Martedì 15 Novembre 2011 12:13
Di seguito pubblichiamo la lettera con cui l'ex consigliere comunale denuncia all'Ag il pentito Roberto Moio: Io sottoscritto Agliano Giuseppe nato aReggio Calabria il, 22/7 / 1960 ivi residente
, espongo quanto segue: in data 20/10/2011 ho appreso dagli organi di stampa, che tale Moio Roberto, sedicente mafioso, ed
oggi collaboratore di giustizia, ha affermato nell'ambito di un procedimento penale in sede di appello
denominato"testamento" che il sottoscritto sarebbe stato appoggiato dalla sua consorteria nelle elezioni
amministrative ove ero candidato al Comune.
Il predetto, avrebbe infatti dichiarato: con estrema e sconcertante disinvoltura, che lo scrivente avrebbe
fatto da collettore di voti per il governatore della Calabria On. Giuseppe Scopelliti, tanto che la sua
cosca di appartenenza avrebbe raccolto i voti a Giuseppe Scopelliti "tramite Giuseppe Agliano,,.
Ho appreso che l'anzidetto "pentito" avrebbe aggiunto che il sottoscritto: "aveva degli ottimi rapporti
con noi (oro)" e "prendeva sempre voti ad Archi''.
Sul Giornale Calabria Ora del 20/10/2011 si legge che "insomma il Governatore sarebbe stato
votato dai Tegano, grazie ad uno dei suoi fedelissimi Peppe Agliano''.
Anche sul Quotidiano del 20/10/2011, è dato leggere: " Scopelliti ha ottenuto i voti tramite Peppe
Agliano che a sua volta, ad Archi ha sempre preso voti. A procurare voti in ambienti nella criminalità
per l'attuale Presidente della Giunta Regionale, sarebbe stato secondo i ricordi di Moio, dunque un
fedelissimo di Scopelliti, il più volte Consigliere Comunale Giuseppe Agliano, un politico che avrebbe
avuto lo zoccolo duro delle proprie preferenze nel rione Archi''.
Di analogo contenuto sono le notizie apparse su strill che afferma: "a fare da collante tra la criminalità
organizzava e l'attuale Presidente della Giunta Regionale, sarebbe stato dunque, il fedelissimo di
Scopelliti, il più volte Consigliere Comunale Giuseppe Agliano, un politico che avrebbe avuto lo
zoccolo duro, delle proprie preferenze pregio nel rione archi, periferia di Reggio Calabria, feudo delle
potenti cosche Tegano, De Stefano e Condello,,.
I orbene quanto dichiarato alla AG dal sedicente pentito, e mafioso ed ora collaboratore t- di giustizia,
Roberto Moio è calunnioso e diffamatorie sono le notizie riportate sui giornali ''Strill'', ii
"Quotidiano" e "Calabria Ora'' .
Infatti non ho mai avuto relazioni tantomeno dubbi o inquinanti con il Moio o con cosche di alcun
genere. È vero che sono nato ad Archi e la mia gioventù l'ho trascorsa in quel rione e conosco molte
persone , ma è altrettanto vero che il mio comportamento sin da quando ero ragazzo è sempre stato
improntato a principi e valori nobili di onestà essendo cresciuto con gli ideali di "Dio, patria e lavoro"
ed ho sempre avversato la mafia anche politicamente. Il Moio mente con la consapevolezza di
calunniare , sapendomi innocente, quando afferma quanto sopra riportato in relazione al concetto di
"zoccolo duro" delle mie preferenze avute ad Archi, per corroborare la sua tesi topografica di
provenienza dei voti inquinati. Infatti è sfuggito allo stesso che nel rione di Archi, che conta 7000
elettori, ho ricevuto
appena
57 preferenze nel2002 c 61 voti nel 2007 ed appena 77 voti nel 2011!.
Ciò risulta dal modello 302 r-lasciato dal Comune di Reggio Calabria.
Tali dati numerici smentiscono di fatto le dichiarazioni rese dal collaboratore (pessimo) di giustizia, il
quale pur di perseguire chissà quale vantaggio o beneficio non ha esitato ad infangare la mia
reputazione di politico e di uomo.
È noto infatti, nella giurisprudenza formatasi, ex multis il GIP di Roma Ufficio 22nelproc.n.70807 /97
e 600/94 del 3/7/2000, ha ritenuto che presupposto per eventuali collusioni elettorali, sono le
"realizzate e concrete" promesse elettorali o accordi con essi o altre persone.
Nel caso de quo quanto affermato dai citati giomali e dal Moio Roberto, è in aperto contrasto con una
prova inconfutabile e cioè il mio insuccesso elettorale clamoroso, verificatosi proprio nel territorio di
Archi dove il Moio afferma irrealisticamente la esistenza persino di " un mio zoccolo duro" elettorale I
la verità è che nessuna promessa o favore elettorale sotto qualsivoglia forma rivolta ad elettori o
mediante accordi, può essere ipotizzato concretamente, stante l'evidente risultato elettorale negativo
cristallizzato nella media dei 50-70 voti in un rione di 4000 elettori, che denota invece, un indotto di
voti basati sulla conoscenza personale di persone!
Ne consegue che il Moio Roberto mi ha inteso calunniare ben sapendomi innocente, perché non ho
mai avuto rapporti né con lui, né con altri soggetti notoriamente riconosciuti come malavitosi. Le
notizie peraltro riportate dai quotidiani citati, hanno fatto scempio della mia dignità, politica personale e
professionale sporcata irrimediabilmente dal mendacio calunnioso.
Tanto premesso, col presente atto
DENUNCIO E QUERELO
Roberto Moio di cui sconosco le generalità , presunto collaboratore di giustizia, per il delitto di
calunnia e per diffamazione
aggravata.
a mezzo stampa per tutte le dichiarazioni menzionate riportate
nel "Quotidiano " e ‘’Calabria Ora" che allego alla presente denuncia - querela, e per qualsivoglia reato
che verrà accertato dai fatti narrati e nel corso della attività istruttoria, chiedo la punizione dei
colpevoli é di essere avvisato pper potermi costituire parte civilr quale persona offesa del retro, e nella
ipotesi di richiesta di archiviazione.
ha fatto bene...
