Per me..... sono tutti Ruba stipendi....

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Purtroppo hai pienamente ragione.peas! ha scritto:Io non parlerei di questo, e neanche del fatto che un assessore possa pensare che ciò che scrive pubblicamente su facebook possa essere ricondotto ad uno scherzo con amici, e neanche al fatto che un assessore possa trovare scherzoso l'utilizzo di questi termini, e neanche al fatto che abbia motivato l'uso del termine "ebreo" riferendosi al Benigni sia un accumulatore di ricchezze e del "termine" comunista riferendosi al Benigni contestatore di Berlusconi (è sostanzialmente questo il messaggio del suo intervento a Radio24 qualche sera fa).pab397 ha scritto:E nella rettifica non ha detto che gli sta sulle balle Benigni, il che sarebbe lecito. Ha precisato che gli stanno sulle balle gli ebrei.
Questo dovrebbe essere l'argomento del topic e su questo ci sarebbe da riflettere.
Io parlerei, più in generale, del fatto che questo è un modo di essere (di vivere, di concepire il confronto, di approcciarsi alle cose del mondo, di "scherzare") tipico di una certa parte della cittadinanza, un tempo clandestino, oggi pensiero dominante (ed infatti c'è chi giustifica, chi rilancia, chi sminuisce, chi glissa).
Perle ai porci al giorno d'oggiGiusva Branca ha scritto:http://www.strill.it/index.php?option=c ... Itemid=119
di Giusva Branca - Conosco Luigi Tuccio da quando entrambi avevamo sette anni, le televisioni erano in bianco e nero, la città portava evidentissime le ferite della rivolta di Reggio,
le famiglie avevano un'automobile a persona, il costo di una casa signorile si aggirava intorno ai 20 milioni di lire. Insomma, tanto tempo fa. Lo conosco bene, di lui conosco perfettamente i pregi e i difetti, le potenzialità e i limiti ed altrettanto puó dire lui di me.
Ho titolo, dunque, per affermare un pó di cose sul suo conto.
Partiamo dai fatti: quanto nei giorni scorsi affermato, a piú riprese e con uscite folli sul piano delle scelte di comunicazione dall'assessore comunale Tuccio non solo è sbagliato, ma è anche grave ed indifendibile e, anzi, sul punto, trovo ancora piú gravi alcune uscite di altri che, arrampicandosi sugli specchi, hanno tentato di dargli una mano finendo con l'affossarlo.
Le conseguenze politiche di questa querelle saranno verificate nei prossimi giorni e in questo senso il prossimo Consiglio comunale, fissato all'inizio della settimana prossima, ci dirà qualcosa in piú. Tuccio, assessore esterno, ha dichiarato a Radio 24 di "stare pensando seriamente alle dimissioni", gesto che, personalmente, gli consiglio e mi auguro caldamente faccia.
Mi auguro che lo faccia proprio perchè Luigi Tuccio non appartiene alla politica di oggi. Non ci appartiene per formazione e per struttura personale e, dimettendosi, rispetto ad un suo ingiustificabile errore, dimostrerebbe con i fatti chi è nel suo animo e, soprattutto, quanto è differente da un mondo in cui personaggi che dovrebbero giustificarsi da ben piú gravi accuse che non quelle della parola, stanno ai loro posti con una disinvoltura da far rabbrividire.
Eh si, perchè detto e ribadito della gravità delle parole di Tuccio (e la goliardica leggerezza con la quale lui stesso ha in qualche modo spiegato la loro genesi è una aggravante), ci tocca, ancora una volta, provare a ridare una dimensione corretta alle cose, evitando di lasciarsi trascinare da emotività e manicheismo concettuale che, personalmente e da queste colonne, abbiamo da sempre aborrito.
Capisco - come detto e ribadito - che quanto è accaduto sia molto grave, comprendo anche che, di questi tempi se in politica offri il destro agli avversari politici questi non ti perdonano e cavalcano la cosa fino alla fine, ma oltre tutto, oltre i propri pensieri, oltre i limiti di comunicazione, oltre la politica c'è l'uomo.
