Adriano Celentano darà il suo compenso per la presenza a San Remo in beneficenza , sul fatto si sta facendo una discreta polemica, ecco come la vedo io:
a) non me ne frega niente che la beneficenza si fa in silenzio , Adriano è già un mito , non credo lo abbia reso pubblico per fama , anzi la pubblicità della cosa potrebbe essere d'esempio per altri artisti che potrebbero fare la stessa cosa , insomma una sorta di competizione a fin di beneficenza.
b) parte dei soldi con cui viene pagato probabilmente provengono dal canone Rai giusto? bene implicitamente facciamo tutti beneficenza allora , lui è solo il tramite .
Non capisco perchè tutta questa polemica !
Ps. in teoria dovrebbero essere ripartiti i soldi in base ai criteri stabiliti a priori basati sui limiti di reddito , mi pare di aver capito che individuate le famiglie , spetterebbero 20.000 euro a famiglia, è stato chiesto ai comuni di segnalare i casi più gravi .
Adriano Celentano
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e inoltre aggiungo che visto è considerato che sembra che la Rai ci tiene ad averlo a San Remo , visto ciò a cui sono destinati sti soldi, è ben auspicabile che gli ciucci quanto più possibile come compenso 

"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".
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stessa polemica e stesso motivo che ci fu ai tempi per Benigni... tutta le persone che sono scomode per B. vengono attaccate dai media perchè in un modo o nell'altro sono anche loro di B.Lixia ha scritto:Non capisco perchè tutta questa polemica
Hanno criticato il compenso di Celentano (compenso che proviene dagli spot) e lui li ha fermati annunciando di devolverlo in beneficienza.
Da notare che gli stessi che hanno criticato Celentano non hanno detto nulla dei soldi sperperati per Vespa (o altri lecchini di regime), e quelli si che sono pagati con il canone, essendo insufficiente la sua copertura pubblicitaria...
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Quando due anni fa la Clerici (che personalmente non digerisco) portò a Sanremo Antonio Cassano alla modica cifra di 150mila€ (per una breve, insulsa ed imbarazzante intervista) non ricordo qualcuno che gridò allo scandalo.
Adesso invece, per Celentano (e Benigni prima) che non solo darà il compenso in beneficienza (secondo me fa bene a dirlo, perché nasconderlo?) ma che farà fare una montagna di soldi alla Rai grazie alla pubblicità ( quando ci sarà lui gli ascolti schizzeranno alle stelle), non la si finisce di scandalizzarsi.
Mah! che Paese strano quest’ Italia.
Adesso invece, per Celentano (e Benigni prima) che non solo darà il compenso in beneficienza (secondo me fa bene a dirlo, perché nasconderlo?) ma che farà fare una montagna di soldi alla Rai grazie alla pubblicità ( quando ci sarà lui gli ascolti schizzeranno alle stelle), non la si finisce di scandalizzarsi.
Mah! che Paese strano quest’ Italia.
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Sono totalmente d'accordo! a parte che gli altri anni venivano dati centinaia di migliaia di euro a pseudoartisti stranieri che quando venivano intervistati bisognava tirargli le parole con le tenaglie, mostrando un atteggiamento snob irritante, vogliamo mettere il livello artistico e la storia che Celentano rappresenta per l'Italia? è un artista vero, con una storia che pochi possono vantare, e il fatto che dia i soldi in beneficenza gli fa solo onore...Lixia ha scritto:Adriano Celentano darà il suo compenso per la presenza a San Remo in beneficenza , sul fatto si sta facendo una discreta polemica, ecco come la vedo io:
a) non me ne frega niente che la beneficenza si fa in silenzio , Adriano è già un mito , non credo lo abbia reso pubblico per fama , anzi la pubblicità della cosa potrebbe essere d'esempio per altri artisti che potrebbero fare la stessa cosa , insomma una sorta di competizione a fin di beneficenza.
b) parte dei soldi con cui viene pagato probabilmente provengono dal canone Rai giusto? bene implicitamente facciamo tutti beneficenza allora , lui è solo il tramite .
Non capisco perchè tutta questa polemica !
Ps. in teoria dovrebbero essere ripartiti i soldi in base ai criteri stabiliti a priori basati sui limiti di reddito , mi pare di aver capito che individuate le famiglie , spetterebbero 20.000 euro a famiglia, è stato chiesto ai comuni di segnalare i casi più gravi .
