Reggio, la relazione in Consiglio di Luigi Tuccio: "Non sono un razzista"
Martedì 13 Dicembre 2011 18:27
di Stefano Perri - E' la relazione dell'Assessore Tuccio uno degli argomenti caldi durante la seduta odierna del consiglio comunale. "Non intendo più sottopormi alla gogna mediatica artatamente creata da un esponente politico in cerca di notorietà"
esordisce l'Assessore di fronte al civico consesso, decidendo in questo modo di portare la querelle sui toni ufficiali del Consiglio.
"Non sono un razzista - continua Tuccio - né lo sono mai stato ed i principi cardine di libertà, fratellanza ed uguaglianza, cui mi ispiro sono alla base del mio essere Uomo. L’accusa di antisemitismo, che mi indigna e respingo con sdegno, per essere fondata avrebbe dovuto fare riferimento a comportamenti sistematici e posizionamenti culturali, espressi con argomentazioni di ostilità verso il mondo sionista, insomma a fatti che plausibilmente e ragionevolmente potevano sorreggere una scelta di estrema gravità. Nulla al riguardo è stato evidenziato, sia pure strumentalmente, a carico mio. Al contrario, a tali accuse contrappongo la mia storia personale e politica che, pur nell’appartenenza ad una cultura di destra, convinta e permanente, non ha mai minimamente fatto cenno a posizioni antagonistiche verso Israele ed in generale verso il popolo ebraico presente nel mondo. Gli spioni di Facebook non si sono accorti che sin dal giorno della mia iscrizione sullo stesso sito (anno 2008) ho dichiarato di essere Cattolico Cristiano Tollerante, essendo relativista convinto e non radicale e fondamentalista proprio sulla posizioni religiose".
E poi continua Tuccio nel suo discorso riferendosi alle scuse da lui stesso formulate nei giorni scorsi a mezzo stampa. "Ho più volte spiegato le vere ragioni della mia improvvida uscita privata sul social network ma a pochi è interessato prenderne atto. Non ha interessato nessuno voler comprendere che ho soltanto usato un termine sbagliato. Un errore lessicale. Il mio pensiero andava ad altri aggettivi: non so, come, “ipocrita” o altro".
E poi entrando nel merito delle frasi da lui scritte su Facebook: "Sulla mia pagina privata avrei dovuto avere la libertà di scrivere ciò che voglio nel riservato ambito dei miei amici e lì avrei voluto soltanto dissentire dalla pessima performance di un seppur grande artista che continuava ad offendere il Presidente del mio partito, l’On. Silvio Berlusconi, insistendo nel dileggiarne la figura dopo oltre un mese dalle sue dimissioni e proprio nelle ore in cui si andava votando una delle manovre economiche più aspre della storia del nostro paese. Avevo ancora in animo, l’ulteriore poesiola che gira per il web, su Youtube, gravemente offensiva, con l’impiego di espressioni irripetibili e volgari, della memoria di un grande Uomo politico, che si chiamava Giorgio Almirante, la cui lezioni di stile nell’andare ad omaggiare la salma dell’On. Berlinguer è ancora nella memoria di tutti! La canzoncina sulla cacca si commenta da sé. Volevo insomma evidenziare il contrasto tra una persona con grande disponibilità finanziaria – in tal senso (certamente inopportunamente ed inappropriatamente) “ebreo miliardario” come sinonimo di persona ricca – ed un soggetto che predica messaggi di parsimonia ed austerità, identificato sociologicamente come “comunista”. Nessun proposito né espresso né sottinteso né implicito di manifestazione di antisemitismo".
E poi riferendosi al dibattito aperto subito dopo la sua frase continua Tuccio: "Accetto, di buon grado, le censure mosse dal centro sinistra, perché fin quando rimarranno nell’alveo della dialettica politica, fanno parte delle dinamiche ordinarie. Non lo sono più quando attaccano i profili della sfera umana e privata. Accolgo anche il garbato invito del gruppo consiliare del PD di partecipare alla giornata della memoria, ricambiando l’invito alla giornata di ricordo dei martiri delle Foibe e proponendo sin d’ora al Sindaco di dedicare una giornata, in questa città, celebrativa della apposizione della targa avvenuta lo scorso mese di Maggio in ricordo della cacciata ebraica ed apposta in via Giudecca, alla presenza di tutte le forze politiche. Ciò a conferma del comune intento di affermare i condivisi principi di tutela della dignità umana".
Arriva poi il passaggio centrale del suo intervento, quello più atteso, nel quale l'Assessore Tuccio annuncia la sua decisione di non rassegnare le dimissioni dalla Giunta: "Non mi dimetto, non posso farlo, in troppi mi hanno chiesto di resistere. Non posso legittimare un politicante comunista in cerca di notorietà e non posso consentire che lui da solo possa delegittimare l’intelligenza dell’intero consiglio comunale. Non posso perchè non mi ritengo condizionato dalle vergognose accuse di antisemitismo che rispedisco al mittente. Non mi dimetto perché non ritengo di aver violato il rapporto fiduciario che lega la ragione della mia nomina con il Sindaco. Non intendo, però, esporre l’amministrazione comunale a censure vergognose e per questo motivo ho più volte pensato di riconsegnare le deleghe nelle mani del Signor Sindaco. Ma se cosi avessi fatto, non sarei stato me stesso. Non intendo, dunque, sottrarmi al dibattito politico cittadino che affido alla sua naturale sede che è quella del civico consesso. Signor Sindaco, rimetto nelle sue mani le deleghe che ha ritenuto di assegnarmi, onorandomi di stare al suo fianco nell’amministrazione della nostra amata e martoriata città e se qualcuno ritiene di censurare il mio comportamento morale, etico ed amministrativo, ricollegandosi però alla mia storia personale ed alla mia impostazione familiare, La invito a volerle ritirare. Senza indugio!".
