E' MORTO GIORGIO BOCCA
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- Brigante Reggino
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Diciamo che e' stato sempre un personaggio discutibile ma a me piaceva il suo essere spirito libero in un mondo sempre piu' conformista.Ricordo con piacere alcuni dibattiti tra lui e Montanelli e penso con orrore che oggi al massimo assisti a un Sallusti-Belpietro.Comunque nessuno e' perfetto e quindi anche alcune sue esternazioni possono suscitare un giusto dissensoBrigante Reggino ha scritto:Onestamente dopo le sue ultime dichiarazioni sul Sud mi è scaduto mooolto.
E voglio anche ipotizzare che alcune sue ultimissime frasi siano anche frutto dell'eta' molto avanzata e della malattia
- EktorBaboden
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Queste le sue migliori chiose:
“Pasolini? Mi dava noia: sono un po’ omofobo”
"La soluzione per Napoli? I leghisti dicevano Forza Etna, forza Vesuvio..."
“Insomma, la gente del Sud è orrenda (…). C’era questo contrasto incredibile fra alcune cose meravigliose e un’umanità spesso repellente. Una volta, a Palermo, c’era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie. Vai a Napoli ed è un cimiciaio, ancora adesso. Una poesia il il modo di vivere di quelle parti? Per me è il terrore, è il cancro. Sono zone urbane marce, inguaribili”.
Quella volta che in un ristorante chiese al cameriere che allontanasse uno che si era messo a suonare la chitarra davanti al suo tavolo, e tutti si sorpresero del suo atteggiamento, le giovò per capire cos’è la napoletanità?
"Quando chiesi di allontanarmi questo rompiscatole sapevo benissimo che avrei violato dei tabù locali, perché questa retorica del «pur’isso adda mangià» è una retorica consolatrice e giustificatrice generale. Perché è finta solidarietà verso i poveracci ed è semmai una giustificazione dei propri furti" - Giorgio Bocca
Oltre alla bellezza paesaggistica cosa salva di Napoli?
"Niente. È come chiedermi cosa salvo dell’antica Babilonia. Una città ingovernabile."
C’è dunque di peggio rispetto alla Sicilia.
"La Sicilia è più tetra ma anche più disciplinata. Almeno si sa che comanda la mafia e si sa cosa vuole. A Napoli c’è anche la confusione della criminalità" - Giorgio Bocca
Il sud: «Durante i miei viaggi c'era sempre questo contrasto tra paesaggi meravigliosi e gente orrenda, un'umanità repellente».
Palermo: «Una volta mi trovavo nei pressi del palazzo di giustizia. C'era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie».
Napoli: «Vai in quella città ed è un cimiciaio, ancora adesso. Ci sono zone inguaribili». Concede poi che tanto squallore almeno porta notizie giornalisticamente appetibili, ma nessuna «gratitudine». «Grato? Come dire: sono grato perché vado a caccia grossa di belve. Insomma, non sei grato alle belve, fai la caccia grossa, non è che fraternizzi con le belve»
E poi:
1- È MORTO L’ARCITALIANO. PRIMA FASCISTA, POI PARTIGIANO. NEL 1945 FIRMA LE CONDANNE A MORTE DI CINQUE PRIGIONIERI DELL'ESERCITO DELLA REPUBBLICA SOCIALE - 2- GIORNALISTA PER “IL GIORNO” DELL’ENI, NEL 1976 È TRA I FONDATORI DI “REPUBBLICA” - 3- A CAVALLO TRA GLI ANNI 80 E 90, REALIZZA PROGRAMMI PER LA FININVEST DI BERLUSCONI - 4- “PASOLINI È MORTO PERCHÉ ERA DI UNA VIOLENZA SPAVENTOSA NEI CONFRONTI DI QUESTI SUOI AMICI PUTTANESCHI. HO UN PO’ DI OMOFOBIA, CHE POI È UNA COSA MILITARE” - 5- “SCALFARI? DIRETTORE INARRIVABILE, MA UNO MOLTO PIENO DI SÉ, CHE RECITA IL POTERE” - 6- È BOCCA CHE RACCOMANDA A BERLUSCONI “UN AMICO UN PO’ SCEMO, EMILIO FEDE…” - 7- TRAVAGLIO? “OGNI DUE MESI FA UN LIBRO COI RITAGLI DELLA QUESTURA, DEI TRIBUNALI” - 8- “MI STUPISCE CHE BERLUSCONI NON MI AMI. IN FONDO IO SCRIVO CHE È UN MAIALE” -
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media ... tm#Scene_1
Cosa si deve pensare di questo individuo??
