Bimba abbandonata in auto, il padre sarà indagato per omicidio colposo
Ancona: donati il cuore, il fegato e i reni della piccola
http://www.tgcom.mediaset.it/
22:15 - E' morta la bambina di 22 mesi lasciata in auto dal padre a Teramo, ricoverata da mercoledì all'ospedale materno-infantile Salesi di Ancona. La situazione clinica è peggiorata nel giro di poche ore. La morte cerebrale della piccola è stata dichiarata alle 17. Alle 23 è stato accertato il decesso. I genitori hanno concesso l'espianto degli organi. Il padre è accusato di omicidio colposo.
Il 18 maggio Elena era stata lasciata 5 ore in auto dal padre, a Teramo, che era andato a lavorare convinto di aver già accompagnato la piccola alla scuola materna. Elena non ha mai superato lo stato di coma, nonostante un intervento chirurgico per la riduzione di un vasto edema cerebrale cui è stata sottoposta nelle ultime ore.
Omicidio colposo
E' questa l'ipotesi di reato a carico di Lucio Petrizzi, il padre della piccola Elena. La qualificazione del reato potrebbe anche cambiare, e attenuarsi - lo deciderà la procura di Teramo - ma la notifica del conferimento dell'incarico per l'autopsia, consegnata sabato dalla polizia ai familiari della bambina e al padre, è l'atto standard che, in casi come questo, consente all'indagato e alle parti offese di nominare propri consulenti che li rappresentino in sede di esame autoptico. Esame che sarà effettuato dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra lunedì pomeriggio, nell'obitorio del complesso ospedaliero di Ancona. Il corpicino è a disposizione dell'autorità giudiziaria, e nessuno può vedere la bambina.
Reato derubricato
Inizialmente, per il docente universitario teramano si era ipotizzato l'abbandono di minore aggravato dalla morte, reato di competenza della Corte d'Assise e che prevede da 3 a 8 anni di reclusione. Ma poi il magistrato che conduce l'inchiesta, il sostituto procuratore di Teramo Bruno Auriemma, lo ha formalmente indagato per omicidio colposo. Un'ipotesi di reato meno grave decisa dopo un colloquio con il padre della bambina. Dopodiché ha escluso il dopo e ha deciso anche per evitare che la famiglia fosse colita due volte dalla stessa tragedia. Il reato di omicidio colposo ipotizzato confermerebbe che il papà di Elena ha agito come un automa, completamente slegato dalla realtà che lo circondava. Elena sarebbe tornata all'asilo dopo cinque giorni di assenza. Il lavoro dell'uomo, la casa appena costruita, la compagna quasi al termine della sua seconda gravidanza e chissà quanti altri pensieri hanno distolto la sua mente dal tragitto abituale. L'uomo non è tornato alla realtà neppure a metà mattina quando la compagna gli ha telefonato e neanche quando è tornato all'auto in sosta nel parcheggio dell'università, dove i vetri oscurati del suo pick-up gli hanno impedito di vedere all'interno e di scorgere Elena. Il magistrato si è così convinto che l'uomo non ha coscientemente omesso assistenza alla sua bimba.
I genitori concedono l'espianto degli organi
"Il quadro clinico - afferma l'ultimo bollettino medico del Salesi, letto sabato ai giornalisti presso la Direzione di presidio - si è aggravato alle 13 di oggi". Elena è stata sottoposta ad un elettroencefalogramma, che è risultato piatto. E' stata fatta un'angiotac "per la valutazione della flussimetria cerebrale, risultata negativa. Dalle 17 è stata dichiarata la morte cerebrale" ed è scattato il periodo di osservazione di sei ore, condotto da un collegio composto da "un medico legale, un medico neurologo e un medico anestesista rianimatore". Alle 23, la dichiarazione di morte. I genitori della bimba hanno dato il loro consenso al prelievo di organi.