È lí io dico alt!
A nessuno è consentito di esagerare nell'attacco alla sfera umana, soprattutto ove tale attacco sia finalizzato a dare conclusioni sull'uomo partendo dal fatto e attraverso un percorso dal particolare al generale che risulta irricevibile perchè carente di elementi sufficienti a giudicare l'uomo (ammesso che in questo territorio esista qualcuno che puó permettersi, in tutta coscienza, di "bollare" qualcun altro sul piano umano forte della certezza di una verginità di spirito personale della quale, francamente non si vede traccia in giro).
E allora, se si parla dell'uomo, sissignori, quello stesso uomo che ha posto in essere quel comportamento inqualificabile, è necessario che tutti si faccia u n passo indietro. I valori di solidarietà, di umanità, di uguaglianza che albergano nell'animo di Luigi Tuccio costituiscono un patrimonio di inestimabile portata e su questo io ho i titoli per potere garantire personalmente.
E non mi si venga a dire che ció è smentito proprio da quanto scritto da Tuccio a proposito di Benigni, perchè, in tutta coscienza, questo giochetto porterebbe tutti, tutti, su un crinale assai scivoloso e pericoloso.
Chi di noi, nella sua vita, non si è lasciato andare ad affermazioni fuori luogo, delle quali si è pentito un attimo dopo?Suvvia, siamo onesti e seri.
E l'aggravante - che oggettivamente c'è - rappresentata dal ruolo pubblico e istituzionale di Tuccio innesca, si, una serie di conseguenze, ma tutte riconducibili, in modo scontato e automatico, all'alveo politico.
Le conclusioni - pur lette a profusione - sul piano personale non sono corrette e, anzi, odorano vagamente di meschinità.
Cioè, come detto prima, tutti, almeno una volta (una sola...???) abbiamo sbagliato a parlare e se qualcuno ci avesse "bollati" per questo noi lo avremmo vissuto come una grave ingiustizia. E questo vale anche per una persona pubblica. Le differenze stanno nelle conseguenze (di credibilità, di conseguenze per la carriera, anche di inevitabile strumentalizzazione purchè non debordante il piano politico) pubbliche che da essa derivano.
Il giudizio sull'uomo non si forma rispetto all'errore di un momento, non si salverebbe nessuno di noi, a partire da chi scrive.
Luigi Tuccio è mio amico da sempre, scrivevo in apertura, e questo lo ribadisco ancor piú veementemente oggi e proprio perchè è mio amico, dopo avere atteso qualche giorno in silenzio, da un lato non vengo meno al mio duplice dovere di verità nei confronti suoi e dei lettori quando ana lizzo le conseguenze politiche di quanto accaduto, ma dall'altro, proprio per non violentare il concetto, proprio per non violentare la verità stessa, ho il dovere di sottolineare che lo sciacallaggio umano non è mai giustificabile , soprattutto quando, dalla debolezza di un momento si provi a dare giudizi assoluti sull'uomo.
Giudizi, che pure mi è toccato di leggere, che offendono, umiliano la dignità delle cose per come sono. Raramente mi è toccato di conoscere una persona piú generosa di Luigi Tuccio; infinite, da bambini, poi ragazzi e, infine, uomini le discussioni aventi ad oggetto sistemi valoriali che in tanti dei moralizzatori di queste ore hanno calpestato, da uomini pubblici, con stili di vita (e non con una semplice e isolata, per quanto grave e infelice, frase) piú e piú volte. Raramente ho avuto modo di confrontarmi con persone di cosí ampia tolleranza verso le idee altrui.
Ecco, anche su questo, peró, dovremmo interrogarci tutti, senza mentire a noi stessi, peró: veramente l'apparenza, oggi, conta cosí tanto? Veramente l'avere espresso pubblicamente un becero pensiero travolge nel giudizio collettivo il fatto di essere - indiscutibilmente - un uomo retto e onesto?