Io non scrivo niente perché rischierei il ban a vita.
“Pasolini? Mi dava noia: sono un po’ omofobo”
"La soluzione per Napoli? I leghisti dicevano Forza Etna, forza Vesuvio..."
“Insomma, la gente del Sud è orrenda (…). C’era questo contrasto incredibile fra alcune cose meravigliose e un’umanità spesso repellente. Una volta, a Palermo, c’era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie. Vai a Napoli ed è un cimiciaio, ancora adesso. Una poesia il il modo di vivere di quelle parti? Per me è il terrore, è il cancro. Sono zone urbane marce, inguaribili”.
Quella volta che in un ristorante chiese al cameriere che allontanasse uno che si era messo a suonare la chitarra davanti al suo tavolo, e tutti si sorpresero del suo atteggiamento, le giovò per capire cos’è la napoletanità?
"Quando chiesi di allontanarmi questo rompiscatole sapevo benissimo che avrei violato dei tabù locali, perché questa retorica del «pur’isso adda mangià» è una retorica consolatrice e giustificatrice generale. Perché è finta solidarietà verso i poveracci ed è semmai una giustificazione dei propri furti" - Giorgio Bocca
Oltre alla bellezza paesaggistica cosa salva di Napoli?
"Niente. È come chiedermi cosa salvo dell’antica Babilonia. Una città ingovernabile."
C’è dunque di peggio rispetto alla Sicilia.
"La Sicilia è più tetra ma anche più disciplinata. Almeno si sa che comanda la mafia e si sa cosa vuole. A Napoli c’è anche la confusione della criminalità" - Giorgio Bocca
Il sud: «Durante i miei viaggi c'era sempre questo contrasto tra paesaggi meravigliosi e gente orrenda, un'umanità repellente».
Palermo: «Una volta mi trovavo nei pressi del palazzo di giustizia. C'era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie».
Napoli: «Vai in quella città ed è un cimiciaio, ancora adesso. Ci sono zone inguaribili». Concede poi che tanto squallore almeno porta notizie giornalisticamente appetibili, ma nessuna «gratitudine». «Grato? Come dire: sono grato perché vado a caccia grossa di belve. Insomma, non sei grato alle belve, fai la caccia grossa, non è che fraternizzi con le belve»
E poi:
1- È MORTO L’ARCITALIANO. PRIMA FASCISTA, POI PARTIGIANO. NEL 1945 FIRMA LE CONDANNE A MORTE DI CINQUE PRIGIONIERI DELL'ESERCITO DELLA REPUBBLICA SOCIALE - 2- GIORNALISTA PER “IL GIORNO” DELL’ENI, NEL 1976 È TRA I FONDATORI DI “REPUBBLICA” - 3- A CAVALLO TRA GLI ANNI 80 E 90, REALIZZA PROGRAMMI PER LA FININVEST DI BERLUSCONI - 4- “PASOLINI È MORTO PERCHÉ ERA DI UNA VIOLENZA SPAVENTOSA NEI CONFRONTI DI QUESTI SUOI AMICI PUTTANESCHI. HO UN PO’ DI OMOFOBIA, CHE POI È UNA COSA MILITARE” - 5- “SCALFARI? DIRETTORE INARRIVABILE, MA UNO MOLTO PIENO DI SÉ, CHE RECITA IL POTERE” - 6- È BOCCA CHE RACCOMANDA A BERLUSCONI “UN AMICO UN PO’ SCEMO, EMILIO FEDE…” - 7- TRAVAGLIO? “OGNI DUE MESI FA UN LIBRO COI RITAGLI DELLA QUESTURA, DEI TRIBUNALI” - 8- “MI STUPISCE CHE BERLUSCONI NON MI AMI. IN FONDO IO SCRIVO CHE È UN MAIALE” -
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Cosa si deve pensare di questo individuo??