I medici: "Esperienza durissima, dono prezioso dai genitori"
"Da questa morte nasce la vita, e i genitori hanno dato prova di generosità sconfinata, un gesto prezioso" ha detto la dottoressa Francesca De Pace, che cura il coordinamento dell'attività di trapianto. Accanto a lei il dottor Leonardo Incicchitti, della Direzione medica di presidio del Salesi e il dottor Fabio Santelli, responsabile facente funzione dalla Rianimazione. I tre sanitari sono apparsi molto provati dal dramma della bimba e dei suoi genitori: "In 23 anni di trapiantologia - ha commentato la De Pace - non ho mai visto una bambina così piccola, è stata molto dura anche per noi".
Donati cuore, fegato e reni
Il cuore della piccola Elena ha salvato una bambina di due anni in attesa dell'organo nel Centro Trapianti di Bergamo, il fegato è stato impiantato su un bimbo a Torino, i due reni, destinati a Roma, verranno trapiantati su di un solo piccolo paziente in lista di attesa all'ospedale Bambino Gesù.
A Torino il trapianto di fegato
Ha nove mesi e, per i medici che lo hanno in cura per una gravissima patologia, aveva ormai solo poche ore di vita il bambino al quale, a Torino, è stato trapiantato il fegato di Elena. Lo ha eseguito l'equipe guidata dal professor Mauro Salizzoni che nella notte ha lanciato la richiesta di organi per il bambino a causa delle gravissime condizioni per una patologia della quale non sono stati resi noti particolari. "Grazie ai genitori di Elena. Vi siamo vicini perché per noi, oggi, rinasce una nuova speranza", ha detto il papà del bambino che ha ricevuto il fegato.
Il cuore in una bimba di due anni
"Sta reagendo bene" la bimba di due anni che ha ricevuto il cuore della piccola Elena agli ospedali Riuniti di Bergamo. "L'intervento - hanno spiegato Amedeo Terzi, responsabile del centro trapianti di cuore e Lorenzo Galletti, responsabile della cardiochirurgia pediatrica - è durato poco piu' di 6 ore e la particolarità dell'operazione è stata quella di aver trapiantato un piccolo cuore in una bimba che pesa appena 9 chili"
Bimba abbandonata in auto, il padre sarà indagato per omicid
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simba84 ha scritto:Bimba abbandonata in auto, il padre sarà indagato per omicidio colposo
Ancona: donati il cuore, il fegato e i reni della piccola
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22:15 - E' morta la bambina di 22 mesi lasciata in auto dal padre a Teramo, ricoverata da mercoledì all'ospedale materno-infantile Salesi di Ancona. La situazione clinica è peggiorata nel giro di poche ore. La morte cerebrale della piccola è stata dichiarata alle 17. Alle 23 è stato accertato il decesso. I genitori hanno concesso l'espianto degli organi. Il padre è accusato di omicidio colposo.
Il 18 maggio Elena era stata lasciata 5 ore in auto dal padre, a Teramo, che era andato a lavorare convinto di aver già accompagnato la piccola alla scuola materna. Elena non ha mai superato lo stato di coma, nonostante un intervento chirurgico per la riduzione di un vasto edema cerebrale cui è stata sottoposta nelle ultime ore.
Omicidio colposo
E' questa l'ipotesi di reato a carico di Lucio Petrizzi, il padre della piccola Elena. La qualificazione del reato potrebbe anche cambiare, e attenuarsi - lo deciderà la procura di Teramo - ma la notifica del conferimento dell'incarico per l'autopsia, consegnata sabato dalla polizia ai familiari della bambina e al padre, è l'atto standard che, in casi come questo, consente all'indagato e alle parti offese di nominare propri consulenti che li rappresentino in sede di esame autoptico. Esame che sarà effettuato dall'anatomopatologo Giuseppe Sciarra lunedì pomeriggio, nell'obitorio del complesso ospedaliero di Ancona. Il corpicino è a disposizione dell'autorità giudiziaria, e nessuno può vedere la bambina.