Perché se cosí fosse (e, ahimè, cosí è) la scena della nostra politica, quella fatta di maestri di vizi privati e pubbliche virtú sarebbe destinata ad essere sempre appannaggio dei soliti noti che sanno ben giocare con le apparenze del "politically correct" che regalano loro accrediti infiniti perchè poi possano compiere le peggiori nefandezze, purchè lontano dalla luce dei riflettori.
Luigi Tuccio non è questo, con i suoi valori e le sue debolezze.
E per l'uomo i primi sono di gran lunga superiori alle seconde; per il soggetto pubblico il sistema ha scelto di privilegiare le s econde.
Ma il sistema non provi nemmeno lontanamente a trasferire la sua "rappresentazione" sull'uomo.
Ad ogni atto deve corrispondere una conseguenza, certamente. Ma, altrettanto certamente, questa deve essere proporzionata al fatto e, soprattutto, incidere sulla medesima sfera.
Per "bollare" un uomo bisogna avere titolo a farlo; titolo che scaturisca da una profonda conoscenza, in mancanza della quale si ha titolo esclusivamente a "bollare" il fatto.
Io conosco il fatto e conosco l'uomo.
"Bollo" severamente il primo e peró, al tempo, stesso difendo l'uomo, con le sue debolezze, per le quali sta già pagando (sul piano dell'immagine) e pagherà ancora (fino a un certo punto perchè anche alla gogna mediatica c'è un limite).
Io so chi è Luigi Tuccio, non l'assessore Tuccio o l'avvocato Tuccio, ma Luigi Tuccio.
Perfetto.mohammed ha scritto:Mi permetto di esprimere qualche giudizio sull'articolo di giusva branca, persona che ritengo rappresenti l'esempio di quello strano fenomeno per cui in un posto di ignavi e di ignoranti come rc sboccino talvolta talenti professionali di un tale spessore culturale e di tali capacità che non sfigurerebbero in nessuna metropoli del mondo occidentale. La premessa mi sembra doverosa perché, aimé, i giudizi sono per certi versi negativi. Mi sembra che assumere la difesa di un amico ed esprimere tale difesa su un organo di informazione di proprietà personale sia una piccola defaillance su un piano strettamente metodologico. Io lettore, che non conosco giusva e tuccio dovrei farmi un'opinone su una vicenda di cronaca sulla base di considerazioni espresse esclusivamente su un piano personale senza alcun dato oggettivo di riscontro. “Tuccio è una brava persona perché è amico mio e garantisco per lui”, caro giusva, se mi permetti è un affermazione arbitraria, probabilmente con un reale fondamento che attiene tuttavia al tuo giudizio personale e dunque non dovrebbe a mio parere essere formulata come articolo giornalistico diretto a una platea di teste si suppone autonome e pensanti. Hai peccato di provincialismo, peccato veniale e dettato dall'affetto, ma non per questo giustificabile da chi si aspetta da te la consueta dose di obiettività e l'abitudine di basare i fatti sui fatti e non su interpretazioni personali. Nel merito inoltre mi sembra che manchi di coerenza l'assioma per cui tuccio non è giudicabile come uomo per quello che ha scritto, ma per le abitudini, i comportamenti, i valori. Non mi sembra che lo stesso tuccio si sia attenuto a questo modo di vedere le cose quando ha giudicato benigni (utilizzando quelli che evidentemete per lui sono i peggiori insulti possibili) una persona ignobile, diciamo un cesso di persona, solo perché ha espresso giudizi a lui non graditi sull'ex gran capo del pdl. Io penso che chi scrive o si esprime in un certo modo lo fa perché in qualche modo accetta come giusto un certo tipo di dinamica e di ragionamento dunque posso permettermi di giudicare l'uomo anche per quello che afferma di fronte al mondo e di fronte ai suoi figli e nipoti, se ne ha, ne ho il diritto, malgrado tuccio sia amico tuo e tu mi dica che è un uomo sostanzialmente buono (cosa che ritengo anche probabile). Sulla competenza o meno come assessore e carica pubblica penso che non bisognava certo aspettare la stronzata su fb per capire che una persona come lui è inadatta al ruolo che ricopre. Essendo tu come me di reggio e conoscendo più o meno le stesse persone e gli stessi fatti che conosco io, ma dimmi che ci azzecca tuccio con l'urbanistica, o per fare un esempio casuale nociti all'istruzione o la minasi all'ambiente. Sono cariche date con una logica spartitoria, aggravata nel caso di tuccio dal fatto che lo stesso non ha ricevuto la sua previo consenso elettorale ma per qualcos'altro che possiamo sicuramente definire una scalata politico-sociale-lobbistica molto ben riuscita.