Io non scrivo niente perché rischierei il ban a vita.
AMOMARANTO LIBERO
Alcune frasi sono ovviamente indifendibili,tipo il forza vulcani o l'umanita' orrenda.In altre vi e' invece una critica feroce per carita',ma anche giusta ,nei confronti degli stereotipi giustificativi.In particolare sul fatto che e' vero,e qui ci riferiamo in particolare a Napoli,che li' si accettano comportamenti anche totalmente illegali con la logica del devo portare il pane a casa.Non importa come,e questo e' inaccettabile.Anche su Pasolini si puo' discutere se la sua morte e' avvenuta nel modo raccontato ufficialmente o se e' stato vittima di un complotto ma e' indubbio che questo grande scrittore e regista faceva l'"educatore" anche sulla pelle di tanti ragazzi di cui lui sfruttava,per il proprio piacere,le difficolta'EktorBaboden ha scritto:Queste le sue migliori chiose:
“Pasolini? Mi dava noia: sono un po’ omofobo”
"La soluzione per Napoli? I leghisti dicevano Forza Etna, forza Vesuvio..."
“Insomma, la gente del Sud è orrenda (…). C’era questo contrasto incredibile fra alcune cose meravigliose e un’umanità spesso repellente. Una volta, a Palermo, c’era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie. Vai a Napoli ed è un cimiciaio, ancora adesso. Una poesia il il modo di vivere di quelle parti? Per me è il terrore, è il cancro. Sono zone urbane marce, inguaribili”.
Quella volta che in un ristorante chiese al cameriere che allontanasse uno che si era messo a suonare la chitarra davanti al suo tavolo, e tutti si sorpresero del suo atteggiamento, le giovò per capire cos’è la napoletanità?
"Quando chiesi di allontanarmi questo rompiscatole sapevo benissimo che avrei violato dei tabù locali, perché questa retorica del «pur’isso adda mangià» è una retorica consolatrice e giustificatrice generale. Perché è finta solidarietà verso i poveracci ed è semmai una giustificazione dei propri furti" - Giorgio Bocca
Oltre alla bellezza paesaggistica cosa salva di Napoli?
"Niente. È come chiedermi cosa salvo dell’antica Babilonia. Una città ingovernabile."
C’è dunque di peggio rispetto alla Sicilia.
"La Sicilia è più tetra ma anche più disciplinata. Almeno si sa che comanda la mafia e si sa cosa vuole. A Napoli c’è anche la confusione della criminalità" - Giorgio Bocca
Il sud: «Durante i miei viaggi c'era sempre questo contrasto tra paesaggi meravigliosi e gente orrenda, un'umanità repellente».
Palermo: «Una volta mi trovavo nei pressi del palazzo di giustizia. C'era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie».
Napoli: «Vai in quella città ed è un cimiciaio, ancora adesso. Ci sono zone inguaribili». Concede poi che tanto squallore almeno porta notizie giornalisticamente appetibili, ma nessuna «gratitudine». «Grato? Come dire: sono grato perché vado a caccia grossa di belve. Insomma, non sei grato alle belve, fai la caccia grossa, non è che fraternizzi con le belve»
E poi:
1- È MORTO L’ARCITALIANO. PRIMA FASCISTA, POI PARTIGIANO. NEL 1945 FIRMA LE CONDANNE A MORTE DI CINQUE PRIGIONIERI DELL'ESERCITO DELLA REPUBBLICA SOCIALE - 2- GIORNALISTA PER “IL GIORNO” DELL’ENI, NEL 1976 È TRA I FONDATORI DI “REPUBBLICA” - 3- A CAVALLO TRA GLI ANNI 80 E 90, REALIZZA PROGRAMMI PER LA FININVEST DI BERLUSCONI - 4- “PASOLINI È MORTO PERCHÉ ERA DI UNA VIOLENZA SPAVENTOSA NEI CONFRONTI DI QUESTI SUOI AMICI PUTTANESCHI. HO UN PO’ DI OMOFOBIA, CHE POI È UNA COSA MILITARE” - 5- “SCALFARI? DIRETTORE INARRIVABILE, MA UNO MOLTO PIENO DI SÉ, CHE RECITA IL POTERE” - 6- È BOCCA CHE RACCOMANDA A BERLUSCONI “UN AMICO UN PO’ SCEMO, EMILIO FEDE…” - 7- TRAVAGLIO? “OGNI DUE MESI FA UN LIBRO COI RITAGLI DELLA QUESTURA, DEI TRIBUNALI” - 8- “MI STUPISCE CHE BERLUSCONI NON MI AMI. IN FONDO IO SCRIVO CHE È UN MAIALE” -
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Cosa si deve pensare di questo individuo??