"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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Quotoonlyamaranto ha scritto:Sono totalmente d'accordo! a parte che gli altri anni venivano dati centinaia di migliaia di euro a pseudoartisti stranieri che quando venivano intervistati bisognava tirargli le parole con le tenaglie, mostrando un atteggiamento snob irritante, vogliamo mettere il livello artistico e la storia che Celentano rappresenta per l'Italia? è un artista vero, con una storia che pochi possono vantare, e il fatto che dia i soldi in beneficenza gli fa solo onore...Lixia ha scritto:Adriano Celentano darà il suo compenso per la presenza a San Remo in beneficenza , sul fatto si sta facendo una discreta polemica, ecco come la vedo io:
a) non me ne frega niente che la beneficenza si fa in silenzio , Adriano è già un mito , non credo lo abbia reso pubblico per fama , anzi la pubblicità della cosa potrebbe essere d'esempio per altri artisti che potrebbero fare la stessa cosa , insomma una sorta di competizione a fin di beneficenza.
b) parte dei soldi con cui viene pagato probabilmente provengono dal canone Rai giusto? bene implicitamente facciamo tutti beneficenza allora , lui è solo il tramite .
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Ps. in teoria dovrebbero essere ripartiti i soldi in base ai criteri stabiliti a priori basati sui limiti di reddito , mi pare di aver capito che individuate le famiglie , spetterebbero 20.000 euro a famiglia, è stato chiesto ai comuni di segnalare i casi più gravi .
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Io invece credo che i soldi pubblici vanno spesi con il criterio.
Il fatto della beneficenza è una scelta sua nonna richiesta da nessuno, però i soldi sono pubblici quindi non vedo perché deve essere data una somma del genere per un'ospitata ad un programma.
Le altre reti possono fare ciò che vogliono perché sono soldi privati quindi non vengono dalle tasche dei cittadini.
Il fatto della beneficenza è una scelta sua nonna richiesta da nessuno, però i soldi sono pubblici quindi non vedo perché deve essere data una somma del genere per un'ospitata ad un programma.
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L'importante non è vincere ma partecipare, con onore, alla sconfitta dell'avversario.
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Nel caso specifico di Celentano bisogna considerare che l’artista, grazie agli introiti pubblicitari che la Rai ne ricaverà grazie al boom degli ascolti, farà guadagnare soldi alla rete pubblica.
E’ come quando attaccavano Santoro per AnnoZero, senza considerare che proprio grazie ai grandi ascolti della trasmissione (e relativi introiti pubblicitari) la Rai poteva permettersi
di scialacquare pagando fior di stipendi a Giuliano Ferrara – Minzolini & Company.
Io piuttosto sono indignato per il fatto che la Clerici batte i pungi sul tavolo perché quando La Rai gli offre milioni di euro lei si in______a perché ne pretende molti di più.
Sempre la solita Italia …………. Paese molto, molto strano
E’ come quando attaccavano Santoro per AnnoZero, senza considerare che proprio grazie ai grandi ascolti della trasmissione (e relativi introiti pubblicitari) la Rai poteva permettersi
di scialacquare pagando fior di stipendi a Giuliano Ferrara – Minzolini & Company.
Io piuttosto sono indignato per il fatto che la Clerici batte i pungi sul tavolo perché quando La Rai gli offre milioni di euro lei si in______a perché ne pretende molti di più.
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- Miranda
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Essendo d'accordo con il resto che hai detto rispondo a questo: la polemica c'è perché è la nuova moda!Lixia ha scritto:
Non capisco perchè tutta questa polemica !

L’arte tutta reggina di glorificare ciò che non fu, obliando quello che è realmente stato.[cit.]
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evidentemente ti sfugge ciò che c'è sotto...Miranda ha scritto:la polemica c'è perché è la nuova moda!
- Miranda
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si certo..come no..thorndykeRC ha scritto:evidentemente ti sfugge ciò che c'è sotto...Miranda ha scritto:la polemica c'è perché è la nuova moda!

L’arte tutta reggina di glorificare ciò che non fu, obliando quello che è realmente stato.[cit.]
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già... non tutti riescono a cogliere che le polemiche ci sono "a senso unico" e stranamente non toccano altri...Miranda ha scritto:si certo..come no..thorndykeRC ha scritto:evidentemente ti sfugge ciò che c'è sotto...Miranda ha scritto:la polemica c'è perché è la nuova moda!
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hai ragionissima, fortunato tu che cogli.thorndykeRC ha scritto:già... non tutti riescono a cogliere che le polemiche ci sono "a senso unico" e stranamente non toccano altri...Miranda ha scritto:si certo..come no..thorndykeRC ha scritto: evidentemente ti sfugge ciò che c'è sotto...

