doddi ha scritto:Ed è l'ovvio che fotte la gggente ....Regmi ha scritto:
Per capirci meglio su quale sia il significato che attribuisco al termine qualunquista, che sovente viaggia accanto al demagogo, provo a dirti la mia:
Qualunquista è colui che tende a fare di tutta l’erba un fascio in quanto (pigrizia?) non interessato a sviscerare i problemi, non è allettato dal capirne la loro natura e complessità finalizzata alla ricerca di una sua soluzione o, più semplicemente, per maturare un’autonoma idea sganciata dal sentito dire, appresa al bar, su un qualsiasi quotidiano piuttosto che allo stadio.
Potrei fare tanti esempi spiccioli ma quello che si è letto in questo Topic credo sia più che sufficiente.
Liberissimo di farlo Pinco resta il fatto, che è cosa ben diversa da un’opinione, che un qualsiasi cittadino può svolgere attività politica solo con il voto del contadino in questione, il quale, fermo restando che l’opera del delegato sia ritenuta poco o per niente meritevole, ha la sua bella dose di colpa che ci riconduce all'origine del male stesso.pincopallino ha scritto:
Io queste cose non le condividerò mai!
Sono d’accordo che un popolo ha le sue colpe ma non crederò mai che le sue colpe sono pari a quelle dei politici.
Non so se ho torto marcio ma non credo assolutamente che il mio vicino contadino abbia le stesse colpe di uno qualunque dei vari governati che ci ha appunto governato o che ci governa attualmente. Non crederò a ciò nemmeno se venissero le 10 persone più intelligenti del pianeta a spiegarmi che il mio vicino contadino ha le stesse colpe di uno qualunque degli onorevoli italiani.
A me sembra ovvio.
Una volta conferita la delega per la durata del mandato l'interferenza può essere, anzi è nulla. La responsabilità derivante dal voto termina laddove inizia il comportamento disdicevole del politico.
Quanti sono coloro che scientemente votano il ladro o il lestofante?
Hanno il gagliardetto al bavero o il giubbino dell'anas addosso ?
Dove stà l'origine del male?
Riflettere plissss

Azzzz…E da quando la riflessione è diventato uno dei tuoi punti di forza?
Prima, e non a caso, ho accostato la figura del qualunquista al demagogo in quanto uno è speculare ai fini dell’altro e se se mi dovessi trovare nella poco piacevole posizione di raffigurare quel ruolo con un Nick tu saresti, senza ombra di dubbio alcuno e in similitudine con la Ferrari dell’era Schumacher, in pole position per mancanza di validi avversari.
Detto ciò, per tentare di farti “vedere” qualcosa che non si sente al bar dello sport, allo stadio o su qualche quotidiano qualunquista e populista al servizio/proprietà del demagogo di turno che tanto ami, faccio un piccolo ulteriore e amorevole sforzo ponendoti una banale domanda alla quale, memore delle tante nostre "battaglie" ove non siamo riusciti a dare un significato comune agli aggettivi ladro e lestofante intesi nella visione politica e non, come tu pensi e disquisisci da sempre, giuridica,
so già che non ci sarà risposta.
Considerando che nessuno acquista peso politico per caso, per grazia divina o per la lucentezza del suo giubbino e che tanti metaforici contadini lo hanno fatto, se per puro caso quel consigliere comunale che ha messo a disposizione del Boss gli uffici di palazzo S. Giorgio ti avesse chiesto il voto tu glie lo avresti dato?
Buona riflessione e attento ai ricorrenti rischi.
Ah!...Dimenticavo di dire una cosa importante.
Sviluppare la capacità di mettere in fila le cose è propedeutica alla riflessione.