Reato derubricato
Inizialmente, per il docente universitario teramano si era ipotizzato l'abbandono di minore aggravato dalla morte, reato di competenza della Corte d'Assise e che prevede da 3 a 8 anni di reclusione. Ma poi il magistrato che conduce l'inchiesta, il sostituto procuratore di Teramo Bruno Auriemma, lo ha formalmente indagato per omicidio colposo. Un'ipotesi di reato meno grave decisa dopo un colloquio con il padre della bambina. Dopodiché ha escluso il dopo e ha deciso anche per evitare che la famiglia fosse colita due volte dalla stessa tragedia. Il reato di omicidio colposo ipotizzato confermerebbe che il papà di Elena ha agito come un automa, completamente slegato dalla realtà che lo circondava. Elena sarebbe tornata all'asilo dopo cinque giorni di assenza. Il lavoro dell'uomo, la casa appena costruita, la compagna quasi al termine della sua seconda gravidanza e chissà quanti altri pensieri hanno distolto la sua mente dal tragitto abituale. L'uomo non è tornato alla realtà neppure a metà mattina quando la compagna gli ha telefonato e neanche quando è tornato all'auto in sosta nel parcheggio dell'università, dove i vetri oscurati del suo pick-up gli hanno impedito di vedere all'interno e di scorgere Elena. Il magistrato si è così convinto che l'uomo non ha coscientemente omesso assistenza alla sua bimba.
I genitori concedono l'espianto degli organi
"Il quadro clinico - afferma l'ultimo bollettino medico del Salesi, letto sabato ai giornalisti presso la Direzione di presidio - si è aggravato alle 13 di oggi". Elena è stata sottoposta ad un elettroencefalogramma, che è risultato piatto. E' stata fatta un'angiotac "per la valutazione della flussimetria cerebrale, risultata negativa. Dalle 17 è stata dichiarata la morte cerebrale" ed è scattato il periodo di osservazione di sei ore, condotto da un collegio composto da "un medico legale, un medico neurologo e un medico anestesista rianimatore". Alle 23, la dichiarazione di morte. I genitori della bimba hanno dato il loro consenso al prelievo di organi.
I medici: "Esperienza durissima, dono prezioso dai genitori"
"Da questa morte nasce la vita, e i genitori hanno dato prova di generosità sconfinata, un gesto prezioso" ha detto la dottoressa Francesca De Pace, che cura il coordinamento dell'attività di trapianto. Accanto a lei il dottor Leonardo Incicchitti, della Direzione medica di presidio del Salesi e il dottor Fabio Santelli, responsabile facente funzione dalla Rianimazione. I tre sanitari sono apparsi molto provati dal dramma della bimba e dei suoi genitori: "In 23 anni di trapiantologia - ha commentato la De Pace - non ho mai visto una bambina così piccola, è stata molto dura anche per noi".
Donati cuore, fegato e reni
Il cuore della piccola Elena ha salvato una bambina di due anni in attesa dell'organo nel Centro Trapianti di Bergamo, il fegato è stato impiantato su un bimbo a Torino, i due reni, destinati a Roma, verranno trapiantati su di un solo piccolo paziente in lista di attesa all'ospedale Bambino Gesù.
A Torino il trapianto di fegato
Ha nove mesi e, per i medici che lo hanno in cura per una gravissima patologia, aveva ormai solo poche ore di vita il bambino al quale, a Torino, è stato trapiantato il fegato di Elena. Lo ha eseguito l'equipe guidata dal professor Mauro Salizzoni che nella notte ha lanciato la richiesta di organi per il bambino a causa delle gravissime condizioni per una patologia della quale non sono stati resi noti particolari. "Grazie ai genitori di Elena. Vi siamo vicini perché per noi, oggi, rinasce una nuova speranza", ha detto il papà del bambino che ha ricevuto il fegato.
Il cuore in una bimba di due anni
"Sta reagendo bene" la bimba di due anni che ha ricevuto il cuore della piccola Elena agli ospedali Riuniti di Bergamo. "L'intervento - hanno spiegato Amedeo Terzi, responsabile del centro trapianti di cuore e Lorenzo Galletti, responsabile della cardiochirurgia pediatrica - è durato poco piu' di 6 ore e la particolarità dell'operazione è stata quella di aver trapiantato un piccolo cuore in una bimba che pesa appena 9 chili"
che tragedia, povera bimba innocente e indifesa e povera gente.