L’arte tutta reggina di glorificare ciò che non fu, obliando quello che è realmente stato.[cit.]
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C’è qualcuno in tutta Italia che si è indignato per il fatto che a Bobo Vieri, per scimmiottare a “ballando con le stelle” gli hanno messo in tasca 800.000 € ?
Io sul compenso che daranno a Celentano non sarei indignato nemmeno se non avesse dato tutto in beneficenza.
Mi indigno invece, è anche tanto, nel vedere che con i soldi del canone viene reso milionario un soggetto come Pupo, ormai presentatore di punta di Rai1.
Da qualche annetto al “gelato salato” gli stanno infatti affidando almeno due trasmissioni all’anno e sapere che io devo pagare il canone anche per arricchire costui e chi lo mette a presentare mi fa girare le balle.
Io sul compenso che daranno a Celentano non sarei indignato nemmeno se non avesse dato tutto in beneficenza.
Mi indigno invece, è anche tanto, nel vedere che con i soldi del canone viene reso milionario un soggetto come Pupo, ormai presentatore di punta di Rai1.
Da qualche annetto al “gelato salato” gli stanno infatti affidando almeno due trasmissioni all’anno e sapere che io devo pagare il canone anche per arricchire costui e chi lo mette a presentare mi fa girare le balle.
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Il signore sembra sia impazzito.
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizi ... eni_poteri
Sanremo "commissariato"
Lei invia Marano con pieni poteri
12:57 15 FEB 2012
(AGI) - Sanremo, 15 feb. - Riunioni e contatti informali dei vertici Rai a Roma sulla situazione al Festival di Sanremo, e il direttore generale Lorenza Lei - dopo aver ascoltato sia il presidente Paolo Garimberti sia i consiglieri di amministrazione di viale Mazzini - ha deciso "di fronte alla situazione che si e' venuta a creare", di inviare a Sanremo il vice direttore generale responsabile per l'offerta radiotelevisiva Antonio Marano. Compito di Marano sara' quello di coordinare "con potere di intervento" il lavoro dell'intero Festival.
16,5 MILIONI DI SPETTATORI CON PAPALEO IN LODEN STILE MONTI
La sorpresa negli ascolti e' stata Rocco Papaleo. Ci si aspettava il picco di share con Adriano Celentano nella prima serata della 62ma edizione del Festival di Sanremo e invece e' arrivato quando il regista e attore lucano e' entrato in scena indossando un loden scuro e tra le mani una cartella in pelle contenente documenti e carte da lavoro, in perfetto stile premier Monti. Definendosi "conduttore tecnico" in un momento di "governo tecnico". Erano le 21 e 42 quando Papaleo e' arrivato sul palco dell'Ariston ed ha subito calamitato l'attenzione del pubblico in sala, ed evidentemente anche quella del pubblico a casa. E poi con il suo fare simpatico ed effervescente, nel 'chiamare' l'inquadratura tutta per se' quando annunciava l'esibizione dell'artista di turno. Il picco di share si e' avuto invece alle 23,25 con i Marlene Kuntz, ed e' stato del 59,68 per cento.
http://www.agi.it/in-primo-piano/notizi ... eni_poteri
Sanremo "commissariato"
Lei invia Marano con pieni poteri
12:57 15 FEB 2012
(AGI) - Sanremo, 15 feb. - Riunioni e contatti informali dei vertici Rai a Roma sulla situazione al Festival di Sanremo, e il direttore generale Lorenza Lei - dopo aver ascoltato sia il presidente Paolo Garimberti sia i consiglieri di amministrazione di viale Mazzini - ha deciso "di fronte alla situazione che si e' venuta a creare", di inviare a Sanremo il vice direttore generale responsabile per l'offerta radiotelevisiva Antonio Marano. Compito di Marano sara' quello di coordinare "con potere di intervento" il lavoro dell'intero Festival.
16,5 MILIONI DI SPETTATORI CON PAPALEO IN LODEN STILE MONTI
La sorpresa negli ascolti e' stata Rocco Papaleo. Ci si aspettava il picco di share con Adriano Celentano nella prima serata della 62ma edizione del Festival di Sanremo e invece e' arrivato quando il regista e attore lucano e' entrato in scena indossando un loden scuro e tra le mani una cartella in pelle contenente documenti e carte da lavoro, in perfetto stile premier Monti. Definendosi "conduttore tecnico" in un momento di "governo tecnico". Erano le 21 e 42 quando Papaleo e' arrivato sul palco dell'Ariston ed ha subito calamitato l'attenzione del pubblico in sala, ed evidentemente anche quella del pubblico a casa. E poi con il suo fare simpatico ed effervescente, nel 'chiamare' l'inquadratura tutta per se' quando annunciava l'esibizione dell'artista di turno. Il picco di share si e' avuto invece alle 23,25 con i Marlene Kuntz, ed e' stato del 59,68 per cento.
