Oddio come lo aspettavo questo thread!!!
Una bella rinfrescata di memoria:
Dichiarazioni POLITICHE del "brand commerciale" silvio berlusconi sul cricifisso:
Anche Silvio Berlusconi interviene in merito alla sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’uomo in merito alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche del nostro paese. Come gia’ fatto in precedenza da Ignazio La Russa, anche il nostro premier ha difeso a spada tratta questo simbolo.
“Non è una sentenza coercitiva, non c’è nessuna possibilità di coercizione che ci impedisca di tenere i crocefissi nelle aule“, queste le parole di Silvio Berlusconi in occasione alla conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi. Il premier e’ perplesso in merito a questa decisione, contro la quale il governo italiano ha gia’ presentato ricorso.
Per Silvio Berlusconi la decisione presa dai giudici della Corte Europea dei diritti dell’uomo “non e’ rispettosa della realtà: l’Europa tutta e in particolare l’Italia non può non dirsi cristiana. Quando sono stato presidente del Consiglio Europeo condussi una battaglia per introdurre nella Costituzione le radici giudaico-cristiane, ma Paesi laici e laicisti come la Francia di Chirac si opposero e siccome serviva l’unanimità non riuscimmo a introdurle“. E poi ha aggiunto: “Se c’è una cosa su cui anche un ateo può convenire è che questa è la nostra storia. Ci sono 8 paesi d’Europa che hanno la croce nella loro bandiera… Cosa dovrebbero fare cambiare la loro bandiera?“.
La Cei ha gradito le parole del premier: Monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Amelia – Terni, nonche’ responsabile della Cei per quanto riguarda l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, conferma “quanto finora detto dalla stragande maggioranza degli italiani, governo compreso“.
http://www.haisentito.it/articolo/silvi ... ole/18869/
e ancora:
“Una decisione inaccettabile per gli italiani, che fa dubitare del buon senso dell’ Europa, dice il premier Silvio Berlusconi, il quale interviene sulla vicenda dei crocifissi nelle scuole all’ indomani della decisione della Corte Europea, bocciando senza appello la sentenza della Corte di Strasburgo. Apprezzato il Governo per il ricorso presentato a Strasburgo. Il segretario di Stato Vaticano, Cardinal Tarcisio Bertone, ha parlato di deplorazione, ma anche di delusione. “Per un’ Europa del terzo millennio che ci lascia solo le zucche delle feste come Halloween e ci toglie i simboli più cari come il crocifisso, simbolo di amore universale, non di esclusione ma di accoglienza”.
La Santa Sede non può e non vuole interferire con le decisioni della Corte di Strasburgo, ha poi spiegato il Cardinale, ma certo apprezza il tempestivo ricorso del governo. “Ora – ha detto – dobbiamo cercare con tutte le forze di conservare i segni della nostra fede per chi crede e per chi non crede”. Berlusconi sottolinea che la sentenza è assolutamente inaccettabile. Ed ha aggiunto che: “l’ Italia sia un paese in cui il cristianesimo è la sua stessa storia, lo sappiamo da sempre, si tratta di una di quelle decisioni che ci fanno dubitare del buon senso dell’ Europa».
Sulla vicenda si è espressa, sempre sul fronte del Governo, anche Maria Stella Gelmini, ministro dell’ Istruzione, che ha ribadito come la sentenza sia un atto grave e rappresenti un messaggio sbagliato soprattutto per i giovani. Nei confronti della Corte di Strasburgo sono severi anche il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, il ministro della Difesa La Russa, il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi: Il crocifisso non si toccherà mai e poi mai da nessun luogo, laico e non, della nostra Italia.
Sul fronte delle opposizioni il leader dell’ Udc Pierferdinando Casini ha parlato di “un’ occasione persa che finirà per alimentare l’ integralismo antieuropeo che c’ è anche nel nostro Paese. Stefano Ceccanti del Pd ha invitato a ragionare sulla “soluzione adottata in Baviera che consente in certi casi motivati un bilanciamento tra diritti che può anche portare a una rimozione in alcune specifiche situazioni scolastiche”.