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
- onlyamaranto
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Nonostante quello che ha combinato, non riesco a provare altro per il padre se non pietà...non riesco a giudicarlo, ha detto che era convinto e sicuro di avere già lasciato la figlia all'asilo o non ricordo dove, un black out di memoria può capitare a tutti...poi la macchina aveva i vetri oscurati e dopo che è sceso non è riuscito ovviamente a vedere la bambina che era ancora dentro...una cosa terribile, la piccola che è morta in modo atroce, e la vita atroce che avrà questo papà...sempre se riuscirà a sopravvivere
"...e qualcosa rimane
tra le pagine chiare e le pagine scure... "
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...Povera piccola
Stavo rileggendo un articolo su tgcom...c'è scritto che il padre è tornato in mattinata in macchina per prendere dei documenti e quando ha sentito un flebile gemito ha pensato che in auto si fosse introdotto uno dei suoi cani... ha detto di aver guardato ma di non avere visto Elena. Questo non sa come spiegarselo...
Ora, è vero - come ha dichiarato la moglie - che purtroppo potrebbe capitare ad ognuno di noi (Dio ce ne scansi e liberi) ma questo povero cristiano credo che abbia davvero qualche problema che vada al di là del semplice stress ed un terribile "doppio senso di colpa sulla coscienza.
Stavo rileggendo un articolo su tgcom...c'è scritto che il padre è tornato in mattinata in macchina per prendere dei documenti e quando ha sentito un flebile gemito ha pensato che in auto si fosse introdotto uno dei suoi cani... ha detto di aver guardato ma di non avere visto Elena. Questo non sa come spiegarselo...
Ora, è vero - come ha dichiarato la moglie - che purtroppo potrebbe capitare ad ognuno di noi (Dio ce ne scansi e liberi) ma questo povero cristiano credo che abbia davvero qualche problema che vada al di là del semplice stress ed un terribile "doppio senso di colpa sulla coscienza.
Ultima modifica di monella il 24/05/2011, 15:09, modificato 1 volta in totale.
- Lixia
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povero angelo e povero padre condannato a vivere con questa tragedia nel cuore ... che riesca a trovare la pace, e non saprei veramente dire come sia stata possibile una cosa del genere , bellissima la decisione di donare gli organi
"Gli amici miei, ed in cui posso fidare, non vivon qui: si trovan lontano, al mio paese, come ogni altra cosa, signori, che mi può recar conforto".
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Sto pensando al rimorso del padre della piccola Elena, dimenticata in macchina sotto il sole.
Mi domando come sopporterà un peso del genere.
Mi domando come riuscirà a non pensare, a sorridere , a dormire.
Mi domando se riuscirà a VIVERE.
Saluti Sbarroti
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- simba84
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Ma scusate... non riesco a capire come fate a giustificare il padre...
stiamo parlando di una figlia... non di una busta della spesa... come cavolo si fa...
metti stress, pensieri tutto quello che volete ma porca vacca come fai a dimenticarti della figlia... non si può giustificare ... mi dispiace ma io proprio non riesco...
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simba84 ha scritto:Ma scusate... non riesco a capire come fate a giustificare il padre...
stiamo parlando di una figlia... non di una busta della spesa... come cavolo si fa...
metti stress, pensieri tutto quello che volete ma porca vacca come fai a dimenticarti della figlia... non si può giustificare ... mi dispiace ma io proprio non riesco...
Non mi sembra che nessuno stia giustificando il padre.E' una tragedia.Si sta considerando anche il peso che dovrà portare( se ci riuscirà) il genitore per TUTTA LA VITA.