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
-
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- Iscritto il: 11/05/2011, 12:55
- Località: 38°6′41″N 15°39′43″E
Ho visto sul web l'intervento in cui pronuncia il pistolotto contro la Chiesa, di pessimo gusto. Linko questo articolo che mi pare inquadri bene la situazione che ha creato il novello profeta saltimbanco
http://www.corriere.it/spettacoli/speci ... 5f9f.shtml
SANREMO
Il predicatore decadente
Joan Lui è convinto di predicare meglio dei preti. Ma nel ruolo di profeta salva Italia ne vogliamo solo uno: o Monti o Celentano
Joan Lui è convinto di predicare meglio dei preti. Ma nel ruolo di profeta salva Italia ne vogliamo solo uno, due sono troppi:
o Monti o Celentano.
Dopo ieri sera ho scelto definitivamente. Ogni anno il Festival di Sanremo ci mette di fronte a un tragico dilemma: ma davvero questo baraccone è la misura dello stato di salute della nazione? E se così fosse, non dovremmo preoccuparci seriamente? C'è stato un tempo in cui effettivamente il Festival è stato specchio del costume nazionale, con le sue novità, le sue piccole trasgressioni, persino le sue tragedie. Ma tutto ha un tempo e questo (troppo iellato) non è più il tempo di Sanremo o di Celentano, se vogliamo rinascere. Monti o Celentano? Se davvero il nostro premier vuole compiere il titanico sforzo di cambiare gli italiani («l'Italia è sfatta», con quel che segue), forse, simbolicamente, dovrebbe partire proprio dal Festival, da uno dei più brutti Festival della storia. Via l'Olimpiade del 2020, ma via, con altrettanta saggezza, anche Sanremo, usiamo meglio i soldi del canone. O Monti o Celentano. O le prediche del Preside o quelle del Re degli Ignoranti contro Avvenire e Famiglia Cristiana.
Non mi preoccupa Adriano, mi preoccupano piuttosto quelli che sono disposti a prenderlo sul serio. E temo non siano pochi. Ah, il viscoso narcisismo dei salvatori della patria! Ah, il trash dell'apocalissi bellica! Cita il Vangelo e bastona la Chiesa, parla di politica per celebrare l'antipolitica: dalla fine del mondo si salva solo Joan Lui. Parla di un Paradiso in cui c'è posto solo per cristiani e musulmani. E gli ebrei? Il trio Celentano-Morandi-Pupo assomiglia a un imbarazzante delirio. A bene vedere il Festival è solo una festa del vuoto, del niente, della caduta del tempo e non si capisce, se non all'interno di uno spirito autodistruttivo, come possano essersi accreditati 1.157 giornalisti (compresi gli inviati della tv bulgara, di quella croata, di quella slovena, di quella spagnola, insomma paesi con rating peggiore del nostro), come d'improvviso, ogni rete generalista abbassi la saracinesca (assurdo: durante il Festival il periodo di garanzia vale solo per la Rai), come ogni spettatore venga convertito in un postulante di qualcosa che non esiste più. Sanremo è il Festival dello sguardo all'indietro (anni 70?), dove «il figlio del ciabattino di Monghidoro» si trasforma in presentatore, è il Festival delle vecchie zie dove tutti ci troviamo un po' più stupidi proprio nel momento in cui crediamo di avere uno sguardo più furbo e intelligente di Sanremo (più spiritosi di Luca e Paolo quando cantano il de profundis della satira di sinistra), è il Festival della consolazione dove Celentano concelebra la resistenza al nuovo. Per restituire un futuro all'Italia possiamo ancora dare spazio a un campionario di polemiche, incidenti, freak show, casi umani, amenità, pessime canzoni e varia umanità con l'alibi che sono cose che fanno discutere e parlare? Penso proprio di no.
P.S. Mentre scrivevo questo pezzo mi sono arrivati gli insulti in diretta da Sanremo. Ma non ho altro da aggiungere.
Aldo Grasso
15 febbraio 2012 | 12:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/spettacoli/speci ... 5f9f.shtml
SANREMO
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Joan Lui è convinto di predicare meglio dei preti. Ma nel ruolo di profeta salva Italia ne vogliamo solo uno: o Monti o Celentano
Joan Lui è convinto di predicare meglio dei preti. Ma nel ruolo di profeta salva Italia ne vogliamo solo uno, due sono troppi:
o Monti o Celentano.