E poi le conclusioni sul suo impegno in qualità di Assessore nella Giunta Arena: "Da libero cittadino per impostazione culturale familiare ho sempre combattuto ogni forma di mafiosità, corruttela ed arrogante incapacità amministrativa. Da politico ho sempre portato avanti i miei principi e le mie ideologie, per carità: opinabili ed anche non condivisibili. Da Amministratore ho occupato, senza esitazione, la più calda delle poltrone, tamponando per quattro mesi una situazione di stallo e di deficit, convincendo i professionisti e le imprese a comprendere le difficoltà, facendo rafforzare e recuperare la fiducia in se stessi in capo ai dipendenti che non smetterò mai di ringraziare; mettendo anche la benzina nelle macchine e chiedendo ad un illustre professionista, che è l’Arch. Sandro Dattilo, di sacrificare se stesso. Ho fatto riprendere le attività in un settore che a seguito delle vicende giudiziarie soffriva una default incipiente, portando principi di trasparenza e legalità, dettando regole e lavorando per la città, privilegiando gli interessi pubblici e non quelli privati. Ho riavviato, da solo, l’iter burocratico di approvazione del DP al PSC, sottraendolo ai maldestri tentativi di accomodarlo alle situazioni “particolari”. Ho avviato il percorso di istruzione del Piano Casa. Ho rimesso in moto il motore delle pratiche di condono edilizio, arrugginito sin dal 1985. Ho ricreato il rapporto istituzionale ed amministrativo con il gruppo di progettisti del PSC. Su questi temi accetterò ogni critica e contestazione mosse da una sana onestà intellettuale ma non sulla infame accusa di razzista. A tutti quei soggetti che hanno in tutti i modi ostacolato questo mio percorso, dedico i versi del poeta Nicola Giunta".
http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=86
Reggio, Tripodi (PDCI) su Tuccio
Martedì 13 Dicembre 2011 18:54
Riceviamo e pubblichiamo:
L’assessore all’urbanistica del Comune di Reggio Calabria Tuccio, nonostante la vastissima
condanna politica e sociale ricevuta ad ogni livello, a causa delle ignobili frasi antisemite e anticomuniste espresse su facebook, ha deciso di restare inchiodato sulla poltrona assessorile.
Durante l’odierna seduta del Consiglio comunale ha, addirittura, dichiarato che non si dimetterà da assessore in quanto “non è pentito, perché non ha commesso niente”.
Ha scelto, infatti, di rimettere semplicemente le deleghe al sindaco, come se il problema che lo ha riguardato fosse legato al merito delle competenze del suo assessorato o delle sue deleghe. Siamo alla farsa, giocata, però, sulle regole elementari della civiltà democratica e costituzionale.
E’ proprio vero, anche in questo caso, la toppa è peggiore del buco.
Insomma, la decisione di Tuccio è, sic et simpliciter, un pesante colpo allo stomaco della società civile e democratica calabrese e italiana.
La città rimane attonita rispetto ad un modo di concepire il ruolo pubblico e amministrativo che è lontanissimo dalle basilari norme del semplice buon senso.
Visti i fatti, la terribile onta dell’antisemitismo rimane, purtroppo, incollata sulle spalle della città.
Accanto a Tuccio, vi è anche l’arrogante comportamento dell’ex assessore Agliano, il quale, ricordiamo, non si è neanche scusato con le comunità ebraiche per le frasi antisemite che anch’egli ha scritto sul noto social network.
Un’onta che intendiamo, anzi dobbiamo, rapidamente rimuovere insieme a tutti i reggini.
Nonostante la tempesta e la grave ipoteca antisemita che grava sulla città di Reggio Calabria, il sindaco Arena rimane in un vergognoso e assordante silenzio che non riusciamo assolutamente a comprendere. Potremmo, addirittura, pensare, ma non ci vogliamo assolutamente credere, che condivida le idee e gli scritti di Tuccio e Agliano.
Reggio e i reggini ripudiano l’antisemitismo e chiedono le immediate dimissioni di Tuccio dalla carica di assessore comunale, e, tenuto conto dell’insensibilità dell’assessore incollato alla poltrona, invitiamo il sindaco Arena a procedere all’immediata revoca di Tuccio dalla giunta comunale.
In ogni caso, onde evitare equivoci e ulteriore confusione, è, quindi, indispensabile evidenziare che Reggio e la Calabria sono tolleranti, antifascisti e contro l’antisemitismo. Per ribadire pubblicamente questi concetti, è stata, evidentemente, saggia ed è attualissima la decisione di organizzare una grande manifestazione pubblica, aperta a tutti coloro i quali vogliono manifestare i sentimenti di civiltà e democrazia. L’appuntamento è fissato per sabato 17 dicembre alle ore 17 presso la Sala “Giuditta Levato” del Consiglio regionale della Calabria.
Sarà quella l’occasione per fare vedere il vero volto della vero Reggio.
IL SEGRETARIO CITTADINO DEL PdCI DI REGGIO CALABRIA
Ivan Tripodi
http://www.strill.it/index.php?option=c ... &Itemid=84
ho già espresso la mia opinione...
Aggiungo che Tripodi cavalcando l'antisemitismo e l'antifascismo di Tuccio

cerca visibilità e soprattutto scrive di alta politica attuale..
mah