Io non scrivo niente perché rischierei il ban a vita.
- Ninco Nanco
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- Iscritto il: 11/05/2011, 13:52
fascista firmatario del manifesto sulla razza, partigiano comunista poi leghista, in vecchiaia razzista: dubito la sua anima possa riposare in pace...
Odiare è umano. Odiare chi ci odia è giusto, ma sempre umano. Perdonare chi ci odia sarebbe divino. Io non riesco ad essere divino! Fortuna che te ne sei andato, Giorgio. Il mondo puzza un po' di meno ora.
ecco una parte del suo pensiero...
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... DG_-GIrpCQ#" onclick="window.open(this.href);return false;!
al 1.30 forza etna forza vesuvio...
4.15 enorme sfortuna di nascere a napoli
di seguito il video di risposta di forgione del movimento vanto:
http://www.youtube.com/watch?v=Z2CXy5wuQXY
Odiare è umano. Odiare chi ci odia è giusto, ma sempre umano. Perdonare chi ci odia sarebbe divino. Io non riesco ad essere divino! Fortuna che te ne sei andato, Giorgio. Il mondo puzza un po' di meno ora.
ecco una parte del suo pensiero...
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... DG_-GIrpCQ#" onclick="window.open(this.href);return false;!
al 1.30 forza etna forza vesuvio...
4.15 enorme sfortuna di nascere a napoli
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"I mafiosi non avrebbero cittadinanza in Italia se non ci fosse il potere politico e finanziario che gli permette di esistere."
Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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EktorBaboden ha scritto:Queste le sue migliori chiose:
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“Insomma, la gente del Sud è orrenda (…). C’era questo contrasto incredibile fra alcune cose meravigliose e un’umanità spesso repellente. Una volta, a Palermo, c’era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie. Vai a Napoli ed è un cimiciaio, ancora adesso. Una poesia il il modo di vivere di quelle parti? Per me è il terrore, è il cancro. Sono zone urbane marce, inguaribili”.
Quella volta che in un ristorante chiese al cameriere che allontanasse uno che si era messo a suonare la chitarra davanti al suo tavolo, e tutti si sorpresero del suo atteggiamento, le giovò per capire cos’è la napoletanità?
"Quando chiesi di allontanarmi questo rompiscatole sapevo benissimo che avrei violato dei tabù locali, perché questa retorica del «pur’isso adda mangià» è una retorica consolatrice e giustificatrice generale. Perché è finta solidarietà verso i poveracci ed è semmai una giustificazione dei propri furti" - Giorgio Bocca
Oltre alla bellezza paesaggistica cosa salva di Napoli?
"Niente. È come chiedermi cosa salvo dell’antica Babilonia. Una città ingovernabile."
C’è dunque di peggio rispetto alla Sicilia.
"La Sicilia è più tetra ma anche più disciplinata. Almeno si sa che comanda la mafia e si sa cosa vuole. A Napoli c’è anche la confusione della criminalità" - Giorgio Bocca
Il sud: «Durante i miei viaggi c'era sempre questo contrasto tra paesaggi meravigliosi e gente orrenda, un'umanità repellente».
Palermo: «Una volta mi trovavo nei pressi del palazzo di giustizia. C'era una puzza di marcio, con gente mostruosa che usciva dalle catapecchie».