Saluti Sbarroti
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- Lixia
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la vita che conduciamo spesso ormai ci annebbia ....poteva capitare a chiunque ...io non giustifico il padre , ma in questa situazione penso al dolore che si porterà dietro schiacciato dai sensi di colpa ...umanamente questo non riesco a non considerarlo
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Per questo parlavo di solitudine delle famiglie..quest'uomo era solo ad affrontare troppe cose, ora avrà per sempre questa tragedia nel cuore, speriamo non rimanga solo ancora, non credo che si possa condannare.simba84 ha scritto:Ma scusate... non riesco a capire come fate a giustificare il padre...
stiamo parlando di una figlia... non di una busta della spesa... come cavolo si fa...
metti stress, pensieri tutto quello che volete ma porca vacca come fai a dimenticarti della figlia... non si può giustificare ... mi dispiace ma io proprio non riesco...
nb ieri è successa la stessa cosa a un bimbo di 3 mesi, in questo caso i genitori, entrambi, lo hanno lasciato in macchina nel posteggio di un negozio, questi si che sono da condannare!
L’arte tutta reggina di glorificare ciò che non fu, obliando quello che è realmente stato.[cit.]
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Lixia ha scritto:la vita che conduciamo spesso ormai ci annebbia ....poteva capitare a chiunque ...io non giustifico il padre , ma in questa situazione penso al dolore che si porterà dietro schiacciato dai sensi di colpa ...umanamente questo non riesco a non considerarlo
L'ignoranza è meno dannosa del confuso sapere.
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Miranda ha scritto:.
nb ieri è successa la stessa cosa a un bimbo di 3 mesi, in questo caso i genitori, entrambi, lo hanno lasciato in macchina nel posteggio di un negozio, questi si che sono da condannare!
infatti...sono due cose completamente diverse, là il padre ha avuto un blackout, un annebbiamento, non ha volontariamente abbandonato la bambina, quindi è una tragedia, una devastante tragedia...
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Miranda ha scritto:
nb ieri è successa la stessa cosa a un bimbo di 3 mesi, in questo caso i genitori, entrambi, lo hanno lasciato in macchina nel posteggio di un negozio, questi si che sono da condannare!
Neonato abbandonato nell'auto sotto il sole
CORNEGLIANO (Lodi). Un neonato di quasi 3 mesi è stato abbandonato sull'automobile dei genitori (che abitano a Santa Cristina in provincia di Pavia) chiusa ermeticamente e posteggiata al sole, oggi pomeriggio, nel parcheggio del supermercato Mediaworld, a Cornegliano Laudense, mentre esternamente la colonnina di mercurio segnava i 32 gradi centigradi. A salvarlo altri clienti del punto vendita che, dopo essersi consultati velocemente sul da farsi, hanno spaccato un vetro della vettura e hanno allertato i carabinieri.
Il piccolo è stato estratto dalla vettura una ventina di minuti dopo. Poi i militari hanno rintracciato i genitori, due egiziani, che sono stati denunciati per abbandono di minore. Il bimbo, subito visitato e idratato, è stato dichiarato fuori pericolo.
''Eravamo entrati solo per comprare due lampadine, saremmo tornati in pochi minuti'': hanno cercato di difendersi cosi' i genitori del neonato di 3 mesi abbandonato in auto nel parcheggio di un supermercato a Cornegliano Laudense. I carabinieri, al loro arrivo, hanno potuto appurare che all'interno dell'abitacolo la temperatura aveva raggiunto i 50 gradi. Non si sa per quanto tempo il bambino sia rimasto chiuso in auto, ma si presume per non meno di 20 minuti date le testimonianze di diversi clienti, attirati dal pianto del piccolo.
E' stato quindi provvidenziale l'intervento degli stessi clienti, che hanno deciso di spaccare un vetro della Hyundai e di estrarre il piccolo dall'abitacolo. Il papà muratore e la mamma casalinga, regolari in Italia e residenti nel Pavese, a Santa Cristina, sono rimasti stupiti quando all'uscita dal supermercato hanno visto la folla intorno alla loro auto e i carabinieri in arrivo, spiegando di essersi assentati solo per un acquisto veloce.
http://laprovinciapavese.gelocal.it/cro ... le-4270249
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ma cose da pazzi il sole mina nella testa della gente
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...non ci posso credere...
e' successo di nuovo...
http://affaritaliani.libero.it/cronache ... itori.html
e' successo di nuovo...
http://affaritaliani.libero.it/cronache ... itori.html
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Perugia, morto un bimbo di 11 mesi dimenticato nell'auto dei genitoristefano ha scritto:...non ci posso credere...