Poche le voci a favore della Corte europea. Tra queste quella di Paolo Ferrero (Prc), il quale così si è espresso: “I politici cattolici vogliono solo ingraziarsi la Chiesa, che gode già di troppi privilegi, mentre l’ attacco alla sentenza indica l’ alto tasso di clericalismo e di subalternità di questi politici, compresi alti esponenti del governo, agli interessi del Vaticano».
La Commissione Europea, invece, non commenta la sentenza: si tratta di una decisione che “viene da un’ istituzione che non appartiene all’ Unione europea ed è esclusiva competenza dei paesi membri”, ha spiegato Michele Cercone, portavoce del commissario Ue alla Giustizia.
http://www.mondopoliticablog.com/2009/1 ... acca-l-ue/
Atteggiamento devoto dell' uomo Silvio Berlusconi (l'uomo e non il brand commerciale prodotto dei media):
16 settembre 2011
Una testimonianza sulle notti del Bunga Bunga. Se possibile, ancora più trash del solito
Al Fatto quotidiano devono avere una pazienza infinita. Davide Vecchi, ad esempio, ha tutta la nostra solidarietà visto che gli tocca raccontare aneddoti raccapriccianti trovati tra i verbali di una delle testimoni del Bunga Bunga:
Afine spettacolo si è avvicinato a Nicole e con il crocifisso in mano le ha detto: ‘Dio santo ti benedica’. Poi ha fatto il segno della croce sul corpo di Nicole. Lo faceva sempre, era la specialità del presidente: benediceva e toccava”. Silvio Berlusconi era solito chiudere così gli spettacoli nella sala del bunga bunga. “Accadeva una volta al mese”, quando venivano “organizzate serate speciali dedicate a un film”. E nel febbraio 2010 toccò a Nicole Minetti scegliere la pellicola. “Voleva Sister Act e Nicole era bellissima vestita da suora. Salì sul palco, quello ormai famoso con il palo da lap dance. Fece un balletto e lo spogliarello. Un bellissimo spettacolo, davvero. Rimasta nuda il presidente le si è avvicinato, ha preso la croce di legno che tiene al collo e ha detto ‘Dio santo ti benedica’; poi le ha appoggiato il crocifisso sulla testa, tra le gambe e sui seni”.
A raccontare nuovi particolari sulle “serate di relax” del presidente del Consiglio è una delle testimoni chiave di tutta la vicenda Ruby. Amica della marocchina, di Nicole Minetti, di Silvio Berlusconi (a cui telefonava liberamente sul cellulare privato) e di tutte le Olgettine:
“Se mi faranno domande risponderò in tribunale” Durante diversi colloqui (tutti registrati) la ragazza ha descritto le serate fornendo dettagli e particolari prima mai rivelati. Tanto meno ai pm, dice. Perché “ho un grande debito con lui (Berlusconi, ndr), non potevo e non posso distruggere questa amicizia”. Finora “l’ho difeso, ma io so tutto e lì dentro ho visto di tutto e di più, succedeva di tutto e di più”. Ma garantisce: se in aula “mi faranno le domande io risponderò a tutto, per forza; dirò quello che so”. Il processo comincerà a Milano il 3 ottobre e quello che pubblichiamo (dell’ampia testimonianza che abbiamo raccolto) è soltanto un piccolo frammento di quanto potrebbero raccontare in aula le ragazze che hanno partecipato ai festini del premier in questi anni. Ad Arcore, a Palazzo Grazioli, a Stresa, a villa La Certosa in Sardegna. Decine e decine di serate, decine e decine di ragazze che finora agli inquirenti hanno raccontato solo una parte di verità. Per proteggere Berlusconi e ottenere così la sua riconoscenza. Ma non è la gratitudine ciò che si aspettano in cambio del silenzio.