Napoli: «Vai in quella città ed è un cimiciaio, ancora adesso. Ci sono zone inguaribili». Concede poi che tanto squallore almeno porta notizie giornalisticamente appetibili, ma nessuna «gratitudine». «Grato? Come dire: sono grato perché vado a caccia grossa di belve. Insomma, non sei grato alle belve, fai la caccia grossa, non è che fraternizzi con le belve»
E poi:
1- È MORTO L’ARCITALIANO. PRIMA FASCISTA, POI PARTIGIANO. NEL 1945 FIRMA LE CONDANNE A MORTE DI CINQUE PRIGIONIERI DELL'ESERCITO DELLA REPUBBLICA SOCIALE - 2- GIORNALISTA PER “IL GIORNO” DELL’ENI, NEL 1976 È TRA I FONDATORI DI “REPUBBLICA” - 3- A CAVALLO TRA GLI ANNI 80 E 90, REALIZZA PROGRAMMI PER LA FININVEST DI BERLUSCONI - 4- “PASOLINI È MORTO PERCHÉ ERA DI UNA VIOLENZA SPAVENTOSA NEI CONFRONTI DI QUESTI SUOI AMICI PUTTANESCHI. HO UN PO’ DI OMOFOBIA, CHE POI È UNA COSA MILITARE” - 5- “SCALFARI? DIRETTORE INARRIVABILE, MA UNO MOLTO PIENO DI SÉ, CHE RECITA IL POTERE” - 6- È BOCCA CHE RACCOMANDA A BERLUSCONI “UN AMICO UN PO’ SCEMO, EMILIO FEDE…” - 7- TRAVAGLIO? “OGNI DUE MESI FA UN LIBRO COI RITAGLI DELLA QUESTURA, DEI TRIBUNALI” - 8- “MI STUPISCE CHE BERLUSCONI NON MI AMI. IN FONDO IO SCRIVO CHE È UN MAIALE” -
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Cosa si deve pensare di questo individuo??
Io non scrivo niente perché rischierei il ban a vita.
a parte il ban mi sembta un atteggiamento intelligente quello di non commentare. A che servirebbe? E' campato novant'anni ed è morto dopo aver avuto molta possibilità di esprimersi. Scrivere adesso (come ho letto su fb) "meno uno" è francamente ridicolo e grottesco oltre che fuori da ogni rispetto minimo per l'essere umano. Oltre che fuori luogo. IN fondo è morto un vecchio ammalato. Io la vedo così.
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
- Ninco Nanco
- Forumino Praticante
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- Iscritto il: 11/05/2011, 13:52
un vecchio ammalato che indossò la camicia nera, la camicia rossa e la camicia verde...la sua morte mi lascia completamente indifferente...
"I mafiosi non avrebbero cittadinanza in Italia se non ci fosse il potere politico e finanziario che gli permette di esistere."
Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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- EktorBaboden
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- Iscritto il: 11/05/2011, 19:47
Non capisco perché una persona mal vista in vita deve essere ben vista in morte. Quindi per me su cosu lordu poti nfracitari all'infernu!!!Mariotta ha scritto:
"meno uno" è francamente ridicolo e grottesco oltre che fuori da ogni rispetto minimo per l'essere umano. Oltre che fuori luogo. IN fondo è morto un vecchio ammalato. Io la vedo così.
AMOMARANTO LIBERO
Ninco Nanco ha scritto:un vecchio ammalato che indossò la camicia nera, la camicia rossa e la camicia verde...la sua morte mi lascia completamente indifferente...
forse non ci siamo capiti...
io non sono affatto addolorata ma quando una persona muore è morta
per cui lasciarsi andare a commenti "pubblici" sul fatto che sia morto scrivendo "è crepato" oppure "uno di meno" secondo me non è da persone civili...e siccome l'ho letto su luoghi "pubblici" ho il diritto di scrivere ciò che penso in merito. Se gli si voleva fargli la "guerra" gliela potevate fare quand'era in vita. Avrebbe avuto più senso. Ormai scriviu e parrau.
Pace e bene.
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
EktorBaboden ha scritto:Non capisco perché una persona mal vista in vita deve essere ben vista in morte. Quindi per me su cosu lordu poti nfracitari all'infernu!!!Mariotta ha scritto:
"meno uno" è francamente ridicolo e grottesco oltre che fuori da ogni rispetto minimo per l'essere umano. Oltre che fuori luogo. IN fondo è morto un vecchio ammalato. Io la vedo così.
quello che ho scritto a ninco nanco pari pari...tu po leggiri
Il dolore ci rimette in mezzo alle cose in modo nuovo.