e' successo di nuovo...
http://affaritaliani.libero.it/cronache ... itori.html
Venerdí 27.05.2011 14:39
Un bambino di 11 mesi è morto oggi in seguito a un malore nella zona della Darsena di Passignano sul Trasimeno. Secondo quanto si è appreso in ambienti sanitari, il piccolo è stato soccorso alle 12.20 dopo essere rimasto non si sa per quanto tempo nell'auto dei genitori. Inutili i soccorsi prestati sul posto dal personale del 118. Sono quindi intervenuti i carabinieri della compagnia di Città della Pieve per gli accertamenti.
IL CLUB VELICO - L'auto nella quale si trovava il bambino, una Opel Corsa verde, era ferma all'interno del parcheggio del club velico di Passignano. La vettura è già stata portata via. Sul posto stanno arrivando alla spicciolata amici e parenti della famiglia, visibilmente provati.
L’arte tutta reggina di glorificare ciò che non fu, obliando quello che è realmente stato.[cit.]
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Perugia, muore bimbo lasciato solo in auto
Il veicolo parcheggiato in prossimità del lago Trasimeno
http://www.tgcom.mediaset.it/
27/05/2011
15:03 - Un bambino di 11 mesi che aveva accusato un malore dopo essere stato lasciato solo in auto per un certo tempo è morto. E' successo a Passignano sul Trasimeno (in provincia di Perugia), nei pressi del lago. Sul posto carabinieri e personale sanitario del 118 che ha tentato inutilmente di rianimarlo. Il piccolo è figlio di una donna di origini albanesi ben integrata nella comunità locale e di un italiano.
L'auto nella quale si trovava il bambino, una Opel Corsa verde, si trovava all'interno del parcheggio del club velico di Passignano, in una giornata in cui nella località la temperatura esterna ha raggiunto i 30 gradi. La vettura è già stata portata via.
I carabinieri del comando provinciale di Perugia e della compagnia di Città della Pieve stanno svolgendo accertamenti sulle cirscostanze della morte. "Non abbiamo motivi di ritenere che non si tratti di una disgrazia", ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, Carlo Corbinelli. Il comandante ha detto che "i genitori del piccolo sono distrutti". "Dobbiamo ancora ricostruire esattamente cosa sia accaduto - ha aggiunto Corbinelli - sentiremo il padre del piccolo e coloro che hanno prestato i primi soccorsi".
Sul posto stanno arrivando alla spicciolata amici e parenti della famiglia, visibilmente provati. Anche il sindaco di Passignano, Claudio Bellaveglia, è andato sul luogo della tragedia.
Il veicolo parcheggiato in prossimità del lago Trasimeno
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27/05/2011
15:03 - Un bambino di 11 mesi che aveva accusato un malore dopo essere stato lasciato solo in auto per un certo tempo è morto. E' successo a Passignano sul Trasimeno (in provincia di Perugia), nei pressi del lago. Sul posto carabinieri e personale sanitario del 118 che ha tentato inutilmente di rianimarlo. Il piccolo è figlio di una donna di origini albanesi ben integrata nella comunità locale e di un italiano.
L'auto nella quale si trovava il bambino, una Opel Corsa verde, si trovava all'interno del parcheggio del club velico di Passignano, in una giornata in cui nella località la temperatura esterna ha raggiunto i 30 gradi. La vettura è già stata portata via.
I carabinieri del comando provinciale di Perugia e della compagnia di Città della Pieve stanno svolgendo accertamenti sulle cirscostanze della morte. "Non abbiamo motivi di ritenere che non si tratti di una disgrazia", ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, Carlo Corbinelli. Il comandante ha detto che "i genitori del piccolo sono distrutti". "Dobbiamo ancora ricostruire esattamente cosa sia accaduto - ha aggiunto Corbinelli - sentiremo il padre del piccolo e coloro che hanno prestato i primi soccorsi".
Sul posto stanno arrivando alla spicciolata amici e parenti della famiglia, visibilmente provati. Anche il sindaco di Passignano, Claudio Bellaveglia, è andato sul luogo della tragedia.