No, è questione di soldi:
Nel mondo di regali e buste colme di banconote da 500 euro, le molte starlette delle notti a ritmo di bunga bunga negli ultimi mesi sono rimaste senza punti di riferimento e, soprattutto, senza le entrate facili cui erano abituate. Chiusi gli appartamenti in via Olgettina, sparito l’ingegnere Giuseppe Spinelli (il “ra gioniere” di Berlusconi) da usare come bancomat, inutile chiamare Nicole Minetti per essere invitate a qualche festa “per alzare due l i re ”. E non c’è più neanche Lele Mora da cui andare a frignare per ottenere almeno qualche apparizione televisiva “o una marchetta”. “Sentiamo la tv, prendiamo ciò che resta” Il premier ha dovuto “dimenticar si” di molte di loro e ha “tenuto con sé solo poche di noi”, continua la ragazza: le più coinvolte e le preferite. Ma la festa non si è mai fermata. È stato ridotto il numero di partecipanti. “A Pasqua mi ha invitato a casa sua in Sardegna”, ricorda la testimone. “Con Barbara Guerra, Barbara Faggioli, la Polanco e Nicole Minetti. Lui prendeva in giro Nicole in modo pesante e l’ha fatta pure piangere. Lui è così, fa le battute ed è pesante”.
Silvio, racconta, è fatto così: male:
Berlusconi “è buono e disponibile però è anche uno stronzo. E chi ha il coraggio di andare a dire queste cose su di lui? Sono tutti lì che aspettano che lui molli, che lui dia qualcosa, cinquanta, centomila, una casa: qualcosa”. Ma quel qualcosa non è ancora arrivato e rischia di essere soltanto un miraggio. Le ragazze ne percepiscono il timore. “Sentiamo le notizie in tv”. L’inchiesta sulle escort chiusa a Bari e Napoli, con le intercettazioni che aggravano ulteriormente la posizione del premier; i guai nella maggioranza di governo, con l’alleato Umberto Bossi ormai senza più il polso della Lega; l’imputazione coatta per il Cavaliere per il caso Unipol, i processi Mills, Mediatrade, Mediaset che avanzano e quello a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti che comincerà poco dopo quello sul caso Ruby hanno sgretolato l’immagine di Cesare potente e intoccabile che di Berlusconi avevano le pulzelle del bunga bunga. Così cominciano a parlare. “Alcune lo fanno sperando di ricevere qualcosa subito e salvarsi la faccia”, dice la testimone. La rivolta contro la fidanzata: “O noi o lei”
Come la marocchina 27enne Fadil Imane, che lo scorso agosto si è presentata spontaneamente ai pubblici ministeri titolari dell’inchiesta (Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano) raccontando di essersi scandalizzata a vedere ciò che accadeva ad Arcore:
“Imane lavorava con Mora – ricorda la testimone – fi – dati: era come le altre, figurati. Ma lei è capitata nel periodo della fidanzata”. Che sarebbe la montenegrina Catarina. Era nota a molte. “Io la conoscevo. L’ho vista ad Arcore, sì. Ed è vero quello che ha detto Imane, Catarina era una pazza scatenata. Lei non viveva a Milano e dormiva ad Arcore all’epoca, un anno fa circa”; ricorda. “Si metteva nuda in mezzo al tavolo mentre mangiavamo, era insostenibile”. E incontrollabile. Per questo “Barbara, io e altre ragazze lo abbiamo preso (Berlusconi, ndr) e gli abbiamo detto che se non la mandava via, noi non saremo più andate da lui”. Lui ha ceduto. Sempre in cerca di nuove giovani da portare nel palazzo del bunga bunga, pronto a cacciare le già conosciute “anche se lei era innamorata pazza”. “Se parliamo Nicole va d e n t ro ”
E se non va dentro, qualcuno potrebbe risentirsi:
“Lei è l’ultima a poter parlare, è tranquilla e ha un suo stipendio”, dice la ragazza. Con un però. “Ma quello da cui lavora lui (Roberto Formigoni, ndr) è cattolicissimo e questa storia della suora per lei è pesante. Quella sera c’era anche Imane è vero, eravamo dieci ragazze. Un’altra sera si travestì la Barbara quella bionda, da Marylin Monroe. Mentre la Polanco una volta fece lo spettacolo vestita da gatto, sai Cats? Quello. Una serata speciale ogni mese e ogni volta, alla fine dello spogliarello, il presidente prendeva il crocifisso e benediceva, ‘Dio Santo ti benedica’. Benediceva e toccava”.
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... a-minetti/
COMPLIMENTI a tutti queli che l'hanno votato o che continuano a farlo!!!
Bnedicimus