Mi pare di aver detto tutto, francamente non se ne può più di vedere in questa città una realtà che ogni giorno supera ogni più assurda fantasia...
Ineccepibile e condivisibile dalla prima all'ultima parola.mohammed ha scritto:Mi permetto di esprimere qualche giudizio sull'articolo di giusva branca, persona che ritengo rappresenti l'esempio di quello strano fenomeno per cui in un posto di ignavi e di ignoranti come rc sboccino talvolta talenti professionali di un tale spessore culturale e di tali capacità che non sfigurerebbero in nessuna metropoli del mondo occidentale. La premessa mi sembra doverosa perché, aimé, i giudizi sono per certi versi negativi. Mi sembra che assumere la difesa di un amico ed esprimere tale difesa su un organo di informazione di proprietà personale sia una piccola defaillance su un piano strettamente metodologico. Io lettore, che non conosco giusva e tuccio dovrei farmi un'opinone su una vicenda di cronaca sulla base di considerazioni espresse esclusivamente su un piano personale senza alcun dato oggettivo di riscontro. “Tuccio è una brava persona perché è amico mio e garantisco per lui”, caro giusva, se mi permetti è un affermazione arbitraria, probabilmente con un reale fondamento che attiene tuttavia al tuo giudizio personale e dunque non dovrebbe a mio parere essere formulata come articolo giornalistico diretto a una platea di teste si suppone autonome e pensanti. Hai peccato di provincialismo, peccato veniale e dettato dall'affetto, ma non per questo giustificabile da chi si aspetta da te la consueta dose di obiettività e l'abitudine di basare i fatti sui fatti e non su interpretazioni personali. Nel merito inoltre mi sembra che manchi di coerenza l'assioma per cui tuccio non è giudicabile come uomo per quello che ha scritto, ma per le abitudini, i comportamenti, i valori. Non mi sembra che lo stesso tuccio si sia attenuto a questo modo di vedere le cose quando ha giudicato benigni (utilizzando quelli che evidentemete per lui sono i peggiori insulti possibili) una persona ignobile, diciamo un cesso di persona, solo perché ha espresso giudizi a lui non graditi sull'ex gran capo del pdl. Io penso che chi scrive o si esprime in un certo modo lo fa perché in qualche modo accetta come giusto un certo tipo di dinamica e di ragionamento dunque posso permettermi di giudicare l'uomo anche per quello che afferma di fronte al mondo e di fronte ai suoi figli e nipoti, se ne ha, ne ho il diritto, malgrado tuccio sia amico tuo e tu mi dica che è un uomo sostanzialmente buono (cosa che ritengo anche probabile). Sulla competenza o meno come assessore e carica pubblica penso che non bisognava certo aspettare la stronzata su fb per capire che una persona come lui è inadatta al ruolo che ricopre. Essendo tu come me di reggio e conoscendo più o meno le stesse persone e gli stessi fatti che conosco io, ma dimmi che ci azzecca tuccio con l'urbanistica, o per fare un esempio casuale nociti all'istruzione o la minasi all'ambiente. Sono cariche date con una logica spartitoria, aggravata nel caso di tuccio dal fatto che lo stesso non ha ricevuto la sua previo consenso elettorale ma per qualcos'altro che possiamo sicuramente definire una scalata politico-sociale-lobbistica molto ben riuscita.
