segretario di un Partito "antipatico" non possa che provocare antipatie ma,
lo si voglia o no,
in questo momento è il rappresentante del Partito di maggioranza reale del Paese.
Piuttosto, a posto di fare le pulci a comelochiamadoddi gargamella, cosa nei pensi dei 46 pidiellini che hanno chiesto le dimissioni del ministro Riccardi, innescando una pericolosissima miccia che se non disinnescata potrebbe portare ad una crisi di governo?
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Personalmente sono d'accordo con il pensiero di Riccardi e presuntuosamente ritengo anche tu lo sia.
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cozzina1 ha scritto:ma quelli che riminano le pentole non sono altri?aquamoon ha scritto:Bersani, con le primarie di Palermo c'entra poco o nulla. Ci si consultava per il candidato da presentare e che Bersani sponsorizzasse l'uno o l'altro poco importa... non è il PD che ha la forza sufficiente per eleggere un Sindaco, serve un candidato che sia espressione della Città e non di un Partito che a malapena arriva al 10%.io2 ha scritto:
Non ho messo sullo stesso piano l'importanza delle amministrative a quelle delle primarie. Però come in queste primarie non si votava il segretario quindi Bersani non è obbligato a dimettersi allo stesso modo le amministrative votano gli enti locali non il governo nazionale che non è obbligato a dimettersi.
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Benaltrismo
Tecnica di comunicazione adottata da chi, trovandosi di fronte alla tesi sostenuta da uno o più interlocutori in merito a uno specifico tema in discussione, evita di affrontare compiutamente l’argomento motivando il suo atteggiamento con il fatto che esisterebbero “ben altre questioni più importanti da affrontare"
Oppure:
Benaltrismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il benaltrismo è un neologismo italiano utilizzato nell'ambito delle scienze politiche e derivante dall'espressione "ci vuole ben altro", ovvero dall'individuare origine o soluzione di un problema in qualcos'altro e più importante rispetto all'affermazione dell'interlocutore o a quanto creduto comunemente.
Il termine indica un'affermazione (tesi benaltrista) formulata nel mezzo o alla conclusione di una discussione, in opposizione sia all'individuazione di un problema che di una soluzione allo stesso, sostenendo che i problemi sono ben altri. In questo modo l'autore si sottrae ad ogni valutazione oggettiva delle posizioni e soluzioni altrui, pronunciando de facto un giudizio di inutilità su ogni risultato raggiunto nel campo, come sulla legittimità della discussione, rimandando sine die la questione.
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doddi ha scritto:Unu e nesci u piddì, dui e nesci i piddì ... non cangiati mai, non c'è nentiaquamoon ha scritto:Le primarie sono uno strumento d'aiuto e di ascolto, le elezioni e il loro risultato, stabiliscono chi deve amministrare.io2 ha scritto:
lo stesso discorso dovrebbe valere anche quando si perdono le elezioni amministrative (non le politiche) e si chiede le dimissioni del governo nazionale.
Non fare due pesi e due misure.
Le prime, non essendo vincolanti, non hanno leggi e non hanno sanzioni.
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E' che, fessi come siamo, non riusciamo a cogliere il problema...
se a posto di 8-10 parole ce ne posti una trentina magari con soggetto, predicato e complemento oggetto,
potremmo parlare (non sparlare) di Bersani o di Gargamella o di Angiolino Jolie.

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Si è partiti da Bersani a "Servizio Pubblico" e, transitando per Palermo, se ne sono invocate le dimissioni, "asseverando" (quasi) che una sconfitta del candidato da lui sostenuto a Palermo ne debba comportare le dimissioni.cozzina1 ha scritto:
ma quelli che riminano le pentole non sono altri?![]()
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Il tema, che ti piaccia o no, si è evoluto e da Bersani si è passati (non te n'eri accorta? eppure argomentavo con l'Amministatore... al posto suo mi cruccerei...) alla disamina dei motivi che possono o debbono esseri presi in seria considerazione e quindi se dimettersi o no da un incarico politico.