-
- Forumino Praticante
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E' morto un grande meridionalista. Manca Borghezio
-
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- Messaggi: 100
- Iscritto il: 15/05/2011, 15:30
E' morto un infame.
OT: non conosco giorgio bocca, mi domando perchè furono editati i miei post sulla morte di Almirante e di Kossiga... in cui insultavo pesantamente i due.
bhò!
bhò!
Un uomo che alla libertà ha dedicato tutta la vita.
Un Partigiano.
Uno degli ultimi grazie ai quali possiamo esprimerci pubblicamente e liberamente. Anche in questo spazio.
Uno dei più grandi giornalisti che il nostro Paese abbia mai espresso.
Per tanti resterà una raffigurazione dei veri valori che nel quotidiano vorrebbe esprimere.
Io lo ricorderò con queste sue parole che rappresentano una sorta di testamento lasciato ai giovani e, perchè no, meno giovani che si affacciano alla professione di giornalista e, anche qui perchè no, alla vita:
“Tutti quelli che fanno il giornalismo lo fanno sperando di dire la verità: anche se è difficile, li esorto e li incoraggio a continuare su questa strada”.
Un Partigiano.
Uno degli ultimi grazie ai quali possiamo esprimerci pubblicamente e liberamente. Anche in questo spazio.
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Per tanti resterà una raffigurazione dei veri valori che nel quotidiano vorrebbe esprimere.
Io lo ricorderò con queste sue parole che rappresentano una sorta di testamento lasciato ai giovani e, perchè no, meno giovani che si affacciano alla professione di giornalista e, anche qui perchè no, alla vita:
“Tutti quelli che fanno il giornalismo lo fanno sperando di dire la verità: anche se è difficile, li esorto e li incoraggio a continuare su questa strada”.
La speranza appartiene ai figli.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
Noi adulti abbiamo già sperato e quasi sempre perso.
- Ninco Nanco
- Forumino Praticante
- Messaggi: 260
- Iscritto il: 11/05/2011, 13:52
un eroe fascista tra i sostenitori del manifesto sulla razza, nonchè voltagabbana e firmatario dell'esecuzione di commilitoni della repubblica sociale, nonchè amico e sostenitore del silvio rampante e, infine, becero denigratore del sud e dei meridionali sul livello del peggior borghezio, il quale non viene assolutamente considerato un intellettuale...Regmi ha scritto:Un uomo che alla libertà ha dedicato tutta la vita.
Un Partigiano.
Uno degli ultimi grazie ai quali possiamo esprimerci pubblicamente e liberamente. Anche in questo spazio.
Uno dei più grandi giornalisti che il nostro Paese abbia mai espresso.
Per tanti resterà una raffigurazione dei veri valori che nel quotidiano vorrebbe esprimere.
Io lo ricorderò con queste sue parole che rappresentano una sorta di testamento lasciato ai giovani e, perchè no, meno giovani che si affacciano alla professione di giornalista e, anche qui perchè no, alla vita:
“Tutti quelli che fanno il giornalismo lo fanno sperando di dire la verità: anche se è difficile, li esorto e li incoraggio a continuare su questa strada”.
"E si è rivelato un mago nel tentativo di far dimenticare le sue continue mutazioni. Ossia nel far sparire dalla memoria del pubblico il bocca di ieri...oggi è un antifascista d'acciaio, ma prima di fare il partigiano è stato un fascista scaldato e anche un razzista antisemita. Oggi è tra i più aspri nemici di silvio berlusconi, ma ha lavorato per il cavaliere e con ottimi contratti...è antileghista, ma ha tifato per la lega di bossi definendoli i nuovi partigiani ...oggi difende i postcomunisti, ma è sempre stato un loro avversario molto polemico...nei tanti mutamenti l'uomo di cuneo ha sempre conservato un connotato, quello iniziale, di quando era un giovane fascista: il carattere arrogante, del tipo pronto a manganellare con le parole chi non la pensa come lui o lo disturba con articoli e libri che lui non è in grado di scrivere..."(cit. giampaolo pansa, la grande bugia, cap. l'uomo di cuneo pag.66)
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Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984.
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