Mi pare di aver detto tutto, francamente non se ne può più di vedere in questa città una realtà che ogni giorno supera ogni più assurda fantasia...
Chapeau!!mohammed ha scritto:Mi permetto di esprimere qualche giudizio sull'articolo di giusva branca, persona che ritengo rappresenti l'esempio di quello strano fenomeno per cui in un posto di ignavi e di ignoranti come rc sboccino talvolta talenti professionali di un tale spessore culturale e di tali capacità che non sfigurerebbero in nessuna metropoli del mondo occidentale. La premessa mi sembra doverosa perché, aimé, i giudizi sono per certi versi negativi. Mi sembra che assumere la difesa di un amico ed esprimere tale difesa su un organo di informazione di proprietà personale sia una piccola defaillance su un piano strettamente metodologico. Io lettore, che non conosco giusva e tuccio dovrei farmi un'opinone su una vicenda di cronaca sulla base di considerazioni espresse esclusivamente su un piano personale senza alcun dato oggettivo di riscontro. “Tuccio è una brava persona perché è amico mio e garantisco per lui”, caro giusva, se mi permetti è un affermazione arbitraria, probabilmente con un reale fondamento che attiene tuttavia al tuo giudizio personale e dunque non dovrebbe a mio parere essere formulata come articolo giornalistico diretto a una platea di teste si suppone autonome e pensanti. Hai peccato di provincialismo, peccato veniale e dettato dall'affetto, ma non per questo giustificabile da chi si aspetta da te la consueta dose di obiettività e l'abitudine di basare i fatti sui fatti e non su interpretazioni personali. Nel merito inoltre mi sembra che manchi di coerenza l'assioma per cui tuccio non è giudicabile come uomo per quello che ha scritto, ma per le abitudini, i comportamenti, i valori. Non mi sembra che lo stesso tuccio si sia attenuto a questo modo di vedere le cose quando ha giudicato benigni (utilizzando quelli che evidentemete per lui sono i peggiori insulti possibili) una persona ignobile, diciamo un cesso di persona, solo perché ha espresso giudizi a lui non graditi sull'ex gran capo del pdl. Io penso che chi scrive o si esprime in un certo modo lo fa perché in qualche modo accetta come giusto un certo tipo di dinamica e di ragionamento dunque posso permettermi di giudicare l'uomo anche per quello che afferma di fronte al mondo e di fronte ai suoi figli e nipoti, se ne ha, ne ho il diritto, malgrado tuccio sia amico tuo e tu mi dica che è un uomo sostanzialmente buono (cosa che ritengo anche probabile). Sulla competenza o meno come assessore e carica pubblica penso che non bisognava certo aspettare la stronzata su fb per capire che una persona come lui è inadatta al ruolo che ricopre. Essendo tu come me di reggio e conoscendo più o meno le stesse persone e gli stessi fatti che conosco io, ma dimmi che ci azzecca tuccio con l'urbanistica, o per fare un esempio casuale nociti all'istruzione o la minasi all'ambiente. Sono cariche date con una logica spartitoria, aggravata nel caso di tuccio dal fatto che lo stesso non ha ricevuto la sua previo consenso elettorale ma per qualcos'altro che possiamo sicuramente definire una scalata politico-sociale-lobbistica molto ben riuscita.
Mi pare di aver detto tutto, francamente non se ne può più di vedere in questa città una realtà che ogni giorno supera ogni più assurda fantasia...
non sarai comunista ma non hai proprio idea di cosa parli.Pickwick ha scritto:Pure questo continua con la tiritera dei comunisti.
Qui ci sono tante persone che sono indignate dalle parole di Tuccio, ma non sono comunisti.
E' inutile che si rivolge solo a Tripodi, che parli ai suoi concittadini che hanno votato questa giunta ( o no)
e si ritrovano sui giornali nazionali per queste fesserie.