La sezione si chiama "Attualità" e la richiesta di dimissioni fatta dai 46 pidiellini (mi ricordano quelli che sfiduciavano raffagel in seduta straordinaria al Bar't) a Monti perchè butti fuori Riccardi è di tremenda attualità ed è pure in tema con il topic "evoluto".
Ovviamente, come da regolamento, questo e il tuo intervento saranno presi in esame dalla Moderazione e si stabilirà chi rimina le pentole.

Non sono cattivo è che mi disegnano così.

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mai pensato tu fossi cattivo...in questo caso non hai colto...o forse si...aquamoon ha scritto:Si è partiti da Bersani a "Servizio Pubblico" e, transitando per Palermo, se ne sono invocate le dimissioni, "asseverando" (quasi) che una sconfitta del candidato da lui sostenuto a Palermo ne debba comportare le dimissioni.cozzina1 ha scritto:
ma quelli che riminano le pentole non sono altri?![]()
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Il tema, che ti piaccia o no, si è evoluto e da Bersani si è passati (non te n'eri accorta? eppure argomentavo con l'Amministatore... al posto suo mi cruccerei...) alla disamina dei motivi che possono o debbono esseri presi in seria considerazione e quindi se dimettersi o no da un incarico politico.
La sezione si chiama "Attualità" e la richiesta di dimissioni fatta dai 46 pidiellini (mi ricordano quelli che sfiduciavano raffagel in seduta straordinaria al Bar't) a Monti perchè butti fuori Riccardi è di tremenda attualità ed è pure in tema con il topic "evoluto".
Ovviamente, come da regolamento, questo e il tuo intervento saranno presi in esame dalla Moderazione e si stabilirà chi rimina le pentole.
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Occhio che se continui così la "consegnerai" di fatto nelle, ancorchè posssenti, sole braccia del buon mohammed.aquamoon ha scritto:Si è partiti da Bersani a "Servizio Pubblico" e, transitando per Palermo, se ne sono invocate le dimissioni, "asseverando" (quasi) che una sconfitta del candidato da lui sostenuto a Palermo ne debba comportare le dimissioni.cozzina1 ha scritto:
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La sezione si chiama "Attualità" e la richiesta di dimissioni fatta dai 46 pidiellini (mi ricordano quelli che sfiduciavano raffagel in seduta straordinaria al Bar't) a Monti perchè butti fuori Riccardi è di tremenda attualità ed è pure in tema con il topic "evoluto".
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gelosone...Regmi ha scritto:Occhio che se continui così la "consegnerai" di fatto nelle, ancorchè posssenti, sole braccia del buon mohammed.aquamoon ha scritto:Si è partiti da Bersani a "Servizio Pubblico" e, transitando per Palermo, se ne sono invocate le dimissioni, "asseverando" (quasi) che una sconfitta del candidato da lui sostenuto a Palermo ne debba comportare le dimissioni.cozzina1 ha scritto:
ma quelli che riminano le pentole non sono altri?![]()
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Il tema, che ti piaccia o no, si è evoluto e da Bersani si è passati (non te n'eri accorta? eppure argomentavo con l'Amministatore... al posto suo mi cruccerei...) alla disamina dei motivi che possono o debbono esseri presi in seria considerazione e quindi se dimettersi o no da un incarico politico.
La sezione si chiama "Attualità" e la richiesta di dimissioni fatta dai 46 pidiellini (mi ricordano quelli che sfiduciavano raffagel in seduta straordinaria al Bar't) a Monti perchè butti fuori Riccardi è di tremenda attualità ed è pure in tema con il topic "evoluto".