Dopo ieri sera ho scelto definitivamente. Ogni anno il Festival di Sanremo ci mette di fronte a un tragico dilemma: ma davvero questo baraccone è la misura dello stato di salute della nazione? E se così fosse, non dovremmo preoccuparci seriamente? C'è stato un tempo in cui effettivamente il Festival è stato specchio del costume nazionale, con le sue novità, le sue piccole trasgressioni, persino le sue tragedie. Ma tutto ha un tempo e questo (troppo iellato) non è più il tempo di Sanremo o di Celentano, se vogliamo rinascere. Monti o Celentano? Se davvero il nostro premier vuole compiere il titanico sforzo di cambiare gli italiani («l'Italia è sfatta», con quel che segue), forse, simbolicamente, dovrebbe partire proprio dal Festival, da uno dei più brutti Festival della storia. Via l'Olimpiade del 2020, ma via, con altrettanta saggezza, anche Sanremo, usiamo meglio i soldi del canone. O Monti o Celentano. O le prediche del Preside o quelle del Re degli Ignoranti contro Avvenire e Famiglia Cristiana.
Non mi preoccupa Adriano, mi preoccupano piuttosto quelli che sono disposti a prenderlo sul serio. E temo non siano pochi. Ah, il viscoso narcisismo dei salvatori della patria! Ah, il trash dell'apocalissi bellica! Cita il Vangelo e bastona la Chiesa, parla di politica per celebrare l'antipolitica: dalla fine del mondo si salva solo Joan Lui. Parla di un Paradiso in cui c'è posto solo per cristiani e musulmani. E gli ebrei? Il trio Celentano-Morandi-Pupo assomiglia a un imbarazzante delirio. A bene vedere il Festival è solo una festa del vuoto, del niente, della caduta del tempo e non si capisce, se non all'interno di uno spirito autodistruttivo, come possano essersi accreditati 1.157 giornalisti (compresi gli inviati della tv bulgara, di quella croata, di quella slovena, di quella spagnola, insomma paesi con rating peggiore del nostro), come d'improvviso, ogni rete generalista abbassi la saracinesca (assurdo: durante il Festival il periodo di garanzia vale solo per la Rai), come ogni spettatore venga convertito in un postulante di qualcosa che non esiste più. Sanremo è il Festival dello sguardo all'indietro (anni 70?), dove «il figlio del ciabattino di Monghidoro» si trasforma in presentatore, è il Festival delle vecchie zie dove tutti ci troviamo un po' più stupidi proprio nel momento in cui crediamo di avere uno sguardo più furbo e intelligente di Sanremo (più spiritosi di Luca e Paolo quando cantano il de profundis della satira di sinistra), è il Festival della consolazione dove Celentano concelebra la resistenza al nuovo. Per restituire un futuro all'Italia possiamo ancora dare spazio a un campionario di polemiche, incidenti, freak show, casi umani, amenità, pessime canzoni e varia umanità con l'alibi che sono cose che fanno discutere e parlare? Penso proprio di no.
P.S. Mentre scrivevo questo pezzo mi sono arrivati gli insulti in diretta da Sanremo. Ma non ho altro da aggiungere.
Aldo Grasso
15 febbraio 2012 | 12:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se coloro che vincono le gare hanno certificati antimafia ma sono in strette relazioni con altre imprese sottoposte all'attenzione della mafia,tutte munite di certificazioni delle prefetture,allora è un problema diverso che non compete a me valutare. I.F.
non mi spiego il successo di questo tizio. è il simbolo del radicalscicchismo autoreferenziale grazie a cui la sinistra perde credibilità.
anche se ieri ha tirato 16,5 milioni di spettatori, non bruscolini. scelta azzeccatissima, da questo punto di vista.
anche se ieri ha tirato 16,5 milioni di spettatori, non bruscolini. scelta azzeccatissima, da questo punto di vista.
- kurohata
- Forumino Malato
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- Iscritto il: 11/05/2011, 21:04
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giusti alcuni dei contenuti espressi da Celentano.
espressi malissimo, presenza scenica pietosa, tecnica attoriale da "attore cane" (compresi Pupo e Morandi), sintassi inesistente, narratività pari allo zero.

espressi malissimo, presenza scenica pietosa, tecnica attoriale da "attore cane" (compresi Pupo e Morandi), sintassi inesistente, narratività pari allo zero.