Poi mettere in mezzo stalin non c'entra un fico secco.
Ancora con il falso storico dell'associazione tra il partito russo e quello italiano.
Il comunismo italiano non ha creato gulag. Il comunismo italiano si chiama ha i caratteri della resistenza
e non vede stalin tra i promotori, ma gente che si chiama Togliatti, Berlinguer o Napolitano.
Non sono comunista ma non sopporto più le cazzate dell'era berlusconiana.
Che differenza c'e' tra lo scrivere che altri dicono cazzate e dire che non hanno idea?Pickwick ha scritto:Almeno io un pensiero ce l'ho. Evita di insultare e argomenta se lo sai fareReggiotricolore ha scritto: non sarai comunista ma non hai proprio idea di cosa parli.
altrimenti evita di quotarmi, grazie.
Mantenendomi, spero, sullo stesso sentiero, ti ricordo che nel 1944 (67 anni fa) con la Svolta di Salerno, Togliatti pose le basi per quel distacco sempre più marcato culminato con lo "Strappo" di Berlinguer alla fine degli anni '70 (42 anni fa).Reggiotricolore ha scritto:Purtroppo cerco di mantenermi sul sentiero dell'educazione che voi non avete idea di cosa sia.
Scrivere che Togliatti e C. non avessero legami con il partito comunista sovietico è come dire che Berlusconi non abbia legami con Dell'Utri.
Manifestate un'ignoranza storica imbarazzante sulla quale fondate le vostre idee attuali figlie dunque di un difetto di base: ma disconoscenza totale degli argomenti trattati.
Poi se questo è offensivo offendetevi pure. Io credo sia solo la verità.
doddi ha scritto:http://www.reggiotv.it/notizie/attualit ... ono-tuccio
Il caso Tuccio fa ancora discutere
I Consiglieri Comunali PD scrivono a Tuccio
Riceviamo e pubblichiamo
Lettera aperta all’Assessore Luigi Tuccio.
Caro Assessore Tuccio,
in questi giorni si è molto parlato della sua gaffe e dei successivi dietrofront con tanto di scuse ufficiali. A lei la decisione, personalissima, sulla scelta di dimettersi. Non vogliamo fare demagogia, ma ci rendiamo conto che il pentimento o le dimissioni potrebbero non bastare.
La invitiamo, pertanto, a partecipare attivamente alle iniziative che si terranno a Reggio il 27 gennaio prossimo in occasione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Ricordiamo a noi stessi che la Legge 20 luglio 2000, n. 211 istituisce ufficialmente il "Giorno della Memoria" al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
La predetta legge prevede, inoltre, che in occasione di questa triste ricorrenza siano organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Ci lascia tuttavia sconcertati la reazione di sfida e scherno con cui il portavoce del Governatore, sig. Giuseppe Agliano, ha ripreso la Sua dichiarazione. Sull’episodio è inutile aggiungere altro, se non che siamo di fronte ad una deriva politico istituzionale senza precedenti e chi se ne rende protagonista dimostra di non conoscere la Storia e gli eventi che hanno cambiato il nostro Paese.
Non cadiamo nel tentativo di polemica che cerca di innescare chi, come il sig. Germanò (gradiremmo sapere se scrive nella veste di coordinatore Pdl o di presidente della Società Mista Re.ca.Si.), attacca i nostri dirigenti di partito con riferimenti ed allusioni che nulla hanno a che vedere con la vicenda in questione. Siamo convinti che Lei, voglia distinguersi ed accettare il nostro invito.
Quale migliore occasione per chiudere concretamente questo spiacevole episodio.
I Consiglieri Comunali PD
Giuseppe Falcomatà
Nicola Irto
Giuseppe Marino
Ma queste lettere le scrivono tra una partita alla play e l'altra? Manca solo l'invito a provare con i servizi sociali, visita ai campi di sterminio, meditazione davanti al muro del pianto, ecc... ecc...