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Sono due cose totalmente diverse.Intanto a dare una rilevanza enorme alle amministrative è stato lo stesso ex Presidente del Consiglio spendendosi in prima persona,le ha perse,come ha perso i referendum,e in parlamento più di una volta è andato sotto(come nel caso del rendiconto dello Stato).Quindi non solo le amministrative,ma una serie di fattori,lasciando perdere quelli di carattere morale,hanno legittimato le posizioni di pretendere le dimissione dal vecchio nano.Sarkozy e Obama non si sono dimessi quando hanno perso rispettivamente le elezioni amministrative,e quelle di medio termine,però si sarebbero dimessi se fossero stati coinvolti negli stessi scandali che hanno colpito il vecchio nano.Le primarie in Italia sono un meccanismo che servono a scegliere il candidato migliore per battere l'avversario,ed è un meccanismo con cui a sceglierlo non sono le segreterie di partito ma la base,quindi se la base decide che un determinato candidato sia più forte dell'altro,che motivo avrebbe il segretario che sponsorizza quella candidatura di dimettersi??se ogni segretario deve dimettersi perchè il suo alleato ha avuto la meglio alle primarie(se però perdi in più regioni e in comuni,contro il tuo avversario,allora sì che ti devi dimettere,come ha fatto D'alema) ,avremmo un segretario al minuto,invece secondo me dovrebbe dimettersi chi partecipa direttamente alle primarie e le perde.io2 ha scritto:[quote
lo stesso discorso dovrebbe valere anche quando si perdono le elezioni amministrative (non le politiche) e si chiede le dimissioni del governo nazionale.
Non fare due pesi e due misure.
https://www.youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4" onclick="window.open(this.href);return false;
- io2
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non c'entra niente il sistema diverso, perché da noi il governo non sarà eletto direttamente però è sorretto da una maggioranza parlamentare quindi, finché il Parlamento (che da noi è sovrano) decide di sostenerlo il governo ha tutto il diritto di governare.aquamoon ha scritto:Bersani, con le primarie di Palermo c'entra poco o nulla. Ci si consultava per il candidato da presentare e che Bersani sponsorizzasse l'uno o l'altro poco importa... non è il PD che ha la forza sufficiente per eleggere un Sindaco, serve un candidato che sia espressione della Città e non di un Partito che a malapena arriva al 10%.io2 ha scritto:
Non ho messo sullo stesso piano l'importanza delle amministrative a quelle delle primarie. Però come in queste primarie non si votava il segretario quindi Bersani non è obbligato a dimettersi allo stesso modo le amministrative votano gli enti locali non il governo nazionale che non è obbligato a dimettersi.
In nessuna democrazia moderna se il governo perde le amministrative si chiedono le dimissioni, pure il presidente francese ha perso le amministrative ma nessuno in Francia ha chiesto le elezioni, stessa cosa in America con le elezioni di medio termine nessuno ha chiesto le dimissioni di Obama.
Giustamente ricordi che nè in Francia nè negli Stati Uniti, malgrado risultati non edificanti, nessuno ha chiesto o preteso che Sarkozy o Obama si dimettessero...
forse o anche perchè stiamo parlando di sistemi diversi, quì c'è (c'era) un presidente del Consiglio con la "p" minuscola che è il risultato di un accordo tra il Parlamento e il Presidente della Repubblica; lì (Francia e USA) è un'altra storia e il Presidente, grazie alla maiuscola, ha poteri che gli derivano direttamente dal Popolo e non da intermediari.
E' per questi motivi che ho definito "bizzarro" l'accostamento.
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Capisco che Bersani (o chiunque altro) per il solo fatto di essere segretario di un Partito "antipatico" non possa che provocare antipatie ma,
lo si voglia o no,
in questo momento è il rappresentante del Partito di maggioranza reale del Paese.
Piuttosto, a posto di fare le pulci a comelochiamadoddi gargamella, cosa nei pensi dei 46 pidiellini che hanno chiesto le dimissioni del ministro Riccardi, innescando una pericolosissima miccia che se non disinnescata potrebbe portare ad una crisi di governo?
Riccardi ha detto che il tatticismo autoreferenziale fa diventare la Politica "schifosa e 46 benpensanti ne hanno chiesto le dimissioni.
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Nemmeno in Germania dove il sistema è simile al nostro nessuno chiede le dimissioni del cancelliere dopo un'eventuale sconfitta alle amministrative.
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- aquamoon
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In realtà ero più interessato ad un commento sulla seconda parte del mio post ma, constatato che non t'interessa, provo a ribattere al tuo intervento:io2 ha scritto:aquamoon ha scritto:non c'entra niente il sistema diverso, perché da noi il governo non sarà eletto direttamente però è sorretto da una maggioranza parlamentare quindi, finché il Parlamento (che da noi è sovrano) decide di sostenerlo il governo ha tutto il diritto di governare.io2 ha scritto:
Capisco che Bersani (o chiunque altro) per il solo fatto di essere segretario di un Partito "antipatico" non possa che provocare antipatie ma,
lo si voglia o no,
in questo momento è il rappresentante del Partito di maggioranza reale del Paese.
Piuttosto, a posto di fare le pulci a comelochiamadoddi gargamella, cosa nei pensi dei 46 pidiellini che hanno chiesto le dimissioni del ministro Riccardi, innescando una pericolosissima miccia che se non disinnescata potrebbe portare ad una crisi di governo?
Riccardi ha detto che il tatticismo autoreferenziale fa diventare la Politica "schifosa e 46 benpensanti ne hanno chiesto le dimissioni.
Personalmente sono d'accordo con il pensiero di Riccardi e presuntuosamente ritengo anche tu lo sia.
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Nemmeno in Germania dove il sistema è simile al nostro nessuno chiede le dimissioni del cancelliere dopo un'eventuale sconfitta alle amministrative.
il sistema diverso per me invece conta moltissimo e la nomina diretta del premier, nel nostro caso i da te citati sono Obama e Sarkozy, conferisce loro un potere senza intermediazione non essendo, in alcun modo assimilabili le Camere italiane con le omologhe francesi o americane.
Pur essendo quella francese semipresidenziale, in ogni caso, Sarkozy è eletto perche faccia il presidente ed in quella qualità faccia quanto già distinto e delimitato dalla Costituzione francese. Obama è ancora più autonomo rispetto ai partiti ma, trattandosi di un sistema federale puro, troppe sono le differenze che ne rendono impossibile un ipotetico accostamento con il nostro ex premier berlusconi ... perchè a lui evidentemente ci si riferiva, includendolo in un'altrettanta ipotetica lista di "intoccabili di cui ingiustamente si chiedono le dimissioni".
Se il cavaliere appiedato silvio berlusconi si fosse dimesso quando la sua maggioranza si è frantumata e cioè all'indomani del licenziamento del maitre de salle Fini, sarebbe stato per me un motivo assolutamente valido:
ho votato pdl e cioè ho votato berlusconi/fini/bossi, fini non c'è più, il contratto elettorale è stato rotto... senza aspettare le sconfitte alle amministrative, i referendum, la crisi nascosta, lo spread impazzito e last but not least ... lo sputtanamento fatto dal duo franco-tedesco in diretta almeno europea e,
per giunta,
senza parole.
La Storia e purtroppo anche l'Economia ci diranno un giorno quanto questa mancanza di sensibilità rispetto a quanto realmente accadeva nel resto del Paese e dell'Europa,
sia costata all'Italia.
Intanto, aspettando un Godot in grado di convincere tutti che 2+2 fa 4 e che il 4 non è variabile rispetto a qualsiasi altro fattore,
qualche somma la possiamo già tirare da soli.
Le dimissioni di un politico non sono un contentino per avversari politici,
sono una garanzia per la Società tutta.
Un amministratore azzoppato da inchieste, gossip, risultati economici scadenti, si deve dimettere perchè la sua permanenza alla guida di un Ente Pubblico è un danno per la Comunità.
Un amministratore ricattato o ricattabile non può amministrare nell'interesse pubblico e,
esclusa la Morale e l'Etica delle quali nel PdL non c'è mai stata traccia,
per semplicissimi motivi economici,
se ne dovrebbe andare.
Scopelliti, mi riferivo a scopelliti...
Rileggendo mi sono accorto che si poteva pensare a berlusconi
ed effettivamente fino a "Comunità" era lui...
l'amministratore azzoppato è invece scopelliti.
Evoluzione del topic?
Bersani-Obama-Sarkozy-berlusconi-scopelliti ...
forse, anzi certamente è un'involuzione del topic.

Sventurata la terra che ha bisogno di eroi