doddi ha scritto:
...Mi pare di aver detto fin troppo sull'argomento.
Registro con soddisfazione l'abbassamento dei toni e percepisco (presuntosamente?) una qualche volontà a voler definire la questione senza ulteriori morti...
Come già detto, le parole sono pesanti e sovente non tutti ne sono consapevoli.
Trasformare o, quantomeno, volere trasformare una giornata il cui unico scopo è dedicare un minuto del proprio tempo al
ricordo o, se si preferisce, alla
memoria perchè nulla sia dimenticato ma piuttosto perdonato, in una querelle semantica dove alcuni possono ricordare e altri
soltanto scusarsi mi è parso uno sterile esercizio retorico dove,
piuttosto che parlare del prodotto si discute del suo packaging.
Questo è ciò che io ho percepito, un muro contro muro tra chi vuole
generalizzando riunire tutti i caduti sotto un'unica egida (la stupidità dell'uomo che uccide un'altro uomo) e chi invece, dopo settant'anni e la fine delle ideologie fasciste e comuniste, continua a difendere la fortezza dai tartari... che non ci sono più... da tempo...
...
I toni si sono abbassati, il certo è diventato incerto e dalle "istruzioni d'uso" si è passati a ben più garbate analisi temporali:
il tutto dal momento in cui mi sono accorto dell'errore di denominazione e successivi accorpamenti
salvo poi... riliberare la scimmia temporaneamente parcheggiata da qualche parte:
e dopo aver conosciuto le tue "strategie".
Rieccoci!
Il contenuto non interessa, ciò che conta è la confezione.
Alla pietas implorata da Napolitano, al superamento ed al perdono reciproco, si vorrebbe rispondere che il 10 febbraio è delle foibe e il 27 gennaio è della shoah, che non si può nè si deve confondere una data con l'altra perchè facendolo sarebbe sgarbato nei confronti di...
...
Dispiace vedersi interpretati per scoprire di essere diversi da ciò che si pensava,
dispiace essere accusati di "strategia" quando l'intento era,
stavolta sì, ben altro,
dispiace dopo cinque anni essere accusato di fare il furbo,
dispiace soprattutto la consapevolezza che mentre una parte fà di tutto, arrivando persino a rinnegare parte di sè, al solo ed unico scopo di salvare il salvabile...
altri facciano esattamente il contrario e, in assenza di argomentazioni, ritirino fuori il vecchio armamentario dell'anticomunismo di maniera e della contrapposizione d'ordinanza.
Nella mia
Memoria ci sono i caduti di tutte le guerre, senza distinzione, questo è ciò che ho postato e ciò è quel che difendo.
Tutto il resto poco importa... titoli compresi.
Il punto è esattamente questo, non ha nessun senso (almeno per me)
distinguere la Memoria dal Ricordo, non ho mai attribuito alle "intestazioni" un potere taumaturgico, i titoli semplificano, sintetizzano, danno un'indicazione.
Per me, checchè tu ne pensi o ne dica, è così.
Lui pensava fosse l'India e invece era l'America, ti risulta sia cambiata la Storia per questo? O pensi che Colombo l'abbia fatto apposta... perchè aveva una strategia?
...
Anche a me pare di aver detto fin troppo sull'argomento, ti invito non a cambiare qualcosa ma a provare, per cinque minuti, ad immaginare che oltre te stesso esistano altre forme di vita, uguali e diverse.
E' che a te piace Hegel, io preferisco Kierkegaard.
Mi taccio anch'io.
