Reggio: Fiamma Tricolore ricorda caduti in strage di Acca Larentia
Sabato 07 Gennaio 2012 12:31
Di seguito la nota diffusa dalla Fiamma Tricolore di Reggio Calabria: Li abbiamo ricordati a modo nostro e ne abbiamo reso partecipe la cittadinanza.
Stanotte i militanti del Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Reggio Calabria hanno attaccato 150 locandine tra Corso Garibaldi e vie limitrofe per ricordare la strage di Acca Larentia del 7 gennaio 1978 in cui morirono tre ragazzi del Movimento Sociale Italiano.
Quella sera alcuni giovani militanti escono dalla sezione missina di via Acca Larentia (Roma, quartiere Tuscolano) per il solito volantinaggio, ma ad aspettarli c'è un commando dei “Nuclei Armati di Contropotere Territoriale” che immediatamente gli rivolge contro diverse scariche di una mitragliatrice Skorpion (arma famosa per aver ucciso anche Aldo Moro). Due ragazzi rimangono feriti ma Franco Bigonzetti non fa in tempo a rientrare in sede per ripararsi e cade, ha solo 19 anni. Passa qualche momento e dopo un disperato tentativo di fuga viene raggiunto dai proietti anche Francesco Ciavatta, lui invece ha 18 anni, è la seconda vittima. Il commando fugge via e poco tempo dopo accorrono nel cortile della sezione missina ambulanze, polizia, carabinieri, giornalisti, e soprattutto tanti giovani camerati accorsi sul posto ricevuta la tragica notizia. L’aria è tesa ma l’atmosfera rimane quella di una calma apparente che si trasforma subito in rivolta quando un giornalista getta un mozzicone di sigaretta proprio sulla chiazza di sangue di una delle due vittime.
Il gesto genera la reazione dei giovani missini che si avventano sul colpevole di tale gesto ed iniziano dei violenti tafferugli con le forze dell’ordine. La follia di un carabiniere aggiunge alla tragedia un altro lutto: al tentativo vano, a causa di un inceppamento della pistola, di sparare in aria dei colpi per far desistere gli scontri, fa seguire una raffica di proiettili verso i militanti sparata dalla pistola di un collega a cui l’aveva appena tolta vista la cilecca della propria. Stefano Recchioni, 19 anni, stramazza al suolo e diventa la terza ed ultima vittima di una giornata di follia. Questo è il sintetico racconto di quella che è stata ribattezzata la “strage di Acca Larentia” di quel maledetto 7 gennaio 1978. Questa è la sintesi di una intera stagione di follia.
Sono passati trentaquattro anni da quella data, ed assieme a questi lunghi anni senza giustizia, non esistono ancora colpevoli, sono passate tante altre storie di giovani vite, rosse e nere senza distinzione di appartenenza, sacrificate sull’altare delle Idee. Quegli anni oggi ci sembrano lontani perché fortunatamente quella assurda stagione di sangue e terrore è andata, è finita, ma ugualmente non può andare via il ricordo di questi ragazzi che hanno sacrificato la propria giovinezza in nome di qualcosa di più alto e nobile, in nome delle proprie Idee a servizio e per la costruzione di un mondo migliore per tutti. Per questo i giovani militanti del MSI-Fiamma Tricolore hanno deciso di omaggiare la memoria di questi ragazzi: perché non si ripeta mai più che i giovani facciano prevalere le proprie differenti e preziose Idee con le armi da fuoco e con lo scontro fisico. Perché non si ripeta mai più che il fervore, la passione e la rabbia dei giovani sia ideologizzata, estremizzata e strumentalizzata a loro danno da quel mistificato e perfido “centro” oscillante fra destra e sinistra che ancora oggi detiene rovinosamente il potere politico nel nostro Paese (Banche permettendo…). Perché di fronte al sacrificio estremo di questi ragazzi, nonostante tutte le nostre debolezze, con la stanchezza e lo scoraggiamento che a volte si fanno davvero pesanti, con i nostri piccoli sacrifici quotidiani ci siamo ancora. E continuiamo, nel nostro mondo e nel nostro tempo, a percorrere la strada che prima di noi ha visto i loro passi svelti attraversare la vita, consapevoli del fatto che ancora Franco, Francesco e Stefano e tutti gli altri camerati caduti vittime dell’odio sono presenti insieme a noi.
E mentre noi scriviamo questo due giorni fa due ragazzi della Fiamma Tricolore sono stati aggrediti e malmenati a Torino: un brutto inizio d'anno.
Dott. Luca Taveri
Addetto Stampa Reggio Calabria
Movimento Sociale Fiamma Tricolore
