18/07/2012 -
http://www3.lastampa.it/lazampa/articolo/lstp/462802/
Montichiari, Green Hill posta sotto sequestro
Tra i reati anche i maltrattamenti agli animali
I sigilli sulla struttura al centro delle polemiche animaliste per l'allevamento di beagle destinati alla vivisezione
Il Corpo forestale dello Stato sta eseguendo il sequestro di «Green Hill», la nota azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione.
Alle operazioni di ispezione e sequestro della struttura, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Brescia, partecipano circa 30 forestali appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia, Bergamo e al Nucleo Investigativo per i Reati in danno agli Animali (Nirda). Sul posto è presente anche personale della Questura di Brescia.
L'operazione sta portando al sequestro di cani di razza beagle, sia cuccioli che adulti, e dell'intera struttura costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di circa cinque ettari. Tra i reati contestati quello di maltrattamento animale.
«Ci auguriamo che si possa far luce sulle reali condizioni degli animali»
Lega antivivisezione e Legambiente prendono posizione sul sequestro dell’allevamento di beagle Green Hill. «Grazie agli atti presentati dalle due associazioni è stata finalmente riaperta l’inchiesta giudiziaria sulle modalità di detenzione degli animali nella megastruttura. - ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente della Lav - Ci auguriamo che gli accertamenti in corso, disposti dalla Procura, possano fare luce, definitivamente, sulle reali condizioni di vita degli animali rinchiusi nei padiglioni della struttura in attesa della spedizione verso gli ’acquirentì, e sull’impossibilità di Green Hill di garantire il rispetto delle necessità fisiche e comportamentali dei cani, visti i numeri enormi di cui si parla».
«In questi mesi - spiegano le due associazioni - è all’esame del Senato la norma, già approvata dalla Camera dei Deputati, che vieterebbe l’allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l’obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione. Alla luce di questi sviluppi giudiziari rivolgiamo un nuovo appello ai senatori affinchè l’articolo 14 della Legge Comunitaria sia finalmente approvato e possa essere di incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile».
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Ce l'abbiamooooooooo